Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 6
Responsabilità degli amministratori all'interno delle società pubbliche Pag. 1 Responsabilità degli amministratori all'interno delle società pubbliche Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 6.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Responsabilità degli amministratori all'interno delle società pubbliche Pag. 6
1 su 6
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Costituzione il quale statuisce che la Corte dei Conti esercita la

giurisdizione nelle materie di contabilità pubblica e nelle altre

specificate dalla legge. Pertanto la Corte dei Conti ha

giurisdizione in tema di responsabilità amministrativa e contabile

nei confronti dei dipendenti pubblici e amministratori pubblici nei

casi di danno patrimoniale arrecato alla Pubblica Amministrazione

a seguito del proprio comportamento doloso o colposo. Il

problema della giurisdizione però sorge con riguardo alle società

pubbliche o partecipate dallo Stato poiché da un lato, a tali

società si applica la disciplina prevista dal Libro V del Codice

Civile e conseguentemente la giurisdizione si radicherebbe in capo

al Giudice Ordinario. Dall’altro, il danno patrimoniale provocato

da condotte illecite poste in essere, dagli amministratori delle

società partecipate, al patrimonio della società, radicherebbe la

giurisdizione in capo alla Corte dei Conti, poiché il danno arrecato

è di tipo erariale, dunque ha ad oggetto il patrimonio statale o di

altro ente pubblico. Pertanto la Corte di Cassazione ha distinto

diversi casi:

Se il comportamento dell’amministratore arreca un danno al

• patrimonio della società partecipata e solo indirettamente un

danno all’ente pubblico si applicherà la disciplina civilistica

della responsabilità degli amministratori prevista per le

società per azioni: dunque lo Stato agirà nei confronti

dell’amministratore/i innanzi al GO. Importante a tal

riguardo è una pronuncia delle Sezioni Unite della Suprema

Corte, intervenuta recentemente. Il punto centrale del

ragionamento della Cassazione è l’autonomina e separazione

del patrimonio della società di capitali, rispetto al

patrimonio dell’ente pubblico che detiene la partecipazione;

pertanto il danno che consegue alla mala gestio degli

amministratori non è arrecato, almeno direttamente, anche

all’ente pubblico, la conseguenza per cui è quella

dell’applicazione delle norme civilistiche previste per la

tutela del patrimonio sociale. In tale ipotesi si applica altresì

una norma che è quella dettata dall’art 2393 del codice

civile, ossia la revoca degli amministratori, promossa a

seguito dell’azione di responsabilità a deliberazione

dell’assemblea, purché essa sia presa con il voto favorevole

di almeno un quinto del capitale sociale. In questa ipotesi

l’assemblea provvede alla sostituzione degli amministratori.

Al contrario quando il comportamento dell’amministratore

• arrechi un danno direttamente al patrimonio dell’ente

pubblico partecipante, come nel caso in cui determini ,

attraverso condotte illecite od omissive, un depauperamento

della quota sociale, la giurisdizione sarà radicata innanzi alla

Corte dei Conti applicandosi pertanto l’art 103 della

Costituzione perché il danno è arrecato al patrimonio dello

Stato.

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
6 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/10 Diritto amministrativo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher noemibarbieri di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto amministrativo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Catanzaro - Magna Grecia o del prof Casetta Elio.