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Reazioni di ossidoriduzione
In queste reazioni alcuni atomi perdono o acquistano il controllo – totale o
parziale – degli elettroni. Ciò è visibile nel cambiamento del numero di
ossidazione di reagenti e prodotti:
ossidazione: perdita di elettroni,
- riduzione: acquisto di elettroni (diminuzione del contenuto di ossigeno).
-
Chi si riduce è l’agente ossidante, cioè “strappa” elettroni al composto che si
ossida, che è l’agente riducente (cede elettroni).
Il numero di elettroni in gioco – quelli che vengono perduti o acquistati – deve
essere sempre uguale.
Casi particolari in cui lo zolfo (prima reazione) e l’azoto (seconda reazione) si
comportano sia da ossidanti che da riducenti -> reazioni di dismutazione:
(-2) (+6) 42- (0)
Es.: 2H S + S O 3S + H O
2 2
passando da -2 a 0 si ossida (perde elettroni),
- passando da +6 a 0 si riduce (acquista elettroni)
- (+4) (+5) (+2)
Es.: 3N O + H O 2HN O + N O
2 2 3
passando da +4 a +5 si ossida
- passando da +4 a +2 si riduce
-
Bilanciamento delle redox
È conveniente dividere la reazione di ossidoriduzione in due semireazioni di
ossidazione e di riduzione. Il numero di elettroni e di cariche nelle due
semireazioni deve essere uguale.
+ 2+
Es.: Zn + 2H H + Zn
2
2+ -
ox: Zn Zn + 2e (lo zinco perde 2 elettroni, quindi si ossida)
+ -
red: 2H + 2e H (l’idrogeno acquista 2 elettroni, quindi si riduce)
2
Le reazioni sono già bilanciate, quindi si sommano:
+ - 2+ -
Zn + 2H + 2e Zn + H + 2e
2 +
In soluzione acida devo aggiungere H e bilanciare con H O
2
(ac. ossalico)
(+7) 4- 2(+3) 2+ (+4)
Mn O + H C O Mn + C O
2 4 2
(ione permanganato)
4-
MnO si riduce, mentre H C O si ossida:
2 2 4
- +
ox: H C O 2CO + 2e + 2H (x5)
2 2 4 2
4- - + 2+
red: MnO + 5e + 8H Mn + 4H O (x2)
2
4- - + - + 2+
5H C O + 2MnO + 10e + 16H 10CO + 10e + 10H + 2Mn +8H O
2 2 4 2 2
4- + 2+
5H C O + 2MnO + 6H 10CO + 2Mn +8H O
2 2 4 2 2
-
In soluzione basica devo aggiungere OH e bilanciare con H O
2
(+3) (+1) - (+6) 42- -
Cr (OH) + Cl O Cr O + Cl
3 -
Cr(OH) si ossida, mentre ClO si riduce:
3 - 42- -
ox: Cr(OH) + 5OH CrO + 3e + 4H O (x2)
3 2
- - - -
red: ClO + 2e + H O Cl + 2OH (x3)
2
- - - 42- - - -
2Cr(OH) + 10OH + 3ClO + 6e + 3H O 2CrO + 6e + 8H O + 3Cl + 6OH
3 2 2
- - 42- -
2Cr(OH) + 3ClO + 4OH 2CrO + 5H O + 3Cl
3 2
Classificazione dei composti inorganici
OSSIDI: l’elemento caratterizzante può essere un metallo o un non
metallo, sempre legato all’ossigeno (l’ossigeno è un elemento molto
reattivo). Si tratta infatti di composti binari.
Se l’ossigeno è legato ad un metallo, si ha un ossido basico (Me O );
2 n
se l’ossigeno è legato ad un non metallo, si ha un ossido acido o
anidride (X O ).
2 n
Gli ossidi basici sono composti ionici, mentre gli ossidi acidi sono
composti covalenti (tra non metalli e ossigeno non c’è forte differenza di
elettronegatività).
In generale gli ossidi basici reagendo con l’acqua danno composti
basici detti idrossidi (contengono il gruppo OH), mentre gli ossidi acidi
reagendo con l’acqua danno composti acidi detti ossiacidi.
Ci sono comunque alcune eccezioni di ossidi che non reagiscono con
l’acqua, ad es. SiO (composto reticolare) o CO (non esiste il composto
2
H CO derivato da CO + acqua).
2 2
IDRURI: sono composti binari formati dall’idrogeno e da un metallo
(molto poco elettronegativo). Sono gli unici composti (H Me) cui
n
l’idrogeno ha numero di ossidazione -1, ed è quindi uno ione negativo.
2+ -
Esempi di idruri sono LiH o MgH (Mg + 2H ).
2 +
IDRACIDI: sono composti binari acidi (liberano ioni H in acqua) formati
dall’idrogeno e da un metallo piuttosto elettronegativo (alogeni o zolfo).
Derivano da quelle molecole in cui è possibile sostituire all’idrogeno uno
o più atomi di metallo.
Sono composti covalenti.
OSSIACIDI o ACIDI OSSIGENATI: sono composti ternari costituiti da
idrogeno, non metallo (qualsiasi tranne il fluoro) e ossigeno. Un
esempio è l’acido carbonico, H CO .
2 3
IDROSSIDI: sono composti ternari formati da metallo (ione positivo),
ossigeno e idrogeno (gruppo ossidrile) con formula generale Me(OH) .
n
Derivano dalla reazione di ossidi basici con l’acqua (sono infatti
composti basici).
SALI: prodotto della reazione di neutralizzazione tra un acido (idracido
o ossiacido) e una base (idrossido).
Nomenclatura:
ossidi : “ossido di (nome del metallo o non metallo)” con gli opportuni
- prefissi. Esempio: CO (monossido di carbonio), SO (triossido di zolfo)
3
ecc.
Spesso un elemento presenta più valenze (ad es. l’azoto), quindi ci
possono essere più ossidi dello stesso elemento:
2(+5)
N O ossido nitrico (o pentossido di biazoto o ossido di azoto (V)),
5
perché l’azoto ha il numero di ossidazione massimo
2(+3)
N O ossido nitroso (o triossido di biazoto o ossido di azoto (III)),
3
perchè l’azoto ha il numero di ossidazione minimo.
idrossidi : “idrossido di (nome del metallo)” con gli opportuni prefissi.
- Per gli elementi che presentano più numeri di ossidazione:
(+1)
Cu OH idrossido rameoso (o idrossido di rame (I))
(2+)
Cu (OH) idrossido rameico (o idrossido di rame (II)).
2
idracidi : “acido (nome del metallo-idrico)”. Ad esempio: HCl (acido
- cloridrico),
H S (acido solfidrico) ecc.
2
ossiacidi : “acido (nome del metallo -ico o –oso)”. Ad esempio HNO
- (acidi nitroso) e HNO (acido nitrico). Alcuni elementi presentano più di
2
due numeri di ossidazione, per cui, oltre ai suffissi –ico e –oso, si
utilizzano i prefissi ipo- (per il composto a valenza minima) e per- (per il
composto a valenza massima). Un esempio sono gli acidi del cloro:
(+1)
HCl O acido ipocloroso