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Riassunto esame Psicologia della Disabilità, prof. Albanese, libro consigliato Competenza Emotiva tra Psicologia ed Educazione, Angeli Pag. 1
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2. ORIGINI DELLA COMPRENSIONE DELLE EMOZIONI

 ci sono 2 modelli di comprensione:

1) affettiva

2) intellettuale

 AFFETTIVA: la qualità delle relazioni di attaccamento e il rapporto con la madre

sono considerate caratteristiche sulla comprensione delle emozioni del bambino.

L'ipotesi è che il benessere affettivo del bambino e del suo ambiente è elevato,

più la comprensione che il bambino ha delle emozioni è evoluta.

 I bambini che hanno un attaccamento rassicurante hanno un livello di comprensione

delle emozioni maggiore dei bambini che hanno una relazione d'attaccamento

ambivalente o di insicurezza.

 Tra i bambini che hanno subito abusi la capacità di riconoscere le emozioni base è

seriamente compromessa.

 I bambini che hanno subito maltrattamenti fisici hanno invece più difficoltà a

regolare le emozioni.

 Invece le madri che hanno maltrattato fisicamente il loro bambino hanno più

difficoltà a riconoscere le emozioni del figlio e a comprendere come aiutarlo a

regolare le sue emozioni.

 INTELLETTIVA: la qualità delle esperienze intellettuali e dell'ambiente familiare

del bambino è considerata come una caratteristica con incidenza primaria sulla

comprensione delle emozioni del bambino.

 Esiste infatti una correlazione positiva chiara tra la comprensione che i bambini

hanno delle emozioni e il loro livello di linguaggio.

 Altri studi mostrano che i bambini sordi hanno un ritardo nella comprensione degli

stati emotivi. Mentre gli adulti handicappati mentali la comprensione di emozioni

miste.

RIASSUNTO CAPITOLO 1

 Trattare problematiche cruciali inerenti la comprensione delle emozioni e

precisamente le sue origini intellettuali o affettive come sono analizzate nei

laboratori dai ricercatori.

 Nella ricerca invece si è voluto trattare gli effetti specifici e l'interazione

possibile tra maltrattamenti e difficoltà d'integrazione scolastica sulla

comprensione da parte di pre-adolescenti di numerose componenti semplici e

complesse della comprensione delle emozioni.

 I risultati evidenziano che essere stati maltrattati non ha incidenza sulla

comprensione delle emozioni.

 I risultati rivelano anche che il solo fatto di avere delle difficoltà scolastiche

ha un effetto negativo sulla comprensione delle emozioni. I pre-adolescenti senza

difficoltà scolastiche hanno un livello di comprensione delle emozioni superiore a

quelli con difficoltà.

 Non vi è invece interazione con i maltrattamenti e l'andamento scolastico.

 I gruppi senza difficoltà hanno una tendenza ad avere un livello di comprensione

delle emozioni superiore a quello degli alunni che sono in difficoltà scolastiche.

 Le caratteristiche intellettuali sono un migliore indizio della comprensione delle

emozioni rispetto alle caratteristiche affettive.

 1) Numerosi lavori indicano che le caratteristiche affettive dell'individuo e

della sua famiglia hanno un effetto diretto sulla comprensione che costui può

avere delle emozioni, e ciò è evidente soprattutto nei bambini.

 2) I soggetti più sono giovani, più hanno influenza diretta sulla comprensione

delle emozioni.

 3) il legame tra una caratteristica affettiva come la relazione di attaccamento e

la comprensione delle emozioni, sono dovute al fatto che questa relazione e questa

comprensione sono influenzate da una caratteristica intellettuale come la qualità

dei discorsi familiari sulle emozioni.

 4) i maltrattamenti a seconda che siano fisici o psicologici, non hanno lo stesso

impatto della trascuratezza sulla comprensione delle emozioni.

 Parecchie ricerche indicano che la trascuratezza è il tipo di maltrattamento che

ha la maggior incidenza drammatica sullo sviluppo psicologico del bambino.

