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PIL

Il prodotto interno lordo (PIL) è una misura del valore di tutte

quelle attività economiche di un paese nell’arco di un anno.

Esso non è un vero indicatore di benessere perché ha dei limiti

sotto alcuni punti di vista:

non considera il consumo di risorse naturali e i

1. Ecologici:

costi ambientali dell’inquinamento come contributi negativi

(il PIL cresce al crescere delle attività inquinanti ed alle

attività di disinquinamento);

2. Sociali:

- Ignora tutto ciò che non è monetizzabile (tempo libero, no

profit…)

- Non considera la distribuzione del reddito e gli effetti della

dipendenza economica di un paese da un altro.

- Calamità naturali, crimini, divorzi fanno crescere il PIL.

IN BASE AL PIL SI POSSONO DISTINGUERE QUATTRO MONDI:

Costituito da quei paesi che hanno una grande

1° MONDO:

capacità produttiva e tecnologica e sono ricche di materie prime.

USA, Canada, Russia ed Australia (500 milioni di persone);

Paesi industrializzati, tecnicamente avanzati, ma

2° MONDO:

poveri di materie prime. Europa, Giappone, Corea del Sud (600

milioni di persone);

“Paesi in via di sviluppo”, la loro economia si basa

3° MONDO:

sull’esportazione delle materie prime come petrolio, minerali e

Riassunti di Tecnologia dei cicli produttivi 27

risorse forestali. Brasile, Cina, Messico, Venezuela, Iraq (4.5

miliardi di persone);

“Paesi meno avanzati”, le nazioni prive di industrie e

4° MONDO:

di materie prime. Maggior parte dell’Africa, Asia ed America

Latina (500 milioni di persone).

Nel corso della vita la felicità delle

Paradosso di Easterlin:

persone dipende molto poco dalle variazioni di reddito e

ricchezza; quando aumenta il reddito la felicità aumento fino ad

un certo punto, poi inizia a diminuire.

GPI (Genuine Progress Indicator)

In Italiano “Indicatore del reale progresso”, il GPI ha come

obiettivo la misurazione dell’aumento della qualità della vita (a

volte contrasta con il PIL). Distingue spese “positive” e

“negative”.

ISU (Indice di Sviluppo Umano)

Introdotto nel 1990 per fornire una misura dello sviluppo umano

in diversi paesi, ha tre principali obiettivi:

1. Vivere una vita lunga e sana;

2. Avere un’istruzione adeguata;

3. Avere un discreto PIL pro capite.

GNH (Gross National Happiness)

In italiano “Felicità interna lorda”, pone la persona al centro dello

sviluppo, riconoscendo che l’individuo ha bisogni di natura

materiale, spirituale ed emozionale.

Riassunti di Tecnologia dei cicli produttivi 28

OCSE (Better Life Index)

E’ un indice composto da 11 indicatori relativi ad altrettante

dimensioni del benessere.

BES

- Analisi degli aspetti rilevanti la qualità di vita;

Benessere:

- Attenzione alla distribuzione delle componenti del

Equo:

benessere;

- Garanzia dello stesso benessere per le

Sostenibile:

generazioni future.

Riassunti di Tecnologia dei cicli produttivi 29

11. AMBIENTE

“Lo spazio ambientale è il quantitativo di risorse ambientali,

rinnovabili, che può essere utilizzato dai paesi

rinnovabili e non

sviluppati e da quelli in via di sviluppo senza mettere a rischio le

capacità dell’ambiente di assolvere alla funzione di sostegno allo

sviluppo delle generazioni future”.

Lo spazio ambientale ha dei limiti fisici, concetto espresso con il

termine (sopportare il carico ambientale senza

carrying capacity

subire danni significativi).

Indicatore di pressione ambientale che

IMPRONTA ECOLOGICA.

misura il territorio produttivo necessario a soddisfare i consumi

ed assorbire i rifiuti; Si divide in sei categorie:

superficie necessaria per produrre,

1. Terreno per l’energia:

con modalità sostenibili l’energia;

Superficie arabile utilizzata per la

2. Terreno agricolo:

produzione delle derrate alimentari e di altri prodotti non

alimentari di origine agricola (cotone, tabacco, etc.);

Superficie dedicata all’allevamento e alla prouzione;

3. Pascoli: area di sistemi naturali dedicati alla produzione di

4. Foreste:

legname; terreno dedicato alle abitazioni;

5. Superficie degradata:

Superficie marina necessaria alla crescita delle risorse

6. Mare:

ittiche consumate.

insieme dei servizi ecologici forniti dagli ecosistemi

Biocapacità:

Surplus/Deficit ecologico= impronta ecologica - Biocapacità

Riassunti di Tecnologia dei cicli produttivi 30

Impronta ecologica= produzione + importazione- esportazione

Indicatore ambientale che misura l’impatto

CARBON FOOTPRINT.

delle attività umane sul clima globale;

Esso tiene conto anche di tutti i gas clima-alteranti del Protocollo

di Kyoto (CO , CH ). L’unità di misura è Tonnellata di anidride

2 4

carbonica equivalente.

Riassunti di Tecnologia dei cicli produttivi 31

12. PROBLEMATICHE AMBIENTALI

“L’inquinamento è il degrado dell’ambiente causato

dall’immissione, da parte dell’uomo, di sostanze che ne alterano

le caratteristiche chimico-fisiche”.

EFFETTO SERRA:

La radiazione solare è il responsabile della temperatura del

nostro pianeta.

Circa il 30% della radiazione che colpisce la Terra viene

immediatamente respinta verso il cosmo, ma il 70% passa

attraverso l’atmosfera e raggiunge la superficie terrestre,

riscaldandola.

