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L’UDITO.
Il senso dell’udito riguarda le onde sonore:cioè le variazioni della pressione che si trasmettono
attraverso l’aria in un certo arco di tempo. 16
Comprendere l’esperienza uditiva significa capire in che modo trasformiamo le variazioni della
pressione attraverso l’aria in suoni percepiti.
Il tono puro: è una semplice onda sonora che dapprima aumenta la compressione attraverso l’aria
per poi creare una zona di rarefazione,cioè vuoto relativo.
L’onda sonora è caratterizzata da tre dimensioni fisiche:
1)frequenza(Hertz): è proporzionale alla lunghezza d’onda,dipende da quanto spesso il picco della
compressione dell’aria passa attraverso l’orecchio. Le variazioni nella frequenza fisica di un onda
sonora vengono percepite dagli esseri umani come variazioni di tono,cioè quanto è acuto o grave
un suono. Questo è quella che ci fornisce più informazioni utili per identificare i suoni.
2)ampiezza:si riferisce all’altezza dell’onda sonora corrisponde al volume o intensità del suono.
3)complessità:le differenze di complessità delle onde sonore,cioè la mescolanza di frequenze
corrispondono al timbro,cioè l’esperienza fatta da chi ascolta della qualità del suono o risonanza.
Complessità e ampiezza arricchiscono le percezioni relativa.
L’orecchio si divide in tre parti:
1)orecchio esterno: che raccoglie onde sonore e le incanala verso(comprende il padiglione,il
canale uditivo,timpano(membrana a tenuta d’aria che vibra in risposta alle onde sonore raccolte
dal padiglione)
2)orecchio medio: che trasmette le vibrazioni all’ (minuscolo spazio pieno d’aria situato dietro la
membrana timpanica)contiene 3 ossa,gli ossicini(martello,incudine e stoffa);questi si combinano a
formare una leva che trasmette meccanicamente,intensificandole,le vibrazioni dalla membrana
timpanica all’orecchio interno).
3)orecchio interno:racchiuso nel cranio,dove vengono trasdotte in impulsi neurali (contiene la
coclea a forma di spirale (è un tubo pieno di liquido che è l’organo della trasduzione
uditiva));questa ospita la membrana basilare(struttura presente nell’orecchio interno che forma
ondulazioni quando le vibrazioni provenienti dagli ossicini raggiungono il liquido cocleare). Il suo
movimento ondulatorio stimola migliaia di cellule cigliate(recettori uditivi specializzati incorporati
nella membrana basilare). Questa rilasciano neurotrasmettitori che danno inizio ad un segnale
neurale nel nervo acustico che va verso il cervello.
La percezione del tono.
Dall’orecchio interno i potenziali d’azione del neuro contro laterale della corteccia cerebrale
regione detta AREA A1(ed è porzione del lobo temporale che contiene la corteccia uditiva
primaria). Area A1 ha un organizzazione topografica:le frequenze simili attivano neuroni di aree
adiacenti.
I neuroni di quest’area risponde bene ai toni semplici mentre le aree uditive superiori del cervello
elaborano suoni di complessità crescente.
L’orecchio ha sviluppato due meccanismi per codificare la frequenza delle onde sonore:
Uno per le basse frequenze : codice temporale, registra le basse frequenze tramite il tasso
dei potenziali d’azione che entrano nel nervo acustico. Quando la frequenza è bassa,la larga punta
flessibile(apice)della membrana basilare vibra al massimo grado(verso l’orecchio interno)
Uno per le alte frequenze:il codice di posizione, interviene quando la coclea codifica
frequenze differenti in posizioni diverse della membrana basilare. Quando la frequenza è alta,il
massimo di vibrazione si localizza nella base stretta e rigida della membrana(verso l’orecchio
esterno).
Il movimento della membrana basilare provoca il ripiegamento delle ciglia delle cellule ciliate e ciò
provoca un segnale neurale nel nervo acustico la posizione che i recettori attivati occupano sulla
membrana contribuisce alla percezione del suono.
La collaborazione delle orecchie ai lati opposti della testa ci consente di avere un udito
stereofonico. Il suono che arriva all’orecchio più vicino alla fonte sonora ha un intensità maggiore
del suono che arriva all’orecchio più lontano. Questa differenza di volume diminuisce pian piano
che la sorgente sonora si sposta dal lato(differenza massima) al di fronte (nessuna differenza).
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Localizzazione del suono.
-meccanismi:
-- differenza di tempo interneurale(tra le orecchie): ritardo tra l’arrivo del suono ad un orecchio
e l’arrivo all’orecchio opposto;permette di discriminare la direzione di provenienza del suono
--differenza di intensità interneurale: il timpano sx è sospinto verso l’interno,quello dx verso
l’esterno,solo nella stimolazione frontale e i timpani vibrano in fasce; la presenza della testa forma
una zona d’ombra sonora che assorbe le altre frequenze
--analisi del timbro:è un operazione che coinvolge padiglione auricolare;le onde sonore
rimbalzano le soglie e le creste del padiglione prima di entrare nell’orecchio e ciò permette di
distinguere quando il suono proviene da dietro o davanti. Il padiglione ha una forma assi metrica e
la facoltà di tradurre la differenza di timbro è soggettiva.
Interpretazioni errate per la vista.
