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Le uniche sezioni che si sono già pronunciate sono due:
- sezione Lombardia
sezione Emilia Romagna → sentenza numero 73/2017 → cade il riferimento alla
-
legge del 2001 (?), anche conseguentemente l’interpretazione data. Quali sono i
reati che il comma 1 sexies indica? L’entità del danno all’immagine … accertato con
sentenza passata in giudicato. Sono due i criteri che il comma in vigore ci dà:
- sentenza pig
- commissione reato vs pa
Il reato contro la pa non può e non deve essere considerato il solo reato contro la
pa definito dal codice penale e inserito nei reati contro la pa, ma deve essere
secondo l’interpretazione dell’interprete, un reato che sia offensivo della pa, che
abbia una sua offensività intrinseca nei confronti della pa. Vi possono rientrare
anche altri reati quindi, come quello di falso.
Possono essere anche i reati ambientali, dell’edilizia…
Si sono fatti rientrare tutti i reati che prevedono come bene giuridico la lesione della
pubblica amministrazione.
Altro danno interessante può essere anche quello da disservizio: collegato
all’attività amministrativa che comporta comunque un danno alla pa.
Es pubblico dipendente che coartatemente si mette in ferie chiedendo aspettative
non dovute: questo cagiona un danno perché la sua assenza fa chiamare altri
colleghi che devono essere pagati.
Caso di mobbing: dipendente di un comune della provincia di Udine. Il mobbing
riguardava un demansionamento. La dipendente aveva presentato ricorso davanti
al giudice del lavoro e il giudice del lavoro aveva riconosciuto il risarcimento che
era stato corrisposto dall’amministrazione comunale. Quindi aveva pagato il
comune. Ritorna il concetto di danno indiretto alla pubblica amministrazione,
perché successivamente il pm contabile ha cercato di individuare i soggetti
responsabili delle azioni specifiche di mobbing. I soggetti sono stati convenuti con
richiesta di risarcimento di danno erariale indiretto perché autori di specifici episodi
di mobbing indicati nella sentenza del giudice del lavoro.
Altro esempio: gara alterata con un’attività illecita: danno alla concorrenza →
alterazione delle procedure di gara, la concorrenza non si è svolta correttamente
tra le varie imprese e in questo senso non essendoci un corretto svolgimento
dell’attività concorrenziale questo determina il fatto che i costi sarebbero potuti
essere minori con una corretta attività concorrenziale.
Qui spesso entra la valutazione equitativa (il pm contabile la deve saper fare molto
bene).
Altro tipo di danno indiretto: attività medica. È stata riformata con una nuova norma
(l. 24/2017) che introduce novità. Attribuisce esclusivamente alla corte dei conti
l’azione di rivalsa. Facendo ciò stabilisce una particolarità: un criterio di natura
quantitativa del danno. Il soggetto sanitario non può essere condannato per una
somma pari al triplo del danno cagionato. Se la responsabilità amministrativa è di
natura risarcitoria, sarà risarcitoria fino a che si arriverà al limite, poi sarà
sanzionatoria. Il parametro non è unificato (dipende dallo stipendio che percepisce
il sanitario in quel periodo).
Stabilisce dei termini molto ristretti della comunicazione di risarcimento del danno.
Se ciò non accade non c’è più la possibilità di agire.
Dipende da un soggetto terzo che se si dimentica, omette in questo caso non ci
sarà più la possibilità di agire nei confronti del sanitario, allora si potrà agire contro
il direttore sanitario che non si è attivato per esperire l’azione.
Confini giurisdizione contabile: possibilità o meno di pronunciarsi nei confronti di
soggetti che prestano la loro opera per entità che sono in un certo senso a confine
tra il settore pubblico e il settore privato: società partecipate.
Il servizi pubblici non sono più erogati direttamente dalle pa, ma da enti pubblici di
enti locali. Si può convenire in giudizio (il pm) un dipendente di una società
partecipata per danno erariale? La Cassazione dice se e come si può agire nei
confronti di questi soggetti. della giurisdizione → le sezioni Unite
Ci sono stati degli anni di massima apertura
hanno detto che si può agire nei confronti dei dipendenti di società partecipate.