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MEMORIA LUNGO TERMINE (MLT)
Ricordo temporaneo o di mbt fa riferimento ad un sistema di capacità ridotta chiamato MEMPRIADI LAVORO che mantiene le informazioni durante l'esecuzione di compiti cognitivi. Il modello standard sviluppato alla fine anni 60 sostenne la mente essere come un pc con 3“magazzini”: MEMORIA SENSORIALE, MBT, MLT. La qualità del ricordo dipende dal tempo chel'informazione trascorre nel magazzino a breve termine. Più lunga è l'elebarozione a breve terminepiù è probabile che il ricordo passi al magazzino lungo termine. Ciò distingue soltanto ladimensione della durata temporale del ricordo, senza tener conto di tutte le altre dimensionicoinvolte.
Paragrafo 4
I sensi: Memoria visuospaziale e memoria uditivo-verbale. La distinzione tra memoria visiva e memoria uditiva sia applica sia al sistema di mbt che mlt. La memoria visiva e uditva può anche essere di brevissimo termine denominata memoria
iconica ememoria ecoica., anche se molti non li considerano veri e prorpi sistemi di memoria quanto più deisistemi di registrazione finalizzati ad una elaborazione primaria che nutrono i sistemi di memoriapiù a lungo termine.
Posner è stato un grande studioso della Memoria a breve termine visiva come dimostra un suoesperimento: alcuni partecipanti vedevano coppie di lettere e dovevano decidere se le 2 lettereavevano lo stesso nome. Se le due lettere erano uguali e scritte allo stesso modo AA il tempo dirisposta era inferiore se inveve erano scritte Aa. Inoltre se si presentavano le lettere una per volta Ilvantaggio del tempo di risposta tra la priam lettera e la seconda scompariva dopo 2 secondi, ciòdimostrò che esistetava un magazzino visivo a breve termine in cui la traccia dura 2 secondi.
Ognuno di noi sa di poter ricordare con precisione l'apparenza visiva di persone ed oggetti anchedopo lunghissimi anni. Shepard fece vedere ad alcuni soggetti
680 figure che vennero riconosciute all'80% in un test a scelta forzata su 2 alternative. Il fenomeno che consiste nel fatto che spesso le figure sono ricordate meglio con il passare del tempo mentre le parole tendono ad essere dimenticate viene chiamato Ipermnesia. Secondo alcuni studiosi, gli esperimenti sul riconoscimento delle figure suggeriscono che la memoria di figure è praticamente perfetta e che il riconoscimento si basa su qualche tipo di rappresentazione in memoria senza ricorrere ad etichette verabali e senza ripetizione. Non tutti sono d'accordo, bisogna tener presente che in questo caso non vi è la necessità di rievocare il ricordo e di dover decidere dove andare a cercare il bersaglio nella memoria. Lo stimolo al test funge da suggerimento (cue) che dirige la ricerca al verso giusto. Non sempre però è tutto perfetto, si sa che la testimonianza oculare è spesso inaffidabile. Buona parte del riconoscimento della scena che siè assistito è frutto di processi di ricostruzione. Elisabeth Loftus che ha indagato profondamente questo problema, ha concluso che la ricodifica verbale cui spesso è soggetto il ricordo visivo e la riorganizzazione dell'informazione visiva con l'aggiunta di nuovi elementi alterano il ricordo originario. Per la modalità uditiva la memoria viene divisa i MBT e MLT. Pare ci siano delle prove che la memoria uditiva a breve termine mantenga la traccia per un periodo variabile dai 2 ai 20 secondi. Se udiamo un n. di tel e qualcuno ci chiede immediatamente dopo che ore sono, noi dimentichiamo almeno una parte della sequenza dei numeri di tel. Questo effetto è conosciuto come effetto del suffisso. La memoria uditiva a lungo termine si basa su un tipo di elaborazione semantica che coinvolge il linguaggio MLT verbale. Essa è capace di immagazzinare anche caratteristiche sensoriali come le voci e i toni. Esempio è stato Toscanini il quale era.capace di riscrivere a memoria una partitura, ariprova del fatto che la MLT verbale svolge un ruolo determinante in tutta la nostra attività cognitiva, compresa quella di natura visiva.Paragrafo 5
Gli eventi e i significati: memoria episodica e memoria semantica
La memoria a Lungo termine può essere suddivisa in diverse tipologie. La più nota e la più condivisa è la suddivisione in Memoria episodica e Memoria semantica.
La memoria episodica si riferisce ad eventi ed esperienze della vita (vedi il bacio con Umberto) e contiene informazioni spazio-temporali del dove e quando.
La memoria semantica trascende le condizioni in cui la traccia è stata formata ed è sganciata dal contesto del dove e quando, ovvero sappiamo che Parigi è la capitale della Francia ma probabilmente non ricordiamo quando e dove l'abbiamo appreso. Gli studiosi sostengono che in questi 2 tipi di memoria siano coinvolti 2 tipi differenti di organizzazione ed
elaborazione del testo, ecco una possibile formattazione utilizzando tag HTML:La Episodica sarebbe organizzata cronologicamente, e grazie ad essa abbiamo la possibilità di "viaggiare nel tempo" come detto nel par. 1.
