Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Studio sull'importanza degli stili di vita
Questo studio ha determinato la consapevolezza dell'importanza degli stili di vita. In questo studio venne identificata una comunità ragionevolmente piccola, la contea di Alameda; da questa comunità venne estrapolato un campione di 6982 persone di cui, in tre periodi diversi, vennero analizzate abitudini e stili di vita.
Cosa veniva preso in considerazione? Venivano prese in considerazione alcune abitudini: gli studiosi riconoscevano 7 abitudini/comportamenti che sembravano determinanti per la salute, ovvero dormire 7-8 ore a notte, fare colazione ogni giorno, non mangiare tra un pasto e l'altro, fare attività fisica regolare, fare un uso modesto se non nullo di alcool, non fumare e mantenere il proprio peso ideale.
Cosa venne fuori? Nel 1965, alla prima valutazione, non esistevano nella popolazione studiata differenze nelle condizioni di salute tra coloro che si impegnavano in alcune di queste abitudini e coloro che non ne seguivano nessuna. 5 anni dopo, nel 1970,
Delle persone intervistate e valutate nel 1965, 371 erano decedute. In questi soggetti deceduti veniva rilevato che le 7 abitudini prese in considerazione si presentavano meno frequentemente e il rischio di morte nei successivi 5 anni era progressivamente maggiore. Rilevarono dunque che chi non adottava questi 7 comportamenti purtroppo aveva avuto eventi infausti. La presenza o assenza di ciascuna delle 7 pratiche isolatamente aveva degli effetti modesti, solo sommando le pratiche in cui l'individuo era impegnato si evidenziava un rapporto tra loro uso e andamento dell'indice di mortalità. Inoltre, sebbene i livelli di mortalità aumentassero con l'incremento dell'età, le percentuali di uomini e donne deceduti in ciascun gruppo di età erano relativamente minori per ciascun livello di età per quegli individui che seguivano un numero progressivamente maggiore delle 7 pratiche igieniche buone. Nel 1974, 10 anni dopo l'inizio dello studio,
venne condotta una nuova rilevazione su 4864 dei soggetti del gruppo iniziale. Si rilevò la continuazione degli effetti benefici delle 7 pratiche sullamortalità, confermando i primi risultati rilevati negli anni '70 con delle differenze: per gli uomini che si impegnavano in tutte le 7 pratiche si rilevava una mortalità 4 volte inferiore rispetto agli uomini impegnati in meno di tre pratiche; per le donne, coloro che si impegnavano in tutte le 7 pratiche presentavano una mortalità 2 volte inferiore rispetto alle donne impegnate in meno di 3 pratiche. I ricercatori, in una successiva analisi dell'80, rilevarono che, delle 7 pratiche, tra le più attendibili se ne trovano 5: dormire 7 ore a notte, mantenere il proprio peso ideale, non fumare, fare un uso di alcol modesto o nullo e fare attività fisica regolare. Questo studio è importante perché è il primo contributo sistematico e con uno studio longitudinale che haIl permesso di riconoscere come gli stili di vita influenzino direttamente i rischi di mortalità; vale a dire che mettere in atto i 5 comportamenti elencati sopra predice il futuro stato di salute e qualità della vita. Teniamo conto che in Italia abbiamo avuto anche un'esperienza piuttosto interessante, la ricerca di Martignacco: questo studio è stato realizzato da un gruppo di cardiologi e riabilitatori cardiologi della provincia di Udine. Negli anni '80-'90 questi realizzarono un'interessantissima esperienza di medicina di compunta (o sociale): scelsero un piccolo comune (Martignacco) e investirono molto del loro tempo nel monitoraggio sistematico della presenza di colesterolo e altri patogeni nel sangue delle persone, oltre alla pressione altri elementi; introdussero anche degli interventi di "educazione terapeutica" introducendo corsi di cucina salutare, conferenze, momenti di incontro, coinvolgendo l'intera comunità nella
ricerca e adozione di pratiche salutari. Questa fu un'azione estremamente interessante: nel territorio udinese la dieta è comunemente ricca di grassi saturi, uno dei piatti tradizionali è ad esempio il frico, formaggio asiago fuso nella versione con le patate o solo formaggio. Se mangiato in modo frequente/sistematico introduce molti grassi animali nel nostro sangue aumentando l'indice di colesterolo (colesterolemia), così pure c'è una cultura molto orientata all'uso del vino. Gli studiosi realizzarono dunque questa serie di interventi e nel giro di poco tempo, l'indice di colesterolemia nella popolazione si abbassò radicalmente: cosa accedeva? La presenza dell'azione medica con azioni di tipo educativo modificava i comportamenti dell'intera popolazione e influiva direttamente sulle abitudini. La scelta che fecero questi medici non era quella di lavorare sull'individuo ma sulle comunità, era negliincontri che realizzavano che le persone diventavano partecipi e protagoniste (ad esempio realizzando dei corsi di cucina salutare). Questi temi vanno ricondotti ad altri di cui abbiamo già in parte discusso: noi studiamo i fattori psicologi e comportamentali implicati nella salute, come i pazienti con problemi di salute possono essere aiutati per adottare stili di vita che migliorino la qualità della vita, le interazioni che hanno luogo tra gli operatori sanitari e i pazienti in una varietà di contesti. Questa è una prospettiva prettamente clinica. Le 4 aree della psicologia della salute sono: 1) Promozione e mantenimento della salute. 2) Prevenzione e trattamento della malattia: si focalizza più direttamente sulle persone che sono state identificate come a rischio (infarto, disturbi cardiocircolatori). 3) Correlati eziologici e diagnostici della salute e della malattia. 4) Sistema di cura della salute e politiche della salute. Rispetto ai temi centrali dellapsicologia della salute, importante è la ricerca e gli studi che hanno finalità descrittive: la descrizione è un primo step fondamentale per la psicologia della salute e per la ricerca scientifica in generale. Ci sono poi studi che tendono a spiegare e predire, e quindi l'adozione di vere e proprie teorie. Il passaggio successivo è l'intervento. Ci sono due approcci: metodi di ricerca quantitativi e qualitativi. Questa distinzione per il professore è un po' artificiosa: è difficile pensare a studi di tipo quantitativo che non guardano alla qualità e viceversa, sono due facce dell'approccio della conoscenza.
