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CONTABILITA’
Le operazioni aziendali sono sostanzialmente 4:
- Finanziamento
- Investimento (sia fattori produttivi d’esercizio (materie prime), sia pluriennali (impianti))
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- Trasformazione
- Disinvestimento (o vendita)
Noi con la contabilità non riusciamo a registrare l’operazione di trasformazione: è l’unica che avviene
internamente. Nel finanziamento e nell’investimento c’è l’interazione con l’esterno, cosi come nella
vendita, ma nella trasformazione no. la contabilità non registra tutto ma solo le operazioni esterne,ciò ci
creerà qualche problema.
Quand’è che noi dobbiamo registrare un qualcosa?
Quello che comanda è la liquidità. Quando c’è una movimentazione di una liquidità o un suo surrogato
(credito o debito) dobbiamo fare una registrazione.
Le tre operazioni viste su coinvolgono la liquidità.
Ci sono diversi metodi contabili. Tutti alla fine portano allo stesso bilancio finale. Noi adottiamo il metodo
caramello che divide i conti in tre tipologie di conti diverse:
• Conto originari (primari): sono i conti che riguardato la liquidità. Ogni volta che cambia la liquidità
dobbiamo registrare:
- Se la liquidità aumenta li scriviamo a sinistra: variazioni originarie (o numerarie)
positive le scriviamo in dare.
- Se la liquidità diminuisce li scriviamo a destra.
I conti sono:
1. liquidità immediata
cassa
banca cc
posta
2. liquidità differita
crediti verso clienti
debiti verso fornitori
se noi guardiamo solo i conti numerari abbiamo una visione della realtà parziale, sappiamo solo che è
aumentata la cassa, non ci dicono il perché, non ci danno la motivazione. Ci servono i conti derivati.
• I conti derivati spiegano il perché è cambiata la liquidità. Ci sono due tipologie di conti derivati:
1. Conti derivati finanziari: riguardano le operazioni di finanziamento (mutuo, PO ecc…).
le variazioni finanziarie positive vanno in avere, a destra. Non bisogno confondere + e – con la
sensazione che ci danno, i debiti se aumentano ci danno una sensazione negativa però c’è il
segno + perché il finanziamento a disposizione dell’azienda aumenta. I conti finanziari non
sono solo finanziamenti nei confronti di terzi (mutui, PO ecc) ma anche i conti del patrimonio
(CS, riserva sovraprezzo azioni ecc).
2. Conti derivati economici: derivano da operazioni di investimento e disinvestimento. La
liquidità è diminuita di 20, magari ho comprato materie prime, ho pagato stipendi ecc, ho
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sostenuto un costo: operazione di investimento, è una variazione economica negativa che si
segna in dare. Il segno dei conti economici non è legato all’aumento del costo degli stipendi, è
legato all’incidenza che ha sull’utile. Lo riduce.
In cassa c’è poi un incasso di 50: ho venduto un prodotto, ho disinvestito, ho una variazione
positiva sull’utile che convenzionalmente scrivo in avere nei conto economici.
CONTI UNIFASE O CONTI BIFASE
• conti numerari sono conti bifase: funzionano contemporaneamente sia in dare sia in
avere.
• I conti finanziari sono anch’essi bifase. Es mutuo: si accende in avere per 100, lo
rimborso, va nello stesso conto in dare per 20.
• I conti economici sono unifase. O funzionano in dare o in avere. Es. per le vendite avrò
conto merci che funziona solo in avere, se invece acquisto le merci apro un nuovo conto merci
conto acquisti e lo movimento solo in dare.
PROSPETTI FONDAMENTALI DI RIEPILOGO: dove andranno tutti i conti utilizzati.
1. Stato Patrimoniale
I conti numerari, attinenti alla liquidità.
I conti finanziari.
Conti economici, conto economico che va nello SP è ad esempio Impianti.
Lo stato patrimoniale è paragonabile ad una fotografia, ci dice esattamente quello che esiste in azienda
il giorno in cui è stata scattata la foto. Non ci da nessuna informazione su quello che c’era il giorno
prima. Non mi dice la storia.
2. Conto Economico
Conti economici: i conti economici possono andare in tutti e due.
Conto economico che va nel CE è ad es. dipendenti.
Nel conto economico alla fine della chiusura del bilancio mi devono comparire solo i costi e ricavi di
esercizio. Quelli pluriennali vanno nello stato patrimoniale perché riemergeranno l’anno successivo.
Il conto economico invece è paragonabile ad un film: mi da tutti i valori dal 01.01 al 31.12, è cumulativo.
Sono conti unifase, non possono che aumentare.
Al 31.12 bisogna fare il bilancio. la contabilità non è pronta: ci vogliono le scritture d’assestamento
perché la contabilità che io tengo durante l’anno è improntata alla cassa, alla liquidità, ma il bilancio, che
deriva dalla contabilità, non è improntato sulla liquidità: il CC mi obbliga a fare un bilancio non per cassa
ma per competenza.
Perché allora non tenere durante tutto l’anno una liquidità per competenza anziché per liquidità?
È molto più semplice tenere una contabilità per liquidità e aggiustarla una volta all’anno piuttosto che
mantenerla giorno per giorno per competenza. 5
Esercizio (vedi scritture sul quaderno)
Dobbiamo fare la registrazione contabile gi ogni operazione e aggiornare subito SP e CE.
1) Costituiamo la società con un CS di 3000 versato tutto in banca.
→Quando facciamo le registrazioni contabili non dobbiamo sempre far finta di essere l’azienda, non
dobbiamo far finta di essere soci. Noi siamo l’azeinda e vediamo i soci come terzi esterni.
