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(ADRENALINA)
Prof. Fogassi
Neurofisiologia dei Processi Mentali 25/11/2015
Kandel pag. 1084
Quando il cervello rileva stimoli con competenza emozionale invia comandi a una rete di
neuroni che controlla le ghiandole endocrine, il sistema nervoso autonomo e il sistema
muscolo-scheletrico:
Il è responsabile della secrezione e della regolazione degli
sistema endocrino
ormoni, che, attraverso il sangue, raggiungono e agiscono sui tessuti del corpo e sul
sistema nervoso centrale;
Il media le modificazioni dei sistemi di controllo fisiologico del
sistema autonomo
corpo (es. cardiovascolare);
Il media forme manifeste di comportamento come il
sistema motorio-scheletrico
comportamento di immobilizzazione, la reazione lotta/fuga e particolari espressioni
facciali.
Questi tre sistemi, insieme, controllano l’espressione fisiologica degli stati emozionali.
Le reazioni emozionali rientrano nei meccanismi dell’omeostasi, e coinvolgono: amigdala,
striato, ipotalamo e tronco dell’encefalo.
Si può quindi affermare che le EMOZIONI sono composte da due aspetti:
ESPRESSIONE EMOTIVA → reazioni fisiologiche = stato fisico dell’organismo in
• risposta a uno stimolo;
ESPERIENZA EMOTIVA → vissuto soggettivo in risposta allo stimolo, sensazione
• cosciente oggetto di introspezione da parte del soggetto.
Quale delle due viene prima? Esiste un rapporto causale tra espressione ed esperienza emotiva?
1. (fine ‘800): espressione/reazione emotiva → esperienza
TEORIA DI JAMES-LANGE
emotiva.
L'esperienza è in funzione del feedback fornito dalla risposta fisiologica emotiva.
L'espressione esterna condiziona l'esperienza interna.
2. lo stimolo emotigeno invia informazioni sia al sistema che
TEORIA CANNON-BARD:
genera l'espressione esterna, sia a quello che forma l'esperienza/reazione interna, ma
l'esperienza modula l'espressione esterna. Le due componenti possono essere in parte
indipendenti, ma assume più importanza la seconda, almeno in termini temporali.
Studi più recenti hanno confermato la parziale indipendenza delle due componenti
(esperimento gatto decorticato: sezioni a vari livelli dell'encefalo → una sezione a livello
dell'IPOTALAMO POSTERIORE provoca il fenomeno della il gatto manifesta
falsa rabbia:
esternamente l'emozione della rabbia/paura, ma non ha esperienza interna della stessa, infatti
l'espressione esterna sparisce subito; se la sezione interessa la parte anteriore o mediale
dell'ipotalamo non si manifestano cambiamenti) = le due componenti possono essere separate:
il sistema che genera l’esperienza interna ha sede nel telencefalo, mentre quello che genera
l'espressione esterna si trova nell’ipotalamo.
Prof. Fogassi
Neurofisiologia dei Processi Mentali 25/11/2015
Le due teorie viste sopra si possono giudicare entrambe sbagliate in parte: Circuito
Elaborazione
corticale SNA e sistema periferia
S scheletomotorio a
feedback
Elaborazione
sottocorticale
Sia l’espressione che l’esperienza sono presenti contemporaneamente all’interno del circuito
La prima teoria su base nervosa si ha con PAPETZ e il suo circuito:
ESPRESSIONE
EMOTIVA IPOTALAMO
TALAMO corpi mammillari
nuclei anteriori ESPERIENZA
EMOTIVA
GIRO
CORTECCIA IPPOCAMPO
PARAIPPOCAMPALE
DEL CINGOLO (lobo temporale)
Come per gli altri sistemi, gli aspetti legati alle lesioni ci hanno dato nozioni sull'importanza
delle strutture del sistema limbico per il controllo emozionale.
