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Estratto del documento

IL METODO OSSERVATIVO

L’osservazione (sistematica) è un METODO SCIENTIFICO la cui caratteristica è quella di avere un basso grado

di intrusività nello svolgimento del fenomeno indagato. Il ricercatore osserva e registra in modo sistematico il

comportamento in un laboratorio oppure nel contesto naturale e registra gli eventi che vi hanno luogo. Generalmente

cerca di non influenzare gli eventi, a meno che ciò non sia richiesto dal progetto di ricerca.

Osservare non è registrare fedelmente e direttamente la realtà.

Osservare non è “guardare”. L’osservazione si fonda sempre su un’ipotesi o su una curiosità, che mi porta

ad essere selettivo in ciò che osservo (so cosa cercare).

Osservare non è interpretare. L’osservazione rappresenta un momento intermedio tra la percezione del

fenomeno e la sua interpretazione

L’osservazione sistematica presuppone:

a) l’individuazione di un problema

b) la formulazione di un’ipotesi

c) la scelta di un metodo per la verifica dell’ipotesi

d) la raccolta e l’analisi dei dati per verificare la veridicità o la falsità dell’ipotesi

L’osservazione sistematica implica decisioni relative a:

•CHI osservosingoli, diadi o gruppi

•DOVE compio l’osservazione

•COSA rilevo

EVENTI: comportamenti momentanei che possono essere descritti in termini di frequenza (es. indicare, sorridere)

STATI: comportamenti in cui è possibile individuare l’inizio e la fine e possono quindi essere descritti in termini di

durata (es. durata dello sguardo, durata degli episodi di gioco simbolico/parallelo)

Di solito si usano schemi di codifica costruiti prima di iniziare l’osservazione.

•COME osservo

Attraverso quale strumento, oltre all’occhio umano?

Dal vivo

Videoregistrazione

RICERCA SPERIMENTALE O RICERCA OSSERVATA?

Ricerca sperimentale e ricerca osservativa non devono essere considerate come due approcci alternativi allo studio

dello sviluppo, ma come due strategie complementari di acquisizione delle conoscenze.

La scelta del metodo da adottare dipende dal tipo di domanda alla quale si intende dare una risposta:

-Se sono interessato individuare relazioni--causali metodo sperimentale

-Se sono interessato a descrivere un fenomeno così come si manifesta in natura, o a compiere un’indagine

esplorativa sulle possibili relazioni tra diversi fenomeni metodo osservativo

ETICA DELLA RICERCA

La ricerca con soggetti umani non deve MAI, qualunque sia il suo obiettivo scientifico, essere lesiva del

soggetto che vi partecipa. Tutte le ricerche devono aderire al Codice Etico elaborato per la ricerca in psicologia , e

ricevere l’autorizzazione da un Comitato Etico.

Principi etici chiave:

• consenso informato= consenso a prendere parte ad uno studio del quale si conoscono i dettagli relativi alla

metodologia adottata e tutti i possibili benefici o rischi cui si va incontro. Implica il diritto a ritirarsi dalla

ricerca in qualsiasi momento senza dare spiegazioni.

• assenso= consenso dato dai minorenni a prendere parte ad uno studio. Deve essere accompagnato dal

consenso informato dei genitori e , se necessario, di insegnante e preside della scuola

• protezione dal danno fisico e psicologico= La partecipazione alla ricerca non deve esporre il partecipante ad alcun

rischio fisico o psicologico.

• riservatezza= i dati raccolti su un partecipante devono essere trattati attraverso procedure finalizzate ad impedirne

l’identificazione

• diffusione dei risultati nelle sedi scientifiche= la ricerca deve essere “utile”, portare ad un incremento della

conoscenza, delle possibilità di intervento, deve offrire strumenti di comprensione e soluzione dei problemi

3. LO SVILUPPO FISICO E CEREBRALE

Tre aspetti dello sviluppo fisico:

1. Cosa possiamo imparare dal modo in cui si sviluppa il cervello (sviluppo cerebrale)

2. Cosa possiamo imparare dal modo in cui si sviluppa l’embrione (sviluppo embrionale)

3. Cosa possiamo imparare dal modo in cui si sviluppa il corpo (sviluppo fisico)

1) LO SVILUPPO CEREBRALE

Una delle mutazioni genetiche casuali che nel corso dell’evoluzione hanno reso possibile lo sviluppo del cervello umano

è stata la posizione eretta, che ha liberato le mani che sono state utilizzate per altri fini, diversi dalla locomozione e ha

implicato un rimodellamento del bacino e un restringimento del canale pelvico, il che ha creato molti problemi per il

parto.

SOLUZIONE: i bambini nascono prima che le dimensioni del cranio diventino troppo elevate per la madre

CONSEGUENZA: i bambini nascono con un cervello non ancora pienamente sviluppato. Molta parte dello

sviluppo cerebrale avviene FUORI dall’utero.

Il cervello è l’unico organo del corpo umano a non subire soltanto un incremento nelle dimensioni, come

succede ad altri organi del nostro corpo, ma a subire anche una vistosa modificazione strutturale, ossia

nell’architettura/organizzazione interna durante un prolungato periodo dopo la nascita.

Lo sviluppo cerebrale è fortemente influenzato dall’ambiente e dall’esperienza. Il cervello umano impara

continuamente e così facendo modifica continuamente le proprie connessioni(è la FUNZIONE che modifica la

struttura del cervello).

Nei cambiamenti della struttura fisica del nostro corpo è implicato in vari modi il cervello. Il cervello non regola solo il

comportamento, ma anche il metabolismo, il rilascio di ormoni e altri aspetti della fisiologia del corpo.

