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ORGANIZATIONAL COMMITMENT
- Attaccamento alla propria organizzazione , qualità del legame di appartenenza che l’individuo sperimenta.
- Tre forme: affective commitment, attaccamento affettivo (le perone rimangono perché lo vogliono);
continuance commitment, convenienza a non interrompere il rapporto (perché ne hanno bisogno); normative
commitment, obbligo morale a rimanere nell’organizzazione (perché si sentono obbligati).
- Misurato con un questionario di 25 item che confluiscono in tre fattori indipendenti.
CITTADINANZA ORGANIZZATIVA
- Qualifica i comportamenti discrezionali che nel loro insieme favoriscono l’efficacia dell’organizzazione.
- Cinque componenti: coscienziosità, cura nello svolgimento del proprio lavoro; virtù civica, senso di
responsabilità nei confronti dell’organizzazione; sportività, atteggiamento positivo e lealtà nei confronti
dell’azienda; altruismo, disponibilità ad aiutare i colleghi nello svolgimento dei loro compiti; cortesia,
premura nell’istaurare relazioni improntate alla gentilezza e alla cooperazione.
ENGAGEMENT
- Disponibilità degli individui ad agire in modo da seguire gli interessi dell’organizzazione, sentendosi attratti,
dediti ed entusiasti.
- Vi sono anche comportamenti che esprimono disengagement.
- 16 item articolati in tre componenti: vigore, dedizione e coinvolgimento.
Il caso Caterpillar
- Ricerca-intervento sul tema della motivazione, verificare il livello di engagement, individuare i fattori che ne
ostacolano l’espressione e progettare interventi.
- Approccio qualitativo: focus group e interviste individuali.
- Due tipi di ostacoli: visibili e invisibili.
- Ritorni positivi in tutte le sperimentazioni avviate.
Capitolo 6. La soddisfazione lavorativa
Definizione ed evoluzione del costrutto di soddisfazione lavorativa
- La SODDISFAZIONE LAVORATIVA ( o JOB SATISFACTION) è un atteggiamento. Uno stato emotivo
positivo o piacevole risultante dalla percezione della propria attività lavorativa.
- Tre componenti: emotiva, cognitiva e comportamentale.
- L’origine è dovuta al movimento delle Human Relations e al movimento di misurazione degli atteggiamenti.
- A un incremento di soddisfazione lavorativa corrisponderà un miglioramento delle prestazioni e dei risultati
dell’organizzazione. + soddisfazione = migliori prestazioni. Un lavoratore soddisfatto non lascia
l’organizzazione, pone più attenzione al proprio cliente, ha buone prestazioni ed è stimolato a proporre
suggerimenti per il miglioramento.
I contenuti della soddisfazione lavorativa
- SODDISFAZIONE GENERALE (o complessiva) e SODDISFAZIONE RELATIVA a differenti aspetti
dell’esperienza di lavoro.
- Non esiste alcuna classificazione dei contenuti della soddisfazione lavorativa che ha ottenuto pieno
riconoscimento da parte della comunità scientifica.
- 11 aree tematiche rappresentative dei contenuti della soddisfazione
- Nel contesto italiano 8 principali contenuti.
Teorie e modelli
Modelli cognitivi
- Focalizzano l’aspetto cognitivo della soddisfazione lavorativa.
- Facet Model di Lawler origine della soddisfazione nel confronto tra ricompense ricevute (B) e ricompense
attese (A): se B<A c’è insoddisfazione; se B = A c’è soddisfazione; se B > A c’è disagio. La stima delle
ricompense attese è fatta dall’individuo in base a tre elementi: l’input che ritiene di offrire, il confronto tra
l’input offerto e le ricompense ricevute dagli altri soggetti, le caratteristiche del lavoro in sé.
- Teoria del confronto sociale di Festinger confronto con chi è considerato simile = maggiormente
informativo; confronto verso il basso = innalzamento di sé; confronto verso l’alto = ricerca di modelli di
eccellenza.
Modello delle caratteristiche del lavoro
- Precisa la relazione tra caratteristiche del lavoro, reazioni individuali cioè stati psicologici e soddisfazione
lavorativa.
- 5 dimensioni (identità del compito, varietà, importanza, autonomia, feedback) che portano a 3 stati
psicologici (significato del lavoro, responsabilità, conoscenza dei risultati), che producono risultati in termini
di soddisfazione, motivazione, efficacia lavorativa.
- Potenziale motivazionale calcolato combinando i punteggi attribuiti a ciascuna delle cinque caratteristiche.
Modelli disposizionali
- Riconoscere le caratteristiche che renderebbero alcuni soggetti più soddisfatti di altri a prescindere dal tipo di
lavoro e di contesto.
- Core self-evaluation: costrutto personale determinato da autostima, autoefficacia, assenza di pessimismo,
locus of control interno. Influenza la soddisfazione lavorativa e la vita in generale.
Modelli basati sulle emozioni
- Influenza esercitata dagli eventi quotidiani sulle emozioni che accompagnano la soddisfazione.
- Eventi negativi effetto notevolmente superiore stato di insoddisfazione che è all’origine dei comportamenti
controproducenti.
