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ANATOMIA 3.11
Apparato respiratorio
Cellule ciliate o colonnari: producono e secernono muco che va a ricoprire la
porzione ciliata
Cellule caliciformi
Cellule staminale
Immettiamo nelle vie respiratorie particelle atmosferiche e anche
microorganismi.
Questo succede anche nella cavità buccale.
Il muco serve per umidificare i tratti respiratori.
Per proteggere le cellule delle vie respiratorie partecipa l'azione umettante del
muco che previene ed evita la disidratazione cellulare.
Normalmente questo tipo di mucosa è riccamente vascolarizzata specialmente
nelle cavità nasali.
Questo permette all'aria di riscaldarsi. Volta superiore delle cavità nasali:
recettori olfattivi.
Il naso e le cavità nasali.
La piramide nasale è formata da una porzione ossea e da una esterna
cartilaginea che prevale.
Ha un'utilità funzionale poiché il naso sporge dal massiccio facciale e prende
colpi. Se ci fosse solo osso nel naso si fratturerebbe molto spesso.
Cartilagini alari semicircolari laterali che tengono aperte le narici. Questa è una
struttura che facilita l'entrata dell'aria.
Un altro elementi cartilaginei si trova medialmente (cartilagine triangolare).
Setto nasale
Conca nasale superiore e media fanno parte dell'etmoide mentre quella
inferiore fa parte dell'osso mascellare. Spazi vuoti: meati
A loro volta si chiamano meato medio, meato superiore e meato inferiore.
Se osserviamo lateralmente le vie nasali. L'aria passa nei meati e si raccoglie
sul fondo delle cavità nasali
Rinofaringe
Orofaringe
Laringifaringe: ultimo tratto faringeo (tratto che precede la laringe)
Laringe formata da diverse cartilagini con diversi gradi di consistenza. Delle
parti sono più strutturali (mantengono aperte le vie respiratorie) e parti più
elastiche (epiglottide)
L'epiglottide ha una funzione molto particolare.
Cartilagini cuneiformi. Tratto centrale
Per la sua caratteristica di elasticità è tra gli elementi morfologici legati
all'attività fonatoria. In quel punto troviamo la glottide che è un tratto
anatomico che può presentarsi o aperto o chiuso. Il passaggio dell'aria
attraverso la glottide mi permette di produrre suoni. Capire come muovere la
muscolatura che permette l'apertura e la chiusura della glottide in modo da
modulare la quantità in entrata e in uscita. Amplificazione operata dai seni
paranasali come il mascellare ecc. Le cavità del massiccio facciale fanno si che
i suoni vengano amplificati come se fosse una cassa di risonanza. Ecco perché
la laringe è formata da cartilagini (6 in tutto)
Grossa differenza funzionale tra le elastiche e le ialine.
Cartilagine tiroidea
Cartilagine cricoidea (sotto la precedenza)
Cartilagini aritenoidee
Cartilagini corniculate
Collegamenti anulari. Particolarità: se si sezione la trachea questi anelli
tracheali cartilaginei sono incompleti, rimangono aperti posteriormente perché
subito posteriore rispetto all'apparato respiratorio c'è l'esofago che deve avere
la possibilità di dilatarsi e di variare le proprie dimensioni. Ha una struttura
morbida ed espandibile in tutte le direzioni.
Espandibile anteriormente più che in altre direzioni.
Inferiormente la trachea si divide in due, ha una biforcazione che da origine ai
bronchi, uno destro e uno sinistro
Gli anelli cartilaginei delle biforcazioni sono completi perché c'è la necessità di
tenere aperte le vie respiratorie. Queste due vie si collegano al polmone destro
e al polmone sinistro.
Bronchi globali o secondari. In questo caso il lume bronchiale diminuisce
tuttavia abbiamo la presenza di anelli cartilaginei che mantengono aperte le
vie.
Cartilagine viene persa man mano. Si perde completamente quando si va verso
i bronchioli. I bronchioli presentano una porzione avventizia esterna e una
porzione muscolare media e un epitelio respiratorio interno.
Parenchima polmonare
Vengono chiama lobari perché si dirigono verso i lobi polmonari.
Scissura orizzontale e scissura obliqua.
Apice superiore, base inferiore e se ci spostiamo per osservare la faccia
mediale troviamo l'ilo polmonare ovvero la porzione mediale dove troviamo gli
elementi vascolari.
Ilo polmonare, zona central
Faccia mediale dei polmoni, porzione centrale che presenta la parte vascolare
(arterie e vene e bronchi lobari).
Entrambe si fondono
Punto nel quale devo cedere CO2 e acquisire ossigeno e rimandare sangue
nella piccola circolazione. Parte venosa e arteriosa sono in continuità
strutturale perché qui avvengono gli scambih
Se osserviamo nel dettaglio un alveolo vediamo che è formato da 3 diversi tipi
cellulari. Pneumociti di tipo 1 che sono cellule con funzione strutturale
L'altro tipo cellulare pneumociti di secondo ordine e questi sono rotondi o
cuboidali. Surfactante: liquido che permette di tenere aperto l'alveolo. Questa
sostanza è un tensio attivo. Rimangono aperti
Macrofagi (terzo tipo): inglobano ed eliminano le particelle microscopiche che
passano al muco e alle ciglia.
