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NATURALISMO E ORIGINI DELL'ESTETISMO
All'inizio del nostro secolo un critico sosteneva che la letteratura tedesca moderna ha avuto inizio con il naturalismo.
E' difficile definire senza incorrere in controversie quando e cosa sia la letteratura moderna, possiamo però oggi certamente dire che il Naturalismo e le altre correnti letterarie di fine secolo hanno fatto da ponte e hanno permesso di approdare a categorie letterarie nuove.
Per quanto riguarda poi la letteratura tedesca c'è da dire che i programmi letterari del naturalismo furono influenzati dagli ampi mutamenti sociali in atto a quell'epoca.
Ciò che allora fu definita letteratura moderna non era altro che una risposta specifica alla situazione che si era creata in Germania dopo il 1871, nei primi decenni di unità del Reich.
Durante il secondo Reich la vita culturale assunse un volto nuovo soprattutto per via del costante e crescente processo di urbanizzazione, determinato da fenomeni.
diespansione economica e di sviluppo industriale che non conobbero pari nella storia europea contemporanea.
La germania divenne nell’arco di 20 anni una delle maggiori potenze economiche e politiche mondiali.
Berlino a metà sec aveva circa 400000 abitanti 60 anni dopo ne contava intorno ai 4 milioni.
Si diffuse a macchia d’olio il movimento operaio, il partito socialdemocratico iniziò a crescere tanto rapidamente che nel giro di 20 anni divenne uno degli elementi determinanti della vita politica del paese.
Tuttavia siccome però il potere amministrativo rimase soprattutto nelle mani dei latifondisti e dei funzionari imperiali, fino al crollo dell’impero rimase nella vita pubblica tedesca un tratto specifico dello stato classista: la presunzione di casta dei funzionari e ufficiali tedeschi.
Questi furono il bersaglio privilegiato della stira e della letteratura critica del tempo.
Così la letteratura tedesca degli ultimi decenni del XIX sec si
visse molti anni in Germania dove produsse le sue opere più mature. Poco alla volta la rivista di Conrad perse valore anche a causa degli attacchi lanciati contro il gruppo berlinese dei naturalisti, tra cui figuravano i fratelli Hart, i primi autori di un realismo nuovo. Berlino diventava così la nuova capitale letteraria. Fiorì la vita teatrale grazie alla nascita di associazioni che mettevano in scena anche quelle opere sgradite all'umanità e per sfuggire alla censura venivano predisposte messinscene private a cui potevano accedere solo i soci. Questi rappresentarono il preludio alla grande arte drammatica berlinese. Per i naturalisti la letteratura amata nei circoli borghesi non era altro che la concretizzazione della più spudorata menzogna letteraria. Essi esigevano dall'arte un contatto diretto con la realtà, una rappresentazione complessa e fedele della realtà priva di quegli idealismi usati per accondiscendere alle abitudini del
pubblico.La letteratura era x i critici una specie di attività scientifica che, pur conservando la propria natura creativa, se voleva tenere il passo con i tempi e con le nuove scoperte sulla natura e la società doveva necessariamente rispettare i doveri che le imponeva la letteratura moderna, in particolare la psicologia, la sociologia e le scienze naturali.LA realtà che trova posto nell'opera letteraria è la medesima determinata da fenomeni empirici, tuttavia la maggior parte degli empiristi non aveva tenuto conto del fatto che non ha senso relegare la letteratura alla funzione di surrogato della scienza e che non può in nessun caso soddisfare esigenze di natura scientifica.Le leggi della natura che regolano tutti gli eventi meccanici del mondo fisico sono valide anche per i fenomeni dello spirito quindi all'arte non resta che sottomettersi alle leggi degli eventi naturali.Basta però ricordare che in una struttura artistica non esistono
combinazioni casuali eche dunque le leggi artistiche sono di altra natura.I naturalisti miravano a restituire un quadro completo della vita: per questo nontrascuravano quegli ambiti che prima erano un tabù perché erano sgraditi sul pianoestetico e ideologico.Il naturalismo è un metodo quindi un modo di rappresentazione che non può farecernite sulle scelte di materiale.I contemporanei erano inquietati soprattutto per il modo inconsueto di affrontare lemanifestazioni della miseria, della malattia e delle deviazioni umane.Sicuramente la dignità letteraria conferita ad ambiti di vita prima tabuizzati èl'impulso più attuale fornito dal naturalismo alla letteratura.In Germania il naturalismo ebbe però vita breve, il pubblico borghese era infattidisgustato da questa letteratura che esigeva non solo una