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Estratto del documento

Al fine di conservare le garanzie patrimoniali, il Procuratore può richiedere il sequestro

conservativo dei beni. Affinché questo sia possibile devono ricorrere il pericolum in mora (rischio

che i beni vadano perduti o sottratti) e il fumus beni iuris (buone ragioni del procuratore). Se il

sequestro viene accordato, viene fissata un’udienza dinnanzi a un giudice entro 45 giorni. Il giudice

potrà ratificare, modificare o negare il sequestro e ciò dovrà essere notificato al convenuto entro 30

giorni.

Il sequestro conservativo diventerà pignoramento attraverso una sentenza di condanna esecutiva

emessa dal giudice ordinario.

3) Fase introduttiva del giudizio

Il giudizio inizia con l’ atto di citazione che deve contenere gli elementi della citazione in giudizio

e deve essere coerente con quanto detto nell’invito a dedurre.

Se non formulati correttamente, si potrà avere un addebito che non permette all’imputato di

difendersi perciò la causa sarà nulla.

Il procuratore regionale non deve confutare punto per punto le deduzioni dell’invitato poiché sono

fatte in una fase pre-processuale; in udienza non possono essere fatte domande nuove, ma verranno

sviluppate le tesi accusatorie.

Il convenuto deve costituirsi a mezzo di avvocato almeno 20 giorni prima dell’udienza, per

depositare il proprio fascicolo con la documentazione necessaria per la difesa. Se il convenuto non

si presenta nella prima udienza viene dichiarato contumace.

4) Fase della decisione

Conclusa la fase istruttoria, segue la fase dibattimentale (il collegio giudicante illustra le domande

del P.M e le eccezioni sollevate dai convenuti).

Al termine della discussione il Collegio delibera la decisione; le sentenze possono essere

interlocutorie (decidono solo su questioni preliminari o su alcuni capi) o definitive (definitorie del

giudizio). Il giudizio termina con l’assoluzione o con condanna (anche parziale).

Svolgimenti particolari del processo sono sospensione (nei casi previsti dalla legge e quando il

giudice rimette alla Corte Costituzionale una questione di costituzionalità), estinzione (rinuncia agli

atti di giudizio) e abbandono (quando non vengono presentate istanze entro un anno).

Le impugnazioni

Contro le decisioni della Corte dei conti è previsto un sistema di impugnazioni:

Opposizione contabile: Strumento per proseguire il giudizio non ancora definito

 attraverso l’instaurazione del contraddittorio;

Appello: Ci si può appellare alle sentenze di primo grado presso le Sezioni centrali.

 Può essere proposto dalle parti private nel termine di 60 giorni dalla notificazione

della sentenza, entro 30 giorni deve essere depositato presso il Giudice di appello.

Decorre dal momento in cui è stata depositata la sentenza; in appello vige il divieto

di porre nuove domande rispetto a quelle poste in primo grado;

Revocazione: rimedio con il quale le parti e il P.M. possono impugnare le sentenze

 della corte se c’è stato un errore di calcolo o di fatto, per esame di altri conti, siano

rinvenuti nuovi documenti dopo la decisione, il giudizio è stato pronunciato sopra

documenti falsi.

E’ ordinaria se vi sono vizi subito evidenti all’atto di notificazione della sentenza,

straordinaria se i vizi possono essere accertati dopo la pronuncia di sentenza;

Ricorso alla corte di cassazione: ammesso per motivi inerenti alla giurisdizione, va

 proposto entro 90 giorni. Può essere prodotto sia dalle parti sia dal P.M.

Se la causa viene annullata, la Corte dei conti deve uniformarsi al giudizio della

Cassazione nel caso di riproposizione della questione.

Diritto Amministrativo

Le fonti del diritto

Sono fonti tutti gli atti e a cui l’ordinamento riconosce la capacità di costituire, modificare o

estinguere norme giuridiche.

La fonte principale del diritto è la Costituzione. E’ fonte in senso descrittivo, descrive tutto ciò che

riguarda un determinato ordinamento politico; è lunga (si esprimono dettagliatamente le singole

libertà); è rigida (è difficilmente modificabile, solo attraverso una legge costituzionale e comunque

non sono modificabili i primi 12 articoli).

A garanzia c’è la Corte Costituzionale, che valuta la conformità delle norme rispetto alla

Costituzione.

Le fonti primarie sono gli atti aventi forza di legge come il referendum, il decreto legislativo e il

decreto legge.

Attraverso il referendum si può richiedere agli elettori il consenso o dissenso riguardante una

decisione.

Il decreto legislativo è un atto avente forza di legge emanato dal governo su delega del Parlamento.

Il decreto legge è una misura che il governo attua nei casi di necessità e urgenza. Deve essere

convertito entro 60 giorni in legge dal Parlamento altrimenti perde efficacia.

Le fonti derivate si distinguono in:

⇒ Regolamenti: sono obbligatori e prevalgono sulle norme statali (possono essere esecutivi,

attuativi, organizzativi, indipendenti);

⇒ Direttive: definiscono i risultati da raggiungere;

⇒ Direttive self-executing: devono essere applicate anche se in contrasto con le norme

dell’ordinamento interno;

⇒ Decisioni: obbligatorie per i destinatari da essi designati;

⇒ Raccomandazioni: interpretano le leggi nazionali;

⇒ Atti atipici: fungono da atti di indirizzo;

Ci sono poi altre fonti costituite dalle consuetudini, cioè comportamento ripetuto nel tempo che il

soggetto ha la convinzione che sia obbligatorio.

