Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 10
Psicologia I - generale e dello sviluppo Pag. 1 Psicologia I - generale e dello sviluppo Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 10.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia I - generale e dello sviluppo Pag. 6
1 su 10
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

STRUTTURALISMO

Nascita della psicologia coma scienza, psicologia sperimentale che nasce nel 1979.

Il comportamentismo nasce come reazione critica al metodo introspettivo.

Metodo introspettivo: guardarsi all’interno come studiare una mano nel campo medico.

I comportamentisti chiamano questo metodo “mentalismo”, critiche:

• Lo scienziato si identifica con chi viene studiato;

• Non ha l’oggetto davanti, quello che studiano è soggettivo.

La mente non la posso vedere, quindi non è verificabile. I comportamentisti non studiano la psiche,

ma il comportamento perché si può vedere. Il comportamento deve essere descritto e spiegato

senza fare riferimento ad eventi mentali.

Certi comportamentisti affermano addirittura che la mente non esiste.

2

Scopo della psicologia: prevedere, controllare, descrivere, spiegare il comportamento.

Oggetto della psicologia: comportamento osservabile.

Ai comportamentisti interessava l’apprendimento ( = modificazione di un comportamento a seguito

di un’esperienza).

Quindi la psicologia è la scienza del comportamento e non la scienza della mente

[Il comportamento è totalmente diverso dalla psicanalisi]

Modello stimolo-risposta del comportamentismo

Stimolo: condizione o evento ambientale che ha un impatto sull’organismo.

Risposta: reazione dell’organismo all’ambiente , a quella condizione ambientale.

Ogni organismo è soggetto alle influenze dell’ambiente esterno.

Osservare, prevedere, controllare, descrivere, spiegare il comportamento;

Manipolare le condizioni ambientali

Per il comportamentismo APPRENDIMENTO ≠ COMPORTAMENTO

Due tipi di condizionamento:

• Classico: dopo che qualcuno è stato condizionato con il condizionamento classico qualsiasi

cosa simile da una risposta;

• Operante: (Skinner) è sempre all’interno della prospettiva comportamentista; da più importanza

alle azioni degli individui perché non si impara passivamente ma dalle conseguenze delle

proprie azioni;

Rinforzo: conseguenza di ogni azione (può essere un rinforzo positivo o un rinforzo negativo),

per Skinner è il rinforzo che produce apprendimento.

Per Skinner ci sono tre tipi di feedback:

Neutrali - nessuna conseguenza;

o Rinforzi - aumentano la probabilità che un comportamento venga ripetuto;

o Punitori - diminuiscono la probabilità che un certo comportamento venga ripetuto.

o

STIMOLI AVVERSIVI: sono stimoli incondizionati dolorosi o spiacevoli (scossa elettrica, rumori

molto forti), sono difficili da cancellare;

E’ difficile eliminare completamente gli effetti del condizionamento.

RINFORZO INTERMITTENTE: se il topo preme la leva, a volte gli do il cibo e a volte no, impara

più velocemente ed è più difficile cancellare ciò che è stato appreso. 3° Lezione 04/04/2013

Freud (1856 – 1939) e la psicoanalisi

Nella Vienna del fine secolo incontri tra studiosi di diversi discipline che si confrontavano (artisti,

ingegneri, fisici, letterati, filosofi, medici, biologi), c’erano moltissime occasioni di incontrarsi e di

ragionare su quelle che erano le scoperte che provengono da diverse discipline.

Freud per la sua formazione era un neurologo. In alcune occasioni si è confrontato con Einstein,

con pittori.

La vita

Sigmund Freud nasce nel 1856 a Freiberg in Moravia da una famiglia di origine ebraica che pochi

anni più tardi si trasferisce nella capitale dell’impero austriaco Vienna. Dimostra fin da molto

giovane una grande capacità intellettuale e un particolare interesse ai vari aspetti della natura

umana. Decide così di iscriversi alla facoltà di medicina e si specializza in neurologia. Per tre anni

lavora all’ospedale generale di Vienna nella cura dei pazienti affetti da turbe neurologiche. Durante

3

questo periodo fa due incontri fondamentali: quello con Marta Bernays, la sua futura sposa e

quello con Joseph Breuer, un neurofisiologo che occuperà un posto importante nella sua vita e

nelle sue ricerche. Nel 1885 comincia una rapida carriera accademica e un anno dopo apre uno

studio a Vienna dove cura i pazienti utilizzando le tecniche dell’elettroterapia e dell’ipnosi. La sua

notorietà come psichiatra comincia però con l’avanzamento degli studi sull’isteria. Celebre il caso

di Anna O., una donna colpita da questa malattia. La guarigione diviene celebre grazie alla

pubblicazione degli studi dell’isteria nel 1895 che segnano l’inizio della scoperta della psicoanalisi.

Le teorie di Freud, che legano la malattia psichica alla sfera sessuale inconscia, producono

scandalo nell’ambiente scientifico viennese che oppone decise resistenze all’accettazione di

queste teorie. Nel 1900 pubblica una delle sue opere più celebri: l’interpretazione dei sogni. Freud

esce così dall’isolamento e comincia un’intensa attività di conferenziere, rendendo note le sue

scoperte a un pubblico sempre più vasto. Nel 1933 a Berlino il regime nazista brucia, tra gli altri,

anche i libri di Freud. La psicoanalisi viene denunciata come scienza ebrea. Dopo l’annessione

dell’Austria al Reich, nel 1938, la famiglia Freud lascia per sempre l’amata Vienna e si trasferisce a

Londra, dove Sigmund muore nel 1939.

