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QUASI ESPERIMENTI

Voglio sapere se gli alunni che studiano nel primo pomeriggio apprendono mehlio

Variabile indipendente: orario di studio

Variabile dipendete (quella che dipende dalla prima): rendimento

Per essere sicuri che è la variabile indipendente a causare un effetto, gli sperimentatori creano due

gruppi: gruppo sperimentale e di gruppo di controllo. Al primo è permesso di modifare la variabile,

al secondo no.

Se si manifestano cambiamenti nella variabile dipendente solo nel primo gruppo, l’ipotesi è

verificata, se si verificano in entrambi, ii cambiamenti non sono dovuti alle manipolazioni della

variabile indipendente

Questi vengono chiamati quasi esperimenti perché

- I due gruppi non sono perfettamente equivalenti

- Le situazioni sono create ad hoc, non si possono generalizzare i risultati nella vita

quotidiana

OSSERVAZIONE

Permette di cogliere ilmassimo dlele info di un dato fenomeno

Osservazione naturalistica: condotta in modo da non influenzare il comportamento del soggetto

(metodo dispendioso)

Osservazione controllata: in cui lo sperimentatore fornisce stimoli per evocare i comportamenti

che vuole studiare. (i suoi interventi possono modificare la situazione)

QUESTIONARI INTERVISTE

Possono essere utilizzati per analizzare idee, esperienze, motivazioni o per chiedere agli adulti

informazioni

Però l’intervista richiede che il bambino possegga un’adeguata prodiuzione e comprensione

linguistica (no meno 3-4 anni)

Il questionario richiede adeguate capacitò di lettura e strittura

IL COLLOQUI CLINITO E/O CRITICO DI TIPO PIAGIIATO

Secondo lui bisogna partire da domande spontanee del bambino per poi iniziare il colloquio

5 tipi di risposte del bambino:

risposta purchessia: la domanda annoia il fanciullo, risposta data tanto per accontentare

fabulazione: stimola il bambino a raccontare una storia

suggerita: già nella domanda viene suggerita la risposta

provocata: risponde con riflessione, senza suggerimenti

spontanea: il bambino non ha bisogno di ragionare per rispondere. La conoscenza è già acquisita

Sensazione: avviene quando gli stimoli esterni vengono a contatto

LO con i nostri recettori sensoriali (presenti negli occhi, orecchie, naso,

pelle, lingua)

Percezione: interpretazione di ciò che viene sentito (le onde sonore

SVILUP possono essere interpretate come melodia o rumore, un sapore

come dolce o amaro..)

PO 2

Le conoscenze riguardo allo sviluppo percettivo sono recenti (50 anni) perché:

- Non è facile condurre esperimenti con neonati

- Non è possibile somministrare loro compiti che richiedono istruzioni verbali, ci si deve

basare solo sulle risposte agli stimoli emesse spontaneamente

- I loro tempi di attenzione sono molto brevi

- Hanno una grande varietà neorocomportamentale. Passano dalla veglia al sonno, al

pianto..

gli indici comportamentali usati dagli studiosi sono: il movimento degli occhi, della testa, delle

mano/piedi, il succhiare.

Come gli studiosi valutano le capacità percettive del neonati?

Ci sono diversi metodi:

1. Metodo della preferenza : i bambini vengono osservati quanto gli vengono presentati

simultaneamente due stimoli per vedere quale stimolo guarda e per quanto tempo.

Il bambino può preferirne uno piuttosto che un altro solo se riesce a notarne le differenze

(se gli metto davanti 2 palle, una verde una rossa, e il bambino fisa di più quella rossa, vuol dire

che preferisce un colore e che quindi percepisce i colori)

2. Metodo dell’abituazione : gli viene presentato uno stimolo (un oggetto, un suono) per un

determinato numero di volte. All’inizio, risponde allo stimolo (o fissa l’oggetto e volge la

testa verso il suono), poi riduce la risposta mostrando meno interesse.

Gli viene presentato allora uno stimolo nuovo.

Se lo percepisce come diverso dal primo, torna a mettere in atto la sua risposta comportamentale

nei suoi confronti . capiamo quindi se percepisce o no le forme ad es

3. Metodo del condizionamento : si insegna al bambino a rispondere in un determinato

modo ad uno stimolo. Gli si presenta poi un nuovo stimolo, si valuta se risponde in

maniera condizionata o se lo discrimina differenziando la risposta

4. Del potenziale evocato : vengono presentati stimoli e registrate le onde cerebrali

prodotte

Se il bambino avverte gli stimoli, ci sarà un mutamento nella forma delle onde

5. Metodo del succhiotto : speiale succhioto che ha all’interno un elettrodo il quale registra

mutamenti nella velocità di suzione

Queste tecniche ad altre, hanno dimostrato che non solo il neonato, ma anche il feto nella pancia,

ha notevoli abilità percettive

LA PERCEZIONE VISIVA

Gli occhi di un bambino sono sensibili alle luce quando ancora si trova all’interno del grembo

Nascita: il suo apparto visivo è immaturo:

• reagisce alla luce, ma la sua acuità visiva è circa 40 volte inferiore a quella di un adulto,

• riesce a mettere a fuoco oggetti che si trovano a circa 25 cm da lui (distanza del volto della

mamma quando viene allattato) 3

• è in grado di compiere movimento oculari (di seguire uno stimolo che si sposta, anche se

per pochi secondi)

• a pochi giorni dalla nascita è in grado di distinguere il volto della mamma

Dopo pochi giorni:

