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LE IDEE DELL'IMMAGINARIO

Si parla di mondializzazione della vita umana, perché il modo di vivere si allarga e le diverse popolazioni non hanno più così tante differenze a causa della fotografia, cinema e mezzi di trasporti.

Il mondo diventa una seconda natura creata dall'uomo, in questo periodo nascono infatti le prime grandi metropoli e il simbolo di quest'epoca diventa infatti la tour Eiffel.

In questo periodo domina l'idea del progresso (il treno), ma in Italia, Verga, percepisce il progresso come una cosa negativa, come una marea che travolge tutto.

In questo periodo emergono le differenze tra uomo e donna (suffragette) e alcuni autori ne parlano anche nelle proprie opere.

Leonardo Colombo

POSITIVISMO (1849-1890)

Il fondatore è il filosofo francese Auguste Comte e nella sua opera principale (corso di filosofia positiva), fissa i principi fondamentali di questa scuola di pensiero:

Il metodo scientifico è l'unico modo per conoscere il

mondo

Lo stadio teologico (dio), metafisico (risposte in una ragione astratta) e positivo (analisi della realtà), sono i tre stadi principali dell'umanità

Continuità con l'illuminismo

Continuità con il metodo galileiano

Altri caratteri principali sono: il materialismo (non c'è nulla aldilà di quello che percepisco con i sensi umani), determinismo (gli esseri viventi sono quello che sono in base all'ambiente e ad altri fattori esterni) e evoluzionismo (fossili) (tutte le specie sono frutto di una lenta evoluzione).

Spencer, decide di applicare l'evoluzione naturale alla vita sociale, infatti, all'interno di una società le classi più forti vincono contro le più deboli; e questo è giustificato (Darwinismo sociale) pensiero preceduto dal fissismo (le specie sono state create da dio e non si evolvono).

In Italia, Lombroso, ritiene che tratti somatici di persone possano indicare

sesono criminali o no.Per quanto riguarda la scrittura, in tutta Europa abbiamo una produzione piùbassa per il popolo, il romanzo per la borghesia e la poesia/tragedie per l’élite.Solo in Italia non è proprio così dato l’analfabetismo molto diffuso e dato chemanca un pubblico medio. Anche se l’opera cuore di De Amicis, per esempio,viene letta da tutti.In quel periodo il genere più diffuso era il romanzo (con molti sottogeneri),molto differente dalla lirica alta (indirizzata solo all’élite. Un altro genere diffusoè la novella (Verga, Pirandello), la poesia infine ha solo un ruolo autoriflessivo.

LE ARTI

Nel 1848 termina la parte più avanzata della borghesia e emerge la borghesiaalla ricerca del lusso al posto della cultura. L’architettura diventa la formad’arte più importate in questo periodo e diventa un misto di stili che cercano diriprodurre le opere del passato (eclettismo). Si utilizza

Molto il ferro (tour Eiffel, stazioni…). Per quanto riguarda le altre arti però, la società comincia a distaccarsi dall’arte per tre motivi (positivismo architettonico):

  1. La protesta e la denuncia verso la società nell’arte
  2. L’osservazione distaccata
  3. Estraneità dell’artista dalla realtà

In questo periodo in Francia la corrente artistica più diffusa era l’impressionismo, mentre in Italia il movimento dei Macchiaioli (utilizzano macchie di colori senza mai usare linee ben definite). I soggetti dell’impressionismo erano la natura, la città, la folla, i caffè ecc. L’importanza stava nei colori e il caposcuola di questa corrente fu Manet. Manet si incentrava su uno stesso oggetto più volte, ma lo disegnava in più stagioni o in diverse luci.

ITALIA

Era un paese con un sistema educativo meno avanzato del resto d’Europa e l’analfabetismo era molto diffuso.

Anche quando entrò in vigore l’obbligo scolastico molte famiglie non lo rispettavano. Il sistema editoriale è diviso in una parte alta e una parte dedicata ai giornali. I quotidiani arrivano a un pubblico molto ristretto e tutte le riviste che nascono promuovono diverse correnti letterarie.

REALISMO LETTERARIO

Da vita a:

  1. Naturalismo in Francia
  2. Verismo in Italia

Collega la letteratura romantica a quella del fine ‘800. Già nella letteratura romantica troviamo l’importanza del vero, ma la differenza è che nel romanticismo il vero (secondo Manzoni) non preclude la possibilità di esprimere un’opinione sul “vero”, mentre nel realismo, si impone una visione distaccata della realtà. Un’altra differenza si trova tra narrazione e descrizione: i romantici narrano il vero, mentre i realisti descrivono oggettivamente il reale.

IN FRANCIA

Il primo grande autore realista fu Flaubert, che diventò celebre con il suo romanzo

anti romantico “madame Bovary” (1857). Opera che fu considerata oltraggiosa verso la morale e la religione dell’epoca. Flaubert, per discriminare il romanticismo utilizza uno stile anti soggettivo (canone dell’impersonalità dell’opera) e un profilo ideologico della protagonista che ridicolizza il pensiero romantico. Secondo Flaubert lo scrittore in un’opera dev’essere come Dio; onnipotente e invisibile. Nasce il naturalismo con quest’opera. Il nome naturalismo viene utilizzato per primo dal teorico Taine in una sua opera. Secondo lui i personaggi in un romanzo sono determinati da tre caratteri principali:

  1. Le leggi della razza
  2. L’ambiente sociale
  3. Il momento storico

Il primo romanzo naturalista tuttavia, è il romanzo dei fratelli Goncourt. Nel 1865 pubblicano il romanzo Germinie la certeux utilizzando come base la filosofia del positivismo. Il primo aspetto importante è la volontà di rompere i ponti con la

poeticaromantica; il loro è un romanzo vero, ovvero, un romanzo costruito con scrupolo scientifico. Lo scrittore diventa scienziato per scrivere l'opera. In questo romanzo viene posto un pilastro del naturalismo, ovvero, il quarto stato ha diritto di diventare protagonista della narrativa moderna.

