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ARG: 6.4: LO SVILUPPO COGNITIVO:

Il cognitivismo non è una teoria, ma un approccio. È un quadro di riferimento teorico che inizialmente ha fornito degli assunti teorici

di base, testati da discipline molto diverse. L’interesse era capire in che modo l’uomo è in grado di selezionare le informazioni e poi

elaborarle in contenuti di coscienza. Per capirlo, si deve identificare la natura delle operazioni mentali che l’uomo fa. Usano un

approccio quasi riduzionista.

Il modo in cui l’informazione viene manipolata dal sistema cognitivo fino a trasformarsi in coscienza, corrisponde all’oggetto di

studio del cognitivismo.

Secondo l’approccio funzionale il sistema cognitivo viene inteso come un insieme di magazzini collegati tra loro, ai quali sono

associati dei processi di base (attenzione, percezione, memoria) che dei processi di controllo (gestione delle risorse cognitive,

monitoraggio e controllo dell’attività cognitiva) che manipolano l’ informazione trasformandola in rappresentazioni. Scomporre un

processo mentale:

IL METODO DELLA CRONOMETRIA MENTALE:

È possibile isolare le operazioni mentali elementari sottostanti un processo cognitivo complesso. Una operazione mentale consiste

nella trasformazione dell’informazione da una forma a un’altra. Può essere misurata perché richiede del tempo definito per essere

svolta. Quanto più lungo è il tempo che intercorre tra la presentazione dello stimolo e il momento in cui il soggetto emette la

risposta (TEMPO DI REAZIONE), tanto più numerose si può ipotizzare siano le operazioni che sono state compiute.

I tempi di risposta si allungano nei tre casi. La prima è la più semplice, indipendentemente dall’età.

L’idea è che il soggetto fa immediatamente un confronto percettivo visivo. Se sono identiche visivamente il bambino dice uguali.

Subito dopo c’è la risposta.

Nel secondo caso c’è di mezzo l’operazione di normalizzazione: immagino che A diventi a e viceversa.

Siegeler affronta il problema della bilancia.

Per il cognitivismo, nel corso dello sviluppo, cambia: il codice rappresentazionale, incrementa la conoscenza di base, si modificano

le strategie, si sviluppa la metacognizione, aumenta la capacità di elaborazione. 26

Complessivamente lo sviluppo cognitivo implica un cambiamento nei processi (come) insieme a un cambiamento delle

rappresentazioni. Con l’età migliora la prestazione in compiti che misurano la capacità del bambino di elaborare l’informazione. A 3

anni 3 cifre, a 10 anni 6 cifre. Lo span di memoria aumenta con l’età in conseguenza sia di cambiamenti neurologici­strutturali, sia

di cambiamenti nell’efficienza dell’elaborazione dipendenti dall’esercizio.

Es: Lettura. Durante i primi anni della scuola primaria i bambini diventano lettori sempre più esperti, perché l’accesso alla

rappresentazione fonologica e lessicale si automatizza quindi avviene più velocemente e con minor dispendio di risorse attentive,

che possono così essere dedicate alla comprensione del dignificato del testo e al ricordo.

Rispondiamo ora alle domande per lo studio dello sviluppo:

Cosa si sviluppa? Si modificano tanti aspetti mentali nel corso dello sviluppo: la capacità di elaborazione, le conoscenze di base,

la metacognizione, il codice rappresentazionale.

LE SRTATEGIE: strategie

Lo sviluppo modifica le (compito bilancia). Si tratta di sequenze organizzate gerarchicamente con il quale deve essere

immagazzinamento o di recupero.

eseguita una sequenza di operazioni cognitive, orientate ad uno scopo. Possono essere di

Per esempio in quelle di immagazzinamento ci sono le strategie mnestiche. I bambini usano la reiterazione in modo automatico

fino ai 6/7 anni quando capiscono che è utile e iniziano a farla volontariamente. La categorizzazione avviene ai 10/12 anni e

l’elaborazione ancora successivamente.

Le strategie di recupero avvengono nell’adolescenza.

La reiterazione insorge a 6 anni perché non hanno la consapevolezza che sa utile o perché gli manca qualcosa? Si fanno

esperimenti. Gli studi hanno mostrato che c’è già la consapevolezza (esperimento orsacchiotto in cui bambini di 3 anni si ricordano

dove lo mette, tenendo il dito li).

Il bambino è capace di usare la strategia della reiterazione se istruito a farlo, ma non la utilizza spontaneamente (carenza di

produzione). I bambini si comportano sempre come se si trattasse di un compito di memoria incidentale (l’istruzione “guarda” vs

“ricorda” produce prestazioni analoghe).

Keeney

Es: nel 1967 ­ bambini di 6 anni non reiteratori spontanei addestrati a ripetere cessano di usare la strategia al termine

dell’addestramento. Questa fase è legata alla mancanza della consapevolezza dell’utilità della strategia. Se viene fornito un

feedback esplicito i bambini persistono nell’uso della strategia.

Ai bambini manca la capacità di mettere in connessione. La capacità di usare strategie è raggiunta grazie allo sviluppo di una serie

di fattori:

• Automatizzazione delle componenti esecutive

• Presenza di maggior spazio operativo per controllare il processo di memorizzazione e tenere il compito fisso in mente

• Consapevolezza metacognitiva

LA METACOGNIZIONE:

L’insieme delle conoscenze che il soggetto possiede sulle proprie attività cognitive e il controllo che il soggetto è in grado di

esercitare sulle proprie attività cognitive. La conoscenza metacognitiva è relativa alle PERSONE, al COMPITO e alle STRATEGIE.

