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Domande di psico di comunità zatti
Di Norma Zinetti, Giovedì 19 gennaio 2012 alle ore 23.58
1) Che cos'è la psicologia clinica e che rapporto ha con la psicologia di comunità?
La psicologia di comunità deriva dall'incrocio tra psicologia sociale e psicologia clinica. Il
metodo clinico è nobile e antico. Il suo nome deriva da "clinio" (letto), che è il mobile su cui il
paziente si sdraia per essere visitato dal medico, il qualee, attraverso un metodo discorsivo cerca di
interpretare i segni per scoprire il problema che affligge il suo paziente. Il metodo clinico non è
intrusivo o invasivo, in quanto non si intromette nel corpo con aghi, biopsie o quant'altro, ma si
basa sull'ascolto attivo; talvolta può anche sbagliarsi, in quanto la risoluzione del problema è
completamente affidata all'interpretazione soggettiva del medico.
2) Perchè la ricerca in psicologia di comunità è a spirale?
Il processo di ricerca azione è formato da una spirale di cicli, ognuno dei quali si articola in tre
momenti: la pianificazione, l'esecuzione e l'inchiesta. La pianificazione ha inizio da un'idea
generale, dopo la quale si ha lo scopo di raggiungere un certo obiettivo. L'esecuzione è la messa in
atto svolta in funzione del raggiungimento di un fine e quando, infine, si ha l'inchiesta, si dà una
valutazione dell'azione, in caso non vada bene o non soddisfi gli obiettivi preposti, si può
procedere con una modifica. Valutati i risultati, il processo riparte con un nuovo ciclo in cui
saranno presenti gli elementi emersi dalla precedente ricerca, e così via fino alla risoluzione del
problema.
3) Perchè il potere viene definito il punto cieco nelle scienze sociali?
Il potere è un concetto fondamentale, non ulteriormente analizzabile dalle scienze sociali. Il
potere è la condizione per ogni azione e per le interazioni fra gli esseri umani. Il potere puà essere
presente anche se non se ne vede l'uso: non è la pistola la minaccia, ma l'uso che se ne fa. Secondo
Nietzsche il desiderio di potere è superiore a qualsiasi altra cosa per l'essere umano; ma soggiogare
è indice di debolezza di fondo, di carenza di potere, e non il contrario. Il potere compensa la
sensazione di debolezza. Il potere diventa totalizzante quando il potere coercitivo e quello
educativo-culturale sono in stretto rapporto. Esso è da relazionare con il concetto di dipendenza. Il
potere non è definibile, è una probabilità. Il potere come probabilità e l'autorità come istituzione
sono legati dal processo di legittimazione.
4) Che cos'è lo scambio donativo?
Lo scambio donativo è il rapporto fra due o più individui che si scambiano doni in una comunità.
Esso è opposto allo scambio economico, il quale è presente nelle società. Lo scambio donativo può
avere aspetti sia benigni che maligni. Benigni poiché un dono si fa alle persone a cui si vuole bene
per dimostrare affetto. Nonostante questo, il donatore si aspetta un contro-dono, magari non
immediato, ma se non lo fa si puà entrare in una fase di crisi del rapporto e di delusione. Un altro
aspetto negativo del dono è che qualcuno lo fa per imporre la sua superiorità, e il ricevente è
costretto a contraccambiare con qualcosa di uguale o superiore. In questo modo le comunità
rischiano di impoverirsi; per questo c'è il potlack, il ritorno a uno stato originario senza che nessuno
sia sottomesso a nessun'altro.
5) La teoria di socializzazione di Trentini.
La teoria di socializzazione di Trentini è divisa in tappe: si parte dall'individuo, che richiama la
parola “non divisibile”. Ma l'individuo, dalla nascita alla morte, ha bisogno di relazionarsi; ed ecco
che nasce il primo livello di socializzazione: la coppia. La coppia cerca un confine con il resto del
mondo, caotico. Dopo la coppia c'è la situazione del triangolo, non necessariamente amoroso, ma
edipico (padre-madre-figlio). Successivamente c'è il libello di gruppo, che non viene in moto
proprio, ma trova un confine, un diaframma; è molto più rassicurante un rapporto di coppia che una
relazione di gruppo. Il gruppo di solito è formato dalle 4 alle 12 persone.
6) Sintetizza il processo di empowerment.
L'inizio di un empowerment è conseguente al verificarsi di un momento critico; esso pone la
persona nelle condizioni di prendere una decisione; c'è tensione. Si arriva ad un'azione che è il
tentativo di ridefinizione dei rapporti. La persona è diventata attiva nella definizione dei propri
obiettivi, ed è in uno stato di benessere (self efficacy). Bisogna emanciparsi dalla visione che i
soggetti dominanti hanno dato della realtà (emancipazione dei neri, delle donne). In questo processo
può cambiare la stessa percezione di sé (la self image) e quella degli altri. L'emancipazione indica
l'assegnazione a sè di una possibilità di fare, che trova nelle condizioni stesse del suo realizzarsi i
limiti da non oltrepassare per non cadere nel potere come tirannia.
7) Cosa si intende per società organica?