La Semantica sarebbe organizzata in modo tassonomico (tassonomia disciplina che studia la classificazione, io non lo sapevo e tu?) e associativo.
Paragrafo 6
La consapevolezza: memoria dichiarativa e memoria procedurale. Ci sono alcune consapevolezze che non possono essere tradotte in parole ma solo in azioni. Es. Non si può dire come si va in bicicletta ma solo dimostrare come si fa. Questa tipologia di memoria viene definita Memoria Procedurale cioè una memoria legata alla reale attuazione del compito e accessibile solo attraverso l'esecuzione di un'azione. Per questo motivo la memoria procedurare viene distinta da quella Dichiarativa che si riferisce alla conoscenza di fatti e che sono direttamente accessibili alla coscienza come ad es. la conoscenza della definizione di una parola.
Per facilitare la elaborazione del testo, ecco una possibile formattazione utilizzando tag HTML:
Il filosofo inglese Gylbert Ryle ha distinto tra "Sapere Cosa e Sapere Come". La memoria procedurale non è soltanto un ricordo legato all'abilità motoria ma anche ad altre categorie. Ad esempio, la risoluzione di problemi a volte richiede di procedere con una sequenza di azioni delle quali la persona non è cosciente ma di sicuro si è avvalsa della memoria procedurale. La differenza tra memoria dichiarativa e memoria procedurale trova conferma nei risultati che provengono dalle Neuroscienze. La memoria dichiarativa dipende dalle strutture medio-temporali e diencefaliche. La memoria procedurale dipende dalle gangli della base e dal cervelletto. Lesioni alle regioni medio-temporali e diencefaliche portano all'amnesia. I pazienti amnesici possono apprendere nuove procedure motorie ma non nuove informazioni. Lesioni unilaterali a sinistra o a destra producono deficit specifici della memoria dichiarativa verbale e non verbale. Lesioni
Bilaterali producono amnesia globale che si estende ad entrambi i tipi di informazioni verbali e non verbali, sia episodiche che semantiche.Paragrafo 7
Il tipo di test: memoria esplicita e memoria implicita
Nei test espliciti si ricorre al recupero di informazione in maniera esplicita e cosciente e mentre nei test impliciti si ricorre al recupero dell'informazione non cosciente.
In uno dei più noti paradigmi della memoria implicita noto come Identificazione percettiva i partecipanti in una prima fase di studio vedono sullo schermo una lista di parole presentate una per volta in una manciata di ms impossibile da vederle. Ebbene, presentate anche in una seconda fase sono state identificate più facilmente rispetto a quelle presentate solo nella seconda fase. Il risultato è che i soggetti identificano più facilmente le parole primed (da to prime in inglese attivare) rispetto a quelle unprimed. Questi effetti, conosciuti come effetti di facilitazioni, riflettono il
- formazione e codifica di un'intenzione e dell'azione ad essa associata
- intervallo di ritenzione
- recupero dell'intenzione
- esecuzione dell'azione
- valutazione dell'esito dell'azione
intervallo della prestazione
inizio ed esecuzione dell'azione che si ha intenzione di compiere
valutazione del risultato
Nella prima fase la componente cosa fare è prettamente retrospettiva e presuppone il ricodo di ciò che si deve fare, mentre ricordare che si deve compiere l'azione non implica il ricordo di quale azione si debba fare. Spesso ricordiamo che dobbiamo fare qualcosa ma non ricordiamo cosa.
Quando si parla di intenzionalità dell'azione si intende di far riferimento alla prontezza nell'eseguire l'azione quando giunge il momento appropriato. Sono fondamentali i fattori motivazionali. Di conseguenza più alta è l'aspettativa di successo di un'azione, più è probabile che il cosa venga recuperato al momento appropriato.
La seconda fase fa riferimento all'intervallo tra il momento della codifica dell'intenzione e l'inizio dell'intervallo potenziale di prestazione. Questi possono
Variare sia nella durata che nel contenuto. La terza fase si riferisce all'intervallo di prestazione cioè al periodo di tempo durante il quale l'intenzione deve essere recuperata. Di solito è collegata ad una sitiuazione ben precisa ovvero asituazione X compio azione Y. Per ricordare un'azione futura i fattori sono diversi. Per prima cosa è necessaria una corrispondenza tra un contesto di recupero e la situazione attuale. Fenomeno che in Inglese viene definito Matching.
Esecuzione dell'azione questa fase riguarda la realizzazione dell'intenzione che si verifica solo se ha inizio l'azione da compiere. In questo caso si parla di compliance (in ingl. Adesione) ciò portare a termine un compito. Se non si compie l'azione si parlerà di non compliance. Ci sono altri fattori che possono portare ad una non compliance come ad una mancanza di abilità o di conoscenze necessarie per compiere l'azione.
Nell'ultima fase
ovvero alla valutazione del risultato. In questa fase si valuta il risultato confrontando il contenu