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Ralph Waldo Emerson
Non c’è nessun autore del Rinascimento americano che non si sia misurato con Emerson, che fu il
cuore del trascendentalismo e plasmò la nuova identità americana.
Il contesto culturale in cui opera vede una dimensione religiosa in preda ad un cambiamento
arriva a formulare la teoria dell’unitarismo
epocale: William Channing , dove muta il concetto di
–
Trinità. Secondo questa nuova visione divino è solo il Padre e di conseguenza non riconoscendo
– l’uomo nasce senza il fardello del peccato originale.
Cristo ed il suo ruolo di Salvatore
Cristo diventa, in altre parole, solo un uomo che, più di tutti, ha saputo mettere a frutto la scintilla
sé, fino a diventare Dio; lo Spirito Santo diviene invece l’anima che fa
divina che aveva dentro di
vivere tutto l’universo e che segna l’uguaglianza del genere umano.
Chiunque in potenza può divenire una figura simile a Dio, perché chiunque ha Dio dentro si sé.
Non c’è da stupirsi che questa nuova prospettiva porti anche ad uno sviluppo economico: la società,
libera dal peso del peccato, si apre maggiormente al mercato.
e non ha certo un’infanzia serena: il padre, pastore unitario, muore quando
Emerson nasce a Boston
il bambino ha 8 anni e la madre è costretta a lavorare molto per poter far studiare tutti i suoi figli.
Il giovane Emerson si laurea ad Harvard senza encomi particolari e tanta la strada
dell’insegnamento presso un college femminile, dove tuttavia fatica ad imporre la sua autorità; nel
1826 comincia quindi a predicare nella seconda chiesa di Boston, ma le incongruenze del sistema
ecclesiastico gli fanno abbandonare rapidamente l’attività di predicatore.
Influente su quest’ultima decisione è stata anche la prematura scomparsa della moglie, morta poco
dopo le nozze, che portano Emerson a mettere in discussione la fede: nel passaggio da Trinità a
Unitarietà inizia a chiedersi quale sia lo scopo dell’eucarestia > smette di credere alla
Transustantazione.
I suoi conflitti interiori lo portano in Inghilterra, dove inizia a conoscere i poeti romantici. Da
assorbe l’idea di Natura e la sua centralità nella vita dell’uomo.
Wordsworth e Coleridge
L’idea di Natura che revitalizza l’uomo.
Torna in America imbevuto di Romanticismo inglese e - dopo aver studiato gli scritti del filosofo
–
Berkley, il quale analizza la percezione soggettiva e individuale della realtà comincia a scrivere,
riflettendo e reinterpretando il concetto di unitarismo sulla base di quello che aveva imparato in
Inghilterra.
> opera divisa in 8 parti. Non c’è differenza fra uomo, natura e Dio, perché
Nature (1836)
la scintilla divina è infusa nel creato. In questa opera afferma che non esiste gerarchia
nell’universo, perché tutto è parte della stessa sostanza divina.
Divinity School Address (1838) > è il suo saggio più importante il cui compito è rivelare la
scintilla divina all’interno dell’uomo, distruggendo l’impalcatura del puritanesimo già
compromessa da Franklin. Dopo la pubblicazione di questa opera venne interdetto da
Harvard per trent’anni.
The American Scholar (1837) > è un altro saggio che definisce quello che, secondo
Emerson, dovrebbe essere lo studioso americano: l’intellettuale è colui che deve saper tutto,
come l’uomo rinascimentale e quello di Blake, ma non deve rinchiudersi sui libri. Al
(“Se Dio
contrario, deve uscire dalle biblioteche per leggere il Grande libro della Natura