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ACCERTAMENTI SUL TESTIMONE DI REATO

Quando si parla di esperto di valutazione nella testimonianza ci si riferisce a:

1. Perizie circa la valutazione della credibilità della testimonianza;

2. Perizie sull’idoneità a testimoniare del soggetto;

3. Ruolo dell’ausiliario del giudice nella raccolta della testimonianza del minore (audizione

protetta).

Perizia sulla sincerità delle dichiarazioni

a. Tecniche di supposta induzione della dichiarazione veritiera;

b. Tecniche di valutazione della veridicità della dichiarazione, raccolta liberamente:

Valutazione indiretta della veridicità: il perito deduce la veridicità in base ad un

o elemento esterno al testo della dichiarazione (TR, sudore, gestualità);

Valutazione diretta della veridicità.

o

Art. 64/188 c.p. – Regole generali per l’interrogatorio

“1. La persona sottoposta alle indagini, anche se in stato di custodia cautelare o se detenuta per

altra causa interviene libera all’interrogatorio salve le cautele necessarie per prevenire il pericolo di

fuga o di violenze.

2. Non possono essere utilizzati, neppure con il consenso della persona interrogata, metodi o

tecniche idonei a influire sulla libertà di autodeterminazione o ad alterare la capacità di ricordare e

di valutare i fatti.”

Art.188 c.p.p. – Libertà morale della persona nell’assunzione della prova

“Non possono essere utilizzati, neppure con il consenso della persona interessata, metodi o

tecniche idonei a influire sulla libertà di autodeterminazione o ad alterare la capacità di ricordare e

di valutare i fatti.”

Le tecniche di lie detection si interrogano sull’affidabilità della tecnica e legittima applicabilità della

stessa. La griglia di analisi prevedere:

- Tipologia di dato scientifico che la tecnica acquisisce;

- Legge psicologica di copertura: legge che dovrebbe mettere in relazione il dato acquisito

dalla tecnica con il costrutto giuridico di interesse (veridicità della dichiarazione);

- Livello di eterodeterminazione con il quale si può definire il parametro di legittimità

giuridica: non devono essere applicate tecniche che violino il principio di autodeterminazione

del soggetto.

Poligrafo

Si tratta di una vecchia applicazione delle moderne neuroscienze che muove verso l’individuazione

di parametri neurofisiologici (conduttanza cutanea, frequenza cardiaca, frequenza respiratoria e

pressione arteriosa) messi in correlazione all’emissione di un determinato comportamento.

Il comportamento verbale è poi attivato attraverso due forme di questionari:

- “Control Question Test”: all’interrogando sono sottoposte delle domande che dovrebbero

essere attivanti per qualsiasi individuo. Se questo è innocente si attiva più a queste domande

rispetto a quelle riguardanti il fatto specifico che si vuole indagare;

- “Guilty Knowledge Test”: tecnica che risponde al principio per il quale la conoscenza

colpevole di un fatto che si è compiuto produce effetto attivatorio sull’individuo.

Attraverso il poligrafo si acquisisce un pattern di attivazione di un gruppo di indici di carattere

neurofisiologico.

Il problema si pone riguardo la legge psicologica di copertura: perché il poligrafo sia utile all’interno

di un processo è necessario ritrovare una legge scientifica secondo la quale l’elevazione dei valori

33

medi degli indici di attivazione è correlata con il mentire. Questa legge non è però sufficientemente

rigorosa da entrare in ambito processuale (alto numero di falsi positivi e falsi negativi).

Esso, essendo una macchina che per definizione altera lo stato emotivo del soggetto, non può

essere applicata nel processo in quanto misura uno stato indirettamente evocato e viene quindi

bocciata giuridicamente.

Narcoanalisi

Tecnica che rientra tra induzione di dichiarazione veritiera: consiste nell’alterazione dello stato di

vigilanza attraverso l’uso di sostanze farmacologiche. Si raccolgono poi le dichiarazioni che

emergono all’interno di questa finestra di alterazione della coscienza.

Nonostante lo stato di disinibizione emotiva impedisca l’attività del mentire, non esiste tuttavia

alcuna legge solida secondo la quale lo stato di vigilanza alterato può far emergere dichiarazioni

affidabili ai fini processuali.

Per definizione, la tecnica prevede una totale eterodeterminazione.

Ipnosi

Simile alla narcoanalisi, produce effetto di alterazione dello stato di vigilanza, che avviene però

attraverso tecnica suggestiva e non induzione farmacologica.

Riguardo la legge di copertura ciò che emerge dallo stato ipnotico può essere ricordo o desiderio di

un ricordo, dal quale però emerge in ogni caso un sintomo.

Risonanza magnetica funzionale cerebrale

Si valuta fisiologia e funzionamento in concomitanza con esecuzione di un dato compito: la fRMI-lie

detection consiste a sottoposizione interrogatorio con concomitante misurazione dello stato di

funzionamento cerebrale del soggetto. Il dato che produce la tecnica è mappatura di attivazione di

aree cerebrali.

Le leggi di copertura sono sottoposte al vaglio della ricerca: è stato già sufficientemente accertato

che l’attivazione dell’area cingolata interiore è deputata a inibizione e conflitto della risposta

automatica che si suppone sia quella veritiera.

