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Posner, risposta allo stimolo

Quando questo è preceduto da un indizio valido rispetto a quando non c'è, che possono essere anche diverse da quelle a cui nessun indizio. C'è un rallentamento dei tempi di risposta quando si è abituati, risposta quando il target è preceduto da un cue.

Il dominio delle funzioni esecutive comprende:

  • La pianificazione degli scopi e degli obiettivi;
  • La valutazione delle strategie efficaci;
  • L'inibizione dei piaceri momentanei;
  • La memoria di lavoro per consentire di elaborare e manipolare le informazioni;
  • Il controllo attenzionale per inibire gli stimoli endogeni.

C'è una differenza fra l'effetto del cue endogeno e del cue esogeno. Dopo che il soggetto ha spostato l'attenzione in seguito a un cue endogeno.

L'attenzione viene mantenuta in un interferenti e attivare le informazioni rilevanti. punto finché il target non si presenta. In caso di un cue esogeno, se il target non arriva entro 6 anni inizia a manifestarsi la capacità di mezzo secondo circa, si ha un effetto contrario resistere agli stimoli distraesti; a 10 anni si inizia a all'effetto Posner: le risposte dopo il cue valido utilizzare strategie per ottimizzare la prestazione, sono più lente di quelle dopo il cue invalido. per l'apprendimento e per il controllo Questa viene chiamata e avviene dell'impulsività; dopo i 12 anni si manifestano le inibizione di ritorno perché se non si presenta nulla di interessante funzioni esecutive con l'abilità di pianificazione e entro un breve tempo, l'attenzione non rimane il pensiero astratto. ancorata in quel punto, perché non c'è stato un La prima funzione esecutiva è l'inibizione.

Il movimento volontario si manifesta a 6 anni, ma l'attenzione divisa si manifesta tra i 9 e i 15 anni. La pianificazione si sviluppa tra i 9 e i 13 anni, mentre la flessibilità cognitiva emerge dopo gli 11 anni. L'attenzione automatica è una delle prime forme di attenzione che si manifesta nell'età evolutiva e non richiede controllo strategico. Già nel neonato si può osservare un'attenzione selettiva, con una preferenza per il volto umano e per la voce, che catturano automaticamente l'attenzione. Più tardi si sviluppa l'attenzione sostenuta, la capacità di resistere a stimoli distrattivi. La distraibilità si manifesta quando il sistema è iperattivato e si hanno difficoltà a selezionare le informazioni importanti. I problemi di attenzione si manifestano come disattenzione, quando lo stimolo non riesce a catturare l'attenzione, o come distrattibilità, quando il sistema è iperattivato.

da inibire con processi top-down. Il ipersensibile e iperselezionante. La regione massimo di questa abilità non può essere raggiunto dedicata all’elaborazione delle funzioni attentive è la corteccia prefrontale. Lesioni a questa regione portano a disturbi del linguaggio, ma anche a disturbi di controllo del comportamento. Esempi teoria della Gestalt: inizio ‘900, Gage è un capo Caso di Phineas Gage: squadra di un gruppo di lavoro alle ferrovie. Nel far saltare una mina per distruggere una roccia, salta una barra e entra dalla guancia sinistra di Gage e trapassa il lobo frontale. Viene estratta e Gage recupera bene, non ha problemi di orientamento spaziale, cammina bene, non ha problemi di memoria quindi lo dimettono dall’ospedale. La moglie, però, si accorge che non ha più inibizione e non controlla più il suo comportamento. Questo caso è stato uno dei primi che hacatturato l'attenzione sull'importanza della corteccia prefrontale.

PERCEZIONE

Un prerequisito della percezione è la sensazione. Lo stimolo prossimale consiste in tre angoli e tre cerchi incompleti. Lo stimolo distale, invece, consiste in un triangolo bianco sovrapposto a uno contornato di nero e a tre cerchi. Noi completiamo le informazioni con risorse cognitive che elaborano la disomogeneità. Le costanze percettive sono la capacità di risalire alle proprietà invarianti degli stimoli indipendentemente dalla loro variazione.

Così si può arrivare al processo percettivo. Percepire significa cercare di dare un'interpretazione della disomogeneità della stimolazione in termini di rappresentazione del mondo esterno.

determinare la causa che ha provocato la stimolazione. La percezione si basa sulla disomogeneità della stimolazione registrata dagli organi di senso. Se cambia la luminosità, l'oggetto viene percepito in modo diverso, perché ciò che si analizza non è la luminosità assoluta di un oggetto, ma il suo contrasto con il resto. Il rapporto delle diverse luminosità rimane sempre lo stesso. Se si cambia, però, in modo diverso le luminosità, uno stesso oggetto può apparire diverso.

