Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
DEBOLEZZA:
1. Il non essere stato molto ben progettato e quindi l’essere complesso da utilizzare;
2. Il non avere previsto nella sua organizzazione incontri e scambi tra gli utilizzatori;
3. Il non aver previsto l’elaborazione di aggiornamenti
Sono proprio gli ultimi due che hanno fatto si che nell’utilizzo del modello vi siano
state interpretazioni, sia rispetto ai singoli livelli di conseguenza sia rispetto allo stesso
sistema di classificazione.
LE REVISIONI DEL MODELLO I.C.I.D.H.
premessa
Rielaborazione con in cui vennero descritti gli aspetti positivi del modello,
ne vennero elencante le principali critiche e si delineò un percorso di revisione a più
ampio raggio.
- Un aspetto sottolineato fu quello del mancato riconoscimento del titolo e delle
interazioni con i fattori ambientali nella definizione e nello sviluppo dei diversi
livelli di conseguenza della malattia, in particolare rispetto all’handicap. Nella
versione del 1993 si propose il riferimento non solo ad aspetti sociali,
aggregazioni di individui, ma anche a caratteristiche fisiche e sociali
dell’ambiente e sottolineò la necessità di sviluppare degli indicatori per
entrambe le categorie.
- Si riconobbe il limiti e il rischio di sovrapposizione e non chiara delimitazione tra
i tre livelli propositi e si riconobbe la necessità di ulteriori rielaborazioni per far
fronte a tale problematica
- Infine si riconobbe il limite della rappresentazione grafica, poco adatta a fornire
adeguate indicazioni sulle relazioni e le inter-relazioni tra i livelli e carente di
riflessioni sul ruolo dei fattori ambientali sociali e fisici nel determinismo del
processo dell’handicap.
Come esito del processo di revisione, l’I.C.I.D.H.-2 introdusse il ruolo dei fattori
ambientali, una nuova terminologia per le dimensioni e la proposta di un nuovo titolo:
INTERNATIONAL CLASSIFICATION OF FUNCTIONING, DISABILITY AND HEALTH
ICF
2001
nel
16
Psicologia dell’Handicap e della Riabilitazione
CAPITOLO 3
VERSO UNA TERMINOLOGIA
CONDIVISA
ICF 2001 INTERNATIONAL CLASSIFICATION OF
FUNCTIONING, DISABILITY AND HEALTH
Rappresenta il tentativo di superare le critiche poste all’I.C.I.D.H e di accogliere alcune
istante derivanti soprattutto dal mondo delle associazioni di self-advocacy che non
erano state prese in considerazione in precedenza. Il modello ICF, per quanto possa
avere pochi anni di vita sono già stati rilevati alcuni limiti che fanno intravvedere ad
alcuni autori la possibilità che si possa presto pensare ad un ICF-2.
L’ICF nacque dalle critiche e dalle revisioni apportate al precedente modello, del quale
comunque mantenne in parte la filosofia di approccio: rendere disponibile un sistema
di classificazione INTERNAZIONALE volto a definire e distinguere le conseguenze delle
condizioni di salute. Infatti se il precedente modello era volto a descrivere le
condizioni di
conseguenze delle malattie, l’ICF se ne discosta in parte e descrive le
salute fornire un linguaggio standard e unificato oltre ad una
. Scopo dell’ ICF è
struttura di riferimento per la descrizione della salute e delle condizioni di
salute . Vengono nominati ‘’salute’’ e ‘’condizioni di salute’’; proviamo a chiarire i loro
significati:
salute
- La viene intesa, nella definizione che ne diede la stessa Organizzazione
‘’non come l’assenza di malattia ma una
Mondiale della Sanità nel 1948,
condizione di benessere fisico, psichico e sociale ’’.
benessere un termine generale che
- A sua volta il viene definito come ‘’
copre l’intero universo dei domini della vita umana, inclusi gli aspetti
sociali, mentali e fisici, che costituiscono ciò che può essere definito
come una buona vita’’ .
condizioni di salute le
- Per si vuole intendere, mediante un unico termine, ‘’
malattie acute e croniche, i disturbi, i danni ed i traumi’’ ma anche
altre circostanze quali le gravidanze, l’invecchiamento, lo stress, le
‘’
anomalie congenite o le predisposizioni genetiche ’’.
Nel precedente modello, l’I.C.I.D.H., l’interesse era rivolto verso le conseguenze delle
malattie e ci si occupava di analizzare l’impatto di queste sulla persona. Con l’ICF ci si
vuole occupare di condizioni di salute e quindi si vuole analizzare ciò che costituisce
la salute. Si intende pertanto valutare ciò che costituisce la salute o il benessere
piuttosto che valutare le conseguenze delle malattie, secondo un approccio
multidimensionale che analizza le variabili che possono influire sul funzionamento
della persona. 17
Psicologia dell’Handicap e della Riabilitazione
Accanto al termine ‘’salute’’ e ‘’condizioni di salute’’ emerge anche un altro termine: il
funzionamento l’interazione tra
, un termine ad ombrello, che comprende
l’individuo, con le sue condizioni di salute e l’ambiente (che nell’ICF viene
FATTORI CONTESTUALI funzionamento
indicato con la dicitura ). Il termine ‘’ ’’ indica
gli aspetti positivi di questa interazione, mentre gli aspetti negativi vengono indicati
DISABILITA’.