Si tratta di una forma di eterodeterminazione lieve: nella misura in cui la legge consente in

determinati casi il prelevamento di campioni medici e l’obbligo di sottoporsi a esami medici a fini

processuali non vi è alcuna limitazione dell’autodeterminazione.

Tortura

Utile per ragionare in negativo riguardo i precedenti metodi di detenzione. Consiste, in senso

processuale, di dichiarazioni rese dopo tecniche di sofferenza fisica o psichica sul soggetto.

Legge di copertura, impossibilità di reggere a sofferenza dovrebbe produrre l’emissione di verità:

non si tratta di una legge robusta dal momento che si potrebbe assecondare l’interrogante pur di

alleviare la sofferenza.

Infine, il livello di etero determinazione è pressoché totale: la minaccia di annientamento fisico e

morale costituisce la stessa metodologia di indagine. 34

IAT Forense

Derivazione dello IAT utilizzato in psicologia sociale (tipo test di Stroop): velocità di elaborazione a

seconda dell’associazione di categorie semantiche. Lo stesso principio viene utilizzato per la

memoria autobiografica, indagando se ricordi veri sono associati più facilmente rispetto a ricordi

falsi.

a. L’indice della veridicità dell’informazione deriva dai tempi di risposta;

b. I tempi di reazione sono rilevatori di legami di associazione tra affermazioni false/vere,

incrociando le ipotesi di accusa e difesa (principio associativo fra tracce mnestiche);

c. Non sussiste alcuna invasività riguardo la capacità di autodeterminazione del soggetto.

Perizia sulla valutazione tecnica della credibilità delle dichiarazioni

Di fatto il tipo di incarichi più frequenti si riferiscono alla valutazione della “credibilità delle

dichiarazioni del minore supposto vittima di abuso sessuale”.

“Valuti il Perito la credibilità clinica delle dichiarazioni rese dal minore XYZ al P.M e in incidente

probatorio secondo i parametri suggeriti dalla letteratura scientifica evidenziando in particolare

eventuali indici sintomatici di suggestione; riferisca altresì su ogni elemento utile al fine di

accertare l’attendibilità del racconto rispetto ai fatti di causa.”

Quando si parla di minore non si devono confondere i giudizi sulla credibilità del racconto rispetto

a richieste fatte al perito riguardo il soggetto che testimonia (credibilità antropologica – saper

mentire è ciò che indica la capacità a testimoniare).

CBCA – Criteria Based Content Analysis

Esso è contenuto all’interno della SVA (Symptom Validation Analysis), può applicarsi solamente per

racconti di soggetti minori fino a 12/14, che non hanno ancora raggiunto una completa maturazione,

ed è tarato solo per dichiarazioni relative a reati sessuali.

Strumento di analisi del contenuto della narrazione attraverso criteri formali che è finalizzato alla

discriminazione tra narrazioni relative ad esperienze realmente vissute rispetto a narrazioni relative

ad esperienze inventate o menzognere. 35

Suo presupposto è l’ipotesi di Undeutsch, valutazione del grado di probabilità che una narrazione

sia corrispondente ad una esperienza reale e non inventata.

I criteri formali sono stati così formulati:

1. Caratteristiche generali: una dichiarazione veritiera deve avere un sufficiente grado di

strutturazione, ma se in modo eccessivo ricorda uno script (descrizione rigida e stereotipata

di una situazione così come si pensa che si svolga secondo le logiche del senso comune);

a. Struttura logica;

b. Produzione non strutturata;

c. Quantità di dettagli;

2. Contenuti specifici:

a. Inserimento nel contesto di vita;

b. Interazioni: il minore descrive le dinamiche di interazione con il soggetto supposto

abusante;

c. Riproduzione di conversazioni;

d. Complicazioni inattese: il minore descrive dei particolari che non sono presenti nello

script;

3. Particolarità di contenuto

a. Dettagli inusuali;

b. Dettagli superflui;

c. Dettagli riportati accuratamente ma fraintesi;

d. Associazione esterne;

e. Descrizione dello stato mentale soggettivo;

f. Attribuzione all’accusato di uno stato mentale (mentalizzazione);

4. Contenuti motivazionali: elementi della dichiarazione del minore controintuitivi per il

giudice perché passibili di contestazione per un testimone adulto, ma indice di credibilità per

i testimoni minori.

a. Correzioni o aggiunte spontanee;

b. Ammissione di lacune di memoria;

c. Manifestazioni di dubbi sulla propria testimonianza;

d. Auto-accuse;

e. Perdono dell’accusato;

5. Elementi specifici dell’offesa:

a. Particolari caratteristici rispetto al crimine.

A ciascuno dei criteri si assegna un punteggio che va da 0 a 2. A seconda del numero di criteri che si

utilizzeranno, la somma dei punteggi assegnati darà un totale che rispecchierà il grado di veridicità

o meno delle dichiarazioni.

È bene comunque ricordare che si tratta di uno strumento di indagine statistica, di natura

probabilistica.

Vengono utilizzate le dichiarazioni fornite dal minore come SIT (sommarie informazioni

testimoniali) e quelle fornite durante l’incidente probatorio (anticipare l’assunzione di prove per

cui se si aspettasse momento del dibattimento potrebbe andare perduta). 36

Indagine psicologica su

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Publisher
A.A. 2015-2016
55 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/05 Psicologia sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fede_bompi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia forense e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Sammicheli Luca.