vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
FUNZIONI
Biosintesi lipidi e proteine
- Accumulo/rilascio Calcio
- il reticolo accumula calcio attraverso una Ca-ATPasi anche chiamata SerCa. Nel
reticolo ci sono molte proteine che legano calcio, e il calcio è importante per il ripiegamento delle proteine. Il rilascio stimola
risposte specifiche, come la contrazione muscolare oppure esocitosi.
Formazione vescicole di trasporto
- portano proteine e lipidi di nuova sintesi all’ apparato di Golgi
Reazioni di detossificazione
- svolte dalla famiglia di enzimi del citocromo P450, che catalizza una serie di
reazioni di sostanze insolubili in acqua che si accumulerebbero ad alti livelli nelle membrane. Con queste reazioni sono resi
solubili e escreti nell’ urina.
I ribosomi attaccati sulla superficie del Reticolo formano un’ area denominata Reticolo
Endoplasmatico Ruvido; invece, le regioni di reticolo prive di ribosomi sono chiamate
Reticolo Endoplasmatico Liscio. Il RE si può rompere in frammenti e si risalda in
vescicole chiamate microsomi, i microsomi rappresentano piccole versioni del reticolo,
ancora in grado di svolgere le normali funzioni.
L’ importazione delle proteine nel RE inizia prima che la catena polipeptidica sia
completamente sintetizzata (processo co-traduzionale). Nel processo co-traduzionale, il
ribosoma che sta sintetizzando la proteina è direttamente attaccato alla membrana del
reticolo, permettendo ad un’ estremità della proteina di essere traslocata mentre il resto
della catena viene assemblata.
Le proteine dirette al reticolo, indipendentemente dal destino successivo, sono dirette ad
esso da una sequenza segnale del reticolo che dà inizio alla traslocazione mediante un
meccanismo comune.
La sequenza segnale è guidata fino alla membrana del reticolo da:
Particella riconoscimento segnale (SRP)
- consiste di 6 catene polipeptidiche diverse attaccate a RNA
Recettore SRP
- proteina integrale di membrana
Le sequenze segnale variano molto nella sequenza amminoacidica, ma ciascuna è
composta da una decina di amminoacidi non polari posti al centro. La SRP mostra nel sito
di legame una tasca idrofobica composta da metionine, che hanno catene laterali flessibili
che permettono il legame con sequenze di forma, dimensioni e sequenza diverse. L’ SRP
ha quattro domini diversi: riconoscimento sequenza segnale – riconoscimento ribosoma –
riconoscimento recettore SRP – dominio legame GTP
La SRP con un dominio si lega alla sequenza segnale del reticolo non appena il peptide è
emerso dal ribosoma, l’ altra estremità blocca il sito di legame del fattore di allungamento
provocando un blocco nella sintesi proteica.
La pausa della sintesi assicura che non vengano prodotte porzioni di una proteina che potrebbero ripiegarsi in una struttura compatta
prima di raggiungere il traslocatore. Non sono necessarie proteine chaperone che mantengono svolta la proteina.
Una sequenza segnale di inizio viene riconosciuta due volte: prima da un SRP nel citosol
e poi da un sito di legame nel poro del traslocatore.
Il doppio riconoscimento assicura che soltanto le proteine appropriate entrino nel lume del RE
Una volta formato, il complesso ribosoma-SRP si attacca al recettore, quest’ ultimo dirige il
complesso al traslocatore (Sec 61). Il traslocatore inserisce la proteina nella membrana
del reticolo attraverso il doppio strato. La SRP e il recettore vengono rilasciati ad opera di
idrolisi di GTP che esegue il rilascio dopo che il ribosoma si sia impegnato in modo
appropriato con il traslocatore. Il traslocatore resta chiuso finché non si è legato il
ribosoma in modo che la permeabilità del RE si mantenga in ogni momento. Quando la
catena polipeptidica nascente diventa abbastanza lunga, una peptidasi del segnale
rimuove la sequenza e la rilascia dal poro che si apre lateralmente.
Il processo di traslocazione co-traduzionale crea due differenti tipi di ribosomi: quelli legati
alla membrana (attaccati dal lato citosolico) sono impegnati nella sintesi di proteine che
stanno traslocando nel reticolo; quelli liberi sintetizzano tutte le altre proteine. Questi
ribosomi non sono strutturalmente differenti, ma differiscono soltanto per le proteine che
stanno sintetizzando.
TRASLOCATORE SEC61
È un poro pieno d’ acqua attraverso il quale passa la catena polipeptidica, il nucleo è
chiamato complesso Sec61. La struttura suggerisce che alfa-eliche circondano il poro
centrale, e il poro è bloccato da una breve elica che tiene il traslocatore chiuso. La
chiusura del poro è importante in modo che la membrana resti impermeabile a ioni ( ad
esempio calcio) che altrimenti uscirebbero dal reticolo. Il poro si può aprire anche di lato e
permettere alla catena polipeptidica di accedere lateralmente al nucleo idrofobico della
membrana in un processo che serve per l’ integrazione di proteine trans-membrana.
Nelle cellule eucariotiche, quattro complessi Sec61 formano un grande traslocatore, però
non tutti e quattro i complessi partecipano direttamente alla traslocazione; alcuni sono
inattivi e forniscono siti di legame per il ribosoma e proteine accessorie.
TRASLOCAZIONE POST-TRADUZIONALE NEL RE
Alcune proteine sono importate nel reticolo dopo essere state sintetizzate completamente.