Nel rapporto organico l'individuo è assorbito dalla totalità delle relazioni, rispetto al contratto
sociale in cui invece gli individui sono autorizzati a decidere su quali basi stabilire il rapporto fra sé
e l'altro, per quali scopi. Nella volontà organica (organizzazione in cui tutte le parti concorrono per
un fine comune), gli individui sono quelle parti che vanno a formare una realtà più ampia: la
comunità. La volontà organica mira all'unione delle parti, al fine di mantenere unito l'organismo
della comunità.
8) Mead e il concetto di sé.
Secondo Mead l'individuo è influenzato da ciò che lo circonda. Il senso di sé è la conoscenza che
l'individuo ha della sua persona. L'Io è il conoscente e il Me il conosciuto. Il self individuale si
sviluppa in 4 tappe, che sono: 1. il linguaggio dei gesti. 2. il gioco come play. 3. il gioco
organizzato o game. 4. il linguaggio. Quest'ultimo è molto importante per l'essere umano, ed è
presente in lui, sottoforma di segni, fin dalla nascita. Successivamente il bambino si ispira a dei
modelli, e assume dei ruoli, come quello della mamma, del papà o di un supereroe; dapprima fa
questo da solo, poi comincia a chiedere ai suoi amici di giocare con lui. L'altro generalizzato è il
modello che qualcuno prende per poter parteciapre al gioco: infatti non bisogna avere delle
caratteristiche particolari per rappresentare un personaggio, ma tutti lo possono fare.
9) Concetti di play e di game per Mead.
I concetti di play e game sono molto importanti per Mead nello sviluppo del concetto di sé. Il
bambino comincia a giocare da solo assumendo dei ruoli che gli presenta la società, si ispira a dei
modelli che ha osservato e conosciuto, come ad esempio la mamma, il papà o un supereroe.
Successivamente egli chiede ad un altro bambino se vuole giocare con lui. Il gioco game è invece
un gioco organizzato. Siamo nel gioco game quando per esempio due bambini giocano a fare il
papà e la mamma insieme. Nella fase del game, si definiscono i ruoli, non più come nel play che
ognuno faceva quel che voleva. Il gioco come game è basato anche sulla competizione.
Definizione di Psicologia Sociale:
Gli oggetti della psicologia sociale sono le situazioni di patologia, di disagio o di disturbo. Patologia
riguarda il linguaggio medico. Il disagio è ciò che costituisce situazioni di sofferenza, senza essere
necessariamente malato. La psicologia sociale è importante perchè l'essere umano è un essere
sociale. Fondamentale è il territorio. La psicologià di comunità è quel cerchio sociale che avvolge
l'individuo subito dopo la famiglia.
10) Il conflitto...
Il conflitto è un importante fase, se non fondamentale, nella formazione di un gruppo. Esso
comincia da un disaccordo tra due o più persone. Il conflitto si può risolvere in modo benigno con
l'emanazione di norme, ma è importante che i partecipanti non si attacchino sulla loro sfera
personale, ma solo relativamente al disaccordo. Il nucleo in cui l'individuo mostra il peggio di sé
con numerosi conflitti è quello familiare. Al termine del conflitto, se benigno, si prenderà una
decisione comune, che vada bene ad entrambe le parti. La mancanza di un accordo potrebbe portare
a soluzioni più svantaggiose del peggior accordo preso insieme. Il conflitto accresce la tendenza al
miglioramento: infatti niente di nuovo può uscire se non c'è uno scontro che ne produce le
condizioni di nascita. Inoltre, uscire vincitori da un conflitto accresce l'autostima di se stessi. Un
effetto temibile del conflitto può essere il mobbing, cioè trovare il capro espiatorio ed accumulare
tutte le colpe su di lui.
11) Le caratteristiche della comunità per Tonnies.
Il concetto di comunità risale a Tonnies, un sociologo tedesco nel quale i valori della rivoluzione
francese, tra cui la libertà, producono in area tedesca una reazione nazionalistica e tradizionalistica,
inscritta dentro l'idealismo tedesco. Secondo Tonnies la relazione è una categoria essenziale per la
comunità, che va al di là delle possibilità di controllo dell'individuo. La comunità è un consorzio
umano che sta insieme per volontà dell'Io delle singole persone. È nello stesso scambio di doni che
la comunità appare differente rispetto alla società. Il Romanticismo tedesco non è d'accordo con il
Naturalismo francese, che vede tutti gli uomini come singoli individui e non riesce a concepirli
come comunità.
12) Definisci le caratteristiche di ruolo.
I ruoli in un gruppo di persone o in un nucleo familiare sono delle aspettative di comportamento.
Nella famiglia i ruoli sono padre, madre o figlio, mentre in un gruppo la divisione è più complessa.
Un gruppo ha delle aspettative nei confronti di un suo membro per il fatto che costui occupa una
certa posizione. Il ruolo viene assegnato dagli altri e non è esente né da conflitti né da
incomprensioni. Uno dei ruoli più importanti e rispettati è la leadership. In un gruppo psicologico
ognuno svolgerà il proprio ruolo, sia nel campo degli obiettivi del gruppo sia nel campo del
mantenimento delle relazioni.
13) Fonti di potere.
Max Weber individua le fonti del potere/autorità:
Logica legal-razionale → istituzioni che hanno preso la forma di apparati amministrat