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PRIMA VALUTAZIONE RIABILITATIVA
Ci sono schede valutative. Alcuni formati sono da mandare al medico referente (referal form) dove
si definisce il cliente, la situazione clinica e come agire su quel determinato cliente, tutto ciò lo
compila il medico veterinario riabilitatore. In Italia questo si gestisce sostanzialmente per telefono e
in questo caso lo può fare anche il tecnico però sarà poi il medico veterinario a decidere. In queste
schede verranno inserite tutte le valutazioni rilevate durante la prima valutazione e l’obiettivo che ci
si prefigge per quel determinato caso. È sempre inserita anche la storia del paziente e nella sezione
“client goals” inserisco gli obiettivi pattuiti con il proprietario. L’importante è non esagerare con le
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promesse perché poi queste devono corrispondere all’obiettivo. Sono inserite anche tutte le
innervazioni e il comportamento e il carattere del cane.
Cosa fare: all’inizio dal veterinario e senza la quale non possiamo partire;
- Diagnosi: ci viene data
- Contatto con il paziente: le interazioni uomo-animale e uomo-uomo si basano sulla chimica.
Esiste qualcosa di non detto che passa per la chimica e quindi non bisogna subito
manipolare l’animale. Occorre fare un approccio corretto a livello etologico, perché un
approccio scorretto già discrimina un incontro piacevole. Inoltre è giusto cercare una
collaborazione e una partecipazione attiva del proprietario per arrivare prima a meta;
un monitoraggio della flesso estensione, dell’appoggio, del
- Gate analysis: permette di avere
carico ad esempio durante la camminata e ci permette quando scosta da T alla fine del
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programma. Tutto questo può essere sovvertito attraverso il goniometro e il metro per
parlare in un linguaggio oggettivo e coerente;
- Valutazione comportamentale;
- Il dolore è la prima cosa che vado a ricercare perché è la prima cosa che vado a trattare.
Capendo l’area da trattare andiamo verso la direzione giusta. Se non c’è dolore e avremo un
problema propriocettivo, naturalmente andremo a fornire uno stimolo;
- Obiettivo: quello che mi propongo di raggiungere;
- Scelta iter;
- Equipe, importante dimostrare di saper lavorare in equipe rispettando la gerarchia;
- Pianificazione e fidelizzazione: si può pianificare il lavoro da fare in base alla disponibilità
del proprietario e questo lo si constata solo conosciuto il proprietario stesso;
- Evitare di sovrapporre la prima visita con la prima terapia, questo perché il cane dopo la
visita ortopedica il cane è già stressato e quindi bisogna evitare di stressarlo ulteriormente.
La prima “visita” servirà esclusivamente per effettuare la valutazione che dura circa un’ora;
- Evitare di proporre un elettromedicale specifico perché è la combo di più terapia che
riusciamo a raggiungere l’obiettivo. Importante proporre sempre una prima valutazione ed è
importante sensibilizzare il medico perchè così mi trovo davanti persone che considerano
cosa io ho da dire e il grado di successo del mio lavoro aumenta.
PATOLOGIA: ARTROSI
Una delle patologie ortopediche più diffuse e la cui incidenza è la più alta in assoluto. I cani
vivendo con noi, assumendo uno stile di vita molto più simile al nostro e allungandosi la speranza
di vita vanno incontro all’artrosi. L’artrosi è importante considerarla mettendola a confronto con la
mole del cane, tanto più il cane è grande tanto più la patologie risulta invalidante. Purché si tratti di
una patologia degenerativa può essere affrontata e allungare la vita del pet, se affrontata in modo
conservativo e nel modo corretto. Spesso ci troviamo di fronte a cani anziani, metaboli o entrambi e
Per trattare questa patologia c’è bisogno di un
che quindi non possono essere sottoposti a chirurgia.
approccio multimodale e quindi di un’equipe che è garanzia di successo. Se non sappiamo cosa dire
e cosa fare andremo a fare trattamenti palliativi che non porteranno successo e quindi daranno
possibilità alla malattia di continuare e peggiorare. 15
Occorre:
- Supporto tecnico, sapere come comportarmi vita natural durante perché parliamo di clienti
che dovremo accompagnare per sempre;
- Supporto motivazionale, abbiamo visto come il delegabile sia importante. Se entro
nell’errore sistematico non risolverò mai il problema. Infatti dovrò affrontare il problema
dalla fonte e quindi dal comportamento che ha il cane nell’ambito domestico.
coinvolgere il proprietario nell’indirizzarlo a evitare ciò che è
- Coinvolgimento, importante
sbagliato e a fare ciò che è giusto come può essere l’utilizzo di impacchi caldi/freddi in base
al caso. Se il proprietario ci accompagna nella terapia noi siamo agevolati dal punto di vista
algico a tal punto che il veterinario potrebbe togliere farmaci. I farmaci sono competenza del
medico veterinario, così come il controllo del peso è compito del nutrizionista... etc;
Se si spezza la spirale negativa del dolore e si riesce a mettere in moto qualcosa proficuo al
movimento e allo sviluppo muscolare lavorando in equipe possiamo pensare di migliorare e
allungare la vita al cane evitando chirurgie inutili. →
Dieta, approccio multimodale, istruire il proprietario... Successo!
Lezione 18/12/18 3 anni, agilista con infiammazione all’ileopsoas.