• preferisco oggetti grandi, in movimento, curvilinei, complessi

• si concentrano sui contorni e gli angoli (no parti interne)

Primi mesi:

• fin dal primo mese sono in grado di percepire i colori, a 3 mesi riesco a differenziare tra

rosso verde e blu. A quattro mesi la percezione dei colori è simile a quella di un adulto

• la capacità percettive, l’esplorazione visiva, l’acuità la messa a fuoco, migliorano

• riescono a mettere a fuoco oggetti a 150 cm da loro (2/3 mesi)

• non si concentrano più solo sull’esterno (2 mesi)

• riconosco che un oggetto è sempre lo stesso anche se non si trova alla stessa distanza

(percezione della costanza della forma e della dimensione) (2 mesi)

• hanno la percezione della distanza

• hanno la percezione delle tridimensionalità

• hanno la percezione della profondità (5/6 mesi): esperimento del precipizio visivo di Walk e

Gibson (1960): i bambini vennero messi sopra una lastra di vetro al di sotto della quale era

stata disposta una tappezzeria a quadri che a un certo punto finiva. A terra, sotto il vetro

venne posta una tappezzeria identica in modo da creare ‘impressione di un precipizio. I

bambini non passano il punto del precipizio

• migliora acuità visiva, è simile a quella dell’adulto (4/8 mesi)

PERCEZIONE UDITIVA

La configurazione anatomica dell’orecchio non consente la trasmissione efficace delle vibrazioni

sonore.

Feto:

- Negli ultimi due mesi di gravidanza il feto è in grado di udire i suoni. Infatti nel primo giorno

di vita, avendo udito la voce della mamma, sono in grado di discriminarla da quella di altre

persone.

- Altro suono percepito dal feto è il battito cardiaco della mamma e tendono a succhiare al

ritmo che permette loro di sentirlo

- Se prima della nascita gli viene letto un racconto, per almeno 6 settimane, dopo la nascita

la preferisce ad un altro racconto

Primi giorni:

- Discrimina i suoni: distingue i suoni umani da latri tipi di suoni, la voce della mamma

Sei mesi:

- Capace di percepire suoni a bassa frequenza

- Migliora l’abilità di localizzazione di un suono

PERCEZIONE GUSTATIVA OLFATTIVA

Buone fin dal primo giorno di vita: preferisco il gusto dolce a quello amaro (guastativa). È

particolarmente sensibile all’odore del latte materno. Sa dististinguerlo da quello di altre donne

(olfattiva) 4

4 mesi: cominciano a preferire i gusti salati

IL SINCRETISMO PERCETTIVO INFANTILE

Fenomeno per cui la percezione della struttura d'insieme ostacola l'individuazione delle singole

parti

Il bambino ha difficoltà nell’analizzare strutture uniitarie

Esperimento di Heiss e Sander (1948): si chiedeva ad alcuni partecipanti (3-19 anni) di sostituire

un elemento inserito in una certa struttura con altro elemento della stessa forma presente in un

altro insieme.

Furono divisi in due gruppi: quelli del primo, dovevano trovare l’elemento in un insieme non

organizzato, quelli del secondo, in un insieme organizzato. fu più facile trovare l’elemento per quelli

del primo gruppo (soprattutto per i bambini sotto i 7 anni). Ci impiegarono circa la metà del tempo

LO Memoria: insieme delle abilità che permettono a un individuo di

immaginazzinare, mantenere nel tempo e rievocare informazioni ed

esperienze.

SVILUP La memoria agisce attraverso 3 processi fondamentali:

- codifica: attraverso questo processo lo stimolo viene acquisito e

tradotto in una rappresentazione interna

PO - immagazzinamento: le rappresentazioni (informazioni) vengono

collocate) in modo da essere recuperate per un determinato periodo

di tempo (anche attraverso strategie)

- recupero delle informazioni: è possibile accedere alle informazioni immagazzinate

Ci possono essere delle carenze a ciascun livello: un evento può essere codificato solo

parzialmente, oppure non risulta possibile recuperarlo anche se immagazzinato

Sulla base del tempo di permanenza delle info nel magazzino, possiamo parlare di memoria a

lungo temine e memoria a breve termine

Memoria a breve termine: è un sistema di memoria con una limitata capacità temporale di

ritenzione delle info (circa 15-30secondi), che può aumentare se vengono utilizzate delle strategie.

La capienza di questo magazzino è molto ridotta

Memoria a lungo termine: permette di ricordare una quantità molto ampia di informazioni per un

periodo illimitato

Memoria esplicita: memoria consapevole di fatti

Memoria semantica: contiene la conoscenza su parole, significati, regole

memoria episodica: si riferisce a ricordi di episodi specifici

memoria implicita: è priva di ricostruzione consapevole e consiste nel ricordo di capacità e

procedimenti routinari che vengono eseguiti automaticamente (andare in bici) 5

memoria di lavoro: è composta da 4 componenti

- l’esecutivo centrale

- il loop fonologico

- il taccuino visuo-spaziale

- il buffer episodico

il loop fonologico e il taccuino visuo-spaziale sono come due magazzini a breve termine

specializzati nel processare e manipolare quantità limitate di info di carattere fonologico

verbale

PARADIGMI UTILIZZATI PER LO STUDIO DELLA MEMORIA NEI PRIMI ANNI DI VITA

È necessario elaborare alcuni paradigmi sperimentali per lo studio della memoria nei primi anni di

vita perché il bambino è in grado di compiere una gamma limitata di azioni e non può ancora

parlare.

Paradigma del

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
22 pagine
1 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher blu931 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Farina Eleonora.