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MINORANZE
Cap.4 Differenze
Minoranza:
- porta al cambiamento
- promuove un processo di convalida
- attenzione a riflettere sul problema, varie prospettive
- attiva l'influenza informativa
- agisce a livello personale
- maggior influenza indiretta
Maggioranza:
- porta al conformismo
Le minoranze attive sono piccoli gruppi che tentano di proporre un cambiamento:
- promuove il confronto
- attenzione sulle differenze portando avanti le proprie idee discordanti, venendo spesso isolati o perseguitati, finché non riescono ad essere ascoltati, venendo così posti come capitani dell'innovazione.
L'influenza minoritaria agisce a livello personale, in pubblico prevale l'influenza normativa suggerita dalla fonte. Gli studi di Moscovici e l'ipotesi della conversione:
- attiva l'influenza normativa
Secondo MOSCOVICI, le minoranze
possono diventare fonte di un particolare tipo di influenza pubblica, solo quando assumono una posizione stabile, mantenendo una posizione coerente e salda nel tempo. Insomma, ciò che conta è lo stile. Il potere delle minoranze non è tanto diretto quanto indiretto: questo fenomeno è detto conversione. Le teorie di Moscovici e Nemeth (anni 80) adottare il comportamento delle minoranze adattandolo a diversi contesti o contenuti. Sono complementari: Un'opinione portata dalla maggioranza porta ad un effetto di conformismo pubblico; una minoranza sostenuta fermamente da una minoranza porta invece a un'adesione più subdola, più intima. La ragione dell'intimità dell'effetto modellante è chiaro: si ammira il coraggio della minoranza, manon si vuole essere esclusi dalla maggioranza, quindi si supporta fondamentalmente la Coerenza tacitamente, non in pubblico. N. prevede processi di Queste differenze avvengono perché si attivano processi diversi: la maggioranza attiva un pensiero divergente processo convergente (porta a pensare al proprio punto di vista), mentre la minoranza ne attiva un processo divergente (sprona a riflettere sull'argomento da ogni punto di vista). La minoranza porta ad agire in modo personale e originale. Moscovici e l'esperimento dello schermo blu/verde: una minoranza, per persuadere, deve dar prova di coerenza. A livello manifesto, la fonte maggioritaria influenza il 40%, la minoritaria il 10% mentre a livello latente la fonte minoritaria provoca uno spostamento significativo nella soglia di discriminazione tra blu e verde, verso il verde. Effetto conversione: condizione in cui l'influenza della minoranza produce un cambiamento importante interiore rispetto agli atteggiamenti dellamaggioranza.
Psicologia Sociale
Teoria della conversione (’80, Moscovici): →Influenza maggioritaria, processo di confronto adesione pubblica senza accettazione privata →Influenza minoritaria, processo di convalida si determina una conversione privata, destinata a persistere anche in assenza della fonte.
Fattori che influenzano l’efficacia dell’effetto di una minoranza:
Fattori che influenzano
- Contesto normativo: se l’idea della minoranza incarna lo spirito comune dell'influenza della minoranza tempo, è più efficace di una che va in direzione contraria.
- Presenza di un leader: se la minoranza è guidata da un leader, il suo effetto è maggiore.
- La coerenza
- Interesse personale: è la minoranza che lotta per i diritti che non gli interessano che esercita é +efficace.
Pillola che allora era vietata). Distinzione di Kelman (’58): la minoranza porta all’interiorizzazione, la maggioranza porta all’acquiescenza.
Il modello di Nemeth (’86):
- Leggi Una maggioranza elicita processi di pensiero convergente. Si tende ad (=suscita) (=concorde) adottare l’opinione maggioritaria, indipendentemente dalla sua correttezza. Una fonte minoritaria elicita i processi di pensiero divergente: la minoranza, diversamente dalla maggioranza, non solo stimola la creatività, ma contribuisce a migliorare le prestazioni.
Le teorie di Nemeth e Moscovici sono complementari, il primo prevede l’elicitazione di processi di pensiero divergente, il secondo prevede (=la stimolazione) un processo di conversione che porta ad un’accettazione privata.
La minoranza incide sui processi decisionali:
Psicologia Sociale- Studio sul pensiero di gruppo (’82 Janis): la presenza di un’opinione minoritaria coerente impedisce un accorto frettoloso.
migliora la qualità delle decisioni- Studio sul funzionamento delle giurie (’89 Nemeth): la presenza di dissidenti nellagiuria migliora il giudizio della stessa, perché riflettono ed evitano errori giudiziari.
OBBEDIENZA L'obbedienza all'autorità è simile al conformismo (in entrambi i casi ci si piega alla ALL'AUTORITÁ volontà e alle pressioni della fonte), ma ci sono 4 differenze:
Cap.4
- Nel conformismo la pressione è spesso implicita; l'obbedienza prevede comandi espliciti
- Obbedienza all'autorità simile al conformismo, ma presuppone un dislivello gerarchico ha:
- Il conformismo porta a fare un'azione già fatta dalla maggioranza; l'obbedienza spesso porta a fare un'azione che il "capo" invece non fa
- La "vittima" in caso di
obbedienza si rende conto dell'accaduto; con il- il capo può non obbedire conformismo, spesso no.
Fattori che determinano l'obbedienza all'autorità:
- Desiderio di evitare sanzioni
- Desiderio di ottenere ricompense
- Convinzione che la fonte abbia il diritto morale di prescrivere il comportamento
L'obbedienza permette un buon funzionamento del sistema sociale: senza obbedienza, ad esempio, l'educazione sarebbe impossibile. L'obbedienza è cruciale se usata in modo positivo, ma può essere anche usata in modo distruttivo. Milgram, nel '61, dimostrerà che l'obbedienza distruttiva (es. genocidi) non sono per forza il risultato di perversione e sadismo individuale, ma possono essere indotti dalla struttura di un certo contesto sociale.
MILGRAM ('63): Ricerca sull'obbedienza distruttiva, paradigma della scossa
da 450V. Ogni volta che l'insegnante faceva un errore, il livello di tensione aumentava di 15V. L'esperimento prevedeva che l'insegnante continuasse a dare le scosse anche quando l'allievo manifestava dolore e chiedeva di interrompere l'esperimento. In realtà, l'allievo era un attore e non riceveva alcuna scossa, ma l'insegnante non lo sapeva. L'obiettivo dell'esperimento era studiare fino a che punto l'insegnante sarebbe arrivato nel somministrare punizioni dolorose, seguendo le istruzioni dello scienziato. L'esperimento ha dimostrato che molti partecipanti sono disposti a infliggere dolore agli altri pur di obbedire all'autorità.da 45V; a ogni rispo