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CNVe a volte sostituiscono il contenuto verbale di una comunicazione: appresa o innata?
Espressioni del volto sono innate, mentre i gesti si apprendono (codifica/decodifica). CNV- "La capacità di codificare/decodificare in modo corretto ed efficace i segnali NV è un'importante abilità sociale e può risultare essenziale nel determinare la qualità e varietà dei rapporti sociali".- "Un'emozione è una complessa catena di eventi che incomincia con la percezione di uno stimolo e finisce con un'interazione tra l'organismo e lo stimolo che ha dato avvio alla catena di eventi".- : se una persona mentre parla presta attenzione al volto dell'ascoltatore, allo sguardo, ai movimenti delle sopracciglia e della bocca, ai cenni del capo, può capire se il suo messaggio è compreso o bene interpretato e regolare di conseguenza il proprio comportamento, ripetendo e sottolineando alcuni passaggi del discorso.
Il testo formattato con i tag HTML sarebbe il seguente:"Le forme che la comunicazione problematica può assumere sono molteplici, possono coinvolgere aspetti diversi dell'interazione, riguardare uno degli interlocutori o entrambi, riferirsi al contenuto del msg oppure alla relazione tra gli interagenti, oppure ancora a tutti e due gli aspetti".
Importante per la socializzazione.
MISCOMMUNICATIONE. decide di ottenere lo scopo Atto comunicativo eseguito. Ora è compito del DEST. ricostruire le intenzioni dell'E. in modo comunicativo: intenzioni dell'E. non inferite correttamente () o attribuire COMPRENSIONE INCOMPRENSIONE. all'altro intenzioni diverse dalle reali ().
PIANIFICAZIONE ESECUZIONE MALINTESO
Possibilità di fallimento: credere che le intenzioni siano opposte a quelle dichiarate (), o NON ACCETTAZIONE RIGETTO. rilevare credenze erronee sulle precondizioni () o non accettare di soddisfare lo FATTIBILITÀ.
NEGAZIONI
Difficoltà a pianificare, a scopo dell'E. ( ). - TASSONOMIA DEL FALLIMENTO -
RIFIUTO
eseguire con successo l'attopianificato. RISPOSTA, in relazione a ./ . del destinatario.
COMPR ACCETTAZ
modalità di : 1) riconoscimento dell'insuccesso; 2) identificazione del meccanismo (attribuzione); 3)RIPARAZIONE
adozione di una strategia per il recupero. Se aumenta la distanza tra disturbo/correzione, si tende a "lasciar correre".
- dimensione "morale" del fallimento: l', mentre nell' sono presenti due livelli di significato, quello
INGANNO IRONIA
letterale e manifesto e quello derivato e latente. La sequenza ironica è costituita da un senso letterale che viene invertito,
dando luogo al senso derivato. 1Da: IL CORPO E IL SUO LINGUAGGIO, Agyle.
- 1) origini della : gran parte è innata (negli animali quasi totalmente) ma anche l'apprendimento gioca un ruolo
CNV
importante. I significati convenzionali vengono acquisiti per
imitazione diretta o per insegnamento, e l'osservazione facilita il meccanismo di interpretazione (sincronizzazione gesti/discorso).
2) perché si usa la ? Gli animali per CNV sopravvivenza, l'uomo perché è più primitiva e diretta, carica di efficacia, e ci sono cose che il linguaggio non è benidoneo ad esprimere.
3) il significato dei segnali: esso consiste senz'altro nelle reazioni del destinatario, ma vanno NV considerati i casi di falsità deliberata, e di fraintendimenti che incorrono ove comunicazioni vere e proprie sono prese per segni e viceversa.
- Limiti nella ricerca della: l'esperimento in laboratorio inibisce la naturalezza e spontaneità del fenomeno CNV osservato, ed è soprattutto importante distinguere tra e. Solo la prima, risultato di una ricerca più SCOPERTA VERIFICA informale e meno rigorosa, è una ricca fonte di dati perché a differenza della verifica non esclude nulla in
partenza.- studio dei fenomeni non usuali per approfondire e capire quelli più comuni.- implicazioni pratiche della ricerca sulla : educazione e terapia, comunicazione tra gruppi diversi (per cultura, età, classe), problemi di natura comunicativa (telefono e videocitofono, ma anche ciechi e sordi), comprensione del comportamento sociale nella vita quotidiana.
I. dell'EMOZIONE:
esperienza soggettiva dovuta a uno stato fisico particolare che determina un complesso di segnali (nb. stato emotivo atteggiamento).
VII. delle E.:
possiamo distinguere 7 gruppi principali (felicità, sorpresa, paura, tristezza, rabbia, disgusto, disprezzo, interesse) manifestati nel corpo - volto, occhi, gesto, postura, tono di voce…
III. delle E:
gli esperimenti rivelano che vi è una normale gamma di espressioni per una emozione determinata che la maggior parte delle persone è in grado di riconoscere. Le espressioni facciali
ad esempio sono in parte il risultato diretto di una reazione fisiologica (es. adrenalina) ma in parte rappresentano segnali sociali con una storia piuttosto complessa. Il es. costituisce l'area specifica più importante per segnalare le emozioni e si è evoluto come area della segnalazione sociale. NB. l'espressione emozionale è spesso il risultato del conflitto tra il modello di espressione a base biologica ed i tentativi cognitivi di controllarla + ricorso alla simulazione.
