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OBIETTIVO
Ω la conoscenza dell’ambiente aiuta a costruire l’intervento sfruttando LUCI,
AMBIENTE
COLORI, SUONI e ODORI; inoltre è importante per la MEMORIA (es. studio in camera,
in camera mi ricordo tutto). Un sopralluogo per prepararsi aiuta ad assimilare meglio li
stimoli da sfruttare per la memoria.
Ω una mappa ordinata, chiara e immediata dei punti principali dell’intervento.
SCALETTA
Può essere una successione di parole chiave o frasi brevi, grafici, immagini, schemi o
disegni. Può essere del tutto personale, ad esempio su cartoncini da tenere in mano o
su un foglio sulla scrivania, oppure per il pubblico, come con l’uso di slides e fogli mobili.
L’importante è che sia FLESSIBILE, in modo da poter togliere o aggiungere senza
compromettere la struttura: la penultima cosa, ad esempio, deve essere qualcosa di non
indispensabile, così da consentirne la rimozione in caso di ritardo; viceversa è utile
avere un argomento in più per allungare il discorso in caso di anticipo. Le cose più
importanti vanno evidenziate con colori o segni per adeguare la voce all’importanza
(ritmo, tono, volume, ecc).
Ω per una buona riuscita dell’intervento è indispensabile
PREPARAZIONE MENTALE
accostarsi al nostro impegno con un APPROCCIO POSITIVO. Imparare a
(ATTITUDE)
memoria i primi 30-40 secondi di intervento aiuta a superare indenni il panico dell’inizio
senza inciampare nelle parole e farfugliare cose senza senso; ancor più utile se
imparanti “in marcia” ciò facendo diverse attività nel mentre le si memorizza, in modo da
abituarsi a parlare e muoversi in sincrono. La fase più importante è il RILASSAMENTO
del corpo per scaricare la tensione. Per rilassarsi è utile:
*Fare una bella RISATA liberatoria
*RESPIRARE profondamente per il fisico (ossigena i polmoni, evita
l’iperventilazione, distende i muscoli) e per la mente. PANCIA > TORACE - APNEA -
TORACE > PANCIA
*RILASSARE I MUSCOLI mentalmente dalla testa in discesa per tutto il corpo e
TENDERE e RILASSARE LE ARTICOLAZIONI
*PENSARE AL PUBBLICO per essere certo di aver considerato ogni variabile in
modo da arrivare PRONTO e risultare SICURO e CREDIBILE a tutti.
˧ INIZIO (10%) “Non c’è una seconda occasione di fare una buona prima impressione”
Si tratta di una parte fondamentale, poiché costituisce la prima impressione sul pubblico. La prima
impressione è importante poiché si viene giudicati in base ad essa, per questo è auspicabile che sia
sempre positiva.
Importanti per un buon inizio sono:
Ω si è sotto i riflettori nel momento stesso in cui si entra nel luogo dell’intervento. Per
ENTRATA
presentarsi al meglio, l’INCEDERE deve essere SICURO, SPEDITO (≠veloce) e DECISO
(≠marziale); è importante che sia EQUILIBRATA, SOBRIA e STABILE (BARICENTRO!). Lo
SGUARDO deve essere rivolto al PUBBLICO ma non fisso su di esso. Il PERCORSO non va
ignorato ma controllato con la VISUALE PERIFERICA e sbirciato ogni tanto; inoltre va
VERIFICATO PRIMA di cominciare a muoversi in modo da poter guardare il pubblico senza
rischiare di cascare. Non cominciare a parlare prima di essere arrivati alla postazione e di
essersi sistemati e rivolti al pubblico. Osservare il pubblico in silenzio per ¾ secondi stabilisce
un contatto e impone l’intervento. Solo poi cominciare a parlare
Ω IN PIEDI e non seduti > IMPATTO; PARLARE non leggere > CONTATTO VISIVO
POSTURA
COL PUBBLICO e NATURALEZZA ↑ LIVELLO DI ATTENZIONE E COINVOLGIMENTO
Ω CATALIZZA L’ATTENZIONE. Può essere una citazione molto
ESEMPIO/FRASE EFFETTO
conosciuta , un esempio pratico adeguato all’audience
(es. “Immagina, puoi”) (es. Informatica +
, un aneddoto storico o tratto dalla propria esperienza personale
giovani, - anziani) (es. “Quando
aiuta a coinvolgere il pubblico perché sente coinvolto l’oratore), una domanda
avevo 12 anni..”
