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PSICOANALISI

Complesso di teorie psicologiche e

psicopatologiche sul funzionamento

mentale “normale” e patologico

Sviluppo delle teorie: dalle terapie di ogni singolo psicoanalista, derivano dalla stanza d’analisi

(lavoro con i pazienti) teorie sia sui funzionamenti patologici sia su quelli normali (soprattutto

quelli infantili). ➪

Negli anni ’60 infant research: osservazione di bambini normali nella relazione con il caregiver.

Sigmund Freud

Fondatore della psicoanalisi e polo dialettico di tutte le successive lezioni.

I suoi scritti vanno dal 1880 al 1930, anni in cui il suo pensiero viene più volte cambiato e

rivalutato.

Freud nasce a Freinberg, il 6 Maggio 1856 da una famiglia ebraica.

Nel 1860 si trasferisce a Vienna dove nel 1873 inizia a frequentare la facoltà di medicina; nel 1877

visita laboratorio di Brucke e svolge un tirocinio nel reparto di neurofisiologia; qui conosce le

isteriche di Charcot e ne rimane affascinato.

Tra il 1886 e il 1887 dirige il reparto di neurologia infantile e fino al 1891 quello di neurologia clinica

(suggestione ipnotica).

Nel 1902 viene ordinato professore straordinario all’Università di Vienna e nel 1920 riceve il titolo

di professore ordinario.

Con l’avvento del nazismo si rifugia a Londra nel 1938 dove muore nel 1939.

Nei suoi studi sugli invertebrati: individua similitudine con le cellule nervose dei vertebrati;

differiscono per il numero di cellule e le connessioni; indipendentemente da Cajal scopre che il

neurone è alla base della trasmissione nervosa. 1

Psicologia Dinamica

Studi sull’afasia (1891): scopre e da il nome alle agnosie, ipotizza che siano dovute a “un effetto

cerebrale”; scopre l’uso della cocaina come anestetico nella chirurgia dell’occhio e il metodo di

colorazione dei preparati nervosi.

Progetto per una psicologia scientifica (1895)

Antecedenti:

correlazione fra strutture cerebrali e funzioni psichiche

• energia psichica: energia derivata dagli organi di senso (mondo esterno) o dall’interno (corpo)

• 2 principi regolatori: principio di inerzia (tendenza alla scarica completa dell’energia) e principio di

• costanza (omeostasi)

Obiettivo: correlazione tra processi psichici con la circolazione e la distribuzione di quantità di

energia attraverso elementi materiali (neuroni).

Neuroni:

neuroni φ: ricevono energia dal mondo esterno ma non sono in grado di mantenerla e quindi la

• scaricano immediatamente.

neuroni ψ: ricevono energia dal corpo e da φ; regna il principio di costanza: mantengono tracce

• ➪

dell’eccitazione substrato della memoria. ➪

neuroni ω ricevono energia dal corpo e da φ, trasformano quantità in qualità substrato delle

• percezione.

L’io è costituito da neuroni, capaci di inibire l’eccitazione; l’inibizione dell’Io permette il crearsi del

principio di realtà.

L’Io ha il compito di inibire i neuroni per permettere le stimolazioni esterne o interne.

Processo: ➪

primario: deriva dai neuroni φ che eccitano ω causando allucinazioni l’energia è libera di

• circolare; ciò che vedo o percepisco non è necessariamente reale.

secondario: l’Io inibisce la circolazione libera dell’energia tutto ciò che percepisco deriva

• dall’esterno.

Il progetto secondo Kandel (2012)

Freud ha introdotto il neurone come unità basilare dell’elaborazione dell’informazione per la

percezione, la memoria e la coscienza.

Spiegava l’immagazzinamento della memoria: le sinapsi non sono fisse ma potevano essere

modificate attraverso l’apprendimento (plasticità sinaptica).

La memoria implicava un aumento della permeabilità delle barriere di contatto tra i neuroni del

sistema memoria (ψ).

Freud aveva anche diviso i circuiti cerebrali implicati nella generazione di comportamenti in 2

categorie principali:

1. circuiti mediatori che controllano il comportamento, analizzando stimoli, “decidendo” se

produrre un comportamento e generando pattern di attività.

2. circuiti modulatori che regolano la forza dell’attività, aumentandola o deprimendola (sistemi

dopaminergici, serotoninergici e colinergici).

Verso la psicoanalisi: Charcot e Janet

Fino al 1750 i disturbi mentali venivano considerati come conseguenza di una possessione

diabolica e chi ne era affetto veniva rinchiuso.

Mesmer (1775): magnetismo, suggestione

• Braid (1843): ipnosi

• Liébault (1889): ipnosi usata con l’isteria, tic, paralisi

• Charcot (1825-1893): pratica dell’ipnotismo, malattie del sistema nervoso, concetto di

• abreazione; l’isteria è una malattia funzionale del SN; ipotizzabilità è un indice di isteria. La

causa dell’isteria era da ricercare in un trauma che esaltava l’autosuggestionabilità del paziente.

Charcot aveva suggerito:

la natura psicogena dei sintomi isterici: rifiuto della comune nozione che l’isteria fosse

• sempre causata da disturbi sessuali; confutò la nozione di isteria come malattia degli organi

genitali femminili.

il meccanismo dei fenomeni isterici: sintomi simili a quelli isterici potevano essere indotti

• artificialmente con l’ipnosi. Lo shock nervoso in seguito a un trauma aveva indotto uno stato

ipnoide; la suggestione esterna si sostituiva al potere dell’autosuggestione. 2

Psicologia Dinamica

Janet (1889): “dissociazione”: eventi traumatici diventano scissi dalla coscienza e interferiscano

• con il funzionamento cosciente.

