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Thurstone che considera l’intelligenza composta di 7 capacità primarie:

comprensione verbale e fluidità verbale, misurate attraverso prove di

vocabolario, capacità numerica, misurata attraverso la risoluzione di problemi

di ragionamento aritmetico, visualizzazione spaziale, memoria, ragionamento,

velocità percettiva.

Stemberg individua invece 3 diverse tipologie di intelligenza che non

riguardano le singole capacità di risolvere specifici compiti ma piuttosto la

globale capacità di adattamento del soggetto al suo ambiente, delle conoscenze

delle risorse in esso presenti e la capacità di usufruirne. Quindi distingue un’int.

Contestuale definita come la capacità di un individuo di adattarsi all’ambiente o

la capacità di modificare l’ambiente o cambiare ambiente se quest ultimo

diventa per lui insostenibile; int. Empirica definita come l’ attitudine a far fronte

a nuovi compiti e automatizzarne altri e infine l’ int. componenziale che si

manifesta attraverso la disposizione a pianificare, scegliere le strategie più

opportune e apprendere nuove informazioni. L’int. in quanto oggetto di studio,

ha motivato la necessità di stabilire criteri stabili e validi in grado di

quantificarla. Il primo tentativo risale al 1905 quando Binet e Simon , sotto

richiesta di una scuola parigina, ebbero affidato il compito di creare una scala di

valutazione in grado di individuare gli studenti lenti nell’apprendimento. Il

concetto chiave della scala Binet-Simon era quello di età mentale: cioè la

prestazione di un individuo ad un compito deve approssimativamente essere

uguale alle prestazioni allo stesso compito di soggetti della stessa età, e la

difficoltà del compito gradualmente diviene maggiore in modo direttamente

proporzionale all’ età. Il concetto di quoziente di intelligenza fu introdotto da

Stern e rappresenta semplicemente il rapporto tra età mentale ed età

cronologica * 100. Il grande successo dei test mentali ha comportato spesso

l’abuso o l’uso improprio di questi ultimi: alcuni degli items,soprattutto quelli

verbali sono ovviamente legati alla cultura in cui i test sono stati costruiti e non

sempre la semplice traduzione abbatte questa difficoltà, conducendo a gravi

errori di valutazione nella diagnosi e producendo ovviamente effetti dannosi

sulla persona.

Successivamente i test di intelligenza sono diventati sempre più “raffinati” e

validi dal punto di vista statistico servendosi di seri criteri di validità e

attendibilità . Un test che rispetta tali criteri è la WAIS, Wechsler Adult

Intelligence Scale, costruita nel 1929 ma tuttora ampiamente in uso. La scala ,

presente anche nella forma per i bambini, calcola il QI globale attraverso 11

sottoscale che consentono di individuare un QI verbale e un QI di

performance. Il QI verbale include prove quali: l’informazione, comprensione,

aritmetica,ripetizione di numeri,somiglianze,vocabolario. Il QI di performance

include prove quali:ordinamento di figure, completamento di figure,

composizione con cubi, assemblaggio di pezzi, simbolizzazione. Il QI ottenuto

alla WAIS inserisce il soggetto all’interno del suo gruppo di età: Un QI è

significatamene inferiore o superiore se si distacca di + o – 5 deviazioni

standard dalla media delle prestazioni dei soggetti della stessa età. La WAIS

permette inoltre di individuare se esistono punteggi significativamente

differenti tra le scala verbale e quella di performance e tra i punteggi dei diversi

subtest.

Un quesito interessante al quale la ricerca ha tentato rispondere è il carattere

ereditario dell’intelligenza. Un modo per valutare quale sia il peso dei geni è la

misurazione del quoziente intellettivo nelle coppie di gemelli monozigoti

separati dalla nascita e cresciuti in contesti ambientali differenti. Il codice

genetico dei gemelli monozigoti è identico per cui se il QI coincide nonostante

la separazione vuol dire che l’intelligenza è una caratteristica trasmessa

geneticamente. Se invece su di essa influiscono fattori ambientali sociali e

culturali il QI dei gemelli sarà significativamente differente. E’ molto

complesso condurre esperimenti di questo tipo poiché il numero di gemelli

separati alla nascita è comunque limitato ma soprattutto perché spesso vengono

affidati a parenti e famiglie che hanno caratteristiche socioculturali molto simili.

Gli studi condotti hanno dimostrato comunque che , l’int. è trasmessa

geneticamente con una percentuale compresa tra il 20-50% ma modificata dalle

caratteristiche ambientali in cui l’individuo è inserito. Per quanto riguarda

l’ambiente ci si riferisce ad esso come l’insieme e la quantità di stimoli ,

l’educazione ricevuta, il contesto affettivo ma anche l’immagine che l’individuo

ha di sé, la stima e la fiducia nelle proprie capacità e la qualità di esperienze

positive o negative sperimentate : queste sono tutte caratteristiche che

influenzano la curiosità, la motivazione al successo e alla riuscita. Per quanto

riguarda invece lo sviluppo delle capacità intellettive durante l’arco della vita

esse hanno uno sviluppo molto rapido durante tutta l’infanzia mentre subisce un

rallentamento nella seconda adolescenza. A partire dalla pubertà iniziano a

manifestarsi differenze tra sessi . Le femmine hanno prestazioni superiori nei

compiti che impiegano abilità verbali mentre i maschi hanno punteggi più

elevati nei compiti di abilità matematiche e spaziali.

Questa diversità di punteggi tra i sessi non possono essere attribuite a

differenze biologiche e neurologiche ma piuttosto alle influenze sociali e

culturali. L’ipotesi del declino intellettuale globale riteneva che durante la

seconda adolescenza, intorno ai 20 anni, ci fosse un picco delle facoltà mentali

al quale successivamente seguiva un inesorabile declino provocato da

modificazioni biologiche e neurologiche. La teoria oggi ritenuta più valida

sullo sviluppo dell’intelligenza è quella che si basa sulla distinzione di Cattell

tra intell. Fluida e int. Cristallizzata.

L’Int. Fluida è definita come la disponibilità adattiva e modificativa degli

schemi logici mentre l’ int. Cristallizzata è definita come l’uso ottimale degli

schemi logici incamerati e quindi la capacità di sfruttare le risorse già acquisite

con l’esperienza. Ciò che si modifica non è la quantità di intelligenza bensì la

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Publisher
A.A. 2012-2013
4 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ma.ra80 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara o del prof Mammarella Nicola.