La superficie terrestre, così come altro corpo riscaldato, emette

radiazione infrarossa. Quest’ultima non riesce a passare

attraverso l’atmosfera perché in essa sono presenti dei gas che

“riflettono” tale radiazione nuovamente in direzione Terra.

In questo modo l’energia termica che la Terra irradia non può

essere dispersa nello spazio e ne aumenta la temperatura.

Questo è il cosiddetto “Effetto serra”.

I gas responsabili del fenomeno sono vapore acqueo, biossido di

carbonio, ozono e metano (ad essi si aggiungono quelli immessi

dall’uomo). Il riscaldamento dello strato inferiore dell’atmosfera è

attribuibile in gran parte alle emissioni di CO connesse alle

2

attività industriali.

Le attività umane, quindi, alimentano questo effetto attraverso

una sempre maggiore concentrazione dei gas.

Riassunti di Tecnologia dei cicli produttivi 32

La maggiore responsabilità è da attribuire a tre fattori:

1. La deforestazione;

2. L’impiego di combustibili fossili;

3. Il cambiamento nell’uso dei suoli.

IL PROTOCOLLO DI KYOTO (1997)

E’ un accordo internazionale che impegna i paesi industrializzati

ed i paesi con economia in transizione a ridurre le emissioni di

gas in grado di produrre l’effetto serra del pianeta entro il 2010.

Gli strumenti di attuazione sono tre:

1. International Emissions Trading (IET)

Possibilità che uno stato possa comprare o vendere ad altri

stati o aziende permessi di emissione in modo da allineare

le proprie emissioni con la quota assegnata.

2. Clean Developement Mechanism (CDM)

Permette alle imprese di paesi industrializzati con vincoli di

emissione di realizzare progetti che minano alla riduzione di

emissioni di Gas Serra nei paesi in via di sviluppo senza

vincoli di emissione.

3. Joint Implementation (JI)

Meccanismo di collaborazione tra paesi industrializzati e

quelli ad economia in transizione, per il raggiungimento dei

rispettivi obiettivi di riduzione delle emissioni.

Lo scopo è l’abbattimento delle emissioni lì dove è

economicamente più conveniente.

Riassunti di Tecnologia dei cicli produttivi 33

La direttiva dell’UE stabilisce che ogni stato membro elabori il

proprio piano nazionale di assegnazione che determini i limiti di

emissione che intende assegnare per il periodo di assegnazione.

All’inizio

IL MECCANISMO DEL MERCATO DELLE EMISSIONI:

dell’anno alle imprese viene assegnata una quota di emissioni;

nel corso dell’anno le imprese sono tenute a monitorare le

proprie emissioni ed a fine anno dovranno dichiarare le emissioni

prodotte.

La differenza tra quota assegnata e le emissioni realmente

prodotte potrà essere venduta se positiva o dovrà essere

comprata se negativa.

CARBON SINK (Pozzo di assorbimento del carbonio)

Elemento naturale in grado di assorbire l’anidride carbonica

dall’atmosfera e di rilasciare gas serra a causa del processo di

decomposizione o dell’utilizzo che ne viene fatto (combustione).

PIOGGE ACIDE:

Per piogge acide s’intendono quelle precipitazioni in cui le gocce

d’acqua contengono acido solforico (H SO ) o acido nitrico

2 4

(HNO ). Gli ossidi d’azoto, di Zolfo e l’ammoniaca costituiscono il

3

principale responsabili dell’acidificazione.

I primi due vengono emessi attraverso processi di combustione;

L’ammoniaca deriva dalle attività agricole e dai processi naturali.

Riassunti di Tecnologia dei cicli produttivi 34

Gli ossidi di zolfo (anidride solforosa e solforica) sono i

responsabili dell’acidificazione delle precipitazioni con la

conseguente compromissione dell’equilibrio degli ecosistemi

interessati.

Gli ossidi di azoto (monossido e biossido di azoto)

contribuiscono alla creazione di piogge acide.

DANNI AMBIENTALI DELLE PIOGGE ACIDE:

Quando le piogge si depositano sulla superficie terrestre, gli acidi

modificano la composizione delle acque di superficie, dei suoli, e

danneggiano la vegetazione.

L’acidità, inoltre, favorisce lo scioglimento dei metalli pesanti

presenti nel terreno con la conseguente contaminazione degli

ecosistemi d’acqua dolce.

Creano anche danni ai monumenti, minacciando il patrimonio

artistico di molti paesi.

OZONO

Molecola costituita da tre atomi di ossigeno, è un gas bluastro

molto reattivo, uno dei problemi ambientali più discussi è il “buco

dell’ozono”, ovvero, l’assottigliamento dello strato di ozono che

circonda il globo terrestre. Questo gas è presente nella

Stratosfera (Ozonosfera, 20-50 Km) e protegge il nostro pianeta

dagli effetti tossici dei raggi ultravioletti. Queste radiazioni sono i

principali portatori di tumori della pelle; a bassa quota, però,

l’Ozono è dannoso per la salute e per gli ecosistemi.

Riassunti di Tecnologia dei cicli produttivi 35

ALTRI INQUINANTI ATMOSFERICI:

Gli effetti sull’ambiente sono da

1. Monossido di carbonio:

considerarsi trascurabili mentre quelli sull’uomo sono

particolarmente pericolosi. Crea legami molto forti con

l’

Dettagli
A.A. 2016-2017
81 pagine
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SSD Scienze giuridiche IUS/04 Diritto commerciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher andreaottaviano di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecnologia dei cicli produttivi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università del Salento o del prof De Leo Maria Rosaria.