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BENI ESCLUSI DALL’AMBITO DELL’APPLICAZIONE

Le imposte sia anticipate sia differite sono escluse dall’ambito di applicazione dello IAS 38 derivano dal confronto delle

imposte pagate in dichiarazione dei redditi e imposte calcolate in bilancio (queste grandezze rispondono a principi

diversi: fiscali e contabili) -> imposte correnti calcolate in dichiarazione dei redditi e di competenze che derivano dal

conto economico. Se imposte correnti > imposte competenze ho imposte anticipate, se imposte correnti < imposte di

competenza ho imposte differite. Vengono trattate da IAS 12.

Strumenti finanziari, attività finanziarie (IAS 39).

Avviamento: (IFRS 3) l’aumento del valore dell’azienda grazie alla sua gestione, è privo di consistenza materiale è

difficile attribuire valore oggettivo all’avviamento: il legislatore nazionale e internazionale hanno stabilito che

l’avviamento generato internamente non viene rilevato in contabilità altrimenti c’era il rischio che alla fine

dell’esercizio l’azienda dicesse di aver acquisito un maggior valore di €100000,00 grazie all’avviamento per la sua

gestione. Può essere rilevato in bilancio solo se acquistato dall’esterno -> in atti notarili di acquisto ramo aziendale o

azienda si trova il valore dell’avviamento. L’avviamento è la differenza tra quanto viene pagato (prezzo acquisto) e la

somma del valore dei beni che lo formano/acquistati.

ESERCIZIO 1

Acquisto ramo aziendale e il corrispettivo pattuito è pari a €100,00.

Il soggetto acquirente acquista un impianto produttivo pari a €20,00, gli autoveicoli aziendali €30,00 e dei mobili

€20,00. Il valore totale dei beni acquistati è pari a €70,00.

Ho pagato €100,00 per avere un valore materiali pari a €70,00:

- Ho fatto un cattivo affare (perdita in CE), ho pagato i beni più del loro valore effettivo.

- Dall’atto notarile emerge l’avviamento: una serie di beni intangibili (si fa fatica a dare un valore preciso) che

creano maggior valore del ramo acquistato/prezzo richiesto dal venditore; ad esempio se uno acquista

l’azienda che fa le BIC, non acquista solo impianti di produzione ma portfolio clienti, relazioni tra i punti vendita

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ben consolidato, marchio ben radicato nel territorio -> porta ad avviamento e viene rilevato tra le rilevazioni

immateriali in bilancio.

L’eccezione è data dai beni immateriali acquistati da contratto di leasing vengono rilevati secondo IAS 38.

CARATTERI DELL’IDENTIFICABILITÀ

I beni immateriali per essere rilevati in bilancio devono essere identificabili; sono identificabili quando hanno origine

contrattuale o giuridica (contratto con il quale i beni sono stati acquistati: software) o quando c’è un diritto giuridico

(licenza taxista).

Il bene deve essere anche separabile dagli altri beni, di fatto dovrei riuscire a venderlo/scambiarlo/noleggiarlo quindi

dividerlo e renderlo parte di un negozio giuridico autonomo (in maniera autonoma).

Ci deve essere il controllo dalla parte dell’azienda, controllare afflusso benefici che derivano dal bene. Ad esempio, il

capitale umano potrebbe essere considerato come un bene immateriali tuttavia non c’è il controllo da parte

dell’impresa -> non è bene intangibile.

Molte volte c’è mix tra materialità e immaterialità: acquistiamo insieme bene materiale e bene immateriale, bisogna

capire il valore dell’uno e dell’altre e rilevarli separatamente -> hardware e software.

Esempi beni intangibili (guida esempi specifici di beni immateriali che vengono rilevati in bilancio):

- Intangibili di marketing: marchi (identifica il prodotto dell’azienda), dominio su internet, patto di non

concorrenza (patto con il quale chi affitta un’azienda si impegna a non fare concorrenza all’acquirente per un

periodo di tempo di 5 anni).

- Intangibili da rapporto con la clientela: relazioni ben radicate con gli acquirenti che possono acquistare valore

di mercato in caso di vendita dell’azienda.

- Opere dell’ingegno: canzoni, film, testi, spettacoli televisivi.

- Intangibili di tipo contrattuale: licenza, contratto di pubblicità, concessione.

- Intangibili di produzione: brevetti, software, formule, ricette segrete.

RILEVAZIONE E VALUTAZIONE DEGLI INTANGIBLE ASSETS

Casistiche in cui i beni immateriali possono essere rilevati: da acquisto da terzi, a seguito di contratto o operazione di

fusione/concentrazione aziendale e nel caso in cui i beni siano generati dall’impresa.

Per la rilevazione in bilancio devono essere rispettati due criteri (da framework): i benefici futuri devono essere almeno

probabili e il costo deve essere determinato in modo attendibile ed affidabile.

Anche per i beni immateriali può essere usato il fair value il quale deriva dalle quotazioni di mercato, laddove ci sia (il

caso degli strumenti finanziari) o da prezzi applicati in transazioni precedenti o può derivare da transazioni recenti che

hanno già visto l’applicazione del principio e quindi scambio tra soggetti esterni. Se non è possibile ricavare il fair value

da questi metodi applichiamo una metodologia di stima ovvero vado a determinare i flussi di cassa futuri che si

generanno attraverso il bene immateriale e li attualizzo.