diretta. La VOCE deve essere tale per cui la frase possa essere captata e
(tono, ritmo, volume)
registrata da tutti.
Ω esporre con chiarezza e concisione il tema e dell’intervento
PUNTO
˧ CORPO (85%)
Il corpo è la parte centrale dell’intervento, in cui il tema viene concretizzato e supportato da argomenti
precisi. Regola 3C (Chiarezza, Concisione, Completezza). No sproloqui no prolisso no inutili
digressioni
Ω Il dell’ intervento è il primo messaggio ricevuto dal pubblico, che ne cattura l’attenzione.
TITOLO
+ efficace se + (es. “Cosa non fare quando si parla in pubblico”).
Ω Conoscere il del pubblico aiuta a capire quanto e cosa sa dell’argomento cosa
BACKGROUND
DARE PER SCONTATO e cosa APPROFONDIRE
Ω Il del pubblico consente LA SCELTA DELLE MIGLIORI STRATEGIE per
PROBLEMA/BISOGNO
interessarlo
Ω La a ciò che manca al pubblico
PROPOSTA/il PRODOTTO/la SOLUZIONE
Le danno forza ed esaltano ↑
PROVE
o
L’80% di un intervento, senza appunti viene scordato.
Rimangono impressi 4 tipi di cose:
PRIME
RIPETUTE
STRAVAGANTI
ULTIME
(es. “I 4 punti di un aspirapolvere: sicuro, economico, innovativo, sicuro” sicuro rimane perché detto per primo,
per ultimo ripetuto e stravagante, visto che i punti in realtà sono 3 e non 4)
ROTTURA DEGLI SCHEMI di ciò che è preordinato variare per STUPIRE
Saper GESTIRE LE OBIEZIONI no disagio prepararsi al DIBATTITO (civile!) no compromissione
intervento, COME
+ ripetizione + chiarimento + approfondimento ↑ comprensione del messaggio/concetto.
JUDO: sfruttare l’obiezione, anche forte, → spostare il punto su
(es. “Sì, mi rendo conto…”, “Certo, capisco…”)
altro → usarlo come difesa → attaccare velatamente = ottenere il sostegno del pubblico vs. domanda arrogante
DOMANDE:
─ RISPONDI A GRUPPI DI 3/4 DOMANDE + tempo per riflettere, + scelta dell’ordine in cui rispondere
─ ANNOTARLE
─ ANNOTARE RISPOSTE
─ PRIMA LE SEMPLICI + forza alla propria tesi
─ DI MEZZO LE DIFFICILI + semplicità di svicolare senza attirare troppa attenzione
─ ULTIME LE MEDIE neutre
˧ CONCLUSIONE (5%)
È una fase importante poiché deve racchiudere lo spirito dell’intervento. Ha un intenso VALORE
EMOZIONALE: deve IMPRESSIONARE POSITIVAMENTE. Prima di essa, una breve PAUSA crea
suspense ed atmosfera adatti.
Ultima frase: risulta efficace, sembra straordinaria
VOLUME ↑ FRASE AD IMPATTO
La struttura base è:
Ω RICAPITOLARE “Cosa voglio ricordino?” → ripetizione punti principali, parole ≠ + impresse
Ω CHIAMATA ALL’AZIONE esporre come reagire al discorso (es. aderire all’associazione, donare,
mandare mail, ecc.)