Anteprima
Vedrai una selezione di 1 pagina su 4
Psicologia dello sviluppo – Piaget Pag. 1
1 su 4
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Epistemologia e sviluppo della conoscenza

Epistemologia deriva da "episteme" che significa conoscenza e "genetico" a cui si attribuisce il significato di sviluppo. La conoscenza è un processo che implica una relazione tra colui che conosce e l'oggetto da conoscere, perciò la conoscenza è sempre soggettiva perché dipende da come l'esperienza è stata organizzata dalle strutture del pensiero che il bambino possiede in quel momento.

L'intelligenza secondo Piaget

Piaget percepisce l'intelligenza come la più elevata forma di adattamento all'ambiente. L'adattamento è in funzione di due variabili:

  • Assimilazione: processo mediante il quale si giunge all'esperienza
  • Accomodamento: modificazione di un concetto o di uno schema cognitivo.

Inizialmente l'assimilazione e l'accomodamento non sono coordinati, progressivamente giungono ad un equilibrio quando si realizza un buon adattamento all'ambiente e questo avviene quando il bambino...

è in grado di agire in modo intelligente. Nell’intelligenza interagiscono anche le diverse forme in cui le conoscenze si strutturano e si organizzano. Le strutture cognitive del bambino vengono chiamate anche “schemi” che inizialmente corrispondono ad azioni concrete. Fasi dello sviluppo dell’intelligenza: Fase dell’intelligenza senso-motoria (0/2 anni): 1) Stadio : l’esercizio degli schemi innati 2) Stadio: le reazioni circolari primarie, cioè quelle di base 3) Stadio: le reazioni circolari secondarie, cioè l’esplorazione degli oggetti e dell’ambiente 4) Stadio: la coordinazione mezzi-fini, cioè esplora approfonditamente 5) Stadio: le reazioni circolari terziarie, cioè quando una nuova esperienza viene assimilata e può essere riprodotta 6) Stadio: la funzione simbolica, il bambino inizia a pensare Approccio stadiale: Ogni stadio, per Piaget, deriva dallo stadio precedente, lo incorpora e lo trasforma. La sequenza a cui

Piaget si avvale è dalla nascita all’adolescenza e comprende il periodo sensomotorio, preoperatorio, operatorio concreto e operatorio formale.

Le caratteristiche di questi stadi sono:

  • Periodo sensomotorio (dalla nascita a 18/24 mesi): il bambino sviluppa progressivamente delle modalità di interazione con l’ambiente a partire dall’utilizzo dei riflessi. Dopo averli sperimentati più volte, comincerà a modificarli adattandoli alla situazione. Iniziano a presentarsi i primi schemi organizzati.
  • A partire dal secondo mese fino al quarto, il bambino continuerà nell’opera della differenziazione degli schemi appresi e di acquisizione di nuovi schemi mediante le reazioni primarie, cioè sono azioni ripetute perché provocano piacere. Intorno al quarto mese, inoltre, inizierà a coordinare degli schemi percettivi e motori tra loro.
  • A partire dal quarto mese il bambino incomincia d’interessarsi agli effetti delle proprie azioni che compie sull’ambiente.

Soltanto a partire dagli otto mesi mette in relazione degli eventi e il bambino incomincia a costruire schemi d'azione coordinati in sequenze ordinate. A partire dai dodici mesi il bambino comincia ad esplorare il mondo circostante. A partire dai diciotto mesi il bambino utilizzerà delle azioni mentali e quindi acquisisce la funzione simbolica del pensiero vale a dire la capacità di immaginare o pensare qualcosa che non è presente. La presenza della capacità simbolica può stimolare anche la comparsa del linguaggio e di imitazione differita. Il bambino, inoltre, è arrivato a concepire che le persone e gli oggetti hanno una loro realtà indipendente.

Stadio preoperatorio (dai 2/7 anni): si introduce il concetto di operazione e si divide in:

  • Preconcettuale: è costituita da un continuo esplorare l'ambiente e di immagazzinare nuovi simboli. Le costruzioni mentali di questo periodo sono date dalle infra-concetti, che non sono

concetti veri e propri.

Intuitiva: caratteristico è l'intuizione, il bambino definisce i concetti indicando gli oggetti corrispondenti a seconda del loro uso. Molto importanti in questo stadio sono l'egocentrismo, l'animismo e il realismo.

Stadio operatorio concreto (dai 6/7 anni): Il bambino riesce ad organizzare in sistemi le azioni mentali, diviene in grado di compiere operazioni mentali, anche se il suo pensiero è ancora in qualche modo vincolato dalla concretezza ed è per questo motivo che lo si definisce operatorio concreto. Ora il bambino è in grado di ragionare sistematicamente sul mondo degli oggetti, dei numeri, sul tempo, ecc...

Stadio operatorio formale (a partire dagli 11 anni): Il ragazzo inizia ad utilizzare le operazioni di classificazione e seriazione anche su contenuti astratti e inizia a formarsi un altro tipo di operazioni. Tali operazioni sono chiamate formali e consentono al ragazzo di stabilire delle connessioni.

Logiche tra più affermazioni all'interno di un discorso e di verificarne la coerenza. Essi sono in grado di formulare delle ipotesi, di prevedere degli effetti conseguenti, ecc...

Lo sviluppo del linguaggio:

  • Periodo prelocutorio (dalla nascita agli 8 mesi): strilli e pianti, lallazioni, balbettamenti intenzionali.
  • Periodo locutorio (dall'8 al 18 mese): imitazione dei suoni, ecolalia e parola-frase.
  • Periodo delocutorio (dal 18 mese ai 5 anni): frase contratta e frase grammatica.
  • Linguaggio egocentrico (dai 5 ai 7 anni): ripetizione di una parola, monologo, monologo a due cioè parla per sé davanti agli altri.
  • Linguaggio socializzato (dai 7 anni in poi): informazione adattata, quando il bambino dice il suo pensiero, la critica, cioè sulla condotta degli altri, ordini, preghiere e minacce.

Il linguaggio per Piaget accompagna lo sviluppo del pensiero e costituisce per lo sviluppo un mezzo molto importante che il bambino ha a disposizione.

Il linguaggio può essere utilizzato pienamente solo quando lo sviluppo ha raggiunto certi stadi.
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
4 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Caratozzolo Amalia.