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SIMBOLI

I simboli mantengono una somiglianza con gli oggetti che sostituiscono e compaiono nel

gioco simbolico-> mostra il mondo interno del bambino (bimbo che usa un pezzo di

stoffa al posto di un cuscino).

La relazione tra oggetti e parole è arbitraria-> una parola si riferisce per convenzione a

quel determinato oggetto. Ciò non è facile comprenderlo per un bambino, poichè per lui

il nome di un oggetto è l'oggetto stesso->non si può cambiare->la rappresentazione è

quella ed legata al nome.

Piaget crede che lo sviluppo del pensiero rappresentativo precede l'uso del linguaggio. Il

linguaggio, quindi, è un modo per esprimere il pensiero.

Caratteristiche: egocentrismo, rigidità del pensiero, ragionamento semilogico e

cognizione sociale limitata.

-EGOCENTRISMO

* Distinzione incompleta di sè e del mondo;

* Comprensione e interpretazione secondo il proprio punto di vista-> risulta difficile, per

un bambino preoperatorio, mettersi nei panni altrui (un bambino che tiene un libro

davanti a sè e chiede alla madre, di fronte, di descrivere una figura non si rende conto

che la madre vede solo la copertina del libro; o ancora se un bambino dice A è probabile

che un altro bambino che lo ascolta risponda con tutt'altro argomento). Inoltre il bambino

non adatta il proprio linguaggio all'interlocutore, preoccupandosi di spiegare il significato

delle sue parole (ho visto lui che prendeva quello, senza spiegare a cosa allude quel

lui/quello).

Anche superato questo periodo, l'egocentrismo non sparirà mai del tutto.

-RIGIDITA' DEL PENSIERO

Ritroviamo rigidità di pensiero:

-nella centrazione-> trattasi dell'incapacità di considerare contemporaneamente più

aspetti di un oggetto o un evento-> visione deformata. (es. stessa quantità d'acqua->una

quantità in un contenitore stretto e alto, l'altra in un contenitore largo e basso->bambino

presterà attenzione solo alla quantità d'acqua, ignorando la larghezza dei contenitori)

-nel focalizzarsi sugli stati e non sulle trasformazioni che garantiscono il passaggio da

uno stato A ad uno B-> prestare attenzione al "prima" e al "dopo", ignorando il processo

di cambiamento da A a B.

-nel concentrarsi sull'apparenza-> (es. bastoncino nell'acqua sembra curvarsi->

secondo il bambino si curva realmente).

-nella mancanza di reversibilità-> il bambino non riesce ad invertire o trasformare una

serie di eventi. Non va oltre ciò che vede.

-PENSIERO SEMILOGICO

I pensieri del bambino non seguono un filo logico reale, ma la logica del bambino, ossia

ciò che in questo periodo ha a disposizione. (es. affermare che un amico è caduto

perchè si è fatto male, o che la neve esiste perchè i bimbi possono giocarvi).

-COGNIZIONE SOCIALE LIMITATA

In questo periodo non esiste moralità. Le concezioni sociali sono basate sulle poche

esperienze che il bambino ha fatto e soprattutto sulla grandezza degli elementi-> il

bambino, infatti, giudica la scorrettezza di un danno in base alla gravità del danno e non

alle intenzioni della persona (es; è più grave rompere 15 tazze per caso che romperne

una di proposito).

Risultati raggiunti in questo periodo:

*Funzione: cogliere l'esistenza di una relazione tra due fattori;

*Regolazione: atto mentale parzialmente decentrato (valutare la quantità di acqua

considerando alternativamente l'altezza o la larghezza del liquido e pervenendo a

conclusioni diverse).

*Identità: un oggetto può apparire diverso senza, tuttavia, cambiare la sua identità->

pensiero meno rigido-> stesso oggetto nonostante i cambiamenti superficiali.

PERIODO DELLE OPERAZIONI CONCRETE (7-11 anni)

Il pensiero diventa dinamico, decentrato, reversibile. Ma tali operazioni possono

essere applicate solo ad oggetti concreti, sia presenti che rappresentati mentalmente. Si

ha a che fare con ciò che "è" piuttosto che con ciò che "potrebbe essere". Il bambino

applica tali operazioni a oggetti ed eventi concreti, manipolandoli, organizzandoli,

rovesciandoli, classificandoli ecc...

Operazione= azione interiorizzata che fa parte di una struttura organizzata.

Grazie alle operazioni le rappresentazioni non sono più isolate, ma acquisiscono vita.

Una di queste operazioni mentali è la conservazione.

Conservazione= contribuisce alla stabilità del mondo fisico. Consiste nel cogliere

l'invarianza di certe proprietà. Fa attenzione al prima e al dopo di un processo e ne trae

dei risultati;

(ritornando all'esempio dei contenitori con l'acqua-> un bambino cbe non ha il concetto

di conservazione dirà che la quantità d'acqua è cambiata. Accade il contrario per un

bambino che ha acquisito tale concetto perchè riesce a ricordare il procedimento che

dimostra che la quantità d'acqua è sempre la stessa, semplicemente viene travasata, e

non tiene conto solo del risultato finale.

Un'altra operazione mentale è la reversibilità (es. se versi il liquido nel contenitore di

prima avranno la stessa quantità).

Un'altra acquisizione è l'inclusione in classi: mentre il bambino preoperatorio considera

solo le parti singole e non più categorie allo stesso tempo (non è in grado di capire che

le parti e l'intero sono reversibili), il bambino operatorio concreto non fa lo stesso e

possiede gli strumenti per dare la risposta corretta.

