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Realismo giuridico

Il realismo giuridico si diffonde negli anni '20-'30 e deriva dal pragmatismo. Tra i suoi esponenti principali vi sono Oliver Wendell Holmes e il più spinto realista, Frank. Questa corrente si concentra sulla realtà del diritto, considerando le persone come esseri concreti. Holmes è ricordato per i suoi pensieri dissidenti, ma domina il panorama giuridico grazie alle sue opere realistiche di grande contenuto e al suo ruolo di giudice della Corte Suprema, che gli ha permesso di contribuire al rinnovamento di vari temi, come i diritti dei lavoratori e delle donne. Il realismo giuridico rappresenta un'alternativa al giuspositivismo e al giusnaturalismo, mettendo in discussione i loro fondamenti. Il concetto di diritto naturale non è condiviso, in quanto si ritiene che sia legato al contesto e ai valori soggettivi. I realisti affermano che il diritto non è semplicemente un insieme di norme o una trattazione dottrinale, ma che la sua vita sia il risultato dell'esperienza: delle decisioni dei giudici, della morale prevalente e delle teorie politiche. Da qui deriva la distinzione tra "law" (legge) e "law in action" (diritto in azione).

in book e law in action di Pound che propone un'idea di giurisprudenza sociologica. L'elemento distante dal giuspositivismo è lo sgretolamento della certezza del diritto. I realisti affermano che la certezza non esiste e che la tranquillità non è nel destino nell'uomo, nel diritto non possiamo trovare la certezza tantomeno nel processo poiché può variare l'interpretazione o il testimone può travisare il fatto raccontato e le decisioni dei giudici fondamentalmente si basano su pregiudizi personali e politici. Inoltre dovremmo guardare al diritto dalla prospettiva della predizione dell'uomo cattivo. I realisti volevano

Viene criticata: la giurisprudenza meccanica dei formalisti che credono sia agevole una volta etichettata la questione, la conclusione giuridica sia agevole e Il case method di Langdell che afferma che il diritto è una scienza e che tutte le sue fonti sono disponibili nei libri, in aggiunta

Estrapola delle massime ai casiparticolari e li applica in tutti gli altri, così il diritto può essere desunto da deduzioni logiche escludendo conseguenze reali e valutazioni morali. Altre critiche ai formalisti sono mosse contro l'idea per cui i concetti e i principi del Common Law sono neutrali ed obiettivi, in quanti i realisti credono nei pregiudizi morali e politici. Altra critica contro l'idea per cui i concetti delle norme giuridiche possono determinare le risoluzioni dei casiparticolari, in quanti i realisti pensano che le proposizioni delle norme non ci consentono di trarre una decisione. Al tempo dei realisti l'attività decisionale dei giudici era vista come meccanica che applicava delle premesse fondamentali e dunque non contestabili. Ma i realisti affermarono che i giudici agiscono secondo la propria discrezionalità e che a volte ad influenzare tale attività sono dei fattori estranei alle norme. Esistono due filoni di pensiero:

Coloro che pensano che i giudici si attengono in minima parte alle norme e ai precedenti e coloro che affermano che essi sono influenzati dai fatti e da come vengono presentati. Da qui la distinzione tra paper rules e real rules: le norme giuridiche non rappresentano una predizione di ciò che le corti decideranno, perciò si crede in una connessione tra norme giuridiche e norme sociali (Llewellyn). Diventa perciò difficile trarre risultati unici da regole generali, poiché le decisioni non sono dettate solamente da norme e concetti.

I realisti volevano che i giudici si interessassero di come il diritto appare ai cittadini, ossia come una predizione. Essi, svalutando l'idea della scienza del diritto e di ricavare risposte uniche, hanno messo in dubbio la neutralità delle norme e hanno sollevato tesi per sostenere vari pregiudizi all'interno del sistema giuridico.

Opere di Holmes. 1) saggio poche pagine (1918), ironico sul giusnaturalismo paragonato

All'eroe cavalleresco che sfida chiunque per una donna (Don Chisciotte). Questi eroi sono influenzati dalla ricerca di valori assoluti e sono disposti ad uccidere tutti i loro nemici. Mentre Holmes preferisce un uomo che non si illude e preferisce un uomo che preferisce l'amore di una bella donna, ma che sia corrisposto e non come gli eroi cavallereschi che combattono per l'amata che in realtà non sa nemmeno l'esistenza dell'eroe. Non è che i valori non esistano, ma non è condivisibile l'approccio integralista e universale. Risultato che l'uomo non è un eroe ma è una fragile creatura, la nostra concezione del mondo e del bene non posso pretendere di cogliere il senso del tutto, le nostre verità sono limitate dall'esperienza e consideriamo totali i valori a cui siamo abituati, ma ciò che noi reputiamo naturale non lo è per altri.

2) The common law (1881): Ha elementi formalisti, propone di

Guardare le norme giuridiche non con l'ospirito di un antiquario. Le norme sono cavatappi che devono servire agli interessi della società e devono essere adeguate ai tempi altrimenti si trasformano in sopravvivenze (credenze, istituto di un tempo passato).

Formalismo di Langdell preserva l'esistenza delle norme perché frutto di una tradizione, per Holmes le norme devono essere rivisitate per vedere se effettivamente sono ancora utili all'interesse sociale (Enrico IV). La vita del diritto non ha a che fare con la logica ma con l'esperienza. Il logico giuridico può essere paragonato ad un chimico in laboratorio, mentre il diritto è fatto anche di elementi puri e sociali e i contenuti delle norme giuridiche sono condizionati dalle esigenze del tempo e dai pregiudizi dei giudici. Il giudice è legato all'esperienza e quindi da elementi extra giuridici. I giudici esprimono considerazioni non sempre palesati nelle sentenze.

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
2 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/20 Filosofia del diritto

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher daviderunco di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia del diritto e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Catanzaro - Magna Grecia o del prof Porciello Andrea.