con un altro termine ad ombrello che è quello di Analizzare il
funzionamento risulta importante, in quanto il semplice riferimento alla diagnosi di
una patologia potrebbe non consentire di cogliere in che modo la patologia possa
influire sulle attività che la persona svolge nella vita quotidiana e sulla sua interazione
con l’ambiente (né quali aspetti siano influenza in maniera negativa e quali in maniera
positiva). Inoltre la sola etichetta diagnostica può non essere sufficiente per
comprendere quale tipologia di intervento riabilitativo possa essere più adeguata. Il
funzionamento personale
riferimento al ed alla gamma di attività che la persona
può (o non può svolgere), può consentire una visione più ampia, ma anch’esso da solo
può avere dei limiti. Infatti, neanche questo chiarisce ancora se si debba agire sulle
attività che può svolgerne, potenziandole, oppure su quelle che non può svolgere
creando delle attività che vicarino queste, oppure ancora migliorando le capacità
modificare l’ambiente per
residue. Il focus sull’ambiente può portare a pensare di
facilitare le attività , oppure agire sulla persona per consentirle un adattamento
all’ambiente. Le stesse condizioni di salute influiscono sulla vita quotidiana (ricordando
che questo modello ha come obiettivo quello di valutare il funzionamento della
persona in tutti i suoi aspetti.
Nell’I.C.I.D.H. il riferimento ad una visione lineare ed una causalità lineare aveva
limitato la possibilità di analizzare tutti gli elementi che influiscono sulle conseguenze
delle malattie (potenziandone o inibendone le conseguenze). Mediante l’ICF si intende
analizzare il funzionamento umano e le variabili che possono influenzarlo,
secondo un’ottica neutra, cioè rivolta a qualsiasi persona in qualsiasi condizione di
salute, indipendentemente dalla eziologia sottostante le condizioni di salute. L’ICF
prodotto dell’interazione
ritrae il funzionamento umano e le sue limitazioni come il
dinamica tra le condizioni di salute e i fattori contestuali . Per fare ciò vengono
DOMINI
analizzati alcuni (set di funzioni fisiologiche, di strutture anatomiche o azioni,
compiti ed aree di vita) che vengono descritti secondo la prospettiva del corpo,
funzioni e le strutture corporee e
dell’individuo e della società: rispettivamente le
la attività e la partecipazione (tre prospettive ci ricorda il piano di esperienza del
modello I.C.I.D.H.).
Introduzione di due termini ad ombrello:
1. DISABILITA’: comprende le menomazioni, le limitazioni nelle attività e le
restrizioni nella partecipazione
2. FUNZIONAMENTO: ingloba tutte le funzioni corporee, le attività e la
partecipazione. fattori ambientali
Viene inoltre dedicata una parte alla descrizione dei che
interagiscono con questi costrutti.
GLI SCOPI E LA STRUTTURA DELL’ICF
18
Psicologia dell’Handicap e della Riabilitazione
Scopo dell’ICF è quello di fornire una descrizione delle situazioni in cui si verificano il
funzionamento umano e le sue limitazioni (o restrizioni). A questo fine il sistema di
classificazione è suddiviso in due parti.
1. funzionamento e la disabilità
La prima parte ha a che fare con il e
comprende le funzioni e le strutture corporee, le attività e la
partecipazione. Inoltre in tale parte vi sono due componenti:
1. IL CORPO: che comprende due classificazioni relative alle funzioni ed alle
strutture corporee
2. La ATTIVITA’ : che analizza la gamma dei domini che hanno a che fare con il
PARTECIPAZIONE
funzionamento a livello di individuo; e la , che ha a che fare
con il funzionamento dell’individuo a livello di società.
Le classificazioni delle funzioni, delle strutture, della attività e della
partecipazione sono organizzate in domini (di ciò si dirà in seguito elencando i
domini per ogni componente).
funzioni strutture corporee
Le e le costituiscono la ‘’componente corpo’’
funzioni
CORPO= si riferisce all’organismo nel suo complesso, comprese le
psicologiche .
FUNZIONI : funzioni fisiologiche dei sistemi del corpo – comprese le funzioni
psicologiche. Come funzioni vengono classificate funzioni mentali, sensoriali
ed il dolore, della voce e del linguaggio, cardiovascolari etc. pag.69
STRUTTRE CORPOREE : le parti anatomiche del corpo come gli organi,
gli arti e le loro parti componenti. Come strutture del sistema nervoso, degli
occhi, delle orecchie e strutture correlate; alla voce al linguaggio etc. pag.69
Nelle intenzioni degli ideatori del modello le due classificazione dovrebbero
utilizzate in parallelo
essere , per cui per esempio di dovrebbero classificare le
funzioni sensoriali legate agli occhi e le strutture degli occhi. Se le funzioni e/o le
‘’significative deviazioni o perdite
strutture subiscono ’’ si parla di
MENOMAZIONI. Come nel modello ICIDH le menomazioni possono essere
termini di durata temporale
classificate in (permanenti, progressive,
regressive o statiche, intermittenti o continue).
MENOMAZIONI TRANSITORIE O REGRESSIVE incidente
frattura e quindi potrebbe avere delle menomazioni a livello muscolo-scheletrico.
Potrebbe avere delle alterazioni alle strutture relate al movimento, come
conseguenza di una frattura del femore