-movimento indotto:percezione di movimento riferito ad un oggetto stazionario per effetto di uno
spostamento del sistema di riferimento(il punto viene percepito come figura e il rettangolo come
sfondo). Esempio:non è la luna a muoversi,ma le nuvole,il nostro sistema visivo ci dice che
l’oggetto fermo è più grande e che circonda l’altro,l’ambiente che ci circonda è immobile e noi ci
muoviamo.
-effetto auodiocinetico:un punto luminoso isolato in un punto buio(una stella che sembra
illuminarsi a scatti)movimento errato in assenza di contesto di riferimento.
Il riconoscimento.
Garner :ha dimostrato che richiedono più tempo per distinguere lettere simili rispetto a lettere
come la Z,le nostre cellule visive sono specializzate del riconoscimento di tratti e configurazioni.
Proprietà non accidentali.
Irvin Biederman: il riconoscimento inizia con l’estinzione dei contorni dell’oggetto. In seguito
avviene l’estrazione di proprietà non accidentali:caratteristiche diagnostiche della presenza di una
struttura proiettoria sulla retina. Egli propose un repertorio di possibili caratteristiche primitive
(geoni)volumetrici che dalle quali derivassero altri oggetti più complessi.
I sensi somatici:il tatto.
La percezione tattile scaturisce dall’esplorazione attiva dell’ambiente fatta toccando e afferrando
gli oggetti con le mani.
Quattro tipi di ricettori collocati sotto la superficie epidermica ci consentono di sentire:
-la pressione
-la tessitura e il pattern
-dolore
-vibrazioni
Inoltre,i termo recettori,cioè fibre nervose che sentono il freddo e il caldo,rispondo al cambiamento
della temperatura corporea.
I recettori del tatto hanno campi recettivi provvisti di zone di eccitazione circondate da quelle
inibitorie e la rappresentazione del tatto nel cervello segue uno schema topografico:nella corteccia
sensoriale,regioni più estese corrispondono a parti della superficie cutanea che hanno maggiore
risoluzione spaziale(es. punta delle dita o labbra).
Il dolore :segnala un danno o un potenziale danno al corpo. Esistono due tipi di fibre:
1)fibre A delta:ad azione rapida che trasmettono il dolore acuto che si sente subito dopo una ferita
improvvisa
2)fibre C:più lente che trasmettono il dolore sordo,che dura lungo e persiste dopo la ferita iniziale.
Esistono due tipi di vie del dolore:
-una manda segnali alla corteccia somatosensoriale,identificando la localizzazione e il tipo di dolore
-manda segnali ai centri cerebrali coinvolti nella motivazione e nelle emozioni,come
l’ipotalamo,l’amigdala e il lobo frontale. Questa è la via che conferisce al dolore il carattere di
esperienza spiacevole che ci spinge ad evitarlo.
Abbiamo recettori del dolore in molte altre parti del corpo,oltre che nella pelle:
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un dolore originato internamente,in un organo,lo sentiamo sulla superficie del corpo. Il dolore
riferito si verifica quando le informazioni sensoriali che provengono da aree interne ed esterne
convergono sulle stesse cellule nervose del midollo spinale.
Secondo la teoria del GATE-CONTROL o TEORIA DEL CANCELLO:i segnali che arrivano
dai recettori del dolore presenti nel corpo possono essere fermati o bloccati al cancello d’ingresso
da interneuroni nel midollo spinale tramite il feedback proveniente da due direzioni.
I recettori nei muscoli,nei tendini e nelle articolazioni segnalano la posizione nello spazio del
corpo,mentre le informazioni sull’equilibrio e movimento della testa hanno origine nell’orecchio
interno;mantenere l’equilibrio dipende dal sistema vestibolare costituito dai tre canali semicircolari
pieni di liquido e degli organi adiacenti situati nei pressi della coclea in ciascun orecchio interno.
Questi canali sono orientati in tre direzioni perpendicolari tra loro e costellati di cellule ciliate che
rilevano il movimento del fluido al loro interno quando la testa si muove o accelera.
I sensi chimici dell’olfatto(odorato) e del gusto rispondo alla struttura molecolare di sostanze che
giungono alla cavità nasale con l’inalazione o che si disciolgono nella saliva. Odorato e gusto si
combinano per produrre l’esperienza percettiva,cioè il sapore.
L’odorato.
L’olfatto è collegato al prosencefalo,con proiezioni che raggiungono il lobo frontale,l’amigdala.
Nella parte superiore della cavità nasale,c’è una membrana mucosa detta epitelio olfattivo che
contiene 10 milioni di recettori dell’olfatto(ORN):recettori che danno inizio al senso dell’odorato.
Le molecole odoranti si legano sui siti di questi recettori specializzati e se si verificano abbastanza
legami,gli ORN inviano potenziali d’azione al nervo olfattivo. ORN inviano i propri assoni
dell’epitelio olfattivo al bulbo olfattivo o,struttura cerebrale situata sopra la cavità nasale e sotto i
lobi frontali.
Gli assoni di tutti gli ORN di un particolare tipo convergono in una struttura chiamata glomerulo
all’interno del bulbo olfattivo,invia i propri segnali a vari centri del cervello,comprese le aree
responsabili del controllo delle pulsioni primarie,delle emozioni e dei ricordi.
Gli esseri umani e gli altri animali riescono ad individuare gli odori dei feromoni:odoranti chimici
emessi dagli altri membri della propria specie e capaci di influenzare il comportamento o la
fisiologia dell’animale.
Il gusto.
La lingua è ricoperta da migliaia di piccole protuberanze,papille. All’interno ci sono centinaia di
calici gus