Ma le operazioni si applicano anche alle relazioni(se A è più alto di B e B è più alto di C il

bambino riesce ad inferire che A è più alto di C.), alle rappresentazioni spazio-temporali

(un bambino preoperatorio influenza la sua percezione tenendo come punti di

riferimento lo spazio immediatamente circostante, mentre un bambino operatorio

concreto ha una visione più ampia e, a differenza del bimbo preoperatorio, disegnerà il

livello dell'acqua in un contenitore non in maniera parallela alla base del contenitore, ma

alla base della terra).

PERIODO DELLE OPERAZIONI FORMALI (11-15 anni)

E' l'ultima tappa dello sviluppo delle strutture cognitive.

Il pensiero diviene formale, logico, astratto. L'adolescente prende in considerazione

idee astratte e possibilità diverse; prendendo in considerazione il pensiero vi riflette su,

sia sul proprio che su quello altrui.

Egli si basa sulle operazioni concrete del periodo precedente per generare ipotesi-->

infatti il pensiero agisce come il metodo scientifico, formulando ipotesi e confrontandole

con la realtà, ricordandosi di tenere a mente i singoli risultati di tale confronto, per trarre,

così, conclusioni adeguate. Il pensiero diventa ipotetico deduttivo. (es. risolvere un

problema di fisica-> nel procedimento si può identificare la presenza di operazioni

formali-> il bambino ha a che fare con una variabile per volta, tenendo costanti gli altri

fattori-> a differenza del bambino operatorio-concreto che \ha un approccio casuale).

Per far sì che gli adolescenti riescano a risolvere i problemi ci sono 16 operazioni

formali, di cui due sono: congiunzione (co-occorrenza di x e y-> aumenta x-aumenta y)

e disgiunzione ( dà vita a tre risultati: x e y/x e non y/ y e non x).

E' ancora presente l'egocentrismo: l'adolescente crede nella forza del suo pensiero e

sottovaluta i problemi pratici. Si attenua quando comincia a lavorare.

Man mano che si cresce le operazioni formali vengono applicate ad un numero sempre

maggiore di situazioni. I cambiamenti che avvengono dopo i 15 anni non modificano la

struttura del pensiero, ma soltanto i suoi contenuti e la sua stabilità.

Riassumendo...

1-Sensomotorio-> stimolo suscita un riflesso (il bambino lancia gli oggetti, li mette in

bocca ecc...)

2-Preoperatorio-> gli oggetti sono rappresentabili mentalmente; cambiamenti fisici->non

fanno cambiare l'identità dell'oggetto; un oggetto può rappresentare altri oggetti.

3-Operatorio-concreto-> rappresentazioni manipolate mentalmente con varie operazioni

(confrontando oggetti fra loro ma non in modo sistematico nè formale, rovescia le cose,

lancia ecc..)

4-Operatorio-formale-> oggetti esaminati in maniera scientifica; elaborazione piano per

risolvere problemi. LA NATURA UMANA secondo Piaget

Piaget ha una visione organismica(non meccanicistica)--> le parti sono comprese solo

in riferimento al tutto (il comportamento di un bambino di 2 anni diverso da quello di uno

di 12).

Il bambino è:

*un essere attivo che esplora e valuta senza sosta. Non ha bisogno di motivazione

esterna poichè la motivazione è intrinseca all'organismo;

*una totalità organizzata per mantenere un equilibrio con sè e con l'ambiente;

*una totalità che si autoregola-> ogni sbilanciamento viene corretto nella misura in cui il

bambino è in grado di farlo.

Sviluppo quantitativo e qualitativo

Sviluppo quantitativo: si ha quando schemi e abilità diventano più stabili, più facili da

ativare, più disponibili e quando il repertorio di conoscenze del bambino aumenta.

Sviluppo qualitativo: trasformazione di genere che coinvolge la struttura-> modifica

strutturale (stadi)

I cambiamenti qualitativi e quantitativi sono complementari:

*qualitativo causa cambiamento quantitativo

*quantitativo causa qualitativo-> l'aumentare di informazioni (quantitativo) mette in

discussione quelle vecchie, stimolando, così, cambiamenti qualitativi nella struttura della

conoscenza del bambino.

Natura e cultura

Piaget è un interazionista-> l'interazione tra fattori innati ed esperienza va a creare i

fattori psicologici.

Lo sviluppo è= maturazione fisica+esperienza fisica+esperienza sociale+equilibrazione.

MATURAZIONE FISICA-> crea nuove possibilità per il sistema cognitivo;

ESPERIENZA FISICA-> permette di scoprire caratteristiche anche non intrinseche negli

oggetti;

ESPERIENZA SOCIALE-> ossia l'effetto dell'ambiente culturale e educativo. Può avere

effetti poditivi sulle conoscenze e il comportamento del bambino, ma anche effetti

negativi, alimentando la sua rigidità di pensiero, per esempio.

Questi tre fattori sono diversi tra le varie culture, di conseguenza comportano tempi

diversi nello sviluppo stadiale.

COLLOQUIO CLINICO PIAGETIANO

Il metodo clinico rientra nel metodo dell'inchiesta e su inizialmente condotto su

pochi soggetti (figli di Piaget). Tale metodo può anche essere adottato basandosi

sui risultati di un altro metodo (es. metodo disegno). Intorno agli anni '60 il

metodo cinico fu usato per la prima v

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
12 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher vappignani di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi della Campania "Luigi Vanvitelli" o del prof Poderico Carla.