CASO CLINICO: Jack Rassel, Il cane zoppica nel
L’ileopsoas è
passeggio tra la camminata e il trotto, zoppia intermittente. Il galoppo lo fa, ma male.
un muscolo che nasce tra i processi trasversi delle vertebre lombari e si va ad inserire sotto il
va a chiudere l’angolo che si
trocantino. Esercitando una trazione sul trocantino questo muscolo
forma con l’anca. Colpisce principalmente gli atleti. Questa fa capire la presenza di una contrattura.
Questa patologia può essere messa in parallelo con la pubalgia negli umani che impiaga anche fino
ai 6 mesi per guarire. L’obiettivo per l’agilitista non è camminare, ma vincere la gara e quindi
l’infiammazione deve essere guarita completamente anche perché è un muscolo utilizzato molto
spesso non tanto per l’adduzione ma soprattutto per la flessione.
(Andiamo ad effettuare tricotomia al trocantino perché è uno dei pochi punti dove lo riesco a
degli altri muscoli dell’arto. In
raggiungere perché poi le sue maglie si vanno a mischiare con quelle
realtà si potrebbe anche andare ad agire sull’origine del muscolo e quindi a livello lombare. Gli
inconvenienti sono che spesso il proprietario potrebbe non voler fare tricotomia sui processi lombari
lasciando una buona parte senza pelo sul dorso).
Nella prima valutazione misuro tutti i parametri tra cui anche trofismo del muscolo con il metro e
ROM articolare con il goniometro.
Sessioni iniziali: Massaggio→ ipertermia: ultrasuono (3 MHz, duty cicle 80%-20%, 1/1,2W) o
dell’acqua calda, gel patch che sono sia da frizzer che da microonde. Circa
impacco caldo (borsa 15
l’impacco caldo)→alternanza
minuti)→ stretching (stretchiamo in estensione, dopo e/o durante
caldo/freddo in vasca→idroterapia UWTM (T: 30°C, altezza:garrese (-70% peso), velocità: non
arrivo al trotto e così non arrivo a fargli manifestare ciò che gli fa male,
tempo: 2-4 minuti, la prima volta e poi aumento) [con il nuoto sforzo maggiormente i flessori e
quindi non è indicato in questo caso, nonostante andiamo a sottrarre molto peso perché lavoriamo in
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galleggiamento]→ phonoforesi con macchinario per gli US per veicolare farmaci transgenici in
modo più rapido. I parametri della phonoforesi sono, al di là di quale sia la profondità da
raggiungere, sono sempre 1 MHz, 1 W e 20% perché lavoriamo con un trattamento freddo
(importante soprattutto durante le prime 72 h e quindi in fase acuta per togliere immediatamente il
dolore. L’unico vincolo è il consenso del medico referente. Più utilizzata come gel è il chetoprofene
con percentuale del 2-5% con effetto antiinfiammatorio antalgico).
l’obiettivo sia stato raggiunto e non ci sia più zoppia tra passo e
Supponiamo che alla terza seduta l’obiettivo diventa ridurre l’asimmetria e
trotto, si esegue una nuova valutazione e un altro e diviene
l’esercizio diventa più intenso. Il cane non zoppica più ma se sforza il giorno dopo zoppica di nuovo
Sessione centrali: massaggio (5 minuti)→stretching (5 minuti in flesso estensione e adduzione→
UWTM (aumenta un parametro e una sessione non supera mai i 20 minuti e aumento intensità fino
al trotto)→ phonoforesi (lavoro tattico perché qualora il lavoro in acqua risultasse eccessivo con i
farmaci non faccio infiammare la zona)
Esercizi a casa: vedo l’attitudine del proprietario. Inizierei o con impacco freddo o con impacco
caldo per poi passare, nel caso riesca e sia disponibile, allo stretching in combo con l’impacco
caldo.
Sessioni finali : quando il cane non zoppica più possiamo passare al potenziamento.
ELETTROSTIMOLAZIONE
Utilizzo a scopo terapeutico dell’energia elettrica nelle sue varie forme.
[ Temporaneamente saltata dal Prof.→Tipologia di corrente impiegata:
Continua: non modifica ne’ ampiezza ne’
- direzione;
- Galvanizzazione: corrente costante a bassa frequenza iperemizzante e antalgica. Aumenta il
flusso ematico.]
Indicazioni cliniche:
- Funzione eccitomotoria:
o Neuro Muscolar Electrical Stimolation (NMES) ;
o MNI o nervo periferico;
- Funzione antalgica:
o TNES;
o corrente transcutanea;
- Veicolare farmaci: ionoforesi;
- Ridurre edema;
- Trattamento di pseudoartrosi.
Gli ultimi due settaggi non rientrano nei tre maxi contenitori perché questi ultimi hanno un risultato
certo, mentre riduzione dell’edema e per pseudoartrosi sono meno usati. 17
nell’applicare e sostituire l’impulso nervoso all’impulso elettrico localizzato.
NMES: consiste
L’impulso elettrico prodotto sulla cute mediante elettrodi applicati provoca una depolarizzazione
nervosa e quindi evoca una contrazione muscolare. La contrazione nervosa sarà proporzionale
all’intensità della corrente.
Ionoforesi: riesce mediante ad una corrente continua a bassa intensità a creare un circuito. Riesce
quindi a provocare un aumento della permeabilità delle membrane cellulari. Utilizzo la corrente
ionica facendogli cambiare polarità e trasporto sostanze medicamentose attraverso la superficie
della cute. Importante capire la polarità del farmaco e quindi il lato su cui va applicato. È necessario
c