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La memoria
Tacco neve noce luce sole gatto Rievocazione libera immediata: recuperare dai propri sistemi di memoria le parole pronunciate poco prima senza l'ordine corretto. 97 Pino isola
Esistono almeno due sistemi di memoria:
- Memoria a breve termine (memoria di lavoro): gli ultimi elementi di una lista sono ricordati meglio per un effetto di recenza dovuto alla memoria a breve termine: ricordi ancora attivi al momento della rievocazione. È l'effetto di recenza (manifestazione empirica). L'interferenza rende meno solido l'apprendimento.
- Memoria a lungo termine: i primi elementi di una lista sono ricordati meglio per un effetto dovuto alla memoria a lungo termine: maggiore reiterazione, maggiore apprendimento, minori stimoli interferenti di effetto prioritario (manifestazione empirica).
Processo di reiterazione: ripetere attivamente le informazioni, che hanno goduto della possibilità di essere trasportate in un sistema a lungo termine, perché in quello
A brevetermine si sono aggiunte altre informazioni ed è passato del tempo
Quando sono colpito da uno stimolo molto breve (per 50ms faccio vedere un'immagine), entrano in gioco delle memorie sensoriali, che sono dei registri sensoriali, che permettono di tenere attiva la traccia per un tempo estremamente limitato ma sufficiente perché i processi attentivi e poi percettivi possano occuparsene. Esiste, quindi, un terzo sistema di memoria (molto più difficile da studiare sperimentalmente):
3. Memoria iconica: rimane per due secondi l'informazione sensoriale nella nostra memoria, come se fossero icone. Essa non è soggetta a miglioramenti, è una forma passiva, puramente periferica
Se mi fanno vedere per 50ms una griglia di 12 lettere, sarà impossibile recuperarle tutte. Però, se ad ogni riga viene associata una nota, e mi viene chiesto la riga con una determinata nota, io ricorderò quelle lettere, poiché mi sono focalizzata
sulla nota e, di conseguenza, anche sulle lettere. Potrò ripeterle perché presenti nel mio registro sensoriale di tipo iconico. Tipico esperimento della memoria iconica. Modello del multimagazzino, modello che supera l'idea di un'unica memoria. Però William James aveva già capito che esistessero due memorie, una primaria e una secondaria, ma non c'era abbastanza evidenza sperimentale, più precisamente ontologica e neurofisiologica. Esso è un modello che regge l'evidenza empirica di questi multimagazzini, ma è stato falsificato perché oggi sappiamo che l'informazione, per arrivare alla memoria a lungo termine, non deve necessariamente passare per la memoria a breve termine, non c'è quindi serialità. Le due memorie sono doppiamente dissociate. Esistono dei sistemi di memoria sensoriale (ecoico, iconico, tattile, olfattivo e gustativo) nella quale giunge l'input sensoriale, input ambientale.che se non riconosciuto dai processi attentivi, entro pochi secondi dopo la stimolazione, viene perduto. Due sistemi: uno è l'attenzione, che permette ad alcune delle tante informazioni presenti a livelli ambientali, realtà fisica, di venire selezionati dai processi attentivi e giungere nella memoria a breve termine. All'interno di essa ci sono alcuni processi (ex. reiterazione) che fanno sì che, dopo la codifica (inserimento di una nuova informazione tra quelle già conosciute) vengano portate nella memoria a lungo termine. La codifica può essere di diversi livelli: la più importante è la semantica, che permette di dare un senso a quello che, in quel preciso momento, studiamo e permette di essere inserito nelle conoscenze precedenti. Nella memoria a lungo termine ci sono processi come quella di recupero che permette di portare le informazioni, di cui siamo a conoscenza, al presente psicologico, ovvero memoria a breve termine. Comequindi dobbiamo fare in modo di sfruttare al massimo questi magazzini sensoriali per poter ricordare le informazioni importanti. Il magazzino iconico è quello che opera sulla rappresentazione visiva delle informazioni. Non lavora direttamente sull'ambiente visivo, ma sull'icona che si forma nella nostra mente. Questo magazzino ha una durata temporale molto breve, di pochi secondi, e la sua capacità di immagazzinamento è limitata. Il magazzino ecoico, invece, è quello che opera sulla rappresentazione uditiva delle informazioni. Ha una durata temporale di circa 2 secondi e ci permette di ricordare ciò che è stato detto, nonostante la sensazione di saperlo già. Anche questo magazzino ha una capacità di immagazzinamento limitata. Questi magazzini sensoriali sono fondamentali perché ci permettono di lavorare sulle rappresentazioni sensoriali anziché sugli stimoli esterni diretti. In questo modo, il sistema percettivo ha il tempo necessario per elaborare le informazioni e noi possiamo ricordarle.Per questo motivo esiste il meccanismo dell'oblio, dovuto al decadimento dell'informazione che non può essere mantenuta attiva. La memoria a breve termine
Abbiamo la dimensione del presente psicologico, ovvero l'informazione di cui siamo coscienti in un momento dato. Dopo che abbiamo percepito l'informazione, la trattiamo ed è presente nel nostro qui ed ora, come ad esempio tenere a mente un numero telefonico. La reiterazione serve per tenere attive le informazioni, poiché la ripetiamo nella nostra testa. Però l'interferenza non permette il corretto funzionamento della MBT. Infatti, essa è soggetta a rapido oblio in assenza di reiterazione. Si deduce quindi che la MBT sia un sistema a capacità limitata.
