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IL METODO SPERIMENTALE:

Wundt dice che vi è l’esperimento e l’osservazione. L’osservazione è stata usata da Darwin. Per Wundt l’esperimento consiste in

un’osservazione nella quale i fenomeni da osservare sorgono e si svolgano per opera volontaria dell’osservatore (manipolazione).

Con l’osservazione invece i fenomeni si manifestano nell’esperienza. Galileo ha usato il metodo sperimentale, ricostruendo un

modello. Dove è possibile, è meglio usare il metodo sperimentale. Il metodo può essere anche clinico, come stato da Freud tramite

la psicoanalisi, analisi approfondita, qualitativa di una anno di un singolo soggetto. Il laboratorio di Freud è psicoanalitico. Lewin

dirà che il metodo sperimentale è più democratico, perché è replicabile e, secondo Popper, falsificabile. Un analisi osservazionale o

psicoanalitica non lo è e Popper direbbe che non è falsificabile né in un senso né nell’altro. Non è una falsificazione vedere che la

persona a distanza di anni sta bene. Potrebbe essere guarita anche senza.

GLI ATTEGGIAMENTI (parte 1):

Il concetto di atteggiamento nacque negli Stati Uniti: essi sono infatti una grande potenza e un paese di grandissimi flussi migratori.

La psicologia sociale non può permettersi di riflettere, ma deve avere concetti pratici. Per gli immigrati è fondamentale adattarsi alla

società in cui entrano. Anche gli stessi americani si devono adattare, sia per i flussi che entrano, sia perché anche loro migrano.

Quindi l’adattamento è il vero problema che si pone la società americana. L’atteggiamento è un concetto americano.

disposizione interna mentale

L’atteggiamento è una che lascia prevedere un’azione. La disposizione interna psichica ha due

componenti: affettiva e cognitiva. L’affettività è la più evidente. Ce ne è anche una terza: la predisposizione all’azione, l’actus.

Darwin inizia a parlare di disposizioni quando scrisse il libro sulle emozioni degli animali e degli uomini (“l’espressione delle

emozioni nell’ uomo e negli animali”), ora verrebbe classificato come un libro di etiologia). Darwin sostiene che tutte le emozioni

non sono solo umane. Dimostra per esempio che per il cane l’uomo è come una divinità, osservandone la disposizione nello

spazio del corpo dell’ animale (attitudine).

Queste disposizioni del cane indicano sempre una disposizione verso un oggetto esterno. Vedendone la disposizione possiamo

capire che ha visto una minaccia ed è in stato di allarme: possiamo prevedere un attacco. Queste caratteristiche derivano

dall’intenzione del cane di attaccare il nemico. L’intenzione è l’elemento psicologica che precede immediatamente l’agire.

Supponiamo che il cane si accorga che in realtà non è una minaccia, ma è il suo padrone. Il cane lo riconosce anche dall’olfatto. Il

cane cambia all’ improvviso la disposizione del proprio corpo.

Questo è un frutto selettivo dell’evoluzione. I cani hanno una competenza: riconoscere e decifrare le attitudini nello specifico. È

anche una evoluzione ontogenetica perché gli animali imparano giocando da piccoli. Il cane è anche capace di decifrare il

comportamento degli altri animali. Se si incontrano e c’è una lotta, hanno i codici per comunicare che si arrendono, ma non si

uccidono. Sono anche capaci di ingannare. Quindi è il risultato di un lungo processo di evoluzione. L’acquisizione di queste

competenze sociali, serve per sopravvivere, per adattarsi all’ambiente. 5

George H. Mead:

L’ingresso dell’atteggiamento alla psicologia è sociale è dovuto a usa molto il concetto di atteggiamento preso da

Darwin. Lo usa soprattutto per studiare lo sviluppo infantile, di come i bambini imparano ad interagire con i gesti, i segni, etc. I gesti

interazionismo simbolico,

sono simboli. Successivamente vi sarà la nascita dell’ delle attitudini intese ancora come quelle di

Mead.

Thomas Znanicki

e tra il 1918 e il 1920, negli Stati Uniti, fecero una ricerca sul contadino polacco emigrato in America. Questa

ricerca è stata fatta analizzando le lettere che i contadini polacchi si scambiavano con i parenti polacchi rimanenti in Polonia. Quelli

che volevano emigrare scrivevano ai parenti già emigrati, chiedendo loro come fosse l’America. Da questa ricerca si capisce quali

erano le aspettative dell’America e poi come era realmente. Thomas e Znanicki pongono in evidenza che c’è un valore centrale per

i polacchi: la religione cattolica, è infatti un valore che si identifica con l’identità nazionale. È ciò che li distingue dai loro nemici

(luterani o ortodossi). Gli atteggiamenti sono individuali, ma si correggono con i valori che sono sociali, di gruppo. Bisogna quindi

Gordon Allport

costruire chiese polacche ( secondo loro) per farli adattare e integrare nella società). è il primo a dare una

definizione di atteggiamento inteso come individuale: “l’atteggiamento è uno stato di prontezza mentale e neurologica, organizzato

nel corso dell’esperienza, che esercita un’influenza direttrice o dinamica sulle risposte di un individuo a tutti gli oggetti e situazioni a

cui è in relazione.” Una forza direttrice e dinamica è l’intenzione a cui a monte vi è la motivazione. Allport spiega l’atteggiamento

con il MODELLO TRIPARTITO :

• variabile osservabile,

a monte vi è una ovvero un oggetto stimolo (per esempio una macchina FIAT).

