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METAPSICOLOGIA
All’inizio freud aveva postulato questo suo neologismo nel seguente modo:
“E’ la psicologia che ricerca i processi e conduce al di là della sfera cosciente”
Tale termine fa la sua comparsa tra il 1896 e il 1901 ed è il 1° nome che Freud
assegna alla “psicanalisi”.
La metapsicologia (ricondurre alla vita psichica tutto ciò che è proiettato → ripristina e
riconduce) si distingue dalla Metafisica (trascendere la realtà tramite la proiezione →
proietta e aliena) .
Ma l’incontro nel 1915 con Jung sarà significativo nella svolta al termine, riformulato
cosi:
“E’ quella parte della dottrina psicanalitica che ha il compito di chiarire le osservazioni
empiriche a partire da principi generali”
Tale nuova definizione si concretizzerà nel nome di “psicanalisi” vista come :
Metodo di indagine dei processi psichici
Metodo terapeutico
Convergenza di + teorie psicologiche
INCONSCIO
La + grande scoperta e principio della psicanalisi è la distinzione dello psichico in ciò
che è cosciente e ciò che è inconscio
L’ipotesi dell’inconscio e “necessaria” e “legittima”.
Vi sono 4 tipi di prove per la sua esistenza :
• 3 argomentazioni empiriche
1) L’ipotesi dell’inconscio è “necessaria” perché i dati per la coscienza
sono “incomprensibili”. Al fine di spiegare la natura di determinati atti
psichici è bene presupporre altri atti NON COSCIENTI. (atti mancati,
sogni, formazioni sintomatiche, idee improvvise…)
2) L’ipotesi dell’inconscio è “leggitima” perché sul momento la coscienza
è in grado comprendere solo un contenuto assai limitato di ciò che
realmente esperisce. Poiché ciò che chiamiamo “sapere cosciente”
deve trovarsi per lunghissimo tempo in uno “stato di latenza”. Tali
“stati latenti” xò hanno una configurazione omogenea a quelli consci
3) Riguarda gli esperimenti sulla suggestione post-ipnotica
Una persona veniva posto in uno stato ipnotico e da questo veniva
risvegliata. Durante l’ipnosi le veniva impartito un ordine da compiere
in un dato momento, al risveglio quando si era ristabilito lo stato di
coscienza e non vi era + alcun ricordo dello stato di ipnosi.. al
soggetto veniva l’impulso di compiere quel determinato comando
senza spiegare però il perché. → l’unica spiegazione è che tale
comando è rimasto presente nella mente in forma di stato latente o
inconscio e poi è emerso.
1 argomentazione speculativa
- Relazione coscienza personale- coscienza dell’altro
Noi pensiamo che anche le altre persone abbiano una coscienza .
Essa è desumibile dalle azioni e dai comportamenti delle altre
persone. Questo processo prende il nome di “analogia” . La
psicanalisi adotta lo stesso principio, poiché il nostro grado di
certezza non può essere identico a quella della nostra coscienza
personale (poiché ognuno giudica a modo suo) tutti gli atti che io
osservo in me e che non so come collegare alla mai vita psichica
devono essere giudicati come se APPARTENESSERO a qualcun
altro.
La differenza quindi tra CONSCIO e INCONSCIO sta nella “natura” di questi sistemi e
non tanto di “grado”.
L’inconscio possiede atti e stati che sono:
LATENTI → provvisoriamente inconsci → ma che sono quasi omogenei agli atti consci
(gli “stati latenti”)
RIMOSSI → profondamente inconsci → si discostano notevolmente dalla coscienza
Quali sono le sue caratteristiche?
• Il nucleo dell’Inc. è costituito dai cosiddetti “MOTI DEL DESIDERIO”
• Non esiste la contraddizione, i moti del desiderio non si escludono a vicenda ma
arrivano ad un compromesso che si chiama “formazione intermedia”
• Non esiste né la negazione , né il dubbio , né la certezza (grandezze presenti
invece nel Prec. E nel Conscio)
• I moti sono + mobili (si spostano da un oggetto all’altro grazie allo
“spostamento”) e + concentrabili grazie alla condensazione.
- Spostamento e condensazione sono processi che seguono il “processo
primario”, ovvero nella scarica dell’energia psichica
- Il “processo secondario invece , dominante nel ”Preconscio” e nel
“Conscio” consiste nel LEGARE L’ENERGIA PSICHICA impedendole cosi
l’azzeramento della tensione.
• I processi dell’Inc. sono ATEMPORALI poiché:
Non sono ordinati cronologicamente
o Non sono modificati dallo scorrere del tempo (cose che fa il Preconscio)
o
• Persegue il “principio di piacere” non tenendo conto dellà realtà (il “principio di
realtà” è invece perseguito dal “Preconscio” e dal “Coscio”)
I 3 PUNTI DI VISTA METAPSICOLOGICI
Una lettura completa di uno stesso fenomeno psichico richiede la convergenza di 3
prospettive o “punti di vista”
DINAMICO – TOPICO – ECONOMICO
• DINAMICO
E’ il punto di vista che considera i fenomeni psichici come prodotti di forze
antagoniste e come prodotto della loro composizione. In questo senso:
L’inconscio è in conflitto con la coscienza
o E’ da tale conflitto che dipende lo stesso meccanismo della rimozione
o (tenere lontano o espellere qualcosa perché “incompatibile” dalla
coscienza (conscio e preconscio))
Cosa puo essere “incompatibile”? (moti pulsionali – rappresentazioni
o inconsce)
E’ qui che agiscono “processo primario” teso a “scaricare” e “processo
o secondario” teso a “legare e contenere”
• TOPICO
E’ il punto di vista che suddivide l’apparato psichico in sistemi psichici differenti.