Psicologia della salute lez. 7 - 15/10
Commento alla visione del film su Bateson
La realtà è diversa da come ce la rappresentiamo: noi siamo attratti dagli elementi senza tener conto della relazione che intercorre tra di essi. Questo vale a sottolineare la dimensione ecologica del nuovo modo di guardare
di Gregory Bateson. Tutti gli approcci sistemici in terapia sono debitori nei suoi confronti [lettura ecologica della psicopatologia edella realtà]. La parola "contesto" a cui fa riferimento (passaggio importante), non è semplicemente uno sfondo ma un vero e proprio ordito, un qualcosa che mette insieme. Ci sono tre passaggi: 1) Biologo: emoglobina -> non è la cellula quanto il sistema dell'organismo tutto che determina il funzionamento. 2) Bateson descrive la relazione: il tavolo è duro perché la mano è più morbida, ma non sarebbe altrettanto duro se avesse a che fare con una sega. 3) Mano e le 5 dita: noi parliamo di 5 dita ma queste hanno senso e sono quello strumento formidabile che caratterizza la nostra specie nella misura in cui esistono quattro spazi che le separano. Le dita sono tali perché esistono i vuoti tra di loro che le connettono, che le rendo pensili ed efficaci nella presa. Lettura ciberneticasignifica lettura delle relazioni. Molto del funzionamento dell'intelligenza artificiale fa riferimento a queste tematiche. Il mouse è stato messo a punto in alcuni laboratori dell'Institute for research on learning: i ricercatori che lavorarono a questo progetto non erano tanto ingegneri quanto psicologi, antropologi e persone che si occupavano di scienze cosiddette umane, delle relazioni. Il problema della messa a punto del mouse era la messa a punto del sistema relazionale del sistema cognitivo mente e il calcolatore. Quello che conta è l'interazione tra macchina e uomo. Il passaggio importante, col sistema operativo del mac, è stato quello di ispirarsi come una metafora al sistema cognitivo dell'utente -> porre attenzione alla relazione e non all'elemento.
Le psicoterapie a Palo Alto venivano svolte all'interno di una stanza dove erano presenti lo psicoterapeuta e il paziente. Questa stanza era al centro di una rete di stanze.
nella quale c'era da un lato una finestra e poi altre due stanze dalle quali presenziavano altri psicoterapeuti. Il punto di vista dell'osservatore non è mai neutro, è di per sé perturbante e costruisce la realtà.Psicologia della salute lez. 8 - 16/10
Commento e analisi del film (continuo)
La differenza che fa la differenza: l'attenzione che pone Bateson non è tanto alla concretezza ma proprio ai vuoti, allo spazio che rende diverso e allo sguardo.
Nozione del rapporto tra mappa e territorio di Bateson: noi stessi siamo soliti erroneamente pensare che la mappa descriva il territorio, e che lo rappresenta come questo è nella mappa; non è così, la mappa è una rappresentazione del territorio e questo è spesso fonte di importanti distorsioni, proprio perché è anche uno strumento estremamente efficace. Nel momento in cui io definiscono un dato faccio una narrazione di esso e lo rappresento.
psicopatologia, nel momento in cui affermo che una certa persona ha una patologia psicotica, in realtà rendo la mappa come fosse il territorio, anche se questo è diverso dalla mappa. Troppe volte, nel momento in cui categorizziamo la realtà, la spostiamo nella direzione della realtà stessa per cui confondiamo la mappa con il territorio. Questi due concetti sono diversi e per loro natura non coincidono.
Il doppio legame: è una situazione spesso presente nelle manifestazioni patologiche che ha origine in una condizione della vita che viviamo comunemente. Noi viviamo costantemente in meccanismi di contraddizione e ogni volta che facciamo una scelta ci troviamo davanti difficoltà di questo genere. Un esempio: una mamma tiene per mano un bambino e gli dice "vai a giocare ma non sudare!" questa è un'ingiunzione estremamente contradditoria, ed è una tipica situazione di doppio vincolo. Quando noi facciamo delle scelte o
attuiamo delle rinunce, queste implicano sempre delle reazioni dentro di noi molto complesse. Se una persona si trova in una condizione sistematica di doppiomessaggio e non ha scelta, questo pone dei grossi rischi. La mamma che regala al figlio due camice e nel momento in cui il figlio indossa la p