Mentre in passato si pensava che la struttura del cervello fosse determinata dai geni e che rimanesse essenzialmente

immodificata nel corso dell’ontogenesi, oggi si sa che il cervello è un organo PLASTICO e il suo sviluppo dipende dal

contesto. Ciò che noi facciamo cambia l’organizzazione del nostro cervello.

LA PLASTICITÀ NEURALE

•È la capacità del cervello di riorganizzarsi e ristrutturarsi continuamente in funzione delle mutevoli condizioni

ambientali.

•Si riferisce al grado di FLESSIBILITA’ e di ADATTABILITA’ del cervello.

•È resa possibile dalla creazione di nuove connessioni sinaptiche o dalla modificazione di quelle esistenti, in risposta

agli input provenienti sia dall’interno che dall’esterno del sistema.

•È presente in tutti i vertebrati e fa del cervello un organo unico e diverso da qualsiasi altra struttura biologica.

•È alla base dello sviluppo cerebrale

•Diminuisce nel corso dello sviluppo, ma è presente anche nell’adulto

•Consente strategie di compenso in conseguenza di una lesione

Durante i primi 2-3 anni di vita il cervello subisce importanti modificazioni che migliorano l’efficienza dei processi

mentali. I cambiamenti più importanti che si verificano nella corteccia riguardano:

1. La crescita di volume

2. Lo sviluppo di una sostanza lipidica isolante (mielina), che rende più efficiente e rapida la trasmissione degli impulsi

neurali

3. Incremento della densità sinaptica: collegamento tra neuroni e quindi tra aree cerebraliconseguenze: aumento

delle capacità integrative del cervello e aumento delle connessioni funzionali tra diverse aree del cervello

LA MODIFICAZIONE DELLA DENSITÀ SINAPTICA NEL CORSO DELL’ONTOGENESI

Lo sviluppo cerebrale è caratterizzato da una fase iniziale di sovrapproduzione sinaptica seguita da una fase regressiva

di decadimento sinaptico.

SOVRAPPRODUZIONE SINAPTICA: il cervello del neonato contiene un numero molto maggiore di sinapsi rispetto al

cervello dell’adulto

DECADIMENTO SINAPTICO o potatura (fase regressiva): fase regressiva nella quale molto sinapsi vengono eliminate

fino a raggiungere il livello di densità che è tipicamente presente nell’adulto. Le sinapsi mantenute sono quelle più

spesso stimolate dall’ambiente.

La modificazione della densità sinaptica non avviene in modo uniforme (nello stesso momento)

in tutte le aree cerebrali.

•Il numero di connessioni neuronali in alcune regioni neurali raddoppiano nei primi 3 anni di vita e poi decrescono

dagli 8-10 anni.

•In altre regioni neurali le connessioni neurali si moltiplicano durante la pubertà, per poi tornare nuovamen

te al numero di connessioni di un cervello adulto intorno ai 18-20 anni.

Qual è il vantaggio di questo andamento fluttuante nello sviluppo della densità sinaptica? Un ampliamento dello spazio

concesso all’esperienza per plasmare lo sviluppo cerebrale.

Conseguenze del processo di modificazione della densità sinaptica: aumenta il grado di specializzazione funzionale del

cervello in conseguenza del processo di decadimento sinaptico (chiamato pruning = potatura), attraverso il quale

vengono perse le connessioni ridondanti e poco utilizzate e mantenute quelle più spesso utilizzate, alcune aree del

cervello si specializzano per elaborare certi stimoli, la cui elaborazione coinvolge aree sempre più ristrette e localizzate.

L’esperienza determina quali connessioni neuronali vengono mantenute e quali no. La fase di regressione sinaptica è

quindi un momento in cui è molto importante l’esperienza.

Il momento esatto in cui avvengono certe esperienze in modo più frequente/intenso ha influenza su quali aree del

cervello si troveranno in un punto di massima elasticità.

IL CERVELLO

Il cervello ha due emisferi. Ogni emisfero della corteccia ha quattro aree principali, chiamate lobi. Sebbene i lobi

generalmente lavorino insieme, ognuno ha una funzione primaria:

• Lobi frontalisono implicati nei movimenti volontari, nel pensiero, nell’intenzionalità e nella presa di decisioni

• Lobi occipitalihanno un ruolo centrale nella visione

• Lobi temporalihanno un ruolo attivo nell’udito, nell’elaborazione linguistica e nella memoria

• Lobi parietaligiocano un ruolo importante nell’attenzione spaziale e nel controllo motorio.

I cambiamenti neuroanatomici del sistema nervoso determinano importanti trasformazioni nelle proprietà funzionali

del cervello, che a loro volta si traducono nelle modificazioni cognitive e comportamentali osservabili nel corso

dell’ontogenesi.

2) LO SVILUPPO EMBRIONALE

Lo SVILUPPO CEREBRALE evidenzia come l’ambiente influenzi il cambiamento strutturale e funzionale del cervello. A

conclusioni analoghe conducono anche le evidenze provenienti dall’EMBRIOLOGIA.

La nascita è un momento di transizione fondamentale, modifica le condizioni ambientali in cui il bambino vive in

quanto lo porta a passare dalla vita uterina a quella extrauterina. Lo sviluppo psicologico ha inizio prima della nascita;

i bambini nascono preparati ad acquisire informazioni sul mondo.

Durante il periodo prenatale si completa l’organizza

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
91 pagine
3 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giogio345 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Macchi Cassia Viola.