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IL PORTIERATO SOCIALE HABITAT

HABITAT è un programma per la realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi sociali definiti nel tempo, in particolare il programma HABITAT si occupa della disintegrazione dei rioni (quartieri) a rischio di degrado sociale. Trova applicazione concreta nel progetto del portierato sociale.

Il portiere sociale è un individuo che, libero da ideologie politiche e credenze religiose, ha sempre abitato su quel luogo ed è perfettamente integrato con i cittadini. Svolge 3 funzioni:

  1. Azione di sportello: garantisce presenza e apertura al pubblico del portierato, fa da tramite tra i problemi avvertiti dai cittadini e le istituzioni come l'Ater e il comune di Trieste e indirizza le persone agli uffici competenti.
  2. Azione di assistenza: risolve i problemi più impellenti durante il tempo necessario per il disbrigo delle pratiche dell'istituzione. Aiuta gli abitanti dello stesso luogo a sviluppare il senso di solidarietà.

Azione innovativa di carattere preventivo: elabora progetti per lo sviluppo della comunità e specifico per ogni rione. Programma Habitat e portierato sono stati premiati al concorso 100 progetti alla conferenza di Copenaghen. Le aree ghetto hanno problemi sociali come localismo, solitudine, chiusura e difficoltà e ostilità nei confronti dell'esterno.

EASW - European Awareness Scenario Workshop

Sono dei Workshop suddivisi per scenari per promuovere il dibattito e l'interesse pubblico sul tema dello sviluppo sostenibile basato su un uso attento delle risorse. È quindi uno strumento di partecipazione che stimola la partecipazione pubblica, è inoltre uno strumento che promuove modelli di sviluppo sostenibile condivisi. Serve a stimolare la partecipazione democratica nelle scelte legate al miglioramento delle condizioni di vita.

In media partecipano una trentina di persone che vengono suddivisi in 4 gruppi secondo la realtà in cui operano: i cittadini,

esperti di tecnologia, amministratori pubblici, rappresentanti del settore privato. Si incontrano per scambiare opinioni, proporre soluzioni per superare ostacoli che non permettono l'attuazione dei modelli sostenibili.

Vengono poi elaborati 4 scenari futuri suddivisi in 2 fasi principali:

Sviluppo di visioni: si lavora divisi in 4 gruppi dove ci si immagina ad una distanza temporale di 10 anni ognuno con il suo tema (200 EASW in Europa dal 1995)

Lancio di idee: i partecipanti sono distribuiti in 4 gruppi tematici, partendo dalla prima fase elaborano e selezionano le idee concrete e i progetti più validi, all'interno di ogni gruppo vengono selezionate 5 idee che raccolgono maggior consenso e votate poi da tutti i partecipanti all'EASW.

LE FASI DEL TURISMO DI MASSA

Dal 1950 al 1970-75: è la prima generazione del turismo di massa standardizzato e uniformato: si diffonde tra le nuove generazioni. È presente un forte desiderio di comodità, di sicurezza,

di evasione dal lavoro perché siamo nella società dei consumi. Si vuole imitare il comportamento delle classi più alte. Fattori strutturali: sviluppo dei trasporti, riduzione orario lavorativo, introduzione di ferie pagate. In questa fase la domanda è superiore all'offerta e il turismo non è più un bene di lusso ma non è ancora un bene di consumo per tutti. Dal 1970 al 2000: si affaccia sul mercato l'elemento qualitativo. Si ricerca la qualità piuttosto che la quantità - nuovi elementi come il benessere, il gusto per l'esotico, la libertà sessuale. Attenzione al rapporto qualità-prezzo, l'offerta ha superato la domanda e fa i conti con la concorrenza, mentre la domanda può essere elastica, l'offerta meno questo perché è dovuto anche a fattori quali il carattere stagionale della domanda, il cambiamento di gusti e mode nell'attività turistica. Si

affaccia inoltre la disoccupazione.Gli sforzi per rinnovare il turismo portano a nuove forme di TURISMO: culturale,sportivo, di salute, viaggi d'affari dove si alterna tempo del lavoro e di relax - le famose 4 S (Sand, Sea, Sun and Sex)

Dal 2000 al 2001: in questa fase insieme alle classi sociali, assumono importanza anche le fasce d'età ed anche i giovani diventano più esigenti e non rinunciano alla qualità mentre i pensionati praticano sempre più turismo. La domanda è difficilmente prevedibile e sempre più diversificata, flessibile, si ricerca maggiore sicurezza, più attenta all'ambiente. Dalle 4 S passiamo alle 4E: Enviroment, Event, Educational Tourism and Entertaiment and Fun - nasce una forte concorrenza fra le destinazioni e tra le imprese.