messa in discussione deipregiudizi sociali ma anche una modificazione estetica.Secondo alcuni critici il naturalismo si sarebbefermata a metà a strada perché non vedeva la speranza del domani ma solo la miseria dell'oggi, la prospettiva del futuro era ad esso completamente estranea. Perciò il campo d'azione del naturalismo era il teatro, il dramma allestito sulla scena. Se ebbe rilevanza artistica il merito va soprattutto a Hauptmann. La sua autobiografia ci fornisce una testimonianza diretta della sua formazione artistica, egli divenne in breve tempo assai noto grazie all'esordio in teatro della sua prima opera "Prima del levar del sole". Il suo "dramma sociale" come egli stesso lo definì suscitò grande scandalo per via dello stile nuovo e della tematica affrontata cioè la decadenza fisica e morale di un agricoltore arricchito. Egli riusciva a raggiungere con un minimo d'azione il massimo di intensità drammatica. Quando nel 1896 fu rappresentata "la campana sommersa" il pubblico borghese tirò un sospiro disollievo perché H. aveva abbandonato le teorie naturalistiche per dedicarsi al dramma filosofico in versi, arricchito di elementi presi dalla mitologia popolare, dai miti antichi e dalla filosofia nietzscheana. Questo dramma incarna in modo esemplare l'orientamento neoromantico dell'autore che rimase fino all'ultimo un vagabondo inquieto tra gli stili e i temi. Egli fu considerato insieme a Mann l'autore più rappresentativo della repubblica di Weimar. Va menzionato nel panorama naturalistico tedesco anche Arno Holz. Egli sviluppò una teoria naturalistica nuova. La sua formula arte=realtà che ancora oggi suscita molte perplessità voleva significare come il materiale (linguistico, sonoro, visivo) rappresenti un ostacolo costante alla tendenza mimetica dell'arte. Se portassimo questa formula fino alle sue estreme conseguenze, l'attività artistica si ridurrebbe ad un'assurda opera di ricopiatura del mondo naturale.metà degli anni 90 lo slancio naturalistico cominciò a declinare già nella raccolta di poesie di Holz "phantaus". C'è la tendenza ad un nuovo orientamento poetico, ci sono qui infatti poesie scritte nello spirito dello stile decorativo che sarà uno dei tratti distintivi dell'estetismo di fine secolo. Fra i tanti va sicuramente menzionato Nietsche che fu uno dei maggiori prosatori tedeschi, un genio della lingua. Dopo aver studiato filosofia classica a Lipsia fu nominato professore ordinario all'università di Basilea. Sotto la profonda influenza della filosofia di Schopenauer e la musica di Wagner nasce la prima opera significativa di N. "la nascita della tragedia". Qui vengono alla luce alcuni tratti essenziali della personalità artistica dell'autore: il procedere sistematico del filologo cede il passo a un metodo soggettivo di valutazione del passato, l'espressione linguistica è pervasa daun afflato lirico. Secondo N. la cultura greca era stata originata dalla combinazione tra elemento apollineo e dionisiaco. La seconda fase del suo pensiero segna il periodo in cui si dedicò ad una valutazione critica della cultura contemporanea. Qui prevale una profonda capacità analitica e una matura intuizione psicologica. Lo spirito polemico di N. lo portò ad articolare i propri scritti come una sorta di gigantesco diario, testimonianza di una grandissima cultura letteraria e grande sensibilità; di proposito lasciò i suoi pensieri e osservazioni in forma di frammento, poiché mai aspirò ad erigere un sistema filosofico tradizionale. Le opere successive nacquero già nel segno della malattia, egli trascorse il resto della sua vita tra luoghi di cura sempre diversi. Alla fine degli anni 80 fu vittima di un grande crollo psichico da cui non si riprese più fino a morire preda della malattia. Le ultime annotazioni furono pubblicate dopo la.sua morte con il titolo “la volontà di potenza”, qui ci sono alcune tra le sue più estreme formulazioni, egli recuperò l'idea giovanile secondo cui la vita sarebbe giustificabile soltanto in quanto fenomeno estetico. Anche la visione astratta del “superuomo” è espressione dell'immoralismo estetizzante, che scaturisce da una mescolanza di miti romantici e di darwinismo disegno negativo. La storia diviene così uno scorrere senza meta e senza evoluzione seguendo un movimento ciclico in cui temi e situazioni si ripetono in materia costante. Ovviamente la sua sensibilità si manifestò anche sotto forma poetica, scrisse liriche e una rapsodia in prosa dal titolo “così parlo Zaratustra”, opera celeberrima. ALL'INSEGNA DEL SIMBOLISMO rilke Nel 1886 tra le pagine del parigino “Figaro litteraire” fu pubblicato il manifesto del Simbolismo ad opera di Jean Moreas. In effetti il testo