Antecedenti e conseguenze della soddisfazione lavorativa
Gli antecedenti
- Ciò che influenza la soddisfazione lavorativa
- Caratteristiche del lavoro: ambiguità e conflitto di ruolo = meno soddisfazione; controllo sul proprio lavoro,
percezione di libertà = più soddisfazione; orario lungo e part-time = più soddisfazione; conflitto lavoro –
famiglia = meno soddisfazione. Non hanno influenza orario flessibile, ammontare della retribuzione, carico di
lavoro e lavoro notturno.
- Caratteristiche individuali studio su coppie di gemelli 30% varianza nella soddisfazione spiegata da
fattori genetici; stabilità del livello di soddisfazione quando le persone cambiano lavoro; locus of control
interno = più soddisfazione; affettività negativa (emozioni spiacevoli come ansia e depressione) = meno
soddisfazione.
Le conseguenze
- Prestazione
- Comportamenti di ritiro : assenteismo e turnover
- Intenzione di lasciare il lavoro
- Burnout : stato emotivo che si manifesta come senso di esaurimento, depersonalizzazione e ridotta efficacia
personale.
- Benessere psicologico , manifestazioni di malessere, ansia e depressione, minor prospettiva di vita.
- Analisi relazione tra soddisfazione lavorativa e per la vita in generale: compensation, ciò che è vissuto al
lavoro compensa ciò che è esterno; spillover, ciò che accade in un ambiente si riversa nell’altro; segmentation,
non c’è legame. Ricerche a sostegno del modello dello spillover.
Capitolo 7. La competenza
La competenza a vivere_ La struttura è processo_ Il processo è struttura
- COMPETENZA: lato ermeneutico-narrativo, linguaggio e costruzione di significati relazionalità
Lato paradigmatico e ordinatorio: competenza a progettare e attuare piani d’azione.
= processo definito da questi due nuclei. Due orientamenti: individuale-conversazionale (competenza tacita e
esplicita); sociale-culturale (scambio e co-costruzione tra persona e ambiente).
Stretta è la correlazione tra attività cognitiva, processi di costruzione della competenza, conoscenza di sé e
definizione dell’identità.
Dalla competenza a vivere alla competenza professionale
La competenza linguistica di Chomsky
- Competenza grammaticale
- Potenziale a disposizione delle persone, attivabile prontamente quando se ne presenti la necessità.
- Competenza professionale : insieme di capacità o proprietà interne all’attore
- Soggetto attivo in un ambiente passivo.
La competenza tacita di Polanyi
- La competenza professionale è sostenuta dalla capacità di stabilire relazioni di significato e relazioni tra le
parti e il tutto.
- Due livelli di consapevolezza: focale (osservare e verificare il raggiungimento dell’obiettivo); sussidiaria
(osservazione e categorizzazione delle sensazioni e delle attività che vengono sviluppate circa l’utilizzo di
strumenti)
- Nella nostra competenza è contenuto molto di più di quanto possiamo esprimere, è in parte tacita in parte
espressa.
La competenza riflessiva di Schon
- Teoria della conoscenza che aiuti nella comprensione e nell’interpretazione della competenza professionale e
manageriale concepita come azione e riflessione sull’azione
La capacità negativa: Lanzara
- Competenza= esistenza di una capacità che attribuiamo all’attore; fenomeno di integrazione del
comportamento con i dati e i requisiti dell’ambiente del compito.
- Mente in azione aspetti processuali e dinamici della competenza pratica.
- Programmi per l’azione al soggetto per poter realizzare economie cognitive. Competenza=
necessari
particolare modalità di accoppiamento con il contesto, forma di integrazione ecologica fra l’agire e il mondo
in cui esso si manifesta.
- CAPACITA’ NEGATIVA= capacità di sperimentare; conservare un’esistenza là dove sembrava negata,
rendersi vulnerabili agli eventi facendo di ciò una leva per l’azione.
- La competenza non può essere isolata e teorizzata separatamente dai fenomeni dell’interazione sociale.
La competenza professionale: i modelli
- MODELLO DI COMPETENZE di una organizzazione descrive la qualità professionale degli attori
organizzativi; è un sistema di voci di conoscenze e capacità. Strumento di intermediazione tra la competenza a
vivere e i processi e le relazioni di una specifica organizzazione. È espresso con il linguaggio e il gergo tipico
di una organizzazione.
Uno sguardo oltre oceano
- BOYATZIS: competenza= caratteristica della persona che determina una prestazione lavorativa efficace o
superiore. Il soggetto può essere più o meno consapevole. Le caratteristiche non sono direttamente osservabili.
Può manifestarsi in molte forme di comportamento o in una grande varietà di differenti azioni.
- Due dimensioni: tipi di competenze, associate a diversi aspetti del comportamento e delle capacità delle
persone, 21 caratteristiche; livello di ciascuna competenza.
- Costrutti motivi, pensieri correlati a particolari obiettivi o temi; tratti, disposizione o caratteristico modo
con il quale la persona risponde a un insieme di stimoli equivalenti; immagine di sé, percezione che una
persona ha di se stessa e valutazione di questa immagine; ruoli sociali, percezione delle persone rispetto
all’insieme di norme sociali di comportamento accettabili e approvate nel gruppo sociale o
nell’organizzazione, punto di vista dell’individuo circa il suo inserimento in relazione alle aspettative degli
altri; skill, abilità dimostrata in un sistema e in una sequenza di azioni funzionalmente correlata a un obiettivo
di prestazione.
- MODELLO DI SPENCER E SPENCER: distinzione delle compe