Il monitoraggio e la regolazione metacognitiva

LA METAMEMORIA:

È la conoscenza di cosa rende certi compiti di memoria più difficili di altri (tipo di materiale e natura della prova di rievocazione).

Es: solo verso i 6 anni comprendere è diverso da ricordare; e la rievocazione è più difficile del riconoscimento.

È la conoscenza delle strategie e di quale è la strategia migliore per uno specifico compito

I bambini più grandi tendono ad avere una conoscenza più realistica e accurata delle caratteristiche e dei limiti della propria

memoria rispetto ai bambini più piccoli.

Es: con il crescere dell’età lo span di memoria predetto dai soggetti e quello reale si avvicinano sempre di più. A 4,5 anni

sovrastimano, dai 9 anni le stime diventano realistiche.

La conoscenza viene organizzata sempre meglio.

A 2 anni il bambino dispone prevalentemente di ricordi episodici: rappresentazioni che riguardano sequenze di azioni.

Script: sequenze stereotipate di eventi che si verificano secondo uno schema spazio­temporale preciso (routine frequenti nella vita

del bambino).

Gli eventi collegati da relazioni causali (accendere un video registratore, inserire una video­cassetta premere il tasto play per

poterla vedere) sono più facili da ricordare rispetto ad eventi relati da relazioni arbitrarie (vestirsi, in cui è possibile indossare i vari

capi, calzini, maglietta, pantaloni secondo un ordine variabile). 27

INCREMENTO DELLE CONOSCENZE DI BASE:

La quantità di conoscenza disponibile della nostra mente su un ambito della realtà, può essere un funzionamento cognitivo più

elevato di ciò che manifesta altrove. Questa è una visione opposta a quella di Piaget. Ogni nuova conoscenza, modifica ciò che già

abbiamo. Si cerca il formato con la quale si deposita la conoscenza in un esperto e non esperto. In un esperto non solo ci sono più

esemplari, ma ci sono anche più connessioni. L’acquisizione di conoscenza (EXPERTISE) influenza i tipi di strategie. L’essere

esperto in un determinato ambito, può avere effetti sul ricordo.

La conoscenza aiuta il ricordo: è più facile ricordare ciò che si conosce:

Chi, 1978 : Bambini di 10 a. esperti giocatori di scacchi vs adulti dilettanti. Compito: rievocazione di una lista di 10 numeri vs

posizione degli scacchi

Risultati: I bambini hanno prestazioni migliori nel ricordo degli scacchi.

Gli ESPERTI appaiono cognitivamente più maturi dei non esperti

Gli effetti dell’ EXPERTISE sull’efficienza delle STRATEGIE :

Metodo basato sulla memoria vs. metodo basato sul ragionamento. La conoscenza fornisce soluzioni già sperimentati e libera

risorse mentali

Gli effetti dell’ EXPERTISE sulla CAPACITA’ DI RAGIONAMENTO:

Le conoscenze possedute vengono usate per generare spiegazioni causali e produrre inferenze su casi non noti.

Es: Chi et al, 1989 bambini di 4­7 anni esperti di dinosauri. Si sfruttano le conoscenze quasi maniache che hanno i bambini nei

confronti di qualche micro­argomento come per esempio i dinosauri. Se il ragionamento inferenziale era sui dinosauri, l’abilità si

manifestava prima.

CAMBIAMENTO DEL CODICE RAPPRESENTAZIONALE :

I diversi sistemi che compongono la MLT si sviluppano in tempi diversi:

E’ ampiamente dimostrato che le prime forme di rappresentazione di cui il bambino dispone nei primi mesi di vita sono implicite.

I sistemi che rappresentano la conoscenza attraverso processi consapevoli e volontari si sviluppano in seguito.

Lo sviluppo cognitivo coincide con l’abilità di creare rappresentazioni sempre più complesse e sofisticate dell’ambiente.

Bruner[1973]: durante lo sviluppo la conoscenza è mediata da 3 codici rappresentazionali diversi:

Che cosa si modifica nel corso dello sviluppo?

Risposta complessa, che chiama in causa un insieme diversificato di competenze.

Con l’età i bambini acquisiscono:

− una capacità sempre maggiore di prestare attenzione, e quindi di codificare l’informazione rilevante

− delle regole o delle strategie sempre più efficienti e sofisticate

− un patrimonio di conoscenza di base sempre più vasto

− una comprensione metacognitiva del funzionamento della propria mente e un controllo su tale attività sempre maggiore.

Come avviene lo sviluppo?

Lo sviluppo avviene come automodificazione. Il sistema cognitivo si automodifica attraverso il suo stesso funzionamento. Ruolo dei

meccanismi di autoregolazione interni, attraverso i quali l’individuo modifica il proprio funzionamento cognitivo alla luce del

feedback prodotto dalle proprie operazioni mentali o dalle proprie azioni.

N.B. ruolo primario del feedback negativo nello stimolare il cambiamento.

Lo sviluppo coinvolge in modo uniforme tutte le aree del comportamento o avviene in modo diverso all’interno dei diversi

domini?

Lo sviluppo è inteso come processo dominio­specifico. Lo sviluppo è un processo che riguarda singoli domini, all’interno dei quali il

bambino diviene capace di creare rappresentazioni sempre più sofisticate dell’informazione e di sviluppare procedure sempre più

specializz

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
38 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher IreneLam di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Macchi Cassia Viola.