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DISTURBI DELL’INTELLIGENZA
Cause:
- fattori organici (in oltre il 70% dei casi) come, per esempio, la trisomia 21
(sindrome di Down) senza però sapere in anticipo quale sarà la gravità.
La probabilità di trovare una causa organica nel Ritardo Mentale cresce
con l’aumentare della gravità del disturbo: un fattore organico
responsabile di un Ritardo Mentale grave è l’epilessia.
- altri fattori presumibilmente di origine ambientale non definiti e più
frequenti nei ritardi lievi.
Criteri diagnostici generali:
- capacità intellettive inferiori a quelle attese per l’età cronologica
- deficit nella capacità di adattamento
- esordio precoce (entro i 18 anni)
Classificazione:
Nelle classificazioni internazionali il Ritardo Mentale è suddiviso in 5 sottotipi:
lieve, moderato, grave, gravissimo e a gravità non specificata. I due sistemi di
classificazione differiscono leggermente: i criteri diagnostici dell’ICD-10
definiscono i livelli con punteggi limite precisi, mentre il DSM-IV-TR prevede una
flessibilità maggiore nel collegare la gravità a un dato punteggio di QI
definendo i livelli di gravità con punteggi che si sovrappongono.
1. ritardo mentale lieve
Classificazione DSM-IV-TR: Disturbi solitamente diagnosticati per la prima
volta in infanzia, fanciullezza e adolescenza-Ritardo Mentale-Ritardo Mentale
Lieve (F70.9)
Classificazione ICD-10: Livello intellettivo-Ritardo mentale-Ritardo Mentale
Lieve (F70)
Aspetti teorici
E’ particolarmente frequente nelle famiglie con basso livello economico e
culturale e ciò comporta anche a una scoperta relativamente tarda del
disturbo. Q.I. approssimativamente tra 50 e 70 che si riflette in un generico
o ritardo e lentezza nell’acquisizione di abilità (parlare e camminare)
e nel raggiungimento di alcuni obiettivi, sebbene ci sia la
sensazione con un po’ di pazienza e con gli aiuti necessari le tappe
possano essere raggiunte. C’è consapevolezza di questa difficoltà e
ciò porta a essere intimoriti nei confronti delle richieste da parte
dell’ambiente anche con manifestazioni di ansia. Tale condizione
non è complicata da ulteriori elementi psicopatologici e la
personalità di tali soggetti può essere definita armonica, tanto che
è facile instaurare con tali soggetti una relazione terapeutica
serena e piacevole.
Importanza dei rinforzatori
o Importanza del focus sulla meta-cognizione
o Importanza del focus sullo stile di attribuzione
o Importanza del focus sull’autostima
o Importanza dell’integrazione scolastica, sociale e lavorativa
o Importanza delle nuove tecnologie
o
Strategie di intervento
Rinforzamento
o Analisi del compito
o Modellaggio
o Apprendimento senza errori
o Approccio metacognitivo
o Lavoro sulle autonomie personali e sociali
o Lavoro sull’autostima
o Educazione razionale emotiva
o Approccio terapeutico basato sulla relazione di aiuto
o
Prognosi
Buone prospettive di recupero in ambito sociale e lavorativo,
o purchè sia circondato da cure e da fiducia e non presenti altri gravi
disturbi psicopatologici associati al ritardo.
2. ritardo mentale moderato
Classificazione DSM-IV-TR: Disturbi solitamente diagnosticati per la prima
volta in infanzia, fanciullezza e adolescenza-Ritardo Mentale-Ritardo Mentale
Moderato (F71.9)
Classificazione ICD-10: Livello intellettivo-Ritardo mentale-Ritardo
Mentale di media gravità (F71)
Aspetti teorici
Q.I. approssimativamente tra 50 e 35 che si riflette in ritardi
o significativi nell’area motoria e del linguaggio. Sono presenti buone
capacità relazionali, una personalità sostanzialmente equilibrata e
si osserva una certa oppositività di fronte a richieste ritenute
troppo pesanti.
Importanza dei rinforzatori
o Importanza del focus sulla meta-cognizione
o Importanza del focus sullo stile di attribuzione
o Importanza del focus sull’autostima
o Importanza dell’integrazione scolastica, sociale e lavorativa
o Importanza delle nuove tecnologie, ossia di programma di
o ri-abilitazione neurologica e di apprendimento che hanno l’obiettivo
di promuovere uno sviluppo psicomotorio che si avvicini il più
possibile alla norma.
Strategie di intervento
Rinforzamento
o Analisi del compito
o Modellaggio
o Apprendimento senza errori
o Lavoro sul comportamento problematico
o Lavoro sulle autonomie personali e sociali
o Coinvolgimento dei genitori (ma anche di altre figure di riferimento)
o nell’intervento così che possano abbandonare un atteggiamento
rinunciatario per assumere comportamenti più fiduciosi e attivi,
diminuire gli errori educativi e le complicazioni emozionali e
comportamentali. Coinvolgendo i genitori si da la possibilità di
ripetere a casa esperienze sperimentate con il terapeuta
inserendole in un contesto più naturale (generalizzazione) così che
possano essere meglio acquisite e consolidate oltre che migliorare
la relazione genitore-bambino perché il genitore può gratificare il
proprio bambino anche per piccoli successi.
Prognosi
Possibilità di svolgere semplici lavori in ambiente protetto e di
o condurre una vita sociale parzialmente autonoma.
3. ritardo mentale grave
Classificazione DSM-IV-TR: Disturbi solitamente diagnosticati per la prima
volta in infanzia, fanciullezza e adolescenza-Ritardo Mentale-Ritardo Mentale
Grave (F72.9)
Classificazione ICD-10: Livello intellettivo-Ritardo mentale-Ritardo
mentale profondo (F73)
Aspetti teorici
QI al di sotto di 35
o Ritardo nello sviluppo motorio e linguistico e generico ritardo anche
o in altre aree fin dai primi mesi di vita(difficoltà a succhiare e
deglutire nei primi mesi di vita, ritardo nell’acquisizione della
posizione seduta, ritardo nella produzione grafica e scolastica).
Importanti limiti nella capacità di auto-accudimento
o Frequenti problemi di comportamento (aggressività, stereotipie,
o autolesionismo) che possono diminuire nel tempo con l’acquisizione
di abilità comunicative, sebbene rimanga una forte irritabilità e
scoppi di collera che possono essere giustificati dalle circostanze.
Quasi sempre presenti cause organiche prenatali, di alterazione
o dello sviluppo embrionale, perinatali e postnatali.
Strategie di intervento
Non esistono soggetti che non siano educabili grazie a programmi di
educazione speciale fortemente individualizzati. È possibile inoltre, tramite
interventi farmacologici connessi a particolari regimi alimentari, ridurre il
disturbo e migliorare la qualità della vita.
Particolare attenzione alle potenzialità
o Definizione rigorosa degli obiettivi
o Stretto controllo sull’ambiente, sugli antecedenti e sui rinforzatori
o Attenzione agli aspetti relazionali e alla ricerca di strategie alternative
o alla punizione (analisi funzionale e rinforzamento differenziale)
Comunicazione funzionale, aumentativa e alternativa
o Nuove tecnologie con particolare riferimento ai microswitch per
o favorire l’autodeterminazione.
Prognosi
Possibilità di sviluppare autonomie personali sufficientemente
o adeguate
4. funzionamento intellettivo limite