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MUSCHI

Il gametofito è formato da un fusticino che si attacca al substrato mediante rizoidi e porta foglioline disposte in 3 o più file e l'accrescimento è operato da una cellula apicale meristematica. Il gametofito ha origine dalla germinazione di una spora (cadono sul substrato, germinano e si forma il protonema). Il protonema è lo stadio giovanile, simile ad un'alga verde filamentosa. Il protonema, successivamente si ramificano e sviluppano tante gemme: ogni gemma origina un fusticino.

FOGLIOLINE

Hanno, perlopiù, il compito di svolgere fotosintesi e sono costituite da un solo strato di cellule. Possono presentare una nervatura pluristratificata. Questa fogliolina sta emettendo un nuovo rizoide.

RIZOIDI

Sono filamenti uniseriati pluricellulari. Le cellule possiedono pareti di congiunzione oblique e non sono fotosintetizzanti. Il loro compito non è quello di assorbire acqua e nutrienti dal suolo, bensì fungono da elementi di.

ancoraggio.

SPOROFITO

Lo sporofito si forma all'interno dell'archegonio successivamente allo sviluppo dallo zigote. Lo sporofito vive attaccato al gametofito, da cui riceve nutrimento. È in contatto con il gametofito tramite una parte basale allargata, detta PIEDE; a maturità sviluppa una porzione allungata (seta) che porta lo sporangio (capsula).

La placenta corrisponde alla zona di contatto tra gametofito e sporofito, e contiene cellule che trasferiscono nutrimento allo sporofito.

Vi è una porzione definita caliptra: corrisponde ad uno strato di cellule derivate dalla lacerazione dell'archegonio che ricopre la capsula. All'interno della capsula, numerose cellule vanno incontro a meiosi, questo porta alla formazione di numerose meiospore, che a maturità vengono rilasciate tramite apertura dell'opercolo.

seta capsula

CAPSULA

La capsula rappresenta lo sporangio. La sua parte superiore è formata da:

  • Caliptra:

Residuo dell'archegonio. - Opercolo: si apre per liberare le spore. - Peristoma: formato da una corona di appendici. È presente una porzione centrale interna detta endotecio che forma una colonna di tessuto sterile (columella), circondata da tessuto fertile che origina le spore (archesporio) ed una porzione più esterna (esotecio) che forma la parete dello sporangio. archesporio esotecio

CICLO VITALE DEI MUSCHI

I muschi crescono perlopiù nei luoghi umidi di foreste temperate, nelle foreste tropicali e lungo i ruscelli. Si possono trovare sul terreno (terricoli), nelle cortecce degli alberi (corticoli), su rocce e muri (epilitici), e sulle foglie (epifiti), oltre che nell'acqua. Possiamo trovare alcuni muschi anche in zone artiche e subartiche, dove piante vascolari sono rare o assenti. Questi organismi sono detti PECILOIDRI, ovvero possono sopportare lunghi periodi in assenza di acqua liquida e riprendere a vegetare una volta che l'acqua diventa

nuovamente disponibile. Questo è possibile in quanto il protoplasto di questi organismi è in grado di tollerare unadisidratazione quasi completa.

SFAGNI

Li sfagni sono una classe di muschi, che comprendono un unico genere di muschi: gli Sphagnum. Sono distribuiti in zone umide e fredde. Il gametofito si sviluppa dalle spore inizialmente come protonema, rappresentato da una laminamonostratificata che si accresce ai margini, dal protonema si origina il gametofito. Anteridi e archegoni si formano su speciali ramificazioni all'apicedel gametofito, e la fecondazione avviene in inverno inoltrato.

Gli sfagni si imbevono facilmente di acqua, in quanto le cellule vive (clorocisti) formano un reticolo nei cui spazi sonopresenti cellule morte (ialocisti) dalle pareti porose. Possono immagazzinare acqua fino a 20 volte il peso secco. Hanno diverse funzioni, come:

  • Ricoprire e curare ferite
  • Additivo per il suolo per aumentare la capacità di trattenere acqua.

Negli sfagni le

Le capsule sono portate da un peduncolo detto pseudopodio. A maturità la capsula si secca, ed i suoi tessuti interni si contraggono; la pressione dell'aria al suo interno raggiunge valori elevati. Il distacco dell'opercolo avviene con un percettibile scoppio e porta alla fuoriuscita della spora.

Le torbiere sono acquitrini in cui sfagni e altri muschi sono i vegetali dominanti (anche alghe verdi dell'ordine Desmidiales sono molto abbondanti in questi luoghi). La presenza dei composti tannici degli sfagni e l'elevata acidità inibiscono l'attività dei batteri che degradano la sostanza organica. Lo strato superficiale degli sfagni si rinnova ad ogni stagione vegetativa, mentre lo strato degli sfagni morti si accumula, determinando un elevamento continuo della torbiera.

La torba è un deposito organico formato da accumulo e compressione degli sfagni e di tutte le altre piante che crescono tra essi. La torba è utilizzata come

combustibile industriale e per il riscaldamento domestico. Le torbiere occupano circa l'1% della superficie della Terra, assorbono la CO e non la decompangono.

2EPATICHE

Il gametofito è un tallo. Lo sporofito è ridotto e si sviluppa all'interno dell'archegonio. Si distinguono in:

  • Epatiche tallose
  • Epatiche fogliose

EPATICHE TALLOSE

Il gametofito è appiattito, con simmetria bilaterale. Se si compie una sezione del tallo, esso risulta pluristratificato:

  • Porzione superiore (dorsale) sottile e con cloroplasti.
  • Porzione inferiore (ventrale), spessa e priva di pigmenti.