Membrane che circoscrivono spazi anatomici
Le pleure circondano il parenchima polmonare. Le pleure sono formate da due
membrane di tipo sieroso. Una membrana piu esterna che si chiama parietale,
una membrana più interna adesa al parenchima polmonare. La linea azzurra è
la pleura parietale. La pleura polmonare è attaccata alla parete interna della
gabbia toracica. Queste pleure fra loro lavorano grazie a una pressione
negativa che viene a crearsi nello spazio intrapleurico. Mentre muovo la pleura
esterna trascino anche la pleura interna che a sua volta è attaccata al
parenchima polmonare. Se allargo la gabbia toracica mi tiro dietro tutto il
parenchima. Il parenchima è una sostanza abbastanza gelatinosa. Di per sè
non è capace di rimanere disteso. Immaginando di mettere un polmone sul
tavolo si appiattisce, non ha una sua forma predefinita.
Una delle funzioni delle pleure è tenere disteso il parenchima polmonare e far si
che segua la gabbia toracica in ogni atto respiratorio.
L'altra funzione di queste pleure. Hanno un liquido che lubrifica la parte
intrapleurica e permette uno scivolamento delle due pleure una sull'altra senza
impedimenti. I due foglietti pleurici non seguono perfettamente lo spazio tra
parenchima e gabbia toracica. Viene a crearsi un seno pleurico, uno spazio.
3 vantaggi
1. Normalmente è un punto di raccolta.
2. Se pungo in questo punto non danneggio il parenchima
3. Se pungo in questo punto non danneggio i vasi sanguigni che decorrono
inferiormente alle coste
Presenza di tipi cellulari o abbondanza di tipi cellulari mesoteliari
Controllo della respirazione
Chemocettori dell'arco aortico e nella biforcazione delle carotidi mi danno
informazioni sulla qualità del sangue. I centri respiratori rispondono a questi
stimoli. Se ho un aumento di CO2 nel sangue l'azione motoria è aumentare la
frequenza respiratoria o la profondità degli atti respiratori
Possiamo allenare la capacità di trattenere il fiato ma abbiamo dei limiti.
Impone la respirazione. Apparato digerente
Cavità buccale
La volta superiore della cavità buccale è formata da elementi ossei (palato
duro)
Al fondo della cavità buccale il palato perde la consistenza ossea ed è formato
da tessuto di tipo muscolare (muscoli per la deglutizione)
Istmo delle fauci
Tonsille (funzione immunitaria) in fondo della cavità buccale nell'anello di
Waldeyer
Costantemente aperte verso l'ambiente circostante quindi gli agenti patogeni
non trovano grandi barriere strutturali
Rafforzamento in un punto di forte passaggio
I patogeni che entrano nella cavità buccale stimolano il sistema immunitario
immediatamente, stimolando la risposta immunitaria
Nei bambini queste tonsille si infiammano molto perché il loro sistema
immunitario è ancora immaturo.
L'attivazione delle tonsille non è continua negli adulti, nei bambini si
Due arcate dentali
Organo linguale posto inferiormente alla cavità
I denti e la lingua servono a una prima digestione degli alimenti ovvero tramite
attività meccanica. I denti triturano il cibo e la saliva mescola il tutto
Muscolatura estrinseca ed intrinseca della lingua. Il corpo linguale è formato da
strati di tessuto. Strato longitudinale inferiore, superiore e trasverso. La lingua
può modificare il suo aspetto e può fare movimenti. La lingua aiuta a
rimescolare il cibo con la saliva. La superficie superiore della lingua presenta
numerose papille che non somo tutte dello stesso tipo
Papille fungiformi
Papille foliate
Papille circumvallate
3 tipi distribuiti in maniera differente partendo dall'apice della lingua, al corpo
fino in fondo. Sede del gusto.
Papille filiformi: sono cheratinizzate quindi rendono ruvida la superficie della
lingua. Siccome l'attività della lingua serve a rimescolare gli alimenti con la
saliva, se c'è più rugosità questo processo risulta più facile.
Corona che va distinta in clinica e anatomica. La gengiva nasconde per una
parte la corona. Questa parte nascosta prende il nome di colletto.
Corona anatomica: nella sua interezza
Corona clinica: quella che appare esternamente
Matrice chiamata smalto
Più in profondità troviamo un altro elemento chiamato dentina che va a creare
l'anatomia del dente approfondandosi anche nell'alveolo dentale. Profondo
anche rispetto allo strato della dentina troviamo la cavità polpare
La parte di dente che si inserisce nell'alveolo prende il nome di radice
La parte radicale del dente viene tenuta dal legamento parodontale
nell'alveolo.
Per stabilizzare il legame (l'articolazione) c'è anche il cemento.
Saliva prodotta dalla ghiandola parotide anteriormente al padiglione auricolare
e inferiormente all'arcata zigomatica
Dotto di Stenone permette alla saliva di essere introdotta nella cavità buccale e
termina più o meno all'altezza del secondo molare.
Le altre ghiandole salivari si trovano nella parte inferiore (ghiandole
sottolinguali).
La ghiandola parotide rispetto alle altre due ha un aspetto differente.
La secrezione della parotide è più mucosa.
Le ghiandole salivari maggiori non sono le uniche che producono saliva ma
sono quelle macroscopicamente distinguibili. Ghiandole minori distinguibili solo
microscopicamente e le troviamo sul palato, sulla lingua e sulle labbra.
Collaborano alla produzione della saliva all'interno della cavità.
Contenuto prosegue verso il tubo digerente deve attraversare l'istmo