• Di fronte questo oggetto, si crea un atteggiamento, ovvero una disposizione interna che diventa anche uno stato di

variabile inferita.

prontezza mentale a dare delle risposte. Questa si chiama

• variabile osservabile.

Le risposte che si danno sono una Possono essere di tre tipi le risposte: cognitive (credenze),

affettive ( emozioni, stati d’animo), risposte comportamentali (azioni manifeste, interazioni).

Queste tre componenti possono anche andare in direzioni differenti.

Eagly Chiken

Un’altra definizione di atteggiamento è stata data da e ed è una “tendenza a valutare un’entità con un certo grado di

favore o di sfavore ordinariamente espressa con risposte cognitive, affettive, comportamentali.” È un grado di sfavore e di favore

perché porta a delle risposte.

Dal punto di vista del metodo, l’atteggiamento si definisce come un costrutto ipotetico o come una variabile interveniente.

Interveniente perché interviene tra le entità esterne e le risposte ed è ipotetico perché io lo inferisco, ma io non vedo

l’atteggiamento. Si pone quindi il problema della costanza e coerenza (consistency) tra gli affetti, le cognizioni e i comportamenti.

pregiudizi.

A volte manca questa consistenza. Quando i comportamenti diventano rigidi, stabili, si parla di I pregiudizi sono

atteggiamenti e portano ad agire con un certo comportamento, a volte aggressivo. Sono atteggiamenti sclerotizzanti. Connessi ai

stereotipi,

pregiudizi, vi sono gli la parte cognitiva del pregiudizio. la parola stereotipo nasce nelle stamperie, per cui lo stereotipo

era la base già pronta dei giornali. Però bisogna cambiare i pregiudizi, ed è difficilissimo. Se il cambiamento di atteggiamento può

cambiare i comportamenti, il cambiamento di comportamenti può cambiare gli atteggiamenti. Se impongo cambiamenti nelle

istituzioni totali (una tipica istituzione totale è per esempio la scuola, e prima vi erano i manicomi. L’istituzione totale per eccellenza

sono l’esercito, il carcere, gli ospedali.), io cambio il comportamento i modo forzato e molto probabilmente cambio il suo

atteggiamento. Questo è quello che succede col “lavaggio del cervello”, in cui impongo alle persone di comportarsi in un certo

modo. Noi ci occuperemo di cambiare il comportamento cambiando gli atteggiamenti, che è il contrario del lavaggio del cervello e

delle istituzioni totalitarie. È importante studiare l’atteggiamento verso il nostro corpo perché guida i comportamenti relativi alla

salute, a partire dai comportamenti o abitudini alimentari.

Il problema da affrontale è come si formano gli atteggiamenti:

mera esposizione.

1. Il primo modo è la Basti pensare a noi: prima d venire qui avevamo un atteggiamento verso la

psicologia e la Bicocca. Questo atteggiamento sta cambiando e si sta formando per effetto della mera esposizione, ovvero

per esperienza diretta. È il cambiamento più efficace.

condizionamento.

2. Cambiamento per Gli esami già fatti e i risultati rappresentano rinforzi positivi, punizioni se sono andati

male. Bandura propone il paradigma dell’imitazione, con il concetto di modellamento. Il processo di modellamento è di tipo

imitativa: i processi si formano perché i bambini modellano il loro modo di comportarsi assumendo modelli di figure adulte

quali per esempio le figure parentali ( è più della mera esposizione). Bandura fece esperimenti sui bambini usando film

violenti ( ora non sarebbe più possibile per motivi etici). I bambini modellavano il proprio comportamento, imitando

soprattutto quello di coloro che non ricevevano punizioni. Tutto l’ambito dei mass media svolge un ruolo fondamentale

nella creazione degli atteggiamenti. La televisione è più potente della radio e dei giornali, perché l’immagine è più potente

della parola del discorso.

Gli atteggiamenti come si misurano? Siamo nell’ambito della psicologia americana dove vi è il funzionalismo pragmatico. La

domanda che si pone è il “a cosa serve” e non il “cos’è”. Capire una cosa vuol dire misurarla. Nascono in questo periodo i test per

l’intelligenza. L’intelligenza si definisce attraverso misurazioni. Allora anche gli atteggiamenti vanno misurati. Per misurarli si usano

le scale (scale perché hanno diversi livelli che rilevano diversi gradi di sfavore e di favore): 6

• Likert : (circa anni ’30) e tuttora utilizzate. Gli item devono essere almeno 20. Si vuole misurare, per esempio

l’atteggiamento verso la Chiesa. Per ogni item ci sono 5 livelli (da 1 a 5). Chi è molto contrario metterà 1, chi è molto

concorde deve mettere 5. Queste frasi sono già il risultato di un processo di ricerca, poiché ricavate da articoli, interviste,

lettere di giornali, etc. Sono frasi che sono state dette e quindi conosciute. Per questo motivo se è americana, non basta

tradurla. Possono anche essere a 7 o a 9 livelli. Si preferiscono dispari perché c’è la via di mezzo che indica l’incertezza

e il dubbio. Con quelle pari non colgo l’incertezza. Si ragiona sempre in termini di pro

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A.A. 2013-2014
24 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/05 Psicologia sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher IreneLam di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Colucci Paolo.