IV. delle E: nelle situazioni di vita reale la gente si sforza di celare le proprie emozioni, ma per quanto ci si riesca a controllare a livello verbale spesso i segni vanificano il tentativo. Quando segnali e segnali sono in conflitto è più probabile che si presti attenzione alla componente non-verb. (perché è più veritiera). NB. la condizione di colui che percepisce influisce sul modo in cui egli interpreta i dati.
dell'emozione.NV- Possiamo concludere che... la delle E. è in gran parte innata, in parte è dovuta al diretto effetto degli statiCOM NVfisiologici e in parte allo sviluppo dei segnali sociali (scopo quello di mantenere gli appartenenti a un gruppocontinuamente informati sugli stati interni degli altri animali). Le modificazioni principali apportate a questo schemanella cultura umana sono rappresentate dall'inibire le espressioni del volto, rimpiazzare gli urli vocali con il tono usatonella normale conversazione e introdurre l'uso di espressioni convenzionali in assenza di qualsiasi stato emozionale.
- i segnali inviano informazioni sulla personalità. Certe informazioni sull'individuo sono fornite senza l'ausilio diNValcun segnale particolare (come razza, sesso, età) mentre ci sono info che inviamoINFO INVOLONTARIE VOLONTARIAMENTEper contribuire alla propria "presentazione del sé". Nel caso dei segnali, le informazioni
Le informazioni inviate esprimono la maniera in cui il soggetto percepisce se stesso e il modo in cui vuole che gli altri, in generale o particolare, lo vedano (aspetto esteriore, stile di comportamento sociale, metodi verbali).
La percezione della personalità attraverso dati comportamentali. Quando una persona osserva il comportamento di un'altra lo fa risalire in parte alla personalità particolare di quella persona e alle sue intenzioni, in parte alle normali esigenze della situazione. NB. Il comportamento proprio o dei propri amici è attribuito alla situazione, mentre quello degli estranei si ritiene dovuto in primo luogo alla loro personalità. Il modo in cui un altro è percepito dipende anche dalla situazione. E - sempre - in casi di conflitto tra dati verbali e non verbali, i dati non verbali prevalgono.
La comunicazione dei ruoli e appartenenza a gruppi. Prima di tutto attraverso elementi non verbali vengono comunicati ruoli, gruppi e involontarietà. Tre ruoli molto importanti: (1) età, sesso, razza.
- modificabili (2) solo entro certi limiti. Lo stadio successivo (3) del processo di decodificazione consiste nell'applicare degli "stereotipi" sulle supposte qualità tipiche di gruppi razziali o altri gruppi (ma possono essere errati o non adattarsi a un particolare individuo). Ultimo stadio (4) è la risposta comportamentale alle persone in particolari categorie di ruolo.
- caratteristiche della che influenzano la , e quindi fonti di msg, es. strutture del corpo, temperamento, PERSONALITÀ CNV tratti della personalità, rappresentazione simbolica di sé.
- Da: STORIE COME VERE, Mizzau- : ogni messaggio, verbale o , è formulato in funzione di uno (o più) destinatari;
- COMUNICAZIONE E INTENZIONI NV l'emittente intende che il msg venga ricevuto e che chi lo riceve si comporti in relazione ad esso.
- : il riconoscimento delle intenzioni in certi casi non è necessario o è addirittura escluso, secondo gli IPOTESI
MIZZAU
Scopi che l' . vuole ottenere.E- ' : la parola - il segno in generale - non viaggia su un binario unico prestabilito. NonDISTRIBUZIONE DELL ASCOLTOsempre, o raramente, un punto di partenza corrisponde ad un centro di arrivo univoco: il msg può infatti essere raccoltoda più persone, non tutte destinate a riceverlo.-
:TIPI DI INTENZIONE
- . : chi parla copre la propria intenzione in modo che l'atro recepisca ciò che è sottinteso.
- APERTAM MASCHERATA MA
- che non è necessario siano riconosciute perché l'atto funzioni.
- INTENZIONI
- . : devono rimanere coperte perché il progetto comunicativo sia realizzato.
- NECESSARIAM MASCHERATE
- : legata alla modalità di "comunicaz. obliqua" - chi parla si esprime in modo indiretto per
- INTENZIONE AMBIGUA
- mettere al riparo la propria parola dalle eventuali conseguenze.
- : distorsione del msg, spostamento dell'interlocutore (= ).
- COMUNICAZ OBLIQUA TRIANGOLAZIONE
- Il destinatario può essere:
- Emittente
- Destinatario
- Target
- Destinatario indiretto
- Nel primo caso, il destinatario è consapevole di esserlo e crede di esserlo.
- Nel secondo caso, il destinatario non sa di essere il destinatario, ma ne è consapevole.
- Nel terzo caso, c'è ambiguità sul riconoscimento dell'intenzione, con il rischio di perdere la faccia.
- Nel quarto caso, il destinatario è tenuto a "fare come se" non capisse.
- La figura del ricevente può essere scomposta come segue:
- Interlocutore o allocutario (destinatario)
- Laterali (ascoltatori ratificati non destinatari)
- Uditore occasionale (o astante)
- Di volta in volta, l'intenzione del parlante si rivolge al messaggio a uno o all'altro, in modo a volte esplicito a volte implicito.
- Chi parla è in genere consapevole dei ruoli differenziati degli ascoltatori: la pluralità degli uditori incide in