Anteprima
Vedrai una selezione di 4 pagine su 11
Psicologia generale - percezione sociale Pag. 1 Psicologia generale - percezione sociale Pag. 2
Anteprima di 4 pagg. su 11.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia generale - percezione sociale Pag. 6
Anteprima di 4 pagg. su 11.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Psicologia generale - percezione sociale Pag. 11
1 su 11
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

LA CULTURA E I CANALI DELLA COMUNICAZIONE NON VERBALE

Esistono alcune regole di esibizione proprie di ciascuna cultura, che

fanno si che alcune emozioni vengano percepite in modo diverso da

regione a regione.

Per esempio il modo in cui le persone impiegano lo spazio personale

varia da cultura a cultura: gli Stati Uniti sono una cultura a basso

contatto e hanno bisogno del loro spazio personale

mentre i sudafricani arrivano perfino a toccarsi con

gente a loro totalmente estranea.

Dal comportamento non verbale di una persona

si può comprendere molto: atteggiamenti,

emozioni e tratti di personalità.

Gli indizi non verbali sono solo l’inizio della

percezione sociale.

LE TEORIE IMPLICITE DI PERSONALITA’: COME SI RIEMPIONO GLI

SPAZI VUOTI

Quando le persone non sono certe della natura del mondo sociale

usano degli schemi ovvero delle scorciatorie mentali che ci

permettono di formare le nostre impressini sulle persone

velocemente.

Spesso le persone adottano uno schema detto teoria implicita di

personalità, la quale ci permette di collegare tra loro tratti di

personalità accomunabili.

L’ATTRIBUZIONE CAUSALE: LE RISPOSTE AI NOSTRI PERCHE’

Attraverso la comunicazione non verbale e le nostre impressioni,

creiamo una base dalla quale poi formulae ipotesi sulla

personalità di una persona. Il successivo passo è utilizzare

le nostre teoria implicite di personalità per riempire I vuoti.

Ma spesso anche la comunicazione non verbale non

è veritiera e alcuni gesti manifestati potrebbero

nasconderne altri.

Mettiamo in gioco allora la teoria dell’attribuzione,

per rispondere ai nostri perchè sui comportamenti altrui.

LA NATURA DEL PROCESSO DI ATTRIBUZIONE

Tutti gli uomini (come degli scienziati naïfe) cercano di

risalire alle cause dei comportamenti attraverso

un’attribuzione interna (dovuta a comportamenti,

atteggiamenti o carattere) o esterna.

Sebbene le due attribuzioni siano sempre possibili, si

tende a ritenere che le cause del comportamento di una

persona risiedano in essa, siano quindi interne e non

esterne. Ci si concetra maggiormente sulla persona

piuttosto che sulla situazione circostante.

Il primo passo nel processo di percezione sociale è

stabilire come le persone decidono di fare l’attribuzione.

Mentre si formula un’attribuzione si raccolgono dei dati

che sono il modo in cui il comportamento di una persona

covaria a seconda delle situazioni temporali e spaziali.

Questo viene defiito modello della covariazione.

Esistono 3 tipi fondamentali di informazioni (dati) che

riteniamo pertinenti durante un’attribuzione:

Informazione di consenso: si riferisce al modo in cui le

 persone reagiscono al medesimo stimolo.

Informazione di specificità: si riferisce al modo in cui la

 persona risponde a stimoli differenti.

Informazione di coerenza: si riferisce alla frequenza con cui

 avviene il comportamente tra una persona e lo stesso

stimolo.

L’attribuzione è possibile quando almeno 2 di queste 3

informazioni sono combinate tra loro.

Anche in questo processo sono presenti degli errori cognitivi

tra i quali l’idea che le persone agiscano in base al tipo di

persona che sono, e non rispetto alla situazine in cui si

trovano. Questo errore viene definito bias di corrispondenza.

IL BIAS DI CORRISPONDENZA: LE PERSONE COME PSICOLOGI DELLA

PERSONALITA’

Si è più propensi a ritenere che siano le caratteristiche personali e

non la situazione in cui si trovano, ad indurre gli uomini a

comportarsi in un certo modo. Questa propensione viene definita

bias di corrispondenza, e spesso, ma non sempre, risulta essere un

errore perchè viene sottovalutato l’effettivo ruolo delle circostanze

sociali.

IL RUOLO DELLA SALIENZA PERCETTIVA

Ciò che vediamo e sentiamo è l'individuo che ci si trova davanti, ed è

proprio questa salienza percettiva uno dei fattori che ci fa attribuire

a lui la causa dei comportamenti che osserviamo. In questo processo

entra anche l'influenza dell'euristica dell'ancoraggio e

accomodamento, che ci spinge a formulare i nostri giudizi a partire

da un punto di riferimento ben visibile e concreto.

I DUE STADI DEL PROCESSO DI ATTRIBUZIONE

Il processo di attribuzione di solito si struttura in due fasi: dapprima

le persone operano un'attribuzione interna, quindi poi cercano di

aggiustare l'attribuzione considerando la situazione in cui si trova

l'altro. Questo secondo stadio però richiede maggior sforzo e

attenzione, per cui spesso le persone lo saltano, mantenendo

l'attribuzione interna anche se è sbagliata.

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
11 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher dalpa di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Istituto Universitario Salesiano Venezia - IUSVE o del prof Gianoli Ernesto.