TIPI DI VIAGGIATORE

  1. VIAGGIATORI A TEMA: coloro che colgono la vacanza come momento per approfondire i propri interessi e hobby, il viaggio è concepito come un
momenti di arricchimento culturale. Il target è medio-alto con un alto potere d'acquisto e buon livello culturale, amanti del buono e del bello scelgono in genere strutture extra-alberghiere. 2. VIAGGIATORI RESPONSABILI: coloro che si distinguono per l'attenzione al tema dell'ambiente, scelgono mezzi non inquinanti come bici, treno: il target è medio-alto e prediligono agriturismo, campeggio 3. VIAGGIATORI IMPEGNATI: coloro che colgono l'occasione per impegnarsi, imparare o fare qualcosa utile per se o per altri, spesso sono volontari di associazioni; troviamo anche coloro che compiono viaggi spirituali soggiornando in conventi e monasteri. DEFINIZIONE DI TURISTA Il turista è un soggetto che per più di 24h e meno di un anno (escursionista o immigrato) compie un viaggio duraturo nel tempo e distante nello spazio per motivi ludici, culturali, lavorativi. È un elemento particolare che non è come il pendolarismo. Cohen ha isolato sei

dimensioni che differenziano il turista da altri ruoli:

  • Il turista è un viaggiatore temporaneo, a differenza dal nomade in quanto ha un recapito fisso
  • Il turista è un viaggiatore volontario, differente dall'esiliato
  • Il turista segue un percorso chiuso, il punto di arrivo è lo stesso di partenza
  • Il turista segue un percorso non ricorrente, si distingue dai pendolari

Il turista viaggia con obiettivi non strumentali, lo spostamento è fine a se stesso, diversamente da uomini d'affari, missionari o diplomatici

TURISMO ORGANIZZATO: Thomas Cook nella metà dell'800 fa una standardizzazione dei viaggi e un sistema di pagamento all-inclusive.

1932 - purga di ascanionone (cerco su libro)

1931 - Makarov presidente del VOP, con l'azione protettiva lascia in vita il movimento fino agli anni 60'

1945 - ripristina i piani quinquennali

1946 - venne chiesto al VOP di scrivere un documento per la

tutela• dell'ambiente

PIANI QUINQUENNALI

I piani quinquennali sono degli strumenti di politica economica utilizzati in Russia. Un piano quinquennale ha lo scopo di individuare determinati obiettivi da raggiungere in un periodo di cinque anni nei vari settori dell'economia. Gli obiettivi consistono in una definita quantità fisica di beni che dovranno essere prodotti. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l'URSS vide aumentare la sua potenza economica. La realizzazione del quarto piano era legata alla corretta previsione dei costi da sostenere. Fu quest'errata previsione a non consentire il raggiungimento dei traguardi prefissati. Il governo sovietico varava piani parziali che modificavano le disposizioni del quinquennale. Il più importante fu il "Piano staliniano di trasformazione della natura", che prevedeva la creazione di foreste e laghi artificiali finalizzati a contrastare la siccità ed un programma di irrigazione.

Nell'agosto del 1952, fu

pubblicato il quinto piano quinquennale, in cui si prevedono tassi di crescita notevoli ed obiettivi elevati per la produzione agricola. Tuttavia, il piano avrà delle grosse difficoltà nella sua realizzazione, specialmente perché morì Stalin e con questo si riscossero enormi conseguenze politiche, economiche e ideologiche. Nonostante la sua morte, il sesto piano quinquennale seguì il modello staliniano, dando priorità all'industria pesante. A seguire, il comitato centrale e il consiglio dei ministri, nel 1957, ordinarono la predisposizione del piano settennale. Quest'ultimo evidenziò un certo sforzo di modernizzazione dell'economia. Si puntò all'aumento della produzione nell'industria chimica, si sviluppò il settore dell'estrazione del petrolio e del gas e si avviò la costruzione di una base metallurgica in Siberia. Il settimo piano, inoltre, rivalutò i consumi attraverso un programma.
d'investimenti dell'edilizia.
Nel 1961, Nikita Kruscev presentò al XXI congresso un programma di realizzazione di una società comunista nell'arco di vent'anni. La parte economica del programma prevedeva cose come la realizzazione del più alto tenore di vita mondiale, mentre la parte sociale prevedeva, invece, l'annullamento delle differenze di classe sociale e fra città e campagna. Con la caduta di Nikita Kruscev, però, si modificò anche la politica economica dell'URSS e ciò traspare nell'ottavo piano quinquennale. Quest'ultimo era incentrato sull'aumento dell'efficienza della produzione sociale, accelerando il miglioramento della scienza e della tecnica. La sua caratteristica più importante fu la parziale prudenza in materia di pianificazione della produzione agricola. Il dato positivo di questo piano fu una maggiore percentuale di realizzazione sulle stime del reddito nazionale e della
Formattazione del testo

produzione industriale

Istituiti da Stalin dopo la II° guerra mondiale per ripristinare l’economia. Entro il 1970, Stalin voleva superare il reddito nazionale americano – furono tuttifallimentari, Il 6° fu aspramente criticato dal Gossplan (commissione statale perla pianificazione) e il reddito salì solo dell’1%.

COMUNICAZIONE ECOLOGICA di LUHMANN

Una delle 3 possibilità individuate da Colombo – Luhmann di base critica i movimenti ambientalisti perché secondo lui l’efficacia di questa comunicazionesi basa sul fatto che deve essere indirizzata in modo specifico al destinatario edeve farsi capireColombo nel 1994 definisce la comunicazione ambientale:

Ogni forma di comunicazione e significati che abbia come oggetto l’ambiente:

3 aree:

1. Comunicazione ambienta

Dettagli
A.A. 2021-2022
11 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/10 Sociologia dell'ambiente e del territorio

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher claraelisabeth99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di sociologia dell'ambiente e del territorio e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Senatore Gianluca.