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RENZO TITONE, CINQUE MILLENNI DI INSEGNAMENTO DELLE LINGUE

Per un lunghissimo periodo di tempo si hanno frammenti sparsi e lacunosi della storia antica della glottodidattica.

Il metodo precisamente orientato a insegnare le lingue era fondato su un approccio diretto, funzionale, pratico, basato sui bisogni della comunità.

L'orientamento teorico, formale e razionale emergenza più tardi verso la fine del XIX secolo (grammatica astratta).

Fino ad allora l'insegnamento era stato di plurilinguismo diffuso. 2 fenomeni:

  • passivavità e ieraticità.
  • necessità di istruzione plurilingue fondata su metodi adeguati

I contatti fra i popoli fanno sì che popolazione diverse siano diventate bi- o plurilingui. Negli antichi imperi, la scelta della lingua era determinata in modo empirico e pragmatico, non sulla base di principi ideologici. La lingua non era mai il criterio di appartenenza.

Prima dell'era cristiana si possono riconoscere alcune lingue dominanti: accadico, aramaico, egizio e greco.

Le scuole bilingui fissano un'impostazione culturale formativa.

  • Accadico: gruppo semitico orientale comprendente assiro e babilonese. A Ugarit sono stati scoperti vocabolari trilingui usati nell'istruzione degli scribi e voci lessicali in 4 lingue (sumero, accadico, ugaritico e ugaritico)
  • Aramaico: sostituì l'accadico e il fenicio X la superiorità dell'alfabeto aramaico rispetto a quello cuneiforme (bilinguismo accadico-aramaico). La coesistenza tra gli aramaico, greco e lingue locali sembrava abituali (scuole formative)
  • Egizio: l'Egitto usò a lungo tradizione di testi didattici dedicati ai figli dei funzionari (insegnamenti). Le grandi città come Alessandria erano poi, infatti (dialetti greci).
  • Greco: acquisito prestigio x varie ragioni: i Greci avevano alta considerazione della propria c. e f.
    • bilinguismo unilaterale da parte di altri popoli
    • c. universale della società colta
    • i Greci accettano le altre c. e f. ma la loro sussistenta (politica c. misión)
    • nello stesso tempo volevano preservare c. e f. greca e promuovere l'educazione di stampo greco x i giovani

Lingue dell'Occidente:

  • celtico (Italia, Spagna, Britannia)

- bilinguismo greco-latino: anche quando la Magna Grecia viene sconfitta, il greco continuò ad essere parlato in varie parti d’Italia e diventò la. e. del piacere e del divertimento. Mistilinguismo, cioè la conversazione era piena di parole greche. Confusione nelle - Questo bilinguismo era riflesso anche nelle istituzioni scolastiche, il greco veniva usato come base fondamentale della istruzione di base del bambino.

  • Triang. del latino – x vari fattori: conquista militare, diffusione del commercio, armonia,

struttura, diffusione di culti religiosi in latino. Nelle scuole si insegnava il bilinguismo con predominanza del latino. Si allargò il divario tra e. scritta e parlata e si arrivò alla diglossia (lingua standard affiancata al dialetto).

Grande fu il contributo offerto dalla civiltà bizantina alla storia del bilinguismo e delle istituzioni bilingue. Navità. Rapporti bizantini con gli slavi.

Il bilinguismo ebraico si diversifica, e l'ebraico non era lingua "imperiale" ma semplicemente d. Ebraico, garantiva la continuità del popolo ebreo che fu pioniere nella linguistica comparativa.

I sistemi di istruzione tenevano conto delle differenze di lingua. La paideia europea e il disorient. di ul civiltà nutrito da un ret. ricchissima di lingue tanto che si può parlare di "semantica europea" salvata dal purilinguismo. Le diverse gruppi linguisti si sono manifestati decisi a partecipare a l'istruzione bilingue. Le scuole greche e romane attraverso all'effetto di poter sviluppare lembi tradizionali europei ad e di prestigio furono attrezzate disponib. e i nuzive in versicoloso.

Scuola: l'incorporazione del antico nel nuovo emergente.

La grammatica di Pānini (IV sec. a.C.) non era intesa come libro di testi x studenti stranieri ma come descrizione della e. nativa, il sanscrito (descrizione nominale). Le principale attinenza della scuola sanscrita era quella di insegnare ai futuri scribi come scrivere i caratteri lessicali in memoria gruppo di prassi inaccett. che gli studenti si applicavano. Sviluppo dell'insegnamento della seconda lingua dopo che la Sumetici fu proposto dagli Accadi: divisioni di bilingui insuperatori. Le lingue fenicie marcavano aree nuove inviando x tecce apprendistato pratico nella nuova il cui scopo sia storia dell'emissione (lingue stanziotice e sanzioni diverta).

L'istruzione del giovane romano era bilingue fin dalla nascita, ed era affiancato ad s. flinsta.

la sua tendenza pratica lo porta a sottolineare l'importanza sia delle l. vernacole

sia dell’apprendimento delle l. straniere x le cui apprendimento sostiene la validità

del "metodo naturale" che dovevano scegliersi fra qlle dei popoli vicini.