La memoria di tutte le persone è limitata a 7±2 chunks. George Miller ha espresso tale magico numero. Egli ha dimostrato che c'è una variabilità estremamente limitata tra le persone, anche in
Ragione dello stimolo (item) che viene proposto. Qualunque essere umano ha la possibilità di gestire attivamente le sue informazioni, in questo range. È una dimensione universale!
Cos'è un chunk? Se noi formiamo un'immagine, sufficientemente articolata e complessa, renderemo un tipo di informazione un unico chunk. Quindi, chunking è un'operazione di raggruppamento delle informazioni in un'unica informazione, perciò in unico chunk. Il chunk permette, perciò, di costruire raggruppamenti più ampi e permette di rendersi conto delle differenze individuali. Essi rendono più semplice la memorizzazione di informazioni. I chunks non sono raggruppamenti che riguardano di per sé la memoria a breve termine, ma appartengono alla memoria a lungo termine. Noi abbiamo una quantità enorme di conoscenza precedentemente acquisita di qualcosa che riguarda la memoria a lungo termine. Un chunk, ad esempio, il ricordare
Il nostro numero di telefono. Il processo iniziale dell'informazione deichunk è tipicamente top down. La memoria a lungo termine. Esistono specifici processi: memoria episodica, memoria semantica, memoria procedurale. È un processo successivo a quello di codifica, dove le informazioni possono essere ricordate per giorni, mesi o anni. Facciamo riferimento a ciò che viene chiamato passato psicologico, sono informazioni di cui non necessariamente non siamo consapevoli. È il cuore di ciò che significa essere una persona; chi ha un danno alla MLT perde tanto della propria identità. Potenzialmente non ha limiti nella capacità di immagazzinamento. Ognuno di noi forma gli epigrammi, delle reti sinaptiche, reti neuronali, tessuto cerebrale che è la nostra memoria. 28 Il paziente K.F Fu studiato da Elizabeth Warrington e Tim Shallice. Si tratta di una donna con uno span di cifre estremamente piccolo, esattamente di due, e assenza
dell'effetto di recenza. Tale donna non aveva però alcun tipo di problema nell'apprendere e nel rievocare a lungo termine. Questi casi sono infinitamente meno numerosi rispetto a quelli con problemi alla memoria a lungo termine. Essa aveva un'atrofia bilaterale delle regioni dei lobi parietali e temporali.
Il modello di Atkinson e Shiffrin si giova di tutta la letteratura, però negli anni '70 questo modello viene in parte falsificato con la comparsa di questo caso, poiché non è più valida l'ipotesi della serialità dei processi. Noi adesso sappiamo che un'informazione può non più passare dalla memoria a breve termine; se fosse così, una persona come K.F avrebbe problemi non solo alla MBT ma anche alla MLT.
Il paziente H.M. Egli, a seguito di una grave forma di epilessia non trattabile con i farmaci, ha subito una esportazione bilaterale delle strutture ippocampali (ippocampo e amigdala) presenti a livello
dei lobi temporali, perdendo così la sua memoria a lungo termine, perdendo la capacità di formarsi nuove informazioni dopo l'intervento chirurgico. Non aveva ricordi dei due anni precedenti l'intervento chirurgico, mentre aveva mantenuto, entro certi limiti, i ricordi più remoti della sua vita. Aveva l'amnesia anterograda, cioè l'incapacità di formare nuovi ricordi, e l'amnesia retrograda, di rievocare ciò che già sapeva. Però, la sua memoria a breve termine era intatta. Due pazienti per due memorie, presenza di una doppia dissociazione nei processi di memoria, evidenzia a favore di una distinzione forte tra memoria a breve termine e una memoria a lungo termine. Questo dato di per sé è già sufficiente a dirci che i due sistemi sono interagenti (concetto di chunks), sono però due sistemi strutturalmente indipendenti (due amanti stretti in un abbraccio, ma rimangono due entità separate). I limitidel modello del multimagazzino. Non ci sono processi seriali, la doppia dissociazione ci dice che le cose vanno in parallelo.- MBT e MLT non operano indipendentemente, il ricordo non è una fotografia statica ma un processo di ricostruzione che costantemente noi facciamo tra conoscenze legate al presente e conoscenze legate al passato psicologico. La memoria è un processo di continua ricostruzione ed è molto più attivo: i ricordi hanno un significato diverso costantemente.
- L'effetto di reiterazione è sovrastimato.
- Enfasi eccessiva sulle strutture, ma meno sui processi attivi della traccia amnestica.
LEZIONE 9 (5/11)
Tenendo a mente l'immagine del multimagazzino, noi sappiamo che esistono dei processi:
- Codifica: processo attraverso il quale trasformiamo in rappresentazioni mentali più o meno persistenti ciò che percepiamo. Nuove informazioni vengono inserite nel contesto di informazione.