Principi dell’organizzazione amministrativa

⇒ Principio di legalità: l’agire amministrativo deve essere conforme alla legge, infatti è

sottoposto al controllo dei giudici;

⇒ Principio di buon andamento: necessità dell’efficienza della P.A. per perseguire l’interesse

pubblico;

⇒ Principio di imparzialità: l’amministrazione deve garantire l’effettiva tutela di ciascun

individuo, rispettando l’interesse della collettività;

⇒ Principio di meritocrazia: si accede mediante concorso pubblico, in modo da assicurare

l’uguaglianza tra tutti i concorrenti;

⇒ Principio di responsabilità: i dipendenti pubblici sono responsabili secondo leggi penali,

civili e amministrative per gli atti compiuti;

⇒ Dovere di fedeltà: obbligo per i dipendenti pubblici di adempiere alle proprie funzioni

essendo fedeli alla Repubblica, prestando giuramento nei casi previsti dalla legge;

⇒ Principio di separazione tra funzioni politiche e amministrative:

per garantire un’amministrazione giusta e imparziale;

⇒ Principio di sussidiarietà: le funzioni amministrative devono essere affidate con prevalenza

agli enti locali più vicini ai cittadini;

⇒ Principio di adeguatezza: ogni ente deve essere idoneo a svolgere la funzione affidata.

Il procedimento amministrativo

Il procedimento amministrativo è una sequenza di atti finalizzata all’emanazione di un

provvedimento amministrativo

Principi del procedimento amministrativo

Efficienza

o Efficacia

o Economicità

o Imparzialità

o Trasparenza

o Diritto al contraddittorio

o Diritto di accesso agli atti

o Obbligo di motivare le decisioni da parte della P.A.

o

Fasi del procedimento amministrativo

1) Fase dell’iniziativa  viene avviato il procedimento da un privato o dalla P.A. che ha il

compito di comunicare l’inizio del procedimento;

2) Fase istruttoria  l’amministrazione raccoglie e vaglia tutti gli elementi anche attraverso

organi consultivi;

3) Fase decisoria  viene assunta la decisione attraverso la quale viene determinato il

contenuto dell’atto. In questa fase il provvedimento diviene perfetto (completo) ma può non

essere efficace (se il procedimento risulta viziato);

4) Fase integrativa dell’efficacia  comprende controllo preventivo (conformità dell’atto

all’ordinamento e sua opportunità) e comunicazione (informa il destinatario del

provvedimento, consentendogli l’eventuale impugnazione).

Non fa parte del procedimento il controllo successivo.

Provvedimento amministrativo

Il provvedimento amministrativo è un atto con il quale la P.A. manifesta la propria volontà,

nell’esercizio dei suoi poteri; scaturisce al termine del procedimento amministrativo. Deve essere

indirizzato a destinatari determinati e il suo obiettivo è il perseguimento dell’interesse pubblico.

Caratteri del provvedimento amministrativo

Il provvedimento è un atto:

⇒ Imperativo: produce i suoi effetti contro la volontà del destinatario;

⇒ Esecutivo: capacità del provvedimento di produrre effetti giuridici;

⇒ Esecutorio: idoneità che ha il provvedimento di essere realizzato in via coattiva;

⇒ Unilaterale: manifestazione della volontà della P.A.;

⇒ Inoppugnabile: non è più impugnabile una volta scaduto il termine.

Presupposti, Elementi e Requisiti dell’atto amministrativo

Presupposti

Sono fattori esterni al provvedimento e la sua illegittimità causa il vizio dell’atto finale, ma per

l’impugnazione bisogna attendere che venga emanato l’atto.

Elementi

Si distinguono in essenziali, accidentali e naturali.

Gli elementi essenziali sono soggetto, oggetto, contenuto, volontà e forma. La mancanza di uno di

questi non permette che l’atto venga alla luce.

Gli elementi accidentali possono essere inseriti nel contratto e qualora siano presenti non possono

essere ignorati (es. termine e condizione).

Gli elementi naturali sono elementi stabiliti dalla legge in relazione all’atto.

Requisiti:

Requisiti di legittimità: la cui mancanza comporta l’annullabilità dell’atto;

Requisiti di efficacia: necessari affinché l’atto compia concretamente i suoi effetti.

Invalidità dell’atto amministrativo

L’ invalidità è la difformità dell’atto rispetto alla norma che lo regge.

L’ invalidità può essere:

⇒ derivata (quando c’è un vizio di un altro atto che ricade sull’atto finale);

⇒ invalidità ad effetto caducante (l’invalidità di un atto comporta l’invalidità di quelli

successivi);

⇒ invalidità ad effetto viziante (gli atti successivi al vizio non verranno invalidati

automaticamente, ma è necessaria l’impugnazione).

Casi di nullità: mancanza elementi essenziali, difetto dell’organo emanante, adozione dell’atto

in violazione del giudicato.

Casi di annullabilità: Violazione/inosservanza della legge, eccesso di potere.

Diritto di accesso

Consiste nel diritto del cittadino a visionare i documenti relativi a procedimenti ammin

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Publisher
A.A. 2015-2016
8 pagine
1 download
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Desmond00093 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto delle istituzioni pubbliche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Politecnica delle Marche - Ancona o del prof Mirabella Maurizio.