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Estratto del documento

METODO INDIRETTO:

Ebit + Ammortamenti + svalutazioni (quindi EBITDA) +/ - variazione

capitale circolante netto

Variazione del capitale circolante netto

Aumento/diminuzione del magazzino

 Aumento/diminuzione dei crediti verso clienti

 Aumento/diminuzione dei crediti verso altri non collegati con l’attività finanziaria o di

 investimento

Aumento/diminuzione dei debiti verso fornitori

 Aumento/diminuzione dei debiti verso altri non collegati con l’attività finanziaria o di

 investimento

Aumento/diminuzione dei anticipi da clienti

 Aumento/diminuzione dei ratei e risconti passivi

 Aumento/diminuzione dei ratei e risconti attivi

 Aumento/diminuzione dei accantonamenti a trattamento di fine rapporto

 Aumento/diminuzione dei accantonamenti per fondo rischi e oneri

Esempio:

Quindi se ebitda = 100 variazione capitale circolante netto = -30 Il flusso di cassa operativo = 100 –

30 = 70

Adesso parliamo di flussi di cassa operativi lordi quello che mi mette in tasca la gestione prima di

pagare le imposte, prima di fare altri investimenti, prima di pagare gli interessi e prima di pagare i

dividendi agli azionisti. 6

Appunti Ragioneria di Arabadji Tatiana

Quali sono le poste del risultato operativo inteso come differenza tra costi e ricavi operativi che

sicuramente dobbiamo eliminare perché non hanno natura monetaria?

Dobbiamo eliminare sicuramente il fenomeno delle rimanenze quindi al risultato operativo del

conto economico sicuramente avrà concorso la variazione positiva o negativa delle rimanenze.

Se il magazzino è sceso avrà diminuito il risultato operativo se è aumentato avrà aumentato il

risultato operativo.

Dal punto di vista della gestione finanziaria un incremento o una diminuzione del magazzino

producono di per se producono incassi o uscite?

No, quindi sicuramente dobbiamo eliminare il magazzino.

Oltre delle variazioni del magazzino di cos’altro dovrò tener conto?

Delle variazioni dei crediti e dei debiti perché io nel risultato operativo potrei avere:

• costi non pagati e quindi vanno eliminati ai fini della determinazione del flusso di cassa

operativo

• dei pagamenti che si riferiscono a costi che non vedo perché sono costi pagati negli anni

passati

• dei ricavi che non ho incassato

• dei incassi che non corrispondo a ricavi che ho nel conto economico

In buona sostanza dovei tener conto in più o in meno a seconda del meno della variazione del

capitale circolante netto.

Dove il capitale circolante netto è la somma tra:

crediti commerciali + magazzino – debiti verso fornitori e dipendenti

Prima quando abbiamo determinato il saldo delle entrate e delle uscite ci siamo concentrati sulle

voci specifiche del circolante netto. Ci siamo concentrati prima sui crediti sulla variazione dei

crediti se i crediti aumentano a parità di ricavi quel flusso di cassa è più alto o più basso? Più basso

DOMANDA ESAME RISPOSTA MULTIPLA:

Vi darò una situazione patrimoniale vi dico che i ricavi dalle vendite nell’esercizio sono 100

i crediti iniziali valgono 80 i crediti finali valgono 100

il flusso di entrata dei crediti quanto vale?

80

 100

120

In questo caso è 80 perché la variazione dei crediti è stata positiva perché sono più i crediti finali a

quelli iniziali e l’ipotesi che abbia incassato tutti gli 80 che avevo prima mi rimangono ancora da

incassare per 100 e quindi a fronte di ricavi ancora da incassare per 100 il flusso di ricavi sarà di 80.

Ricavi + crediti iniziali – debiti finali

100 + 80 – 100 = 80

Se il patrimonio circolante netto aumenta a parità di margine operativo netto (ebit) il flusso di

cassa sarà più alto o più basso?

Se il circolante aumenta a parità di flusso operativo derivato dal conto economico il flusso di cassa

sarà più basso perché vorrà dire che a fronte del risultato economico che ho individuato c’ho minor

saldo tra entrate e uscite. 7

Appunti Ragioneria di Arabadji Tatiana

Esempio:

L’azienda compra per 100 nel corso dell’anno e paga i fornitori poi alla fine si ritrova metà merce

nel magazzino. Ai fini economici quant’è il costo complessivo? 50

perché avrà costi per acquisti 100 variazione positiva delle rimanenze per 50 io mando a conto

economico un saldo di 50. Il flusso di cassa quanto sarà? – 100

la roba è rimasta in magazzino ma tanto i fornitori gli ho pagati e quindi ai fini del flusso di cassa il

risultato sarà negativo.

Quindi l’aumento del magazzino e l’aumento dei crediti rispetto alla situazione iniziale ha un effetto

depressivo sui flussi di cassa.

L’aumento dei debiti è il contrario. A parità di risultato economico se i debiti verso fornitori

aumentano il flusso di cassa è più alto perché vuol dire che a parità di costi ho meno spese perché

non sto pagando i fornitori.

Il circolante netto è la somma tra crediti debiti e magazzino.

