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Per la fisica
Per muovere una carica da un punto all'altro occorre spendere energia (e viceversa).
L'energia elettrica si converte e trasmette bene, ma è difficile da accumulare [e].
Intensità di corrente elettrica può essere di conduzione, oppure di spostamento (elettretica); occorrono carichi in moto.
Imedia = Δq / Δt → i = dq / dt
La tensione VAB fra due punti A e B è l'energia necessaria per spostare una carica unitaria da B verso A.
v = de / dq, cioè lavoro per unità di carica
La potenza è la variazione istantonea della energia:
p = de / dt
Si può fattorizzare come prodotto di un fattore intensivo (movimento in un punto) e di un fattore estensivo (differenza tra due punti).
p = fi ⋅ fe = i ⋅ v
Unità di misura: ΔQ = i ⋅ Δt → [c] = [A] ⋅ [s]
Vi = p f i → V = W / A = Ws / A = J / C
I sistemi elettrici
I sistemi elettrici si possono osservare da:
- punto di vista globale: circuiti, cioè blocchi che effettuano conversione, trasmissione e utilizzazione di energia o informazione
- punto di vista locale: campi, cioè fenomeni locali sulle strutture che possono cariche in quiete o in moto
Il bipolo è un sistema a due morsetti, visto globalmente, in grado di scambiare potenza elettrica.
Gli strumenti per misurare le grandezze elettriche vanno scelti in base al tipo di circuito con cui si vuole lavorare:
- REGIME STAZIONARIO: amperometro, voltmetro, wattmetro
- REGIME VARIABILE: CRO (oscilloscopio a raggi catodici)
Inoltre si deve aver cura di scegliere uno strumento adatto alle proprie necessità:
- REGIME
- PORTATA
- CLASSE
Leggi di Kirchhoff
Valgono in regime stazionario o quasi.
KCL Dato un nodo, si considerino le correnti dei lati incidenti al nodo; scelto un verso di incidenza (es. + usanti) si ha
∑K Iₖ = 0
- Non si ha moto di cariche nella regione circostante il nodo
- Le cariche non si accumulano né disperdono
Si dice che la corrente è stazionaria
KVL Data una maglia, si considerino le tensioni dei lati appartenenti alla maglia; scelto un verso di percorrenza (es. + orario) si ha:
∑K Vₖ = 0
- Il lavoro per spostare la carica unitaria lungo la maglia è nullo
- Le carica non acquista e non cede energia cinetica
Si dice che la tensione è conservativa.
Metodo generale sistematico
Scelto un albero, cancellata la riga di C corrispondente al nodo di riferimento, si ottiene la matrice di incidenza ridotta
[r](m-1)×l tale che [r][T] = 0
Scelto un albero e considerato l'insieme dei tagli fondamentali, si ottiene la matrice dei tagli fondamentali
[C] tale che [C][T] = 0
Cancellate le righe di [Mt] corrispondente alla maglia esterna, si ottiene la matrice di appartenenza ridotta
[Mr] tale che [Mr][V] = 0
Preso l'albero e considerato l'insieme delle maglie fondamentali, si ottiene la matrice delle maglie fondamentali
[M] tale che [M][V] = 0
OL: [T][A]+[G](Vl-[El])[Ve]-[Et]+[R](Il-I)(l×1) = [0](l×1)
KCL: [r][I]=0; [C][I]=0
KVL: [Mr][V]=0; [M][V]=0
Teoremi dei circuiti elettrici
-
Teorema di Tellegen (conservazione della potenza)
Se le KVL e le KCL sono soddisfatte, allora
∑P = ∑ViIi = 0
-
Corollario
- Se c'è un solo generatore di tensione, la sua E è maggiore delle altre V
- Se c'è un generatore di corrente, la sua A è la maggiore delle altre I
-
Teorema di Reciprocità
Vale per reti lineari senza generatori:
Se Ea = Eb e quindi Ia = Ib
Allora il funzionamento del circuito non cambia scambiando ingresso e uscita
-
Teorema del massimo trasferimento di potenza
La resistenza che massimizza la sua potenza deve valere come la resistenza equivalente di Thevenin ai suoi capi
Regime P.A.S.
Il regime periodico alternato sinusoidale ha un posto predominante perché:
- la potenza elettrica e i segnali si trasmettono generalmente in PAS
- è facile generare e trasmettere ed è utile convertire la potenza elettrica in PAS
- un qualunque segnale periodico è riconducibile alla somma di infiniti segnali PAS
Le grandezze P.A.S. si possono esprimere in funzione del tempo o dell’angolo:
q(Θ)=A cos(Θ+φ)
Una grandezza P.A.S. è individuata da 3 grandezze reali:
- T, oppure f, oppure ω
- Am, oppure A
- φ, oppure τ
La rappresentazione nel dominio del tempo è complicata, si passa quindi nel dominio dei fasori rotanti in diverse forme:
- Cartesiana: A=Acos(ωt+φ)+jAsin(ωt+φ)
- Polare: A= A ej(ωt+φ)
Risposta in frequenza di un bipolo lineare passivo
Utilizziamo un esempio di riferimento
Z = R + jωL ∠ϕ
I(ω) = Y(ω) E (ω)
Y = Z-1 ∠-ϕ
Si definisce frequenza di taglio o naturale ωE = R / L
e in sua corrispondenza si ha Y = 1/R√2 = Ymax/√2
In questo caso Passerà la seno: R = RE, Y2 = Rɛ2/Zr2 = ɛ2/2R = 1/2 Pmax con ω=0
Bipolo risonante
Z = ZR∠ϕ Y = YR∠θ con θ = ϕ
Se è dato un bipolo passivo lineare in regime PAS a pulsazione ω contenente almeno un condensatore e un induttore. Al variare di ω o dei parametri, si hanno condizioni di risonanza quando
ϕ = 0, θ = 0. V e I sono in fase [Beq = Xeq = 0]
Viene quindi assorbita solo potenza attiva. Più in generale si ha risonanza al variare di ω quando le funzioni modulo Z(ω) e Y(ω) hanno un estremo relativo (ϕ = 0).
Con parametri H, I2, V2 variabili ind.
V1 = h11 I2 + h12 V2
I2 = h21 I2 + h22 V2
h11 = \(\frac{V_1}{I_1}\)V2=0
h12 = \(\frac{V_1}{V_2}\)I2=0
h21 = \(\frac{I_2}{V_2}\)I2=0
h22 = \(\frac{I_2}{I_2}\)V2=0
es. transistor bipolare
Con parametri ibridi T, V2 e I2 variabili ind.
V1 = AV2 + BI2
I1 = CV2 + DI2
A = \(\frac{V_1}{V_2}\)I2=0
B = \(\frac{V_1}{V_1}\)I2=0
C = \(\frac{-I}{V_2}\)I2=0
D = \(\frac{I_2}{I_2}\)V2=0
es. amplificatore operazionale
Connessioni
- Serie ➔ I1a = I1b ; I2a = I2b [Z] = [Za + Zb]
- Parallelo ➔ V1a = V1b ; V2a = V2b [Y] = [Ya + Yb]
- Cascata ➔ V2a = V1b ; I2a = I1b [T] = [Ta] [Tb]
- Serie-parallelo ➔ I1a = I1b , V2a = V2b
- Parallelo-serie ➔ V1a = V1b ; I2a = I2b