3. ADOLESCENZA ED EMOZIONI POSITIVE: UNO STUDIO CON DIARIO

 I risultati ottenuti ci consentono di riflettere sul tema del benessere in

adolescenza.

 Le emozioni positive sono una componente importante per gli adolescenti.

 La maggior parte dei ragazzi ha compilato velocemente e con facilità e nei tempi

previsti il diario consegnato.

 Sono piuttosto soddisfatti della loro vita.

 In relazione alle attuali condizioni socio-culturali, si presenta meno irto di

ostacoli rispetto al passato.

 Le etichette rivelano una sofisticata conoscenza dell'area emozionale legata alla

soddisfazione nella vita.

 L'idea che l'adolescenza sia un periodo di ribellione e di rottura è mitigato dal

fatto che è visto come una fase del ciclo della vita, meno irto di ostacoli

rispetto alle generazioni passate.

 Il lessico legato alle emozioni piacevoli risulta ricco e variegato, con una

sofisticata conoscenza dell'area emozionale legata alla soddisfazione della vita.

 Le emozioni positive sono provate soprattutto nei luoghi pubblici e all'aperto, ma

anche a casa e a scuola.

 I momenti di piacere positivi sono vissuti anche in piacevole solitudine e in

relazione con essi, gli adolescenti riferiscono stati emotivi interessanti per il

benessere psicologico quali rilassamento, pace, tranquillità e appagamento

personale.

 L'attivazione in senso relazionale è prodotta dall'esperienza emotiva piacevole e

confermata da azioni come il ridere e il contatto con l'altro.

 Le adolescenti riportano un grado di soddisfazione della vita inferiore a quello

dei maschi, si rappresentano meno felici.

 Ma da adulti non emergono significative differenze riguardanti il genere.

 Molto significative sono anche la tipologia delle emozioni piacevoli e soprattutto

la loro intensità.

 L'intensità delle emozioni a valenza positiva, sono, piuttosto, legate alla

cultura di appartenenza.

 Variano gli ambiti e i contesti in cui si provano tali emozioni.

 Al di là del genere, sia i ragazzi che le ragazze sono impegnate in un piano

fisico e mentale e relazionale nella costruzione e nel consolidamento

dell'identità personale.

 Un'esperienza positiva, potenzia nell'adolescente, le risorse psicologiche per

esplorare in maniera cognitiva ed emotiva diversi scenari di crescita. Meriti di

essere particolarmente approfonditi sul piano della ricerca empirica.

 Ci possiamo quindi interrogare sulla possibilità di un approccio educativo di tipo

metacognitiva che favorisca la consapevolezza e la ricerca di emozioni a valenza

positiva, a integrazione dell'attività formativa finalizzata a far acquisire

consapevolezza e capacità di regolazione delle emozioni negative.

6) UNA RIFLESSIONE SUI LEGAMI TRA EMOZIONI E PENSIERO CRITICO

 si è tentato di precisare il legame che esiste tra le emozioni e l'espressione del

pensiero critico.

 Il tutto guidato da un questionario.

 Lo sviluppo del pensiero critico è in grado di sviluppare l'espressione o la

comprensione delle emozioni?

 Per quanto riguarda gli interventi abbiamo visto che alcuni autori puntano su

azioni che suscitano l'espressione delle emozioni, mentre altri favoriscono su

azioni dirette alla comprensione delle emozioni, per apprendere come meglio

gestire queste emozioni.

 La porta di entrata è dunque più incentrata sulle emozioni e anche una più

cognitiva.

 A volte è necessario far emergere le proprie emozioni al fine di conoscerle e di

consentire agli alunni certe prese di coscienza.

 In altre occasioni invece può essere utile comprendere le emozioni in causa e

portare uno sguardo piuttosto cognitivo su ciò che succede.

 E' utile pensare anche che sia importante esplorare entrambe le vie, e in questo

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
5 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lioleo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia della disabilità e dell'integrazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Albanese Ottavia.