E’ il punto di vista che si riferisce ad una concezione spaziale della psiche.
La cosiddetta 1° TOPICA viene elaborata nel 1915 e presenta la suddivisione
dell’apparato psichico in 3 sistemi:
• CONSCIO
• PRECONSCIO
• INCONSCIO
In tale topica l’atto psichico attraversa diverse fasi:
- L’atto psichico appartiene all’inconscio
- Censura → “rimozione” da parte del preconscio → “guardiano” (vedi tra
poco)
- L’atto psichico appartiene al preconscio cercando di passare alla
coscienza
- Censura → da parte del conscio , “sguardo della coscienza” (vedi tra
poco)
- L’atto psichico appartiene alla coscienza
Freud ha esposto bene la spazialità di tale topica per mezzo della METAFORA
DELLA CASA dove:
Inconscio = anticamera
Conscio = Salotto
Preconscio = “area di mezzo” tra l’anticamera il salotto, presieduta da un guardiano
Gli impulsi dell’anticamera sono sottratti allo sguardo della coscienza che infatti si
trova nella sua stanza, Se tali atti si sono spinti fino alla soglia e sono rimandati
indietro dal guardiano questo vuol dire che essi sono inammissibili per la coscienza, e
li chiameremo “rimossi” .Gli impulsi che il guardiano ha ammesso oltre la soglia
arrivano al preconscio ma non per questo appartengono gia al conscio. Per farlo
devono attirare su di sé lo sguardo della coscienza , al fine di poter entrare in quel
salotto. In questo senso la rimozione blocca i contenuti che vorrebbero passare
dall’inconscio al precoscio, la censura della coscienza invece blocca i contenuti che dal
precoscio vogliono passare al conscio.
Quella della casa è una “rappresentazione ausiliaria” che ci aiuta a comprendere la
struttura e il funzionamento dei fenomeni psichici.
Nel passare da un sistema all’altro l’atto psichico muta? Certamente.
Le rappresentazione inconscie infatti comprendono solo la rappresentazione della
“cosa” .
Le rappresentazioni conscie comprendono sia la “cosa” che la “parola” , è a partire dal
Preconscio che le rappresentazioni oggettuali vengono sovrascritte con delle
rappresentazioni verbali.
Il lavoro analitico consiste allora nella verbalizzazione delle rappresentazioni rimosse.
E’ grazie quindi alla verbalizzazione che le rappresentazioni inconscie diventano
precoscienti.
La 2° TOPICA è invece elaborata invece dopo il 1920 ( precisamente 1922) e consiste
nella modifica dell’apparato psichico. Alle 3 stanze vengono quindi corrisposte ben 3
“istanze”:
• Es Polo pulsionale dell’inconscio
o Racchiude:
o Materiale Rimosso
Serbatoio delle pulsioni
• Io Rappresenta gli interessi della totalità della persona ed è mediatore fra le
o richieste pulsionali e la realtà
Rappresenta il nucleo organizzato e coerente dei processi psichici
o Cerca di far valere il mondo esterno sul principio di piacere attraverso un
o opera di mediazione rendendo l’Es docile nei confronti del mondo e
esprimendolo in modi socialmente accettabili
Controlla le vie d’accesso alla motilità al fine di impedire l’appagamento
o della pulsione
E’ conseguenza di un “triplice servaggio” da parte di:
o Mondo esterno
Es
Super-Io
All’Io per lo piu corrisponde la coscienza , infatti rimozione e resistenza
o sono meccanismi che provengono dall’Io. La resistenza tutavia per la
maggior parte delle volte non è riconosciuta dal soggetto quindi questo
vuol dire che una parte dell’Io è inconscia (parte immersa dell ‘iceberg
della psiche). Essendo un istanza in parte intrinsecamente inconscia
inoltre c’è ragione di credere che essa provenga direttamente dall’Es,
questo per 2 aspetti:
Percezione → che opera un ruolo essenziale nell’organizzazione
dell’IO a partire dall’Es nel rapportarlo alla realtà esterna
Corpo e Superficie → L’Io è un entità corporea vera e propria e
rappresenta un luogo dove possono prodursi percezioni, interne ed
esterne. Anatomicamente parlando , l’Io è rappresentato dall’
“homunculus” (chiedi a simona :P)
• Super Io
Anche definito “ideale dell’io” è derivato dall’interiorizzazione dei divieti
o parentali ed è rappresentante degli ideali personali del soggetto
La sua genesi è correlata alla risoluzione del complesso edipico
o Il super io è un residuo delle prime scelte oggettuali dell’es
o E come l’Io una sua porzione è immersa, è inconscia