Leonardo Colombo

Nel 1867 Emile Zola pubblica Terese Raquin e si dichiara scrittore naturalista. Nel '68 comincia a elaborare un ciclo di romanzi chiamato Rougon-macquart. Il primo romanzo di questo ciclo esce nel '71 e diventa il manifesto del naturalismo, in quanto, egli vuole dimostrare come le leggi dell'ereditarietà condizionino il comportamento di tutta una famiglia seguendo i suoi componenti nella Francia.

Diversi scrittori del naturalismo (Flaubert compreso) cominciano a ritrovarsi in una trattoria a Parigi per discutere, ma dopo il '67 cominciarono a trovarsi nella casa di compagni di Zola.

Nell'80 escono sia sei racconti, uno per ogni autore che

partecipava a queste serate, che il romanzo sperimentale di Zola (scritti contenenti le basi del naturalismo). I punti fondamentali di questi scritti sono:
  • Rifiuto della letteratura romantica in quanto oggettiva
  • Il canone dell'impersonalità dell'opera
  • Rifiuto del canone tradizionale del bello, tutto ciò che è reale è comunque bello
  • La narrazione è basata sull'osservazione e sulla sperimentazione
  • Il primato del romanzo: l'unico genere letterario veramente applicabile al naturalismo
IN ITALIA Tra il '70 e l'80 il verismo si sviluppa in Italia; si inserisce nel clima positivistico e gli scrittori rispondono all'esigenza di cogliere gli strati più bassi della società per interrogare le creature rozze non ancora intaccate dalla civiltà. Capuana dice inoltre che per fare ciò servono nuovi strumenti come il bisturi dell'anatomista e del disseccatore (lo scrittore deve

Diventare scienziato). I veristi guardano al romanzo come genere per raccontare la realtà come nel naturalismo. Influenzati dal naturalismo i personaggi sono condizionati dall'ambiente, lo scrittore doveva essere imparziale, guardano le classi inferiori e lo scrittore diventa scienziato.

Per i veristi l'uomo è quello che è in base alla razza, ambiente sociale e contesto storico.

Le tecniche narrative sono narrazione in terza persona senza pareri dall'autore e il cambio di termini in base ai personaggi.

NATURALISMO VS VERISMO

Opera nella fascia industriale delle grandi città

Registrazione fotografica

Ottimismo nel progresso

Pessimismo nel progresso

VERGA

Leonardo Colombo

Verga invece utilizza le tecniche narrative di Manzoni nel suo primo romanzo e solo dopo si avvicinerà al verismo con Rosso malpelo nel 1878 (novella).

Questa trasformazione è frutto di un percorso lento e di

Amicizie e letture discrittori veristi (Darwin). Mette a fuoco, poi, l'idea di un ciclo di romanzi. Vuole parlare della lotta per la vita nelle diverse classi sociali, dal cenciaiolo al ministro. Lo scrive per la prima volta nel '78 al suo amico Salvatore Paolo Verdura e gli parla del ciclo dell'amarea (ciclo dei vinti).

L'idea era quella di scrivere cinque romanzi.

  1. I malavoglia (pescatori) 1881
  2. Mastro-don Gesualdo (borghesia) 1889
  3. La duchessa de leyra (piccola nobiltà)
  4. L'onorevole Scipioni (politico)
  5. L'uomo di lusso (l'artista)

Verga riuscirà a scrivere solamente i primi due romanzi e ad abbozzare il terzo.

I MALAVOGLIA

Nel '78 Verga informa Capuana che stava lavorando a quel romanzo, partendo da un tema già sviluppato in una bozza (padron 'ntoni) che aveva buttato via.

Il romanzo tratta della famiglia dei Toscanu, chiamati così a causa di un'ingiuria (soprannome scherzoso per indicare la grandissima

Voglia di lavorare è un romanzo scritto da Giovanni Verga nel 1880. Il titolo del romanzo rappresenta il desiderio di lavoro e di miglioramento della condizione sociale da parte dei personaggi principali, una famiglia intera. Verga utilizza questo titolo per regredire il suo linguaggio e rappresentare al meglio la classe sociale dei protagonisti, utilizzando la tecnica della regressione.

Il romanzo è preceduto da una prefazione in cui l'autore spiega il progetto dei Vinti, un ciclo di opere in cui parla della lotta per l'esistenza evidente in tutte le classi sociali. Secondo Verga, tutti i personaggi emergono sconfitti da questa lotta. Alla fine della prefazione, l'autore invita tutte le persone che si ritrovano nella lotta per la sopravvivenza a non giudicare la realtà, poiché non è possibile cambiarla.

L'opera non ottenne un successo clamoroso e vennero vendute solo 8000 copie in 30 anni. La tecnica di presentazione dei personaggi durante il romanzo è completamente diversa da quella utilizzata da Alessandro Manzoni. Infatti, Verga lascia poco spazio alla descrizione dettagliata dei personaggi, preferendo concentrarsi sulle loro azioni e sulle conseguenze che queste hanno sulla loro vita.

Dettagli
A.A. 2020-2021
7 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher LeonardoAColombo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filologia e letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Urso Simonetta.