A Parigi (1885 – 1886)

• Studia pazienti affetti da isteria, malattia già descrittagli da J. Breuer, soprattutto attraverso il

famoso caso di “Anna O”: ipotizza che i sintomi non siano finzioni e neanche “demoni”

• Sperimenta l’utilizzo del metodo dell’ipnosi

Anna “O”

Il caso clinico a cui comunemente si fa risalire l’origine della psicoanalisi è il caso di “Anna O”, una

ventenne colta e intelligente affetta da gravi disturbi isterici quali paralisi motoria, turbe della vista,

tosse nervosa, stati di confusione, afasia, anoressia e idrofobia. Anna “O” era in cura da Breuer,

ogni sera il medico si recava dalla ragazza e dopo averla ipnotizzata la faceva parlare, sotto ipnosi

Anna parlava di episodi di un periodo della sua vita, per lei molto doloroso in cui aveva dovuto

assistere il padre gravemente malato. Breuer notò che quando Anna, nella rievocazione di un

episodio doloroso connesso ad un sintomo, riusciva a rivivere intensamente le emozioni legate

all’episodio, al termine della rievocazione il disturbo scompariva. Il medico racconta che, a

proposito del sintomo di idrofobia, una volta, durante l’ipnosi, Anna raccontò di aver visto il

cagnolino della sua dama di compagnia bere da un bicchiere. Al momento non aveva detto nulla,

reprimendo il disgusto per essere gentile; dopo aver sfogato, sotto ipnosi, la rabbia che al tempo

aveva represso, chiese di bere e si svegliò dall’ipnosi con il bicchiere alle labbra. Il disturbo con ciò

era scomparso per sempre. Questa terapia, definita catartica, funzionò anche con gli altri sintomi.

Freud in seguito affermerà che l’isterico soffre di ricordi, ovvero degli affetti dolorosi di un evento

passato apparentemente dimenticato ma in realtà ancora vivo nelle profondità inconsce della

mente.

A Vienna con Breuer

• Uso della tecnica ipnotica per far emergere dalla memoria situazioni traumatiche, causa

lontana dei sintomi isterici

• Riaffiora il ricordo dell’evento traumatico

• Riaffiora l’affetto (non ancora termine “pulsione”) che l’ha accompagnato

• Libero sfogo ai sintomi

• Questi spariscono per sempre

Abbandona Breuer

• Abbandona l’ipnosi, sostituita dal metodo delle libere associazioni

• Afferma che la lontana causa dei disturbi isterici è dovuta a traumi sessuali, verificatasi

nell’infanzia del paziente (spesso tentativi di seduzione sessuale da parte di un adulto)

• Poi nega che ci sia sempre un fatto sessuale realmente accaduto. Trauma è ciò che viene

ricordato o riconosciuto come tale 4

Autoanalisi e “interpretazione dei sogni” (pubblicato nel 1899)

• Con l’autoanalisi scopre che è centrale la scoperta di Complesso edipico: sentimenti di odio

verso genitore stesso sesso e amore verso genitore sesso opposto

Complesso di Edipo

Freud prende spunto da una tragedia di Sofocle. Sofocle racconta nell’Edipo da Re che Laio,

sovrano di Tebe, aveva ricevuto da Tieresia, l’indovino, l’informazione che uno dei suoi figli

l’avrebbe ucciso e allora il padre provvede ad uccidere tutti i figli che nascono, se non che nel caso

di Edipo il pastore invitato a uccidere il figlio, dopo un ‘incertezza se buttarlo o non buttarlo dalla

rupe, lo trattiene con sé. Divenuto adulto Edipo vaga e si incammina verso la sua originaria città,

che è la città di Tebe e per una questione di passaggio (passo prima io, passi prima tu) entra in

collisione con un carro che stava arrivando e l’effetto finale della lite è quello di uccidere Laio, che

stava su quel carro e che era suo padre. Dopo di che Edipo entra nella città di Tebe, risolve

l’enigma pre condizione per la quale quella città poteva essere liberata dalla peste, liberata dalla

peste la città viene acclamato da tutti i tebani e prende in sposa Giacasta, sua madre, senza

naturalmente sapere che fosse sua madre. Con Giacasta genera due figli. Alla fine, incuriosito

dalle sue origini, chiede a Tieresia “dimmi le mie provenienze” Teresia gli risponde “è meglio per te

non sapere” egli poi insiste e alla fine Teresia gli dice “si tu hai ucciso tuo padre e hai generato con

tua madre” e allora Edipo dalla disperazione si acceca, si allontana da Tebe smarrendosi nelle

foreste.

Freud riprende questo mito e lo individua come una tappa di qualsiasi sviluppo psichico. Su questo

mito si è fatta tantissima ironia, compreso Jung, che in un momento di volgarità ha detto “non ho

mai sentito che i figli vogliono andare a letto con la madre e uccidere il padre, ho sempre saputo

che preferiscono le belle ragazze alle madri e alle nonne”. Complesso edipico letto

metaforicamente è una cosa formidabile in cui si imparano due dimensioni fondamentali

dell’esistenza umana che sono rispettivamente l’identità e la relazione. Se io non ho identità non

so chi sono, se non ho acquisito la struttura della relazione non so rapportarmi agli altri. Queste

due dimensioni si acquisiscono lungo il percorso edipico che a parere di Freud si costituisce tra i 4

e i 6 anni.

C’è un momento in cui noi non riconosciamo mamma e papà solo come genitori, ma anche come

una coppia che ha una loro storia.

Interpretazione dei sogni

• il contenuto manifesto del sogno esprime il contenuto latente

• Questo si trasforma in manifesto attraverso

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
10 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher maddalenaonor di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia I e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Istituto Universitario Salesiano Venezia - IUSVE o del prof Giacopini Nicola.