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SPECIFICI,MISURABILI,ATTUABILI,RILEVANTI,TEMPORALMENTE DEFINITI.
Ricordiamo una cosa nel mentre, e cioè che tra i metodi di ricerca qualitativi abbiamo il focus group,
l’intervista individuale e le tecniche proiettive mentre invece i metodi di ricerca quantitavi comprendono
l’indagine su campione (che consiste nella rilevazione di dati attraverso un questionario strutturato). Oltre ai
metodi sopracitati però ce ne sono alcuni sperimentali che individuano quali effetti produce una
comunicazione o un messaggio nei confronti di alcuni gruppi appositamente selezionati.
Ci sono anche l’analisi del trend e la stima degli esperti.
L’Analisi del trend:supponiamo che una campagna di comunicazione abbia come obiettivo di generare un
aumento di produttività da parte dei dipendenti di un’azienda. L’ organizzazione dovrebbe rilevare la
produttività media dei dipendenti almeno a partire da sei mesi prima della campagna di comunicazione e
formulare le previsioni sul suo andamento per i prossimi sei mesi in condizioni normali. Una volta realizzata
la campagna vengono misurati i cambiamenti avvenuti GRAZIE ALLA CAMPAGNA.
La stima degli esperti invece consiste nel chiedere direttamente ai soggetti coinvolti quale pensano sia stata
l’entità del cambiamento.
Dopo aver illustrato alcuni concetti base e aver fornito alcuni spunti metodologici, è opportuno delineare le
differenze tra le due scuole di pensiero dalle quali le RP e la corporate communication hanno preso concetti
e metodi: VALUTAZIONE DI PROCESSO e MISURAZIONE DI PERFORMANCE.
La valutazione di processo serve a capire se un processo di comunicazione ha raggiunto gli obiettivi
prefissati mentre la misurazione di performance esprime, in termini quantitativi, la portata del contributo che
.
la comunicazione offre alla performance organizzativa
Vediamole più nel dettaglio: la valutazione di processo
Consiste nella raccolta, nell’analisi e nell’interpretazione delle informazioni al fine di formulare un giudizio
sul modo in cui un processo oppure uno strumento di comunicazione è stato progettato e implementato e
sugli obiettivi che ha raggiunto. Nei processi di valutazione è fondamentale l’apprendimento dei soggetti
coinvolti che dovrebbero cogliere ciò che c’è di buono nelle esperienze di successo e ciò che non ha
funzionato in quelle di insuccesso. Per fare questo è cruciale creare una solida rete di rapporti con gli
stakeholder ai quali vanno comunicati i risultati affinchè venga attivato un circolo virtuoso di comunicazione
trasparente. La valutazione deve essere condotta con metodi condivisi dalla comunità scientifica che
consentano di esprimere un’argomentazione solida. Ci vogliono quindi dei dati che siano autentici e non
influenzati da opinioni personali dei professionisti di rp. Inoltre è impotante ricordare che la valutazione di
processo è episodica cioè viene fatta ogni volta ad hoc per ogni programma di comunicazione. La
misurazione invece è continuativa ed è sempre la stessa ed è quindi standard.
La misurazione di performance
È il processo di quantificazione dell’efficacia e dell’efficienza di un’attività di comunicazione nell’ottica del
controllo dell’andamento dei processi e del monitoraggio continuo del loro impatto sulla performance
aziendale, quindi sulla soddisfazione di tutti gli stakeholder dell’organizzazione.
La misurazione ha finalità di controllo se ci sono scarti tra gli obiettivi prefissati e quelli raggiuntu oppure
tra i valori standard di qualità del processo e quelli reali. La misurazione ha una certa responsabilità nei
confronti degli stakeholder e questa si chiama ACCOUNTABILITY.
Il concetto di performance comprende: economico-finanziaria, del cliente, della comunità,l’area interna, dei
collaboratori e della crescita.
Nonostante siano molte le differenze tra valutazione di processo e misurazione di performance, negli ultimi
anni molti studiosi hanno sottolineato i vantaggi derivanti da una loro integrazione. Entrambe le attività sono
funzionali all’aumento di strategicità della funzione all’interno delle organizzazioni complesse.
Il modello del communication performance management colloca la valutazione e la misurazione in un unico
sistema integrato ispirato da 4 principi chiave: l’importanza della teoria che guida la pratica,l’orientamento
alle decisioni,la situazionalità,la relazionalità (coinvolgere gli stakeholder:coltivare le relazioni con tali
soggetti è indispensabile per il successo della valutazione).
Il modello performance management applicato alla comunicazioned’impresa(qui definito communication
performance management) ha 4 fasi:
-coinvolgimento degli utilizzatori dei risultati 1
-scelta del livello di valutazione 2
-realizzazione del piano di valutazione 3
-comunicazione dei risultati ed engagement 4
1- in questa fase devono essere identificati i soggetti utilizzatori dei risultati e deve essere raggiunto un
consenso sulle finalità da attribuire alla valutazione e alla misurazione. Nell’incontro con gli utilizzatori il
comunicatore deve capire quali decisioni devono essere prese a seguito della valutazione, qual è il contributo
della comunicazione che va tradotto in misure, e quali altri fattori possono influire sui risultati.
2- il punto di partenza per la scelta del livello di valutazione è la precisa definizione delle decisioni da
prendere attraverso l’attività di valutazione stessa. Dalle decisioni che i soggetti organizzativi intendono
prendere derivano le finalità della valutazione e della misurazione, quindi la scelta del tipo di processo da
attivare.
a livello conoscitivo la valutazione e la misurazione servono a raccogliere le informazioni preliminari alla
progettazione di un piano di comunicazione e dei suoi singoli strumenti.
La comprensione del contesto di riferimento è la principale finalità del contesto conoscitivo. Capire quali
bisogni hanno gli stakeholder, prevenire o curare eventuali mancanze nel caso ci sia un calo di soddisfazione.
Livello formativo: ha lo scopo di migliorare l’implementazione del prodotto e del processo di comunicazione
ex ante oppure post ed è volta a fornire feedback e consigli per apportare cambiamenti a come il programma
di comunicazione è stato impostato e implementato, quindi ne verifica l’adeguatezza e l’appropriatezza.
Il livello sommativo è impiegato per “tirare le somme”sia sulla qualità del lavoro svolto (output) sia
sull’efficienza e gli effetti generati dalla comunicazione sui pubblici di riferimento (out come). I risultati
sono spesso in termini quantitativi e vengono raccolti per monitorarne l’andamento sistematico.
Nel precedente paragrafo ci siamo soffermati sui concetti di output e di out come; altre misure utili sono
L’EFFICIENZA E IL COSTO- EFFICACIA.
EFFICIENZAè il rapporto tra gli input (soldi spese e ore lavorative) e gli output in modo tale da capure quali
campagne o piani di comunicazione hanno portato ad uno spreco o no di risorse.
COSTO-EFFICACIA:rapporto tra i costi ed effetti (out come) dell’attività di comunicazione.
Il livello rendicontativo è cruciale per lo sviluppo organizzativo poiché misura l’impatto dell’attività di
comunicazione sulla performance organizzativa e comprende il calcolo del ROI (RITORNO ECONOMICO
SULL’INVESTIMENTO).
Prima però specifichiamo cos’è la Balanced Scorecard (BSC), o scheda di valutazione programmata, traduce
la strategia aziendale in obiettivi misurabili. Esistono diverse applicazioni di essa, un esempio semplice è
quello proposto da Fleisher e Mahaffy per misurare la performance dell’attività di editoria aziendale. Nella
prospettiva economico-finanziaria gli autori propongono di misurare l’efficienza delle attività svolte. Il
principale obiettivo legato a questa prospettiva è perciò quello della riduzione dei costi.
Ritorniamo sul ROI ora…
Le tecniche di valutazione economica ci dicono se attraverso un progetto di comunicazione possiamo
raggiungere più benefici a parità di costi , oppure se possiamo raggiungere gli stessi benefici diminuendo i
costi. Uno degli indici più discussi è il ROI. Per esso, ogni out come generato nei pubblici di riferimento del
piano di comunicazione, deve essere convertito in benefici organizzativi per tematica ad alta complessità
applicativa nei contesti aziendali. Comunque il roi può calcolare ad esempio il ROI di un corso di
formazione dedicato ai dipendenti.
3- il piano di valutazione è indispensabile per definire i modi e i tempi della valutazione a seguito di una
scrupolosa analisi dei vincoli esistenti e delle risorse a disposizione. I risultati della valutazione devono
essere resi noti a tutti i soggetti coinvolti nel processo e devono essere utilizzati per apportare miglioramenti
al processo successivo. Per poter essere comunicati e condivisi,i risultati della valutazione devono essere
raccolti in una relazione finale chiara e sintetica (4).
CAPITOLO 4 “la comunicazione interna”
La comunicazione interna aiuta a creare e rafforzare l’identità e i valori dell’organizzazione ponendo le basi
e le premesse per il cambiamento e il rinnovamento della stessa. La comunicazione interna può essere
concepita come il primo passo verso la progettazione di tutti i messaggi di comunicazione verso l’esterno e
quindi come comunicazione organizzativa, nella consapevolezza che i soggetti organizzativi rappresentano il
primo pubblico con cui comunicare e il vetore chiave di tutti i processi di comunicazione che scaturiscono da
un’organizzazione. La comunicazione interna vuole da un lato permettere all’organizzazione di mantenere il
controllo sui suoi membri e dall’altro di dare a questi ultimi libera espressione alla creatività di ognuno e
alle proprie iniziative
La comunicazione interna è l’insieme delle iniziative pianificate di comunicazione e delle interazioni che
avvengono all’interno di un’organizzazione e che vogliono supportare lo sviluppo sia dell’organizzazione
che dei soggetti organizzativi che ne fanno parte. Le iniziative di comunicazione interna sono 4 dimensioni:
-promozione dell’innovazione e del cambiamento
-costruzione e condivisione dell’identità e dei valori guida
-l’enabling e l’empowering dei soggetti organizzativi
L’angagement degli stakeholder interni
Vediamo nel dettaglio ciascuna parte dello schema.
Nella nostra società il cambiamento è una condizione naturale che le organizzazioni devono sempre
fronteggiare ed è quindi necessario che esse sappiano sviluppare una condizione di costante “prontezza”
verso il cambiamen