M.Conifap il movimento pedagogico noto come realismo (Comenio).

erano i: umanisti. Sensisti; promuovevano lo studio

Tornano ai classici nella cultura dell’vernacolo e delle l. moderne

L. autorità del carattere del ceres sapere pratico

JAN AMOS KOMENSKY (COMENIUS)

Comenius rappresenta la 4 significativa figura di innovatore nel campo della pedag.

pia moderna.Tendenze alla competenza.

Opera: Didactica magna, universale omnes omnia propaedeutica, cioé ad

docendi artificium exhibens (1637): completo quadro di formazione

- seguire la natura; conoscenze su natura fisica umana.

dell’ambiente nei suoi limiti edotta su e evoluzione x dedurre un

analogo procedimento nei riguardi della natura del bambino

- sua principale applicazione: La natura apposte di l x se stessa arriva nel bambino e deve

essere aiutata, non sostituita dall’opera del educatore

- procedimento didattico connesso: metodo intuitivo sperimentale fondato sudedattiva

osservazione dei fenomeni della natura.

Per certo dore, rappresenta bene "istruzione è stata cateografia dono divina" (l’insegnamento

può essere riprodotta centrale ed essa pedagogia di Comenio) insiste seza neess

sità di insegnare bene le vernacole, x e l. straniere senza qtte delle azioni vicine e

riprese; e l’acino di ideica; meta di studio in aptio e universale dei doni.

Ciascuna e dova essere acquisita separatamente.

Altre opere: Methodus linguarum novissima (1648), Jana linguarum reserva aurea

(1628), Vestibulum (1633), Orbis sensualium pictus (1655).

Didattici intuitiva, 3 procedimenti: esempi, precetti ed esercizi

PIsolatione danato vero e il punto facendo uso del fermacolo lo di affrontare le testo

nata e. straniera.

Pedagogia realistica:

si parte dalle cose x giungere più oble preside e i testi devono

essere graduati in diffipioltà in modo da tener conto dello sviluppo dello’alaliera.

Le e necessaria anche uno studio sistematico delle regole morfoggiche e sintattche.

Le e presavissimo le regole in cui posdiamo acquisire conoscente. Poex de lettura, di

bixi sei e consiglibile e il latino x exàespli e medila, e il grecso e il arabo, x i

ried, e il ex'se e il ebraico.

Necessil; guxe lo e e dovena imparare a riflezione, ma sostituì in aght se ne ha bissom

1 studio delle e. biodhette unisi a quello degli oggetti. Le parole non si devono imparare

KANT, HERDER, TICHTE

Le L. straniere sono l'ultima occasione x sviluppare la comprensione e la memoria secondo Kant. Insiste sugli aspetti orali come antecedenti della scrittura, e della conversazione nella L. Straniera: è l'esercizio il fattore determinante dell'apprendimento.

Herder: il linguaggio è acquisito, è una coscienza della sua sensualità, x l'età dei 2 anni, il linguistico riceve il posto d'onore. Le L. Straniere contribuiscono ad elevare il bambino a una maggiore comprensione della natura e della distinzione della propria e del gruppo straniero. Il metodo preferibile è detto "diretto" e la grammatica deve essere ridotta al minimo. Principi importanti in tale apprendimento sono lo sfruttamento delle qualità percettive e l'uso dei sensi come punto di sostegno.

Fichte: scopo dell'educazione è la piena auto-realizzazione. Fra le L. Straniere, le greco e latino sono adatte alla formazione dell'intelligenza. Lo studio delle L. deve intervenire anche come base efficace x le L. moderne che si dovrebbero apprendere in situazioni di vita reale.

Secondo Herder si deve imparare ciascuna L. morta come L. viva e ciascuna L. viva come se fosse stata appena scoperta.

JOHANN HEINRICH PESTALOZZI

Sostenere che il linguaggio è un'arte, anzi, è la somma di tutte le arti. Nei primi esperimenti educativi di P. si riflette l'influenza di Rousseau. P., un demiurgo dei fondamenti della pedagogia moderna, sviluppa il suo metodo chiamato "Elementarme".

Si parte dal concetto che l'educazione è data dallo sviluppo naturale e armonioso di tutte le facoltà del bambino e fondata tutto il programma di istruzione sulle impressioni sensoriali, sue osservazioni e intuizione. L'insegnamento delle prime parole dal semplice al complesso, si deve condurre gradualmente dai suoni delle parole alle frasi. Il linguaggio è l'intermediario tra esperienza e pensiero e sarà il fondamento del processo educativo.

L'apprendimento delle L. Straniere avrà molte somiglianze con l'insegnamento della L. materna. Ascoltare e parlare precedono leggere e scrivere, e lo scrivere non grammatica sarà ridotta al'essenziale.

Il linguaggio ha inizio nella capacità di produrre suoni, si sviluppa con la combinazione dei suoni in parole articolate e dalle parole articolate alla lingua.

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
11 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/01 Glottologia e linguistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valeria0186 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Glottodidattica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Cambiaghi Bona.