Nella porzione superiore, inoltre, si trovano i pori, che comunicano con camere aerifere sottostanti. Nella porzione inferiore si ha la presenza di rizoidi.

ESEMPIO: Marchantia polymorpha

Cresce nei terreni umidi delle serre, nei boschi e nelle rocce lungo i ruscelli. Sul gametofito si sviluppano strutture ad ombrello:

  • rami anteridiofori, che portano gli anteridi
  • rami archegoniofori, che
  • Portano gli archegoniANTOCEROTEBriofite simili alle epatiche tallose. I gametofiti sono laminari.

    Lo sporofito foto sintetizza e dipende solo per acqua e sali minerali. Le cellule possiedono un unico grosso cloroplasto provvisto di pirenoide.

    SPOROFITOÈ formato da una lunga capsula a forma di corno e da un piede globoso. Dopo la fecondazione, sullo stesso gametofito si possono sviluppare numerosi sporofiti, alti fino a 10cm.

    Lo sporofito ha accrescimento indefinito, ed è ricoperto da una cuticola e possiede stomi funzionali. All’interno della capsula c’è un meristema basale che consente la maturazione scalare delle spore. Il rilascio delle spore è favorito da movimentiigroscopici di cellule con pareti ispessite dette elateri.

    A maturità lo sporofito si apre all’apice: l’apertura avviene lungo due fenditure longitudinali.

    Le briofite sono indicatrici dell’inquinamento. Vengono utilizzate per gli studi sull’inquinamento dei

    gas (SO e NO ), metalli pesanti e radionuclidi.

    Vengono utilizzate tre strategie:

    • excluders
    • indicatori
    • accumulatori

    PTERIDOFITE

    CONSIDERAZIONI

    Le pteridofite sono le piante più semplici tra le piante vascolari, ovvero quelle piante che possiedono pareti cellulari lignificate e tessuti conduttori (xilema e floema) che trasportano acqua e Sali minerali dalle radici al resto della pianta e i prodotti della fotosintesi dalle foglie alle altre parti della pianta). Comprendono:

    • Pteridofite
    • Gimnosperme
    • Angiosperme

    Nelle piante vascolari possiamo riconoscere: radice, fusto e foglie: questa struttura è definita cormo.

    INNOVAZIONI

    • Compare la struttura a cormo
    • Formazione della lignina che produce parati rigide, permettendo alle piante di elevarsi in altezza e produrre lo xilema, il tessuto di conduzione lignificato.
    • Lo sporofito (2N) diventa la generazione dominante.
    • Si ha l'eterosporia: si differenziano due tipi di cellule.

    Le pteridofite sono le piante vascolari che non

    Le piante senza fiori producono semi, e le forme attualmente esistenti sono divise in Licofite e Monolofite. Le monolofite a loro volta comprendono 4 classi:

    • Psilotopsida
    • Equisetopsida
    • Marattiopsida
    • Polypodiopsida

    Vivono in ambienti umidi.

    CICLO VITALE APLODIPLONTE

    Lo sporofito (2N) è perenne e produce meiospore (cellula prodotta per meiosi da una cellula diploide) che formano il gametofito.

    Il gametofito è ridotto e di solito vive poche settimane. Su di esso si formano i gametangi (anteridi e archegoni).

    La fecondazione richiede la presenza di acqua liquida.

    Gli anteridi sono i gametangi maschili che producono i gameti maschili.

    Gli archegoni sono i gametangi femminili che producono i gameti femminili.

    Lo sporofito diviene la generazione dominante: costituisce una pianta autonoma perenne, dotata di radici, fusto e foglie. Nella maggior parte dei casi è una pianta di piccole dimensioni che degenera rapidamente dopo la riproduzione sessuale.

    Gli sporangi si formano sulla lamina della foglia.

    1. Le spore vengono liberate e disperse in aria e germinando generano gametofiti, detti protalli.
    2. A seconda della modalità di sviluppo degli sporangi sono definiti tra:
      • EUROSPORANGI; sporangi originati da un gruppo di cellule iniziali).
      • LEPTOSPORANGI; sporangi originati da un'unica cellula iniziale.
    3. CONO VEGETATIVO dà origine al corpo del fusto grazie all'attività di cellule meristematiche dette cellule iniziali. Nelle pteridofite è presente una sola cellula iniziale.
    4. PTERIDOFITE
      • Le pteridofite vengono distinte in:
        • isosporee: esiste un solo tipo di spora
        • eterosporee: esistono due tipi di spore (microspore e megaspore) che producono rispettivamente gametofiti maschili e gametofiti femminili.
      • Microfilli: foglie evolutesi da protrusioni laterali del fusto inizialmente senza tessuti conduttori.
      • Macrofilli: foglie che si sarebbero evolute da interi sistemi di ramificazioni, provvisti di tessuti conduttori.
    5. PSILOTOFITE
      • Comprende due famiglie: Psilotaceae e...
    zione protettiva.La riproduzione avviene per mezzo di spore, che vengono prodotte all'interno degli sporangi.I gametofiti delle felci sono piccoli e di breve durata, e si sviluppano a partire dalle spore.Le felci sono piante molto antiche e si sono adattate a vivere in diversi ambienti, dalle foreste tropicali alle zone umide e alle montagne. Sono importanti per l'ecosistema in quanto forniscono habitat per molti animali e contribuiscono alla conservazione del suolo.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
142 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/01 Botanica generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Benedetta-B di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Botanica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Politecnica delle Marche - Ancona o del prof Rindi Fabio.