L’azienda avrà in banca, in dare 3000 euro, e poi avrà di fatto un debito verso i soci CS=3000, in avere.
2) A questo punto facciamo un mutuo di 2000 euro che va in banca.
Dobbiamo registrare? Si, la liquidità aumenta. La banca da 2000 va a 5000. C’è in contropartita un
mutuo passivo di 2000. Per l’azienda tutto ciò che sta nel passivo dello SP è un debito. L’azienda guarda
sia ai soci sia alla banca come a persone esterne. Ovviamente poi il CS è un debito che forse non verrà
rimborsato mentre l’altro si però sono entrambi debiti.
3) Andiamo a prelevare dalla banca 500 euro e li versiamo in cassa.
La banca si riduce e va a 4500, abbiamo invece una cassa di 500.
Queste tre operazioni quali conti hanno coinvolto?
1.Banca: è una variazione numeraria positiva in dare.
2. CS: è una variazione finanziaria positiva in avere.
3.Banca e cassa:Coinvolgiamo due conti entrambi numerari, sia la banca sia la cassa: è una
permutazione numeraria. Un’operazione che coinvolge due operazioni entrambe numerarie.
Se chiudessi il bilancio ora sarei in pareggio.
4) Supponiamo di essere al 28.12, telefoniamo a un fornitore e gli chiediamo 3000 euro di materie
prime. Il fornitore dice che ce le invierà il 1 gennaio e che lo pagheremo il 1 febbraio. →in bilancio
non registro nulla. Al 31.12 il bilancio rimane uguale, non ho ne costi ne ricavi aggiuntivi.
5) Un fornitore a fronte di materie prime che ci darà il prossimo anno ci chiede un acconto
di 1000 euro. Si movimenta l’acconto fornitori: clienti conto anticipi in dare. Tolgo la liquidità
dalla banca.
6) Il fornitore ci dice che il 30 ci invia tutte le merci (3000) e il resto lo possiamo pagare a
gennaio. Si cancella l’acconto di 1000, si crea un debito di 2000 e un merci c. acquisti di 3000.
Il bilancio deve sempre rispettare la realtà. La contabilità si deve adeguare alla realtà.
Se il 31.12 si bruciassero tutto le merci non avrei guadagnato niente e avrei perso 3000. Ovviamente noi
speriamo non si brucino. Se le merci non si bruciano non c’è la perdita di 3000. Nel nostro ragionamento
mancavano LE RIMANENZE. Noi abbiamo solo trasformato denaro in merci, non ci abbiamo perso. Al
31 12 avrò:
- CE: rimanenze finali 3000
- SP magazzino merci 3000 6
Non abbiamo ne guadagnato ne perso, abbiamo solo trasformato il denaro in merci.
7) Scoppia l’incendio e si bruciano 700 euro di merci. La nostra situazione peggiora:
prima eravamo in pareggio ora dobbiamo avere una perdita di 700. Come viene registrata
quest’operazione? noi abbiamo un’insussistenza di attivo ma non registriamo l’incendio.
Registriamo che nel CE le rimanenze finali merci scendono da 3000 a 2300. Nel momento in
cui bruciano le merci non c’è movimento di liquidità: non si fanno operazioni contabili. Nel CE
a destra aggiungiamo perdita 700. Nello SP aggiungiamo la perdita di 700, p a sinistra o a
destra col segno meno.
8) Supponiamo che nell’incendio si brucino anche 200 euro che avevamo in cassa. Alla
fine abbiamo perso in tutto 900 euro, dalla contabilità dovrà comparire una perdita di 900. Non
ci comportiamo come per le materie prime: qui c’è una movimentazione di liquidità, la cassa
scende di 200, abbiamo un costo di 200: insussistenza di attivo (un attivo che viene meno) o
sopravvenienza di passivo.(meno precisa, una sopravvenienza passiva è un passivo
inaspettato, ad es. una multa).
9) Alla consegna delle merci ci rendiamo conto che alcune sono avariate per un valore di
30. Il fornitore ci chiede un reso. Non gliele dovremo pagare. quest’evento ci fa guadagnare
di più o di meno? è uguale, avevo fatto un acquisto, lo rettifico, il mio utile o perdita resta
uguale. Finora avevo perso 900 euro, resta uguale. Avremo il conto reso su acquisti che va tra
i ricavi, pari a 30. Il debito si riduce di 30. Le rimanenze e il magazzino si riducono a 2270.
28.9.12
Vedi quaderno:
CE: - Merci c/acquisti =100
- Merci c/vendite = 80
Le rimanenze ammontano a? non lo possiamo sapere, non necessariamente sono 20! Come facciamo a
sapere quante sono le rimanenze finali? Il 31/12 dobbiamo fare l’inventario. Magari merci c/acquisti si
riferisce a 100 maglietta da 1 €, magari ne ho venduta solo 1 a 80 euro e nelle rimanenze ho 99€ (valuto
le rimanenze al costo d’acquisto non al prezzo, senò le valuterei più del potenziale). Se ho venduto una
sola maglietta a 80 euro ho guadagnato 79 euro, quest’utile mi deve tornare contabilmente. 99 è una
rimanenza finale che mi va a reificare il 100 dell’acquisti. È come se avessi acquistato solo la maglietta
che poi ho effettivamente venduto.
Se avessimo acquistato solo una maglia e venduto solo una maglia nello SP non avremmo avuto
magazzino ma cassa=99.
Esercizio 2
Costituiamo una società con un capitale di 5000 euro che i soci versano in banca. Compriamo merci per
3000 euro, ne vendiamo la metà al doppio d