Nelle cellule eucariotiche un ulteriore complesso composto da proteine Sec62, Sec63,
Sec71, Sec72 è attaccato al traslocatore e deposita molecole di BiP sulla catena in
traslocazione. Cicli ATP-dipendenti di attacco/rilascio di BiP tirano la proteina nel lume. Le
proteine destinate al reticolo con traslocazione post-traduzionale sono prima rilasciate nel
citosol dove gli è impedito ripiegarsi poiché sono attaccate a proteine Chaperone.
PROTEINE TRANSMEMBRANA
Ci sono tre modi con cui le proteine trans-membrana a singolo passaggio vengono inserite
nel RE:
Una sequenza segnale N-terminale inizia la traslocazione attraverso il poro, poi un
segmento idrofobico nella catena ferma il processo prima della traslocazione dell’
intera catena. Questo segnale di stop interagisce con il poro che cambia
conformazione e scarica la proteina nella membrana dopo che la sequenza di inizio
è stata tagliata da una peptidasi e rilasciata dal traslocatore e rimane anch’ essa
nella membrana.
Negli altri due casi la sequenza segnale è interna, viene legata da SRP che porta il
ribosoma al recettore della membrana e inizia il processo di traslocazione. La
sequenza segnale interna resta nel doppio strato lipidico come alfa elica singola
che attraversa la membrana.
Le sequenze segnale interne possono legarsi al traslocatore in due orientamenti: in
un caso la proteina avrà il C-terminale sul lato luminale, nell’ altro caso avrà l’ N-
terminale sul lato luminale. L’ orientamento è dovuto alla distribuzione di
amminoacidi carichi nelle vicinanze della sequenza:
Se vi sono più amminoacidi carichi positivamente che precedono la sequenza si
- avrà la proteina con l’ N-terminale dal lato citosolico.
Se vi sono più amminoacidi carichi positivamente che seguono la sequenza avremo
- il C- terminale dal lato citosolico.
Nelle proteine trans-membrana a passaggi multipli una sequenza di start inizia la
traslocazione finché non incontra una di stop. Poi, una seconda sequenza inizia la
traslocazione fino ad incontrare una nuova sequenza di stop e così via per le successive
sequenze.
La distinzione tra sequenze di inizio e stop è data dalla posizione sulla catena
polipeptidica. Sembra che SRP inizia la scansione dall’ N-terminale fino al C-terminale,
riconoscendo la prima sequenza come quella di inizio e la successiva come una sequenza
di stop.
PROTEINE RESIDENTI NEL RETICOLO
Le proteine residenti nel reticolo contengono un segnale di ritenzione di quattro
amminoacidi idrofobici al C-terminale.
Un’ importante proteina residente nel reticolo è la proteina disolfuro isomerasi (PDI) che
catalizza l’ ossidazione di gruppi sulfidrilici (SH) liberi su cisteine per formare legami
disolfuro.
La proteina chaperone BiP, è un’ altra proteina residente nel reticolo e ha il compito di
tirare post-traduzionalmente le proteine del RE attraverso il traslocatore mediante idrolisi
di ATP
Altre proteine residenti nel reticolo sono le Glucosidasi, le Glicosiltrasferasi e le lectine
come calnessina/calreticulina
La peptidasi del segnale è l’ unica proteasi all’ interno del reticolo altrimenti si
demolirebbero le proteine.
GLICOSILAZIONE PROTEINE DEL RETICOLO
Alcune proteine subiscono delle modificazioni post-traduzionali prima di essere indirizzate
nei compartimenti di destinazione.
Un oligosaccaride precursore preformato ( composto da N-acetilglucosammina, mannosio
e glucosio) viene aggiunto al gruppo NH della catena laterale di asparagina (che si trova
2
soltanto nella sequenza Asn-X-Ser/Thr), questa glicosilazione è chiamata N-
glicosilazione e il trasferimento dell’ oligosaccaride è catalizzato dall’ enzima
oligosaccaride trasferasi.
L’ oligosaccaride precursore è legato al lipide dolicolo da un legame pirofosfato (che
fornisce l’ energia per far avvenire la reazione) ed è trasferito all’ asparagina dopo che l’
amminoacido è emerso dal lume del reticolo. L’ enzima oligosaccaride trasferasi è
associato a ciascun traslocatore permettendogli di glicosilare le catene in ingresso.
L’ oligosaccaride precursore è assemblato zucchero dopo zucchero sul lipide dolicolo, la
sinetsi avviene sul lato citosolico della membraan del RE e continua sulla faccia luminale.
L’ oligosaccaride può legarsi anche al gruppo ossidrile della catena laterale di una Serina,
Treonina o Idrossilisina; in questo caso si parla di O-glicosilazione
La glicosilazione nel reticolo è importante perché alcune proteine la richiedono per un
corretto ripiegamento. Mentre sono ancora nel reticolo, tre glucosi sono rimossi dagli
oligosaccaridi di queste proteine; la calnessina/calreticulina riconoscono proteine con due
dei tre glucosi rimossi e effettuano quindi, un controllo di qualità rilasciando la proteina
quando i tre glucosi sono stati rimossi.
CICLO CALNESSINA/CALRETICULINA
Per la loro attività richiedono calcio, la calnessina è una lettina transmembrana; mentre la
calreticulina è luminale.
La calnessina si lega a proteine ripiegate in modo incompleto che contengono un
- glucosio terminale sugli oligosaccaridi legati a N.
Una glucosidasi elimina il glucosio e permette alla proteina l’ uscita dal reticolo.
- La glicosiltrasferasi è l’ enzima cruciale poiché se la proteina non è ben ripiegata
- aggiunge un nuovo glucosio da UDP-glucosio rinnovando l’ affinità per la calnessina
Un processo correlato è l’ agg