Se questa somma nel periodo è aumentata quindi ho una variazione positiva se il ΔCCN è + allora il

segno sarà -

Dovrà fare l’ebit – incremento del circolante netto

Se invece ΔCCN è - cioè il capitale circolante netto mi sta diminuendo come saldo complessivo

allora il segno è +

A parità di risultato economico ho un flusso di cassa più alto.

Il flusso di cassa tende ad essere equivalente al valore dell’EBITDA in tre diverse condizioni:

magazzino stabile

 crediti e debiti tendenzialmente costanti

Per cui l’EBITDA è un ottimo valore approssimativo del flusso di cassa dell’azienda, indicatore

economico con maggior valenza informativa.

EBIT

Misura il risultato economico depurato da valori non ricorrenti, ecco perché si differenzia dall’utile

netto. L’EBIT è più predittivo, ( miglior capacità di trasmettere la possibilità dell’azienda di fare

performance) rispetto all’utile netto.

Se l’EBIT è positivo allora c’è una alta percentuale di possibilità che l’azienda nell’anno successivo

alimenti un reddito positivo, mentre con l’utile netto non è certo che ciò avvenga.

Differenza tra autofinanziamento ed EBITDA:

dividenti  il flusso di cassa e l’EBITDA non risentono della distribuzione dei dividenti

 mentre l’autofinanziamento diminuisce.

quando si calcola l’autofinanziamento si parte:

dagli utili non distribuiti + gli ammortamenti + le svalutazioni + la variazione dei risconti passivi

( quest’ultimo incrementa l’utile, perché sta nella ΔCCN, quando si incassa ma non vi è

competenza; nella maggior parte dei casi però in posizione residuale) 8

Appunti Ragioneria di Arabadji Tatiana

l’EBITDA valuta gli stessi indici economici, con l’unica differenza di non considerare i risconti

passivi.

L’utilizzo di questi strumenti?

Il flusso di cassa è un indicatore utile per determinare?

Esercizio esame:

Come si determina il flusso di cassa operativo?

Se EBITDA = 100

Capitale circolante iniziale

Crediti 10 debiti 5

Magazzino 20

Capitale circolante finale

Crediti 20 debiti 15

Magazzino 50

Il flusso di cassa è uguale, superiore o inferiore?

Inferiore perché:

ΔCCN = magazzino + crediti – debiti

All’inizio anno è 25

A fine anno è 55

55-25= 30

Per cui ΔCCN = 30

100 – 30 = 70 inferiori Martedì, 23 maggio

DOMANDA ESAME: A che serve il rendiconto finanziario?

Prima di tutto fornisce una base di partenza per determinare la capacità dell’azienda di far fronte ai

propri debiti.

Poi costituisce una base di partenza per determinare i flussi di cassa da prendere in considerazione a

fronte della determinazione del valore economico dell’impresa nel caso in cui si decida di

determinare il valore economico dell’impresa non sulla base dei flussi di reddito che produce ma

sulla base dei flussi di cassa.

Una volta la dottrina italiana e europea era tutta orientata nel determinare il valore economico

dell’impresa sulla base dei flussi di reddito quindi i flussi di costi e ricavi adesso domina

l’impostazione anglosassone in particolare americana per cui si attualizza la cassa.

L’azienda si misura sulla base della capacità di produrre liquidità.

Ma non è esattamente vero perché un’azienda che produce cassa ma non ha redditi almeno nel

nostro sistema non può distribuire. La cassa ce l’ha ma non ha gli utili quindi se alla generazione di

cassa prima o poi non si accompagna una rilevazione di un utile c’è il rischio concreto che prima o

poi questa cassa non possa essere distribuita. 9

Appunti Ragioneria di Arabadji Tatiana

E allo stesso modo si può verificare che la società faccia utili ma non faccia flusso di cassa. Qui

succede la stessa cosa anzi l’inverso e il risultato è lo stesso.

Ci sarebbe la possibilità di distribuire mancano i soldi e a questo punto la società ha due strade o

chiede i soldi a una banca si indebita per distribuire cosa che si può fare ma non è tanto facile.

Questa è la seconda funzione da attribuire al rendiconto finanziario e cioè aiutarci a determinare una

base di partenza per determinare il valore economico dell’impresa.

Andando nel dettaglio dell’analisi di questo documento di informazioni ne arrivano tante ma largo

circa tutte quante riconducono a questi due macro obiettivi determinare la solvibilità dell’impresa e

determinare il valore economico dell’impresa.

Fondamentale conoscere il rendiconto finanziario riclassificato come abbiamo fatto non soltanto per

farci un’idea della capacità di rimborsare i finanziamenti ma anche per farci un’idea della capacità

di fare investimenti.

Da dove arrivano le fonti da cui un’impresa può attingere per fare investimenti?

O i soldi ce li mettono le banche o i soldi ce li mettono gli azionisti oppure l’autofinanziamento.

L’autofinanziamento è la gestione che genera la capacità di investimento. ( ripasso

autofinanziamento)

È la capacità di aumentare gli investimenti in essere senza ricorrere o ricorrendo in misura minore al

capitale proprio o al capitale di credito oppure mantenere la struttura degli investimenti in essere

inalterata riducendo il ricorso al capitale di credito o al indebitamento.

c’è una relazione molto stretta tra flusso di cassa operativo e autofinanziamento.

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
18 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sameh-thebest di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Ragioneria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Sura Alessandro.