Freud e l’ipnosi

Freud sia dal principio aveva condotto l’ipnotismo in modo diverso rispetto all’esercitare solo una

suggestione terapeutica sui suoi pazienti.

non suggeriva che il sintomo non esiste durante l’ipnosi

• induceva la rievocazione, reintroducendo nel campo della coscienza esperienze sottostanti ai

• sintomi ma “dimenticate”, rimosse dal paziente.

i ricordi rievocati, rivissuti con intensità drammatica, permettevano di esprimere e scaricare gli

• affetti legati originariamente all’esperienza traumatica e poi repressi

Anna O.

Signorina per bene, dotata di una forte immaginazione, volontà, raffinatamente educata,

conduceva una vita monotona in famiglia. Si rifugiava quindi in sogni ad occhi aperti (il suo “teatro

privato”). ➪

Nel 1880 cura il padre gravemente malato e ciò le causa debolezza fisica “periodo di

incubazione”

Nel 1881 “psicosi manifesta” susseguirsi di molti stimoli diversi: paralisi, contrazioni, disturbi della

vista, linguaggio confuso, gergo agrammaticale: una “personalità triste”, cosciente e una agitata

che allucinava serpenti neri; nelle sedute con Breuer, sotto ipnosi, raccontava dei suoi sogni ad

occhi aperti e provava sollievo dopo la sua “talking cure”.

Alla morte del padre la ragazza riconosceva solo Breuer, parlava solo inglese e sotto ipnosi

raccontava le sue allucinazioni.

Fine 1881-1882: mostrava due personalità separate, la “malata” viveva esattamente un anno

prima.

Studi sull’isteria (1896)

Abreazione: scarica di energia/emozione collegata ad un evento traumatico (origine).

Trauma psichico: evento accompagnato da effetti negativi; questi affetti non sono abreagiti, quindi

il trauma e il ricordo rimangono come una sorta di “corpo estraneo”.

Nell’isteria ipnoide il trauma può essere avvenuto in uno stato alterato (es. stanchezza, ipnosi),

non potendo reagire, viene eliminato dalla coscienza.

Nell’isteria da difesa l’evento è connesso a elementi che il paziente desidera dimenticare e che

quindi sopprime dalla coscienza; i sintomi possono essere simbolicamente connessi all’evento

traumatico.

Sotto ipnosi viene conservato il ricordo del trauma, la cura mira quindi a rendere cosciente l’evento

e a scaricarne gli affetti negativi.

Idee intollerabili Affetto si converte in sintomo somatico

(con affetto spiacevole) (non scaricato)

- prende il posto del ricordo

- simbolico

- compromesso

desiderio/difesa

_________________________________________________________________

Inconscio

Ricordo + Affetto

(rimosso) (represso non può essere eliminato nell’organismo) 3

Psicologia Dinamica

Breuer Freud

Le esperienze “traumatiche” sono avvenute in I ricordi ed i sentimenti patogeni si dissociano non a

momenti di stati di coscienza alterati: “stati ipnoidi”. causa di uno stato di coscienza alterato a priori, ma

L’ipnosi indotta dal terapeuta permette di sanare la poiché il contenuto affettivo di quei ricordi è

dissociazione; i ricordi vengono rivissuti in un perturbante, inaccettabile ed in conflitto con il resto

normale processo emotivo delle idee e dei sentimenti.

“L’isterico soffre perlopiù di reminiscenze”; ricordi

traumatici autobiografici che agiscono fuori dalla

coscienza. Essi vengono attivamente tenuti lontani

dalla consapevolezza.

Freud vede gli isterici come persone in preda a

conflitti e segreti, da tenere nascosti a se stessi ed

agli altri.

Nuova etologia dell’isteria (1896)

Isteria causata da traumi che inconsciamente si ripresentano nel sintomo; la cura è ricordare, i

traumi sono infantili, di natura sessuale, in 18 casi.

Innovazioni rispetto alla tradizione:

Freud non si limita alla descrizione sintomatologica ma viene fatta corrispondere una storia, che

• ha a che vedere con una ricostruzione dell’esperienza passata

viene valorizzato un evento di carattere traumatico (trauma di natura sessuale “irritazioni genitali”

• ritenuto di significato eziologico avvenuto in età prepubere.

il ricordo inconscio permane, e si può riattivare durante la pubertà causando l’isteria.

Lezione 2

Isteria

Avviene un evento negativo, traumatico. Questo evento e il ricordo sono accompagnati da un

affetto negativo. Si attiva una difesa e il ricordo del contenuto dell'evento viene spinto

nell’inconscio; per lo shock del trauma l'affetto negativo non può essere scaricato, viene quindi

convertito a livello somatico con dei sintomi tipo la contrattura della mano o l'incapacità di deglutire

che secondo Freud è in qualche modo associato all'evento traumatico.

Per Breuer l''evento traumatico che genera l'isteria deve essere accaduto in uno stato ipnoide, il

motivo per il quale l'affetto non può essere scaricato è perché la paziente si trova in uno stato di

ipnosi autoindotta. La cura sarà quindi mettere la paziente in uno stato ipnotico indotto in modo da

permettere lo sc

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
71 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/07 Psicologia dinamica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Giu1603 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dinamica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Tagini Angela.