I problemi dei beni immateriali creati internamente all’azienda sono due:

- Momento della rilevazione (quando? passaggio da costo in CE a bene in SP)

- Valore al bene creato internamente

Avviamento auto generato non viene rilevato in bilancio.

Distinzione tra costi di ricerca e costi di sviluppo: fino al momento in cui il bene non può essere identificabile quindi

non separabile vengono imputati in bilancio costi d’esercizio, nel momento in cui il bene viene sviluppato è

identificabile e separabile viene iscritto come bene immateriale in stato patrimoniale.

Come rilevare in bilancio un bene immateriale: la rilevazione iniziale va fatta al costo al netto di ammortamenti o

svalutazioni, successivamente può essere utilizzato, se possibile, il fair value o il costo rideterminato: deve tener conto

di ammortamenti e perdite di valore.

Dobbiamo distinguere due grandi categorie di beni:

- Beni a vita utile indefinita -> il soggetto che detiene il bene spera di integrarne sempre il valore quindi non è

in grado di dire quando la vita utile finirà, ci sarà una fine (non vuol dire infinita): non sono soggetti ad

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ammortamento. Esempio il marchio della BIC. Il costo ugualmente rideterminato solo sulla base delle perdite

di valore, non verrà applicato l’ammortamento.

- Bene a vita utile definita -> so esattamente qual è la vita utile presunta per il cespite. L’ammortamento viene

fatto come per i beni materiali.

Ci sono elementi che possono condizionare la vita utile di un bene immateriale, laddove una casa farmaceutica

concorrente riesca a realizzare un brevetto per un prodotto migliore e più conveniente. La vita utile da indefinita

diventa definita quindi sottoposta ad ammortamento.

Entrambe le categorie dei beni immateriali vengono sottoposte a impairment test: processo di valutazione delle

perdite di valore, ovvero sottopongo il bene ad impairment test per vedere se ha subito perdite di valore. Questo tipo

di analisi deve essere fatto almeno annualmente a fine dell’esercizio. L’impairment test prevede che ci sia un’analisi

che porti una svalutazione del valore del bene che poi può essere anche ripristinato nei limiti della svalutazione

effettuata altrimenti ci deve la riserva in SP.

Ammortamento e impairment test non sono sostitutivi per i beni a vita utile definita.

Metodologia di ammortamento (ripartizione del costo di un bene lungo la sua vita utile): per calcolarlo dobbiamo

conoscere il valore del bene, il suo valore residuo e la vita utile solo se definita. Per i beni immateriali applichiamo la

formula a quote costanti: (costo del bene – valore residuo) / anni vita utile.

Trattamento contabile dell’ammortamento: andiamo da ammortamento in CE dare a fondo ammortamento in SP

avere.

Il valore da ammortizzare è il valore di iscrizione che può essere il costo o il fair value.

Generalmente il valore residuo dei beni immateriali è nullo, i beni immateriali sono ipotizzati ad avere un valore alla

fine pari a zero -> brevetto vita utile indefinita se improvvisamente diventa a vita utile definita è perché ha perso di

valore rispetto a un prodotto concorrente, a termine della sua vita utile non verrà più utilizzato quindi il suo valore

residuo è nullo. Ci sono solo due eccezioni: quando vi è impegno all’acquisto (soggetto impegnato ad acquistare bene

immateriale alla fine della sua vita utile, valore residuo diverso da zero) e il caso in cui ci sia un mercato attivo (laddove

il bene può essere ricollocato nel mercato).

DERECOGNITION

Quando i beni devono essere tolti dal bilancio, non devono più essere rilevati. I casi sono due:

- Quando viene ceduto.

- Quando ha perso i benefici economici futuri, non è più in grado di portare benefici economici futuri.

Prima di questi due momenti non è possibile sospendere l’ammortamento, può essere sospeso solo se è stato

completato (in tutti gli anni di vita utile), altrimenti dobbiamo aspettare la cessione o la termine dei benefici futuri

portati dai beni.

Anche per i beni immateriali vanno rilevate plusvalenze e minusvalenze: derivano dalla differenza tra il valore di

vendita e valore di iscrizione in bilancio (tiene conto degli ammortamenti effettuati).

Ho anche interessi attivi perché ho ipotizzato di vendere il bene con dilazione di pagamento, gli interessi vanno

considerati nel valore del bene.

DISCLOSURE

Le informazioni di carattere generale: (bene a vita utile definita o indefinita, descrizione dell’eventuale

ammortamento) devono esserci in bilancio.

Ci sono informazioni ulteriori: il bene assoggettato a vincoli o garanzie oppure se è stato applicato il metodo del fair

value.

Le informazioni opzionali: azienda può decidere di scrivere in bilancio i beni che sono stati completamente

ammortizzati (rimane comunque in azienda se non è stato ceduto) o avviamento generato internamento (non in

bilancio ma in nota integrativa).

ESERCIZIO 1 – valutazione di attività immateriali

La società ALFA acquista da terzi in data 16/05/20x1 un diritto di brevetto sostenendo un costo di €750000,00. Oltre

al prezzo per l’acquisto del brevetto, la società deve sostenere anche costi accessori per un totale di €50000,00,

nonché spese generali ed amministrative per €10000,00.

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La durata legale del bene intangibile è di 15 anni ma, data la velocità di evoluzione del settore tecnologico la vita utile

è stimata dal management di 8 anni. L’ammortamento è effettuato

Dettagli
A.A. 2014-2015
46 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher michelafornasiere di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Ragioneria Internazionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Agostini Marisa.