Un'operazione di problem solving in cui l'oggetto viene percepito in modi diversi. Bisogna individuare la causa più probabile degli stimoli prossimali. Bisogna anche considerare il contesto, la percezione va al di là dello stimolo nonostante cambi la grandezza dell'immagine prossimale, cercando di organizzarlo in unità proiettive. L'organizzazione si può fare secondo due principi:

  1. Teoria gestaltista: si segue il principio del minimo, ossia l'osservatore percepisce l'organizzazione più semplice; sovrapposizione, dimensioni relative.
  2. Teoria helmholtziana: l'osservatore percepisce la causa della tridimensionalità, ma anche gli indizi monoculari di distanza per la prospettiva (ombre, sovrapposizione, dimensioni relative).

più probabile degli stimoli prossimali. lo spazio laterale (es. se danneggiato a destra, laCOSTANZA DI FORMAOgni oggetto, visto da prospettive diverse, parte laterale sinistra è come se non esistesse).proietta immagini retiniche diverse, ma lo stimolodistale rimane lo stesso. Quando si stimola l’emicampo visivo sinistro siaccendono i neuroni dell’emisfero destro eIl modo in cui si categorizza l’informazione è viceversa. Se c’ una lesione alla corteccia visivainfluenzato anche dal contesto. La stessa primaria, più è grande, più è ampio lo scotoma neldisomogeneità dell’informazione porta a campo visivo cecità corticale.ricostruire un oggetto distale in modo diverso a Secondo il paradigma di Posner, si rileva piùseconda del contesto spaziale in cui si trova. velocemente lo stimolo quando viene presentatoAnche il contesto temporale può influenzare la nell’emicampo visivo in

cui è indiziato.categorizzazione. Quando arriva una stimolazione L'attenzione migliora l'efficienza dell'elaborazioneambigua e dopo si è esposti a uno stimolo chiaro, si dello stimolo e c'è una maggiore attivazione dellecategorizzano gli stimoli in modo coerente tra loro aree che rilevano gli stimoli. La conseguenza delloeffetto di priming percettivo. spostamento di attenzione è la pre-attivazione deiL'effetto per cui ciò che si percepisce non è la neuroni. Prestare attenzione a particolari tipi distimolazione prossimale, ma una rielaborazione di stimoli modula l'attività delle strutture delessa è alla base del cinema: una serie di immagini cervello deputate a elaborare quegli stimoli.statiche molto veloce è completata dal cervellocome se fosse un'immagine continua. La separazione del lavoro tra le diverse aree delcervello è stata elaborata negli anni '90 su due

Le vie neurali principali sono la via dorsale e la via ventrale. La prima è specializzata nell'elaborazione del movimento e ha una base delle relazioni spaziali; la seconda è specializzata in tre circuiti diversi nel cervello per riconoscere gli oggetti. Queste due vie sono anche chiamate rispettivamente "where and how" e "what". Lesioni alla via del "where and how" causano disturbi come l'eminegligenza spaziale unilaterale. Lesioni alla via del "what" provocano un disturbo neuropsicologico di riconoscimento dell'oggetto chiamato amiosie.

Quando si sposta l'attenzione a caratteristiche In caso di cue endogeno, con lo spostamento visive degli stimoli, si preattivano le aree dedicatevolontario dell'attenzione, si attivano sia la a elaborare quelle caratteristiche, perché nellacorteccia prefrontale sia quella parietale. corteccia visiva c'è una suddivisione del lavoro. IlIn caso di cue esogeno si attiva solo il sistema sistema attenzionale preattiva le aree percettive aattenzionale posteriore. seconda della caratteristica più importante in unIl mantiene uno stato disistema di vigilanza certo momento.attivazione generalizzato ed è legato allanoradrenalina. L'anestesia agisce su questo Le agnosie sono caratterizzate dal fatto che ilsistema. Il sistema di vigilanza gestisce anche il paziente non riesce a riconoscere l'identità di unritmo sonno-veglia. oggetto. Se tocca l'oggetto lo riconosce, quindiSe si danneggia il sistema attenzionale anteriore nonIl concetto dell'rs viene perso.
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Publisher
A.A. 2021-2022
44 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Lindaz20 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia e psicobiologia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Udine o del prof Urgesi Cosimo.