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Psicologia Dello Sviluppo E Dell’Educazione
Nuove Tecnologie di Apprendimento
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La scuola elementare, come si legge nella Premessa ai
Nuovi Programmi dell’85, è di fondamentale importanza per
lo sviluppo della personalità del fanciullo, in quanto uno dei
suoi principali compiti è quello della “prima
alfabetizzazione culturale” intesa come acquisizione di
tecniche e di competenze, promozione di capacità e non solo
di statiche ed inerti informazioni. La scuola consente di
realizzare un corretto e completo processo di evoluzione,
finalizzato alla formazione integrale dell’uomo e del
cittadino nel rispetto dei principi della nostra Costituzione e
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della Dichiarazione Internazionale sui diritti dell’uomo e del
fanciullo. Queste finalità vanno perseguite mediante
un’attenta rilevazione del contesto socio-culturale in cui essa
si trova ad operare. La nostra società, definita “complessa”
dal sociologo Luhmann, è caratterizzata dalla “flessibilità”,
dalla “transizione” e dalla cultura diffusa multimediale.
Particolare importanza assumono i cambiamenti avvenuti
nella famiglia che si è modificata nella struttura, nei rapporti
e nei compiti, che si sono andati sempre più riducendo
compreso quello educativo affidato ad agenzie specializzate.
I Nuovi Programmi dell’85, ci presentano un piano
perfettamente aggiornato ed adeguato ai cambiamenti della
del ’55, sono
nostra società, essi, a differenza di quelli
fondati su una cultura laica e pluralista e sul rispetto delle
libere scelte. A questo scopo assumono particolare
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importanza i processi innovativi che sono in atto nella
scuola, quali l’autonomia, la riorganizzazione della rete
scolastica, gli istituti comprensivi, il riordino dei cicli e il
riordino degli Organi Collegiali. È di vitale importanza, per
una positiva azione educativa e didattica che consenta il
perseguimento delle finalità proprie della scuola elementare,
passare dalle linee curricolari alla realtà operativa ponendo
una particolare attenzione alle tecniche e alle metodologie
da usare, nonché alle tecnologie, sia tradizionali che
moderne, che costituiscono un valido supporto per la
promozione dell’apprendimento. Già Comenio dava
importanza al metodo induttivo, tanto che scrisse il primo
libro illustrato sostenendo che l’immagine affiancata alla
parola dà più significato alla parola stessa. Infatti,
un’indagine condotta dall’ufficio studi di una società
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americana ha rilevato che si apprende di più e meglio
quando sono coinvolti due o più dei nostri sensi, ne
consegue che il metodo che coinvolge sia la vista che l’udito
è migliore di quello che coinvolge uno soltanto di questi
sensi. Fino a qualche decennio fa la tecnologia tradizionale
poteva offrire alla scuola solo libri, sia scolastici che
letterari. Essi potevano far parte della biblioteca della scuola
ed essere letti in classe ad alta voce, e magari essere
commentati o meno, ma dovevano sempre rispettare le
dimensioni di sviluppo e i ritmi di apprendimento degli
alunni. La scuola metteva a disposizione anche materiale
didattico naturale e artigianale come grafici, schede,
cartelloni, ecc.. Si poteva, poi, usufruire di materiale
strutturato e non strutturato di cui la scuola si avvale anche
oggi. Quello strutturato ha delle finalità specifiche e serve
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per favorire lo sviluppo delle capacità percettive riguardanti
i colori, le forme, le grandezze, il peso, i rapporti spaziali e
direzionali; per l’orientamento nello spazio; per la
percezione delle somiglianze e delle differenze, ecc..
Esempi di materiale strutturato sono i blocchi logici di
Dienes, le tombole, i birilli, le schede operative, i giochi di
intelligenza, le audio-cassette, le videocassette, la TV ed il
computer. Il materiale non strutturato, invece, non è
specificamente finalizzato e può essere costruito sia dagli
insegnanti che dagli alunni, in rapporto alle attività che si
vanno svolgendo. Attualmente altre possibilità di allargare
gli orizzonti dei fanciulli, vengono date dalla tecnologia che,
a differenza dei grafici, delle schede e dei disegni offre
nuovi supporti al lavoro scolastico e consente metodologie
più all’avanguardia. Tra le nuove tecnologie maggiormente
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in uso nella scuola elementare vi sono gli audiovisivi, tra cui
distinguiamo: l’Episcopio, che serve a proiettare immagini
opache, cartoline e foto di giornali; il Diascopio, che proietta
immagini trasparenti, come diapositive; l’Epidiascopio, che
è l’insieme dell’Episcopio e del Diascopio, e quindi serve
per immagini opache e trasparenti; la lavagna luminosa; i
proiettori per immagini fisse o mobili, bianche o nere; la
radio; il registratore; il videoregistratore; la TV e il
computer. E’ necessario, però, volgere un’attenzione
particolare all’uso degli audiovisivi, soprattutto del cinema e
della TV. Essi, infatti, possono avere da un lato valenza
formativa, quando trasmettono programmi idonei ai
fanciulli, e dall’altro possono essere diseducativi, quando
trasmettono programmi non adatti alla loro età. Quindi nella
“nuova scuola” diventa importante tenere presente tutte le