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Analisi del linguaggio degli schizofrenici
sintattico: non è intaccato, anzi gli schizofrenici, specie i paranoici, sono definiti "sintassieri" dal loro particolare modo di creare frasi molto complesse
semantico: risulta parecchio intaccato, dato che la lingua degli schizofrenici è ricca di neologismi e paralogismi derivanti dai loro deliri (ricordiamo che il delirio è la manifestazione necessaria e sufficiente). Tanto il delirio è personale e soggettivo, maggiore sarà la difficoltà di interpretare cosa gli schizofrenici vogliono dirci. La semantica di queste persone inoltre è soggetta a fluttuazione: il significato dei termini può venire aumentato (se ad esempio per taverna si intende ogni luogo in cui si può mangiare) o ristretto (uno schizofrenico con la parola "documentazione" intendeva la carta d'identità).
pragmatico: riguarda l'utilizzo del linguaggio all'interno di un ambiente sociale, di un contesto
("regolelivello per la relazione").
Secondo Freud la caratteristica di tale linguaggio consiste nel "predominio del piano verbale su quellooggettuale". Gli schizofrenici "confondono" il piano del linguaggio con quello della realtà, mischiandolicontinuamente insieme.
Piccola parentesi: ricordiamo che per Freud con la psicanalisi si poteva curare la nevrosi e non la psicosi inquanto:
- psicosi: si perde il contatto con la realtà, non si ha coscienza di sé né del proprio male, si hanno difficoltà nellerelazioni sociali.
- nevrosi: vi è coscienza di sé, del proprio male e si conservano i rapporti con la realtà, nonché il contatto conquesta, appunto.
Dato che la Psicanalisi consisterebbe nella libera associazione di idee e nell'interpretazione dei sogni, sarebbeimprobabile riuscire ad interpretare le libere associazioni degli psicotici o i loro sogni (per i motivi suddetti).
"Questo rosso
è come un fosso: se volete sapere com'è sembra un rosso affossato, un fosso arrossato" --> itermini sono messi l'uno dietro l'altro dall'assonanza.
Ma si può anche verificare la cosiddetta sacralizzazione del linguaggio:
Una ragazza credeva che incontrare per strada una persona con un bastone di gomma volesse dire "tornaindietro":gomma nella sua lingua si dice : gomabastone nella sua lingua si dice : bastonGOma + bastON per lei diventava NO (dal'inversione delle lettere di ON) GO, non andare, tornare indietro. E' danotare in questo caso la continua trasformazione delle parole che vengono smontate e ricostruite con unavelocità incredibile.
COSA SONO I POTENZIALI EVOCATI, A COSA SERVONO E COME FUNZIONANO(durante l'ultima lezione sono state date maggiori spiegazioni su questo argomento che a qualcuno è sembratodifficile. Riporto.)
Recentemente lo studio del linguaggio schizofrenico è stato portato
avanti tramite rilevazioni (e quindi grafici) dell'attività elettrica del cervello. Potenziali evocati: registrazione e rappresentazione grafica dell'attività elettrica del cervello in risposta a determinati stimoli - nel nostro caso linguistici. La rilevazione viene effettuata a tre diversi livelli (messi in ordine a seconda della sequenzialità con cui si verificano): RICORDIAMO CHE è fondamentale però mettere in evidenza la risposta "evento correlata" del cervello, ovvero è necessario escludere dalla misurazione dell'attività elettrica quella "di base" del cervello (si deve effettuare una sottrazione della media dei potenziali evocati dalla totale attività cerebrale così da escludere quella di base). tronco encefalici: serve a verificare l'integrità funzionale dell'apparato uditivo. la risposta dipende dallo stimolo esterno (componente esogena). E' laprima attività elettrica che il cervello compie subito dopo che ha ricevuto uno stimolo linguistico (verbale o scritto) sono i potenziali talamici: indipendenti dal tipo di stimolo (componente endogena). Sembra che servano alla registrazione di ciò che si è appena ascoltato o letto nelle strutture talamiche. I potenziali corticali si presentano per ultimi (chiamate per questo onde tardive). Sono di maggior interesse per potenziali corticali.