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Teoria innatista di GESTALD: organizzare l’ambiente che ci circonda sin dalla nascita.
Teoria empiristica: organizzare l’ambiente attraverso le esperienze
Percezione gustativa e olfattiva: Riconoscimento precoce di odori e sapori, che hanno il ruolo di
mediazione con l’adulto che accudisce il bimbo. Sin dalle prime ore di vita il bambino è in grado di
manifestare con espressioni facciali ben differenziati i sapori piacevoli da quelli sgradevoli. I
neonati distinguono le 4 principali qualità gustative (dolce,salato, amaro e acido)
Sensibilità olfattiva ben sviluppata alla nascita. Il neonato reagisce differentemente posto a diversi
tipi di odore come ammoniaca, anice e aceto e reagisce con differenti espressioni facciali in base al
gradimento. Responsabilità nei confronti dei segnali olfattivi del latte materno.
Percezione uditiva: Nel neonato la conformazione anatomica dell’organo recettivo (orecchio) non
mostra sostanziali differenze da quella dell’adulto, se non per la dimensione del condotto uditivo e
del timpano che non hanno ancora dimensioni efficaci da consentire trasmissioni sonore ottimali.
Reattività ai suoni dopo la nascita e la preferenza alla voce materna, in quanto a differenza della
voce paterna che proviene esclusivamente da fonti esterne, possiede la particolarità di essere
internamente, attraverso le ossa sino all’utero, ma anche esternamente.
Percezione visiva: Il neonato possiede capacità funzionali discrete, anche se devono render conto di
alcune limitazioni date dall'incompiutezza del sistema nervoso. Dai sue mesi di vita si sviluppano la
cornea, il cristallino, i coni e i bastoncelli. Capacità di mettere a fuoco stimoli vicini grazie alla
visione binoculare; limitazione di prestare attenzione agli oggetti e persone che pur compaiono in
uno spazio visivo a lui prossimo. Il mondo che i neonati percepiscono non è in bianco e nero ma
ricco di sfumature. Preferenza per gli stimoli curvilinei rispetto a quelli rettilinei, stimoli strutturali
rispetto a uniformi, stimoli complessi rispetto a semplici.
Preferenza di fissazione: I neonati preferiscono fissare oggetti nel campo percettivo anziché altri.
Capacità precoce del neonato di riconoscere le diversità tra gli stimoli.
Attrazione per le novità dello stimolo e dalla sua complessità (paradigma dell'assuefazione
-recupero). Attenzione preferenziale alla struttura schematica del volto umano, in cui gli elementi
siano ben ordinati. Attrazione determinata dai contorni marcati e nitidi (esplorazione zone di
confine collo- mento- capelli). Dopo 2 mesi il bambino esplora gli elementi interni del volto.
Interesse per volti regolari in movimento.
Percezione della profondità nei bambini. Studi ideati da Gibson che con la moglie ponevano i
bambini su una base orizzontale di vetro, ove percepivano un fondo con configurazione a scacchiera
(Prova del precipizio visivo). Creato il senso di profondità, i bambini si fermano(battito cardiaco
accelerato) Giunto al punto del precipizio, il bambino guarda la mamma per avere un riferimento
sul da farsi, Social Refering, uso delle espressioni del volto dell'adulto per capire come comportarsi.
Sviluppo percettivo: due periodi educativi principali: Piaget e Bruner sottolineano che dopo i 6 anni
lo sviluppo percettivo risente dello sviluppo cognitivo. Le capacità intellettive perfezionano quelle
percettive, rendendole efficienti. Nell'infanzia e nella fanciullezza si perfezionano le capacità di
percezione e la costanza percettiva. Fenomeno del sincretismo infantile: incapacità di passare da
tutto alle singole parti di uno stimolo. Capitolo 4
Lo sviluppo cognitivo: J. Piaget: Formazione nel campo della biologia, che lo influenzerà molto.
Tesi sui molluschi, noti per la loro capacità di adattamento in ogni ambiente. Il problema posto da
Piaget di come gli organismi viventi si adattino al proprio ambiente. Inizia ad occuparsi di
psicologia principalmente al problema della conoscenza. Egli riconosce una continuità tra
organizzazione biologica e intelligenza, definito caso particolare di adattamento biologico.
Intelligenza è adattamento dell'individuo all'ambiente, e l'adattamento è risultato di 2 processi:
Assimilazione: incorporare da parte del soggetto i dati dell'ambiente negli schemi che possiede;
Accomodamento: Modificare gli schemi che si hanno successivamente all'assimilazione.
Teoria Organistica: Gli stadi di sviluppo: Discontinuità evolutiva dei diversi stadi
STADIO SENSO-MOTORIO ( dalla nascita ai 18 mesi), Intelligenza consiste in schemi d'azione
pratici. Schema della prensione diventa strumentale ad eseguire altri schemi: mordere, agitare,
lanciare. Si caratterizza per: Risposta del bambino alla realtà di tipo sensoriale- motorio; il bambino
non fa progetti; il bambino non possiede immagini mentali e parole.
L'intelligenza senso motoria si suddivide in 6 sottostadi:
1. Esercizio dei riflessi: suzione di tutto ciò che gli capita in mano e strige ciò che tocca nel
palmo della mano. Stato di egocentrismo radicale.
2. Reazioni circolari primarie: Nascita delle prime abitudini, come la suzione del pollice
sistematica, porta oggetti alla bocca, si guarda le mani mentre le muove
3. Reazioni circolari secondarie: interessa per la realtà esterna. Coordinazione dei schemi;
Divisione e prensione
4. Coordinazione degli schemi secondari: comparsa delle condotte esplorative. Applica gli
schemi posseduti nelle nuove situazioni
5. Reazioni circolari terziarie: interesse per la novità. Ricerca oggetto scomparso quando gli
spostamenti sono visibili
6. Invenzione dei mezzi nuovi: ricerca dell'oggetto scomparso quando gli spostamenti sono
invisibili. Previsione di quali azioni avranno successo e quali no.
STADIO PRE-OPERATORIO (dai 2 ai 6 anni): Il bambino è in grado di usare simboli immagini
parole e azioni che rappresentano altre cose. Egocentrismo intellettuale, ovvero l'incapacità di
pensare che la realtà possa essere vista diversamente da come la percepisce lui.
Compito di Piaget delle “tre montagne” che vanno per dimensione e colore. Il bambino deve
scegliere il disegno che più rappresenta le montagne e mostrarle ad una bambola
Animismo: tendenza del bambino nel ritenere che gli oggetti del mondo fenomenico abbiano un
anima. Realismo: realismo nominale, tendenza del bambino a intendere che il nome fa tutt'uno con
la cosa; Realismo onirico: tendenza del bambino di far coincidere ciò che sogna con la realtà
STADIO OPERATORIO CONCRETO (dai 7 ai 12 anni): Operazioni mentali concrete reversibili
Il bambino è capace a risolvere i compiti di conservazione. Reversibilità: capacità di far
corrispondere ad un operazione, un operazione inversa che porta al punto di partenza.
Conservazione: compito di conservazione dei liquidi, della materia, della lunghezza
STADIO OPERATORIO FORMALE (dai 12 anni in poi): Passaggio dal reale al possibile, ovvero il
partire da ipotesi per arrivare a conclusioni logiche. Mondo del possibile coniugato da ipotesi che
devono essere confermate o smentite empiricamente. Uso di processi induttivi: Pensiero di natura
proposizionale, perché i ragazzi non manipolano più sola la realtà ma producono proposizioni
riferite a dati di irrealtà/fenomenologici.
Critica alla teoria di Piaget. I compiti di Piaget sono troppo difficili. E' giusto, al fine di ottenere di
ottenere maggiori risposte corrette, presentate ai bambini soluzioni più realistiche e tipiche della
vita quotidiana. Il bambino riesce meglio in compiti più vicini alla sua esperienza quotidiana.
Esistenza o meno degli stadi. Il ruolo dell'esperienza sociale non analizzato da Piaget, che si
concentra unicamente sullo sviluppo dell'individuo come singolo, è invece fondamentale per
facilitare lo sviluppo cognitivo individuale.
Vygotskij: Ritiene che lo sviluppo storico-culturale abbia prodotto l'evoluzione dell'umanità
attraverso i mediatori simbolici che consentono agli individui di entrare in relazione tra loro
all'interno della stessa cultura e di culture differenti. Processo di interiorizzazione delle forme
culturali. Lo sviluppo del bambino dipende dal contesto socio-culturale in cui si trova e padroneggia
gli strumenti della sua cultura. Zona di sviluppo prossimale: valutare la differenza di ciò che il
bambino è in grado di fare da solo e ciò che è in grado di fare con l'aiuto di un individuo
competente. Se il bambino dimostra di essere in grado di fare da solo ciò che precedentemente
svolgeva con l'aiuto prova che l'abilità è stata interiorizzata. Il linguaggio da sociale e comunicativo
si trasforma in linguaggio interiore o persino verbale.
Bruner; Influenza di Vygotskij e scienza cognitiva. Processi di acquisizione di un pensiero maturo
del bambino attraverso 3 forme di rappresentazione: ESECUTIVA: la realtà viene codificata
attraverso l'azione. ICONICA: Realtà codificata attraverso immagini visive, uditive, olfattive e
tattili. -Evocazione mentale di una realtà assente ma non si è in grado di descriverla verbalmente.§
- SIMBOLICA: codifica delle realtà attraverso il linguaggio e i sistemi simbolici come numeri e
musica. Relazioni sociali tra bambino e Caregiver fondamentali per la cultura. Figura dello
scaffolding. Pensiero narrativo è una modalità cognitiva per organizzare l'esperienza per trasformare
gli eventi in oggetto di analisi basato su interazione tra individui.
La teoria della mente: Indagare come il bambino costruisca la propria conoscenza del mondo
psicologico, come comprenda se stesso e gli altri, a capire le motivazioni, i desideri, le intenzioni
che permeano nella sua esperienza di vita. Teoria di come funzionano gli esseri umani, in quanto
diversi dai soggetti. Punto di partenza della teoria sono da un lato le emozioni fondamentali e gli
stati fisiologici che generano il DESIDERIO, dall'altro le percezioni e sensazioni che generano la
CREDENZA. I bambini di 2 anni possiedono la psicologia del desiderio, verso i 3 anni domina la
psicologia della credenza-desiderio, grazie alla quale sono in grado di prevedere le azioni di una
persona. La valutazione dell'intelligenza: Nati tra fine '800 e inizio '900, Scala Binet – Simon, che
distingueva fra intelligenza normale e ritardo. Primo test d'intelligenza: QI rapporto tra età
cronologica del bambino e quella mentale. Le condizioni ambientali incidono sullo sviluppo
dell'intelligenza oltre alle condizioni generiche.
Capitolo 5
Sviluppo linguistico e comunicativo: Le 3 teorie sull'acquisizione del linguaggio
LA SPIEGAZIONE INNATISTA: Ipotizzata da Chomsky, si tratta della base biologica grazie a cui
si sviluppa il linguaggio. Tale matrice biologica è strutturata secondo una grammatica universale.