Kandel pag. 1085
Prime teorie sul cervello emozionale: (William James): le informazioni sugli stimoli
Teoria del feedback periferico
• che hanno competenza emozionale elaborate dai sistemi sensoriali vengono
trasmesse alla corteccia motrice per generare le risposte emozionali del corpo.
Segnali a feedback diretti alla corteccia convogliano informazioni sensoriali sulle
risposte del corpo. Sentimento = risultato dell’elaborazione corticale di questi
segnali sensoriali a feedback.
(Cannon-Bard): le emozioni derivano da processi di elaborazione
Teoria centrale
• del SNC. Le informazioni sensoriali vengono trasmesse al TALAMO, da dove
vengono ritrasmesse all’IPOTALAMO (valuta le qualità emozionali degli stimoli e
genera le risposte emozionali, proiettando al tronco dell’encefalo e al midollo
spinale) e alla CORTECCIA cerebrale. Le vie talamo corticali danno origine ai
sentimenti coscienti.
Il amplia la teoria di Cannon-Bard aggiungendovi altre
circuito di Papez:
• strutture anatomiche coinvolte.
Prof. Fogassi
Neurofisiologia dei Processi Mentali 25/11/2015
Lesioni a livello del LOBO TEMPORALE MEDIALE
provocano la SINDROME DI KUBER-BUSY. Produce
degli effetti che riguardano manifestazioni sia di tipo
percettivi che di tipo comportamentale. Le scimmie con
questo deficit diventano mansuete, con tendenze
iperorali (mette tutto in bocca, anche gli oggetti) e
ipertestuali (sessualità diretta verso oggetti), le abilità
sociali risultano ridotte, manifestano spesso agnosia
visiva (perdono la capacità di discriminare gli oggetti) e
un'attenzione compulsiva a certi stimoli visivi rispetto
ad altri. La lesione al
Cosa ha determinato tutto questo?
lobo temporale mediale ha intaccato molteplici zone,
causando deficit diffusi. Una lesione dell'AMIGDALA ha provocato i deficit comportamentali,
del i deficit percettivi.
GIRO IPPOCAMPALE
Nell'uomo, la SINDROME DI URBAN-WIETHE è provocata dalla calcificazione (deposizioni
di calcio) BILATERALE DELL'AMIGDALA. Il soggetto è incapace di riconoscere le espressioni
emozionali (studi fatti soprattutto sulla paura), non colgono il significato emotivo degli stimoli.
L'AMIGDALA è la struttura più direttamente implicata nell'ESPERIENZA
Essa ha connessioni con tantissime strutture sia sottocorticali che corticali.
EMOZIONALE.
La stimolazione elettrica dell’amigdala nell'uomo genera risposte emotive associate alla paura,
ansia e rabbia (studi su pazienti epilettici). Un’inibizione farmacologica (es. con ansiolitici)
riduce la risposta emozionale = ha un ruolo fondamentale.
L'amigdala è un complesso di SOTTONUCLEI. I due principali sono il NUCLEO LATERALE
e il che hanno forti connessioni intrinseche. In particolare le
NUCLEO CENTRALE,
informazioni (dal nucleo genicolato mediale del TALAMO) arrivano al nucleo laterale che le
trasmette al centrale il quale ha connessioni con il SISTEMA SOMATICO, ENDOCRINO e
VISCERALE autonomo, inoltre attraverso il ha anche un collegamento
NUCLEO BASALE
diretto con la corteccia.
Il NUCLEO CENTRALE controlla l'IPOTALAMO.
L'AMIGDALA in quali reazioni emotive interviene?
Interviene nel processo che ci permette di imparate la valenza emotiva di uno stimolo, che
prima non la aveva = (es. associazione stimolo neutro e
APPRENDIMENTO EMOTIVO
stimolo negativo), parallelamente i nuovi stimoli vengono inviati alla corteccia, dove si forma
l'esperienza cosciente che viene ritenuta in memoria. Il NUCLEO LATERALE è fondamentale
per questo tipo di apprendimento. In esso confluiscono entrambi gli stimoli. Mentre il
NUCLEO CENTRALE è importante per il consolidamento della memoria emotiva.
Prof. Fogassi
Neurofisiologia dei Processi Mentali 25/11/2015
L'amigdala invia all'IPOTALAMO che fornisce
risposte endocrine e autonome, e alla SOSTANZA
GRIGIA PERIACQUEDUTTALE, la quale proietta
direttamente al MIDOLLO SPINALE che fornisce
risposte comportamentali. Con una lesione
all'ipotalamo si perde la capacità di apprendimento
emotivo, per questo non si riconoscono più le emozioni.
Anche il può essere condizionato dalla
contesto
risposta emozionale.
Si è sempre pensato che l'amigdala fosse implicata
solo nelle emozioni negative, ma questo solo perché il
condizionamento a stimoli negativi è più veloce e forte
di quelli piacevoli.
L'IPPOCAMPO lavora di concerto con l'amigdala, è la componente più corticale del sistema.
Esso ritiene in memoria l’esperienza emozionale cosciente. Con una lesione in questa regione
si perde l'esperienza interna ma la reazione esterna è intatta, poiché l'amigdala è integra =
esiste una DOPPIA DISSOCIAZIONE tra le due componenti emozionali.
Sono molte le aree corticali coinvolte nel sistema emotivo. Alcune sono più importanti di altre:
a. CORTECCIA DEL CINGOLO
b. CORTECCIA PREFRONTALE VENTRO-MEDIALE (valuta gli aspetti emotivi, dei
contesti e delle relazioni)
c. CORTECCIA ORBITOFRONTALE (reazioni di vigilanza, arousal, senza questa non c’è
risposta)
Non intervengono direttamente nel sistema emozionale, lo modulano, lo regolano.
Le espressioni emozionali
Le emozioni vengono trasferite, soprattutto per l'uomo, attraverso il canale espressivo. Le
espressioni comportamentali si sono evolute tra le specie fino all'uomo Darwin. Però nei
nostri antenati primateschi ricopriva grande importanza anche la POSTURA, la quale
manifesta lo stato dell'animale (anche felini, cani…).
Nell'uomo l'ESPRESSIONE FACCIALE ha assunto sicuramente un carattere di dominanza.
Sono stati svolti numerosi studi sistematici sulle espressioni che indagavano il loro carattere
TRANSCULTURALE (già Darwin lo aveva ipotizzato) = le espressioni sono presenti in tutte le
razze umane, si presentano con pattern di attivazione simili, soprattutto per le EMOZIONI
PRIMARIE: Ekmann, 6 categorie fondamentali rabbia, tristezza, paura, disgusto
(negative), gioia (positiva) e sorpresa. Esistono anche espressioni che si situano in maniera
intermedia a queste categorie = EMOZIONI COMBINATE (ambigue).
Il contenuto emotivo viene espresso in tempi molto brevi, le espressioni si susseguono in
maniera molto rapida, ciò può renderne ambigua l'analisi da parte dell'osservatore. Ogni
espressione si accompagna a una REAZIONE emozionale INTERNA.
Prof. Fogassi
Neurofisiologia dei Processi Mentali 25/11/2015
Come per il sistema motorie, nel circuito emozionale sono presenti delle
RAPPRESENTAZIONI POTENZIALI ritenute in memoria (sottese dai meccanismi neurali già
trattati).
Quali sono i muscoli mimico-facciali che, contraendosi, producono una determinata
espressione?
Studi sul SORRISO
In base ai muscoli che si contraggono è possibile discriminare tra un'espressione onesta e una
falsa. Sinergismo tra muscolo zigomatico (guancia) e muscoli orbicolari (occhi). Se il soggetto
non presenta la contrazione dei muscoli orbicolari l'espressione è falsa.
Esistono anche le MICROESPRESSIONI, che testimoniano il cambiamento/passaggio da uno
stato