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Un architetto italiano: Renzo piano
Nell'epoca contemporanea vasta è la scelta di architetti illustri e famosi attivi sulla scena
internazionale. Molti di questi vengono considerati delle “archistar”, ossia architetti estremamente
noti che fanno della spettacolarità il fulcro dei loro progetti.
Tra questi compare il nome dell'architetto italiano Renzo Piano, nato a Genova nel 1937, attivo sulla
scena internazionale.
Renzo piano è a mio modesto giudizio il più grande architetto italiano sulla scena intenzionale ma
non lo considero un archistar: le sue opere sono si spettacolari ma volte ad una continua ricerca
funzionale, tecnologica, e non alla ricerca della mera estetica.
Si laurea a Milano nella facoltà di architettura ed inizia da subito ad avere contatto con il mondo dei
cantiere in quanto figlio di costruttori edili. Queste origini sono vive nelle sue opere e nella sua
concezione di architettura; lui stesso dice:
"Non riesco a dividere il lavoro della testa da quello della mano, non riesco a separare il pensiero
dall'azione".
Non è un caso che dopo la sua tesi di laurea dal titolo "Modulazione e coordinamento
modulare"conseguita nel 1964 all'Università di Milano, abbia vinto il Bando di Concorso per la
progettazione del Centre Pompidou a Parigi.
CENTRE POMPIDOU:
in questo progetto lo studio modulare, l'innovazione tecnologica in accordo con la corrente HIGH
TECH, la fanno da padrone.
L'Edificio è realizzato totalmente in acciaio e vetro e mostra alla città tutti i sistemi impiantistici ed
i percorsi che lo compongono lasciando l'interno libero per gli spazi espositivi.
L'ACCIAIO ricopre la funzione strutturale: lo stesso Piano progettò i nodi strutturali delle
“gerberettes”, mensole che garantiscono il bilanciamento del peso delle travi e il trasferimenti dei
carichi sui pilastri. L'innovazione del progetto è anche nel fatto di riunire funzioni diverse in un
unico spazio: biblioteca, mediateca, museo, così come si era già fatto solo negli USA.
(Piano riprenderà la progettazione modulare nel progetto della SEDE DEL NEW YORK TIMES)
Architettura di piano è infatti continua ricerca, sia materica sia tecnologica sia formale sia
funzionale.
Tra la vastissima produzione di Piano traviamo soluzioni sempre nuove, dettate dalla necessità, dal
contesto. L'AEROPORTO DI KANSAI:
in Giappone è una grande opera di architettura: forma modellato per ricordare aliante, è studiata per
convogliare l'aria dal lato passeggeri al lato pista; ma è anche una grande opera di ingegneria: è
stata realizzata un'isola artificiale sostenuta da pistoni idraulici che livellano le varie aree in caso di
cedimenti in fondazioni o in caso di alta marea;
Altro esempio che denota la ricerca tecnologica è il SANTUARIO DI PADRE PIO a Foggia:
ricerca tecnologica per l'uso di archi in pietra legati da malta migliorata con fibre di acciaio ed
internamente cavi di acciaio precompresso; archi sono l'assenza di questa architettura.
Per la realizzazione di questa architettura sono state effettuate prove in scala 1:1 per testare la
resistenza del materiale. L'innovazione tecnologica si accompagna alla novità formale: la chiesa di
Piano non ha facciata principale al contrario di come è sempre accaduto nella storia
dell'architettura; la facciata è realizzata in vetro ed acciaio che metta in relazione diretta l'interno
della chiesa con la piazza ed il sagrato antistante.
IMPORTANTE per l'architettura di Renzo